La grande migrazione sul fiume Mara
Dedicammo l'intera giornata all'osservazione della grande migrazione sul fiume Mara. Il viaggio di un paio d'ore ci offrì ancora la vista di paesaggi stupendi con praterie costellate di gnu e zebre.
Ero abituata alle immagini di National Geographic sulla grande migrazione, e credevo che riuscire a vederla fosse un lusso anche in Tanzania. In più mi aspettavo he, ammesso che fossimo riusciti a vederla, sarebbe stato da lontano. E poi devo anche ammettere che l'idea di vedere gnu e zebre venire sbranati dai coccodrilli, in questa loro folle lotta per la sopravvivenza, mi metteva un po' di ansia.
Guidati da Rodrig e Gherard, profondi conoscitori delle rotte miratorie che gli animali della savana seguono annualmente, arrivammo sulle rive del fiume Mara. Immediatamente ci si presentò davanti agli occhi il primo, pazzesco attraversamento.
Non ero preparata a nulla di simile, come di fatto non lo era nessuno di noi. Gnu e zebre ci accalcavano sulla sponda del fiume e tentavano, eccitati ma titubanti, di individuare nell'acqua scura i dorsi dei coccodrilli. Dalla nostra posizione godevamo di una visuale perfetta su tutta la scena: vedevamo i coccodrilli muovers minacciosi poco lontani dalle zebre e dagli gnu, e gli ippopotami continuare a sguazzare indisturbati a poci metri di distanza. Vedevamo chiaramente anche che molti gnu si gettavano direttamente fra le fauci dei coccodrilli.
Erano di solito gli gnu i primi a gettarsi in acqua, mentre le zebre, forse più intelligenti, aspettavano che i coccodrilli fossero impegnati ad annegarli.
Sebbene possa apparire come una scena cruenta, in realtà io stessa mi stupii molto del fatto che non la trovai tale. Piuttosto, la trovai affascinamente, emozionante ed adrenalinica. Di fatto, è così che la natura funziona da sempre, è una lotta continua e l'obiettivo di tutti gli animali della savana è lo stesso, sopravvivere.
Durante la giornata ci spostammo fra vare zone del fiume Mara, riuscendo ogni volta ad assistere a scene sempre più eccitanti.
Le ore passarono senza che ce ne rendessimo conto ed in poco tempo era già arrivata l'ora del tramonto ed il momento di rientrare al campo tendato.
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