Dallo Ngorongoro al parco del Serengeti

La mattina del 24 agosto partimmo presto per raggiungere lo Ngorongoro National Park, collocato tutto all'interno dell'omonimo cratere. Lungo la strada orde di bambini di tutte le età ci rincorrevano e salutavano nel tragitto verso la scuola. Pranzammo in riva al lago Manyara, colmo all'inverosimile di cicogne, pellicani, fenicotteri e marabù e passeggiammo sul pontile, riuscendo a giungere a pochi metri dagli animali. Tutta l'area intorno al lago era affollata di varie specie tipiche della savana, come manguste, dik dik e facoceri. 

Dallo Ngorongoro al parco del Serengeti

Salimmo fino ad un’altitudine di 2500 m: faceva decisamente freddo ed eravamo tutt’altro che preparati. Per giunta, la nebbia fittissima impediva di vedere al di sotto della strada, che percorreva il crinale del cratere attraversando prima una vera e propria giungla, per poi aprirsi in un'area più arida.

Più avanti, con una visuale più favorevole, arrivammo ad un punto di belvedere da cui apprezzammo dall'alto la bellezza e l'immensità della caldera. La strada continuò verso il Serengeti attraversando i territori dei Masai che scorgemmo numerosi mentre seguivano il loro bestiame. 

Dallo Ngorongoro al parco del Serengeti

Finalmente entrammo nel parco più bello e famoso d'Africa: il Serengeti National Park. Quasi subito, su una roccia isolata, scorgemmo un maestoso leone maschio, intento a crogiolarsi al sole. Sulla roccia accanto riposava un altro leone. In successione vedemmo anche due ghepardi (un po' lontani) impegnati nella caccia.  Pochi minuti dopo, la vista acutissima di Gherard rivelò un leopardo tra i rami di un albero, che si stava cibando di una gazzella evidentemente catturata poco prima. 

Alla fine della giornata raggiungemmo il campo tendato KatiKatidove vedemmo per la prima volta queste grandi tende perfettamente attrezzate, montate nel bel mezzo della savana.

Dallo Ngorongoro al parco del Serengeti

La particolarità dei campi tendati, che deriva direttamente dalla loro collocazione, è che non intimoriscono gli animali che abitano i parchi, che quindi si avvicinano liberamente. E’ chiaro che per ragioni di sicurezza non è possibile allontanarsi da soli dal campo, e neanche spostarsi da una tenda all’altra senza essere scortati da un dipendente del campo, rigorosamente armato. 

A differenza di quanto si potrebbe pensare, circondata dai rumori poco rassicuranti della savana, dai ruggiti dei leoni e dai barriti degli elefanti, dormii benissimo. 

Dallo Ngorongoro al parco del Serengeti


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