CUVI: il mio campus all'Università di Vigo

Ciao a tutti! Oggi vi parlerò del campus universitario in cui studio. Spero che quest'articolo vi possa essere utile se state soppesando l'idea di venire qui, sia con un programma nazionale spagnolo (SICUE/SENECA) o con un programma internazionale (ERASMUS/ISEP). Cominciamo!

Come vi ho già raccontato in altri post, seguo il corso di Lingue Straniere, all'Università di Vigo, specificamente nel campus di Lagoas-Marcosende, nella periferia della città. Questo campus, meglio conosciuto come "CUVI" è quello che offre il maggior numero di corsi di laurea tra i quattro di cui dispone UVigo . Gli altri campus si trovano in centro a Vigo, a Pontevedra e a Ourense. Per esperienza posso parlarvi solo del CUVI, quindi iniziamo!

La mia facoltà è "Filologia e Traduzione", e oltre a questa, il campus è sede di altre otto, e di tre centri di ricerca. Traccerò un percorso iniziando dalla mia università, seguendo un criterio di vicinanza. Pubblico qui sotto una vista a volo d'uccello del campus, in modo che vi facciate un'idea.

CUVI: il mio campus all'Università di Vigo

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La mia facoltà, oltre al mio corso di laurea, offre anche "Studi di Galiziano e Spagnolo", "Traduzione, Interpretazione e Scienze del Linguaggio" e "Studi Letterari". Devo dire che è una facoltà molto bella. Anche se piove dentro alle aule e il riscaldamento si distingue per la sua assenza. All'entrata c'è una scultura che sembra uscita da un videogioco. Qui pascolano i cavalli e le pecore, sul serio. Ci sono tre padiglioni dove, oltre alle lezioni dei titoli già menzionati, si impartiscono anche lezioni di lingue straniere per tutti gli studenti del campus, nel Centro Linguistico. Si possono studiare: inglese, francese, tedesco, portoghese e chi più ne ha più ne metta. Qui si può ottenere la certificazione "CertAcles", valida in tutta Europa. Ah, in questa facoltà abbondano le ragazze e gli Erasmus.

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Se scendiamo lungo la strada ci imbattiamo nella facoltà di Scienze Economiche e Impresa, forse l'unica che può competere con la mia in quanto a bellezza. Ho vari amici che studiano lì, e si ritengono abbastanza soddisfatti. O quantomeno, questo è quel che dicono. Hanno un lago dove vive una carpa più grande di me.

Continuando a scendere, affianco ad Economia e collegata con essa da una passerella troviamo la Facoltà di Scienze Giuridiche e del Lavoro. Ha uno stile molto sobrio, anche un po' scialbo diciamo. Si possono seguire un corso di laurea triennale in: Diritto (attenzione: Curriculum Economico-Impresariale) e una magistrale in Relazioni del Lavoro, che si dirama in Diritto, e Gestione delle Risorse Umane. Inoltre, è stata recentemente istituita una doppia laurea, in Amministrazione e Direzione d'Impresa e Diritto. È molto richiesta, sembra avere successo.

La facoltà che incontriamo ora è quella di Biologia. È quella che conosco meno, perché quasi non ho contatti di persone che studino lì. In biologia si possono conseguire sia la triennale che la magistrale, mentre vengono offerti anche master in: Biotecnologia Avanzata, Biologia Marina, Scienze Biologiche, Idrocoltura, Neuroscienze, e uno per "docenza di istruzione secondaria obbligatoria, (superiore), formazione professionale e insegnamento di lingue". Così come si scrive.

Proseguendo ancora ci si imbatte nella Facoltà di Chimica, dove si può ottenere una Triennale o un Magistrale in chimica. Di questa so abbastanza poco a dire il vero. Da fuori è carina però.

Sul retro di questa si trova la facoltà di Scienze del Mare (non so se siano un unico dipartimento). Molti si divertono a chiamarla "Scienze del Bar". L'offerta formativa è chiara e concisa: Triennale e Magistrale in Scienze del Mare. Chiaro come l'acqua.

Uscendo, attraversiamo una rotonda, saliamo, ne attraversiamo un'altra (non è una mappa del tesoro, ma ci va vicino) e ci imbattiamo nel fiore all'occhiello di UVigo la Facoltà di Ingegneria Industriale. Fiore all'occhiello perché è prestigiosa, certamente non per l'aspetto. Perché è proprio brutta. Penso che gli architetti fossero fan dei blocchi di cemento. Sembra un carcere. Non prendetevela, tutti conosciamo il grande prestigio della Facoltà di Ingegneria di Vigo, non solo industriale, ma anche Mineraria e delle Teleco(municazioni). Le tre sono unite da passerelle, percorsi e passaggi segreti.

Nel ramo industriale si possono scegliere sei differenti rami: Meccanica, Elettronica e Automatica, Organizzazione Industriale, Tecnologie, Elettrica e Chimica Industriale. C'è di tutto un po', viva il minestrone. Va detto che trionfano e si qualificano come più rispettate Meccanica, ed Elettronica e Automatica. Il primo anno è uguale per tutti, si seguono gli stessi corsi, tant'è che tutti gli studenti si mescolano, un bel mix di ingegnerie. La specializzazione inizia al secondo anno e quindi le varie carriere seguono percorsi separati. È importante tenere presente che alcuni di questi corsi si possono seguire anche nel campus cittadino in zona Torrecedeira, da tutti conosciuto col nome di “Peritos”. Sto scrivendo molto di ingegneria perché conosco molta gente che la studia. Chiunque conosce qualcuno che studia ingegneria. Anche voi. Anche se pensate di no. Tutti conosciamo qualcuno che vuole infilarsi là dentro e spremersi le meningi fino allo sfinimento in quell'ala isolata della biblioteca conosciuta come "i cunicoli", dove ci si aliena dal mondo esterno. Oppure al bar.

Affianco, si trova la ETS de Ingeniería de Minas (la Scuola Tecnica Superiore di Ingegneria Mineraria), che offre due curriculum: Risorse Minerarie ed Energetiche, e Ingegneria Energetica. Si possono anche seguire master in Ingegneria Mineraria e Geoinformatica.

Infine, la Scuola Tecnica Superiore di Ingegneria delle Telecomunicazioni, dove viene offerto il corso in Ingegneria delle Telecomunicazioni, che si divide in due curricula: Sistemi di Telecomunicazioni, e Suono e Immagine. C'è anche una magistrale in Ingegneria delle Tecnologie di Telecomunicazione. Tutti siamo al corrente che Telecomunicazioni è famigerata per consumare la salute mentale dei suoi studenti, però fortunatamente i miei amici che vi studiano sono sono sani, salvi e trionfanti. Contro gli hater. Nonostante se ne vedano comunque di tutti i colori.

Tutte le facoltà sono dotate di parcheggi dedicati abbastanza grandi; non ci sono particolari problemi a parcheggiare (anche se talvolta gli Industriali vanno in overbooking). Quasi tutte hanno anche bar e mensa, se doveste aver bisogno di fermarvi a pranzo (a causa dei pessimi orari delle lezioni). Primo, secondo, pane, acqua, e dolce o frutta vengono all'incirca cinque euro.

Nel CUVI si trova anche un mini centro commerciale, vicino ad Economia. Ospita perlopiù posti dove mangiare (che sono anche molto buoni) e qualche negozio dove acquistare prodotti basici, immagino per chi vive nella residenza. Ci sono anche alcune filiali bancarie dove si può gestire la burocrazia dell'immatricolazione e per la mobilità Erasmus. . Si trova nei pressi dell'Edificio Miralles, e ci sono vari sportelli per le diverse questioni. Ad esempio, qui è dove si mandano i documenti all'Ufficio Relazioni Internazionali.

Sempre in questa zona si celebrano le due grandi feste del Campus. San Teleco a fine settembre e San Giuseppe (per gli Industriali) a metà marzo. Entrambe appannaggio di ingegneria, ovviamente. Qui si riuniscono, già in mattinata, gli studenti di tutte le facoltà e di molte altre università, per discutere di questioni accademiche, confrontare appunti ed esami, insomma avete capito: ci si ubriaca. Però responsabilmente, ché noi universitari siamo gente matura, mica facciamo danni. A San Teleco, affianco all'omonima facoltà viene montato un tendone, dove si svolgono concerti ed eventi interessanti. Gli Erasmus quando scoprono di questa festa danno di matto, non gli pare vero di poter bere all'università.

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A poca distanza dal centro commerciale si trova il polo sportivo del CUVI. Sono presenti varie strutture: una palestra, un palazzetto, un campo da rugby, uno da calcio, uno da calcio a sette, vari campi da tennis, una piscina, ecc. Un'offerta ampia devo dire. Se a causa degli orari, vi tocca stare al CUVI tutto il giorno, non pensateci due volte a farvi la tessera per il polo sportivo. Anche perché costa solo 60€ all'anno! E non ci sono limitazioni di tempo. La palestra è piccola ma funzionale. Si affolla durante le ore di punta, ma generalmente non ci sono problemi di spazio, non si deve attendere che si liberino le macchine. Questa è una delle cose migliori del campus.

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Penso che il peggior difetto del CUVI sia il trasporto. È molto lontano dal centro. Si trova in cima a un'altura e infatti gode di un microclima proprio. A chi è che viene in mente di sventrare una montagna per costruirci un'università? Boh. Ci si mette tanto ad arrivare, sia che si abiti a Vigo città, sia che si abiti dall'altro lato del Rande, il nostro piccolo Golden Gate Bridge. Perlomeno se si sceglie di venire in autobus. Vitrasa (la società di trasporto pubblico di Vigo) gode di pessima fama, in effetti più di qualcuno ha già provato le pene di salire in autobus fin qui. Io, il primo anno, facevo su e giù da Bueu in bus. In un'ora e mezza me la cavavo. Un'ora e mezza andata, e un'ora e e mezza ritorno, sia chiaro. La compagnia di trasporti del Morrazo (il promontorio a sud di Pontevedra) penso avesse un particolare apprezzamento verso tutte le stradine di mare. Non avevano granché a cuore gli studenti diciamo. Un pessimo servizio, senza girarci troppo intorno. Era terribile, arrivavo a casa tardissimo, col mal d'auto e intenzionata a farmi una siesta anziché sfruttare il pomeriggio in maniera produttiva. Senza offesa ovviamente. Ad ogni modo, ora faccio avanti e indietro in auto, dividendo la spesa con le mie amiche. È l'opzione più in voga tra i miei conoscenti. E la sua popolarità aumenta sempre di più In auto, il tragitto dura solo mezz'ora, che non è poco, però rispetto a prima sembra un miracolo. Anche perché è tutta autostrada. Figo!

Qui si conclude la puntata di oggi. Spero che il blog vi stia piacendo, mi ci impegno molto. Un bacio a chi mi ha letto. To be continued.


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