Giorno n. 5 - Spalato, la capitale della Dalmazia

Finalmente era giunta l'ora di visitare Spalato! Non so se io e mia sorella eravamo così emozionati per questo viaggio come lo era Madoka. Lei non aveva nessuna aspettativa sul posto, mentre io e mia sorella già conoscevamo la città e volevamo trascorrerci una giornata. Ma era stato sempre difficile, se non impossibile. Ora però le cose sono cambiate. In più, non avremmo dovuto passare le nostre giornate da soli! . Se vi ricordate, vi avevo raccontato di aver incontrato a Sebenico dei miei colleghi mentre mangiavamo una pizza. Stavano trascorrendo una gita di un giorno nella città e ci eravamo ripromessi che ci avrebbero fatto conoscere Spalato. Uno di loro è del posto. Questa era sicuramente una delle giornate più lunghe di questi ultimi 9 giorni. In realtà, il viaggio in autobus verso casa è stata la parte migliore. Ma ve ne parlerò verso la fine.

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Cosa rende Spalato così speciale? Ci sono alcune cose che dovete sapere. Spalato è una città molto antica che vanta di una lunga storia e di una forte cultura. È conosciuta per essere la "capitale" della Dalmazia data la sua estensione e, ovviamente, data la sua importanza nel corso della storia. Spalato è la seconda città più grande della Croazia, dopo Zagabria. La città ospita numerosi eventi e festival. Ma è anche casa dell'Associazione Calcistica Croata Hajduk Spalato (Hajduk Spalato), uno dei club più antichi d'Europa e fondato nel 1911. Spalato è considerata la città più atletica della Croazia dato che detiene il maggior numero di medaglie d'oro vinte da atleti in competizioni internazionali e non. Essendo una grande città costiera del sud della Croazia, c'è una sorta di rivalità e competizione (visibile maggiormente nel mondo dello sport) tra Zagabria e Spalato: Zagabria rappresenta il nord della Croazia mentre Spalato il sud. Spalato è stata anche la location di alcune scene del Trono di Spade.

Il viaggio in autobus da Vodizze a Spalato

Abbiamo controllato gli orari alla stazione degli autobus ed online. C'erano due autobus la mattina: uno partiva verso le 7:20 e arrivava alle 9:35 mentre l'altro partiva alle 9:10 e arrivava alle 11:35. Noi avevamo deciso di prendere l'autobus delle 7:20 in modo da avere più tempo a disposizione a Spalato, cercando così di evitare anche le ore più calde.

Per quanto riguarda i prezzi dei biglietti, questi cambiano in base alla stagione e alla compagnia dell'autobus. Prima delle 15, un biglietto di sola andata oscilla sui 47 e 60 kuna (6/8 €). Ci dovrebbero anche essere sconti per gli studenti quindi tenete in mostra il vostro badge universitario, nel caso in cui ve lo dovessero chiedere. L'orario che avevamo scelto era perfetto anche perché costava di meno! E con i soldi risparmiati potevamo compare un trancio di pizza in Croazia.

Per controllare gli autobus potete controllare questa pagina web.

Una volta preparai gli zaini, con bottiglie d'acqua, frutta e della cioccolata per tenerci in piedi durante la giornata, ci siamo diretti alla stazione degli autobus. E come potrete immaginare, i viaggi in autobus non sono mai noiosi in Dalmazia. Per fortuna, anche se l'autobus era già pieno al 70%, c'erano ancora dei posti a sedere liberi. Ora sì che potevamo iniziare il nostro passatempo preferito, ovvero origliare i discorsi tra l'autista e i passeggeri. Per iniziare con le classiche domande "Quanto dura il viaggio per Spalato? " e l'autista che risponde "Chissà, non ne ho idea".

L'autobus si era fermato spesso prima di raggiungere Spalato, delle volte nei centri di alcune cittadine mentre, in altri casi, nel nulla. Le persone dovevano farsi venire a prendere oppure dovevano affrontare una camminata di 15 minuti per raggiungere la loro meta. Ma utilizzando queste stradine si ha l'opportunità di godersi dei panorami mozzafiato sulla costa, potendo ammirare così le isole. Una delle città costiere più belle che spesso si trova nella lista delle "meraviglie del mondo" è Traù. L'abbiamo attraversata in autobus e se ci passerete vicini, fermatevi a visitarla! Di recente ho scoperto che il National Geographic (se non mi sbaglio) ha incluso la città di Traù nella lista delle più belle isole del mondo. Inoltre, il suo centro storico fa parte del patrimonio dell'UNESCO. Se desiderate passeggiare tra delle stradine, casette e mura medievali di una cittadina circondata da un mare blu cobalto, scappando così dalla vita frenetica del giorno d'oggi... Questa città fa per voi!

Una volta oltrepassata Traù e la penisola di Bua, potrete vedere in lontananza Spalato. Si trova giusto al lato della costa. Solo una mezz'ora in autobus e siamo arrivati.

Arrivo alla stazione degli autobus e treni di Spalato

Dopo un viaggio di due ore e mezza siamo arrivati. L'autobus è entrato nel lato nord-est della città e poi è sceso dalla strada fino a raggiungere il porto principale. Spalato non è un territorio piano, ma è caratterizzato da piccole colline che si alternano rendendo la città piena di sali e scendi. Sebbene si tratti della seconda città più grande della Croazia, non ci sono i tram. I mezzi di trasporto principali sono infatti gli autobus. Un altro grosso problema per gli autisti che ha la città (e che è visibile da ogni autobus) è la mancanza di una buona organizzazione stradale. Per questo motivo il traffico si muove lentamente e le persone sono sempre infastidite.

Durante il tragitto in autobus, si possono osservare il mare da lontano, il fiume e la collina Marjan. Finalmente siamo arrivati alla stazione degli autobus. Ci sono tantissimi autobus. Questa stazione è molto più grande rispetto a quella di Sebenico e leggermente più piccola rispetto a quella principale di Zagabria. Era molto affollata e ci abbiamo messo un paio di minuti prima di riuscire ad uscire dalla stazione alla ricerca dell'aria aperta. Di fronte alla stazione degli autobus c'è la stazione dei treni.

Un'altra cosa noterete subito, dopo esservi mischiati con le persone del posto. Sia le donne che gli uomini sono molto alti! Era molto strano e qualcosa di nuovo, specialmente per Madoka.

Ci siamo fiondati nella biglietteria e lì avevamo comprato tre biglietti speciali per studenti per la sera verso le 20:30. Successivamente, avevamo trovato un negozio dove poter cambiare aluni Yens in Kune croate (la valuta della Croazia). Fantastico!

Ora via per il centro città! La prima cosa che volevamo visitare nel centro città era il Palazzo di Diocleziano. Ma prima, lasciate che vi dia alcune informazioni su Spalato.

Alcune curiosità su Spalato

Popolazione e geografia

Spalato, seconda città più larga di tutta la Croazia dopo Zagabria, vanta poco meno di180 000 abitanti. In realtà, il numero è drasticamente calato negli ultimi 16 anni passando da 190. 000 fino a 177. 000, segnando così un trend molto negativo del declino demografico della Croazia. Confrontando i dati con Zagabria (790. 000 abitanti), sembra strano che la città possa mai raggiungere questi numeri, se non grazie al turismo. Il problema in Croazia è che tutto si concentra a Zagabria. Tuttavia, siamo così pochi abitanti che questo porta solo ad un calo demografico nelle altre zone del Paese. Non a caso abbiamo molte città fantasma.

Parlando dei cittadini, c'è una classificazione degli abitanti in base alla loro origine e al modo in cui parlano. Si possono distinguere in 2-3 gruppi. Quelli che parlano il ciacavo sono conosciuti come i veri abitanti di Spalato ("fetivi"), insieme agli abitanti delle isole che si chiamato "Boduli". L'ultimo gruppo - la moderna Spalato - appartiene alla maggioranza ed è composto dagli immigrati provenienti dalla vicina Bosnia & Herzegovina. Una situazione simile si può riscontrare anche a Zagabria dove i "locali" vivono con gli immigrati di altre regioni che hanno raggiunto la città nel corso del XX secolo. In entrambi i casi la popolazione di queste città è aumentata maggiormente negli anni '90.

Spalato è una città situata nella penisola di Marjan (o di Spalato) ed è circondata da molte montagne come, il Mosor (la più alta che potete vedere sullo sfondo), il Perun e la Kozjak. Il centro storico si trova ai piedi del Marjan. Lo abbiamo visitato nel pomeriggio. Trattandosi di una penisola, la città è circondata dal mare da entrambi i lati. Le isole, visibili ad occhio nudo e vicine alla città sono: Brazza, Lesina, Solta e Bua (con Traù). Trattandosi del centro amministrativo della Dalmazia, la città è anche la principale connessione su terra per tutte le isole nella sua prossimità.

Spalato ha anche un aeroporto, potete vedere il video dell'atterraggio di un aereo dalla cabina del pilota qui! Quindi, oltre alla barca, il treno e l'autobus, potete raggiungere Spalato anche in aereo!

Un po' di storia

Spalato ha una lunga storia che ha origine all'incirca 2. 400 anni fa. È stata fondata dai greci (è vero, i greci erano ovunque) ed il nome originario era "Aspalathos". In genere, gli storici riconducono la data della costruzione del Palazzo di Diocleziano alla nascita stessa della città stessa, 1. 700 anni fa, all'inizio del IV secolo a. C.

Nel corso dei secoli Spalato ha giocato un ruolo essenziale nell'amministrazione della Dalmazia e del Regno di Dalmazia. Quest'ultimo ha subito diverse conquiste come quella del Regno Croato, della Serenissima e dell'Impero Bizantino. Successivamente, anche come Impero Ungarico sotto la guida degli Austro-Ungarici insieme ad altri stati della Iugoslavia. Nel secondo millennio è ha subito l'influenza di Venezia. Anche gli abitanti della città erano suddivisi tra croati e parlanti di una lingua neolatina. Tuttavia, quest'ultimi erano stati schiavizzati in passato mentre ora fanno parte della moderna società croata. L'influenza di tutte queste culture è visibile anche al giorno d'oggi, rendendo la città di Spalato quella che è oggi. C'è sempre stata la minaccia degli ottomani e spesso la città si è ritrovata sotto assedio. Tuttavia, non è mai caduta nelle mani dell'Impero Ottomano. Inoltre, la città è stata occupata nella Seconda Guerra Mondiale e negli anni 90 è stata incorporata nella Repubblica della Croazia.

"La città più atletica del mondo" e la casa delle persone più alte di tutta la Croazia

Spalato è famosa per essere una delle città più sportive del mondo (almeno così diciamo) grazie al grande numero di medaglie vinte in varie competizioni. Se seguite il tennis, il basket, l'atletica e altri sport... Questi nomi vi risulteranno noti. Spalato ha dato i natali a Goran Ivanišević, Blanka Vlašić, Ivano Balić, Dino Rađa e Toni Kukoč, Petar Metličić, i fratelli Skelin, Mario Ančić. E la squadra di calcio Hajduk Split è una delle più antiche in tutta Europa, dato che è stata fondata nel 1911.

La maggior parte degli sportivi di successo provengono da Spalato o dalla Dalmazia e camminando nella riviera di ponente potrete notare che la strada è piena dei nomi dei cittadini famosi o di successo, non solo nello sport ma anche nella musica e nella cultura in generale.

Parlando di persone alte, a Spalato c'è il record in tutta la Croazia. In realtà, in tutta la Dalmazia (compreso il Montenegro, la Erzegovina e il sud della Serbia) e in tutta la zona delle Alpi Dinariche, vivono le persone più alte del mondo con una media di 1. 85 metri per gli uomini e 1. 71 metri per le donne. Questo non vale per tutto il resto della Croazia, come avrete potuto notare. Per Madoka era molto interessante da vedere dato che aveva vissuto la maggior parte della sua vita in Giappone. Anche io e mia sorella ci siamo sentiti dei piccoli hobbit dato che lì le persone sono molto alte. Tenete in considerazione che io sono alto 1. 84 m.

Per concludere sì, ci sono molte persone che hanno avuto molto successo nello sport e che hanno vinto medaglie alle Olimpiadi (ho letto più di 90).

Hajduk Spalato

Questa squadra di calcio è un motivo di orgoglio per i cittadini si Spalato. Non a caso ci sono molti graffiti con la scritta 'Hajduk živi vično' (Hajduk per sempre) creati appositamente dai fan "Torcida". Hajduk è un club di 115 anni che vanta interessanti storie e una lunga tradizione. Era la squadra con più titoli della Croazia (anche nella UEFA Champions League) prima che la Dinamo prendesse il sopravvento negli ultimi 10 anni. Ho già raccontato della rivalità tra la squadra di Spalato e quella della Zagabria. Il mio consiglio è quello di evitare di indossare la maglietta della Dinamo a Spalato perché ci sono altre probabilità di venire attaccate dagli ultras locali (e non fanno differenza tra persona straniera o del posto). Oppure, se capitate quando c'è il derby, evitate di indossare magliette blu e di camminare verso i fan della Hajduk.

Visita al Palazzo di Diocleziano

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Torniamo a noi. Dopo aver cambiato i soldi ci siamo diretti verso il centro storico dove, nel suo cuore, sorge il Palazzo dell'imperatore Diocleziano. Abbiamo dovuto attraversare la strada e poi superare tantissimi negozi di souvenir prima di ritrovarci nella giusta strada, tra le mura antiche. La zona era piena di negozi di souvenir dove era possibile comprare cappelli, magliette, calamite, cartoline e altre cose. Da lì ci siamo diretti verso nord, allontanandoci dalla zona più commerciale.

Ora sulla nostra sinistra c'era una grande area verde che racchiudeva le mura e i varchi della fortezza romana. Ci siamo recati lì. Prima delle porte, c'è una grande statua che rappresenta Gregorio di Nona, un vescovo della cittadina di Nona, al nord della Dalmazia. La statua ha un dito in oro che, secondo la leggenda, porta fortuna alla persona che lo tocca. Noi non lo abbiamo fatto.

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All'ingresso c'erano due uomini travestiti da gladiatori. Abbiamo scattato una foto a loro e a Madoka. Dopo di che, siamo entrati.

Il complesso militare di Diocleziano (era questo il motivo della sua costruzione) è caratterizzato da delle strette stradine, palazzi costruiti a blocchi con forme geometriche (quadrati) regolari. Queste costituivano la rete di strade, caratteristica principale dell'architettura urbana romana. Anche qui potrete trovare numerosi negozi di souvenir ma credo che siamo molto più costosi rispetto a quelli esterni, quindi abbiate pazienza. Non ci abbiamo messo molto per raggiungere il cuore della fortificazione, quello che si vede sempre su Internet, ovvero il peristilio del palazzo di Diocleziano, il giardino e la torre. Era molto affollato, come al solito, ma abbiamo comunque provato a scattare alcune foto e a fare un giro. Gli storici ritengono che la città di Spalato sia sorta proprio a partire da questo palazzo (all'interno delle sue mura) per poi allargarsi sempre di più nel momento in cui la vita era sicura intorno alla fortezza. In questo modo la futura Spalato si stava creando.

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Inoltre, potrete trovare una piccola statua che rappresenta la Sfinge che è stata portata qui all'epoca degli Egizi e che ora si trova vicino alla torre. Abbiamo deciso di fare un giro e guardare tutto il palazzo. Per prima cosa, siamo scesi fino ai sotterranei. Oggi le sale sono adibite a negozi per comprare svariati souvenir. Lì c'era anche un corridoio che portava alla famosa cantina del vino di Diocleziano. Tuttavia, abbiamo sentito che non ne valeva la pena pagare per vederla; per questo motivo non ci siamo andati. Dai piani interrati si raggiunge il centro della riviera di Spalato, circondata da delle palme. Tuttavia, noi siamo tornati indietro nella strada e ci siamo fermati vicino alla torre e al campanile. Per salirci bisogna pagare un biglietto e la coda era piuttosto lunga. Alla fine Madoka è salita in cima e si è goduta il panorama dall'alto. Noi l'abbiamo aspettata giù e abbiamo visto le belle foto che aveva scattato.

Complessivamente, la visita al palazzo è stata una bella esperienza e ne è valsa la pena. Trovarsi circondati da un'architettura secolare dove più di un millennio fa i soldati romani e gli Imperatori circolavano liberamente è una sensazione unica. Ed è proprio l'architettura che ci porta indietro nel tempo. Il palazzo fa parte dell'UNESCO e rappresenta una delle più famose e complesse architetture presenti in Croazia, oltre ad essere una perla di questa zona del Mediterraneo.

Stavamo ancora girovagando per strada. Il programma era quello di trovarci con i nostri amici a breve (la parte più emozionante della giornata).

Esplorando la città antica e il ritorno verso la riviera

Una volta trovato l'ufficio turistico del centro e della riviera, abbiamo preso alcune mappe della città. Poi abbiamo continuato a girovagare per il centro dato che non sapevamo che cosa fare senza i nostri amici. Da lì siamo ritornati al centro storico e siamo saliti verso le strade che erano piene di turisti. Ci siamo anche imbattuti nella statua di Marco Marulo, che è considerato il padre della letteratura croata. Era un poeta e scrittore rinascimentale le cui opere sono state tradotte in moltissime lingue europee dell'epoca. Possiamo considerarlo come uno dei "best sellers" dei nostri tempi! Successivamente, abbiamo camminato senza sapere dove stavamo andando, cercando un posto all'ombra in cui poterci rilassare un attimo dato che eravamo rimasti al sole per molto tempo.

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Dopo 15-20 minuti di camminata, abbiamo deciso di rilassarci all'ombra di una palma nella zona della riviera. In realtà questo piano era più complicato del previsto dato che tutte le panchine all'ombra erano già state occupate. Fortunatamente, ne abbiamo trovata una che era per il 75% all'ombra. Io però, mi sono dovuto sedere proprio nel pezzo che era al sole. Lì abbiamo giocato a carte, mangiato e bevuto. Inoltre abbiamo trovato anche delle fontane per poter riempire le bottiglie d'acqua.

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Poi ho sentito i miei amici che mi hanno avvisato che sarebbero arrivati da lì a breve. Nel frattempo, però, ero talmente stanco dalle scorse giornate trascorse al sole e camminando molto, che l'unica cosa che volevo fare era sdraiarmi in un prato e dormire.

L'incontro con i nostri amici e la passeggiata verso Marjan

Avevamo deciso di incontrarci con i nostri amici (uno di loro è di Spalato) alla fine della riviera, in modo tale da non poterci perdere di vista. Mentre li aspettavamo abbiamo notato degli stand (o negozi di souvenir) che proponevano gite nelle zone di Spalato in cui sono state girate delle scene del Trono di Spade. Il tutto veniva sui 100 €. Ci vado subito... I bar e i ristoranti nella zona della costa sono molto costosi, per questo motivo avevamo deciso di spostarci verso una gelateria nelle vicinanze per rinfrescarci un po'. L'altro nostro amico ci doveva ancora raggiungere ma era dall'altra parte della città; tuttavia ci siamo incontrati tutti lì in orario.

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Dopo aver mangiato un gelato sulla strada "Ban J. Jelačić", i nostri amici del posto ci hanno detto che c'era una strada vicino a noi per raggiungere il monte Marjan e poter vedere la città dall'alto. In realtà non sapeva quale strada fosse ma comunque non potevamo fare altro che fidarci di lui. Ci abbiamo messo circa 15 minuti per raggiungere il luogo esatto, andando quasi sempre a sinistra e poi a destra delle strade. Poi, arrivati ad una strada che va in alto c'è una scalinata che porta ad un punto (ma non in cima) del monte Marjan con un ristorante o un bar. Lì abbiamo fatto una piccola pausa. Eravamo più in alto del campanile e c'era un bel panorama della città. Era il momento perfetto per scattare delle foto! In lontananza, molto distante da Spalato, si intravedeva il monte Mosor, che è alto più di un chilometro. Guardando verso sud, invece, si potevano ammirare le isole (quella di Brazza era la prima) e molte barche che andavano in svariate direzioni.

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Era giunta l'ora del pranzo quindi stavamo decidendo dove andare. Prima di mangiare volevamo andare in un bar carino per bere qualcosa insieme.

Quindi, siamo scesi dalla scalinata. Rispetto alla salita, la discesa non è stata così difficile perché era a zig-zag ma anche perché era alla penombra. Arrivati al punto di partenza, ci siamo lasciati guidare da Nikola (il ragazzo di Spalato) verso il bar. Siamo andati nella parte antica della città ma non mi ricordo il nome del bar. Si trovava in un giardino e bisognava percorrere diverse stradine per raggiungerlo (prima a destra, poi a sinistra, dritto... ).

Questo bar non era così grande come Azimut ma lo inserirei nella stessa categoria per la scelta della fantasia e dei materiali utilizzati nel locale. Eravamo seduti all'esterno ma le mura delle case creavano una fresca zona all'ombra e rendevano il posto ancora più piacevole. Anche qui le botti venivano utilizzate come sedie e, inoltre, c'era un ventilatore che spruzzava acqua fredda sopra le nostre teste. Non ci potevamo proprio lamentare del posto. Abbiamo ordinato tutti un caffè ad un prezzo vantaggioso (sempre meno rispetto ad un normale caffè a Vienna che viene 1. 50 €) ed abbiamo parlato per 40 minuti. È stata un'opportunità per i miei amici di poter conoscere meglio Madoka e, allo stesso tempo, poter conoscere qualcosa di più sul Giappone. Per me era molto divertente vedere la nostra ospite giapponese seduta insieme a noi... Non ci sono parole per descrivere al meglio quello che abbiamo provato, probabilmente non lo capirete mai. Fidatevi, era molto divertente.

Era giunta l'ora di pranzare. Nikola ci aveva suggerito un ottimo locale con un buon rapporto qualità-prezzo. Inoltre, era molto vicino alla zona che stavamo visitando.

Pausa pranzo con vista sul parco di Sustipan

Siamo ritornati indietro in un'altra zona. Nikola ci ha voluto mostrare la Strada di Marmont (rinominata così in onore del generale di Napoleone Marmont che ha governato la Dalmazia per un breve periodo ma che è stato in grado di apportare cose positive alla città) dove si trova il mercato del pesce. Durante l'inverno c'è molto freddo e la strada è molto pericolosa perché gela. Di conseguenza il pavimento in roccia ronde l'asfalto ancora più pericoloso e scivoloso. Tuttavia, questo è avvenuto per la prima volta l'anno scorso dato che in genere gli inverni sono abbastanza miti. Molti abitanti di Spalato sono caduti e sono stati portati all'ospedale. Ma essendo in estate, noi non abbiamo avuto nessun problema.

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Oltrepassata la baia di Matejuška, ci siamo allontanati dalla riviera. Ci abbiamo impiegato circa 20 minuti a piedi per raggiungere il fast food "Popeye", situato nel lungomare chiamato '"bala kneza Branimira". Qui è dove sono scritti i nomi degli abitanti di Spalato che, in centinaia si sono distinti in ogni ambito più disparato. Oltre al nome c'è scritto anche l'anno in cui anno ottenuto il riconoscimento. Abbiamo anche visto numerosi yacht. Sembrava ci stessimo mettendo una vita per raggiungere il locale ma fortunatamente ci siamo arrivati.

Dopo aver aspettato in fila 10 minuti siamo riusciti ad ordinare. Abbiamo mangiato dei buonissimi hamburger e bevuto delle bibite. Abbiamo preso il nostro pranzo e siamo andati a mangiarlo nel parco Sustipan in completo relax, seduti su una panchina all'ombra. Uno dei momenti più belli della giornata, specialmente quando si è affamati.

Il parco di Sustipan è dedicato a Santo Stefano (Sveti Stipan) ed è anche in riva al mare. Devi salire un po' ma il panorama è unico ed è un posto perfetto immerso nel verde. Lì organizzano anche dei concerti, non a caso abbiamo visto un palco che non era stato smontato. Ci siamo fermati mezz'ora per goderci un po' di tranquillità. Non c'erano altre persone quindi noi eravamo i più rumorosi. Dietro alla recinzione ci sono le scogliere quindi state attenti e non giocate sul bordo della strada altrimenti finirete in ospedale o vicino a San Pietro. Seduti lì all'ombra c'è un bel panorama di Brazza e delle altre isole.

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Una volta riposati, abbiamo deciso di raggiungere la spiaggia. Era l'ora di una nuotata!

Una nuotata nella spiaggia della baia di Zvončac

Per raggiungere la baia di Zvončac abbiamo dovuto scendere e oltrepassare alcuni parchi giochi e dei campus. Avremmo potuto fermarci lì ma abbiamo proseguito la camminata per raggiungere il punto migliore (il punto migliore della nostra guida ad essere sinceri). Abbiamo trovato uno spiazzo vicino e all'ombra. C'erano molte persone ma siamo riusciti a trovare un posto comunque. Eravamo in 6 ma hanno nuotato solo 3 persone. Madoka non voleva entrare in acqua e nemmeno i miei amici Nikola e Elizabeta. Invece, Mladen (l'altro nostro amico) mia sorella ed io ci siamo buttati in acqua. Non vedevo l'ora di rinfrescarmi un po'.

C'era anche una cabina per cambiarsi i vestiti. Inoltre, c'era anche una doccia quindi ci si poteva togliere la salsedine una volta usciti dall'acqua. Io ero entrato in acqua tuffandomi dagli scogli, come il mio solito. Non c'è niente di meglio che tuffarsi nel mare caldo con un sole così splendente. Erano le 16 quindi il sole non era più così diretto. Abbiamo nuotato fino alla boa e poi siamo tornati indietro, approfittando al massimo del mare.

Ci siamo divertiti un sacco in acqua. Una volta fuori abbiamo aspettato altri 10 minuti dove ci siamo messi a parlare di nuovo del Giappone e di come si trova Madoka in Croazia. Poi abbiamo deciso di ritornare in città. I nostri amici avevano da fare (Mladen ritornava a Zagabria il giorno successivo perché ne aveva avuto abbastanza del mare) e non volevamo disturbarli ulteriormente.

Di ritorno al centro città, abbiamo salutato le nostre guide

Per ritornare indietro abbiamo percorso di nuovo la "walk of fame" e gli yacht, poi di nuovo lungo la riviera fino a raggiungere il centro città con le palme. All'improvviso aveva iniziato a piovere leggermente ma non sapevamo se si trattasse di una semplice pioggerellina o se da lì a poco sarebbe potuto arrivare un temporale. Fortunatamente per noi non è successo niente di male e la pioggia aveva smesso dopo pochi minuti (ovviamente non avevamo l'ombrello). Passando per la stazione degli autobus e i negozi di souvenir, la strada iniziava ad essere in salita. I nostri amici ci avevano consigliato di andare insieme fino al parco di Bačvice che porta fino alla spiaggia principale della città, Bačvice.

Era giunta l'ora di salutarci e dire "arigatou gozaimashita" (grazie mille) ai nostri amici per averci mostrato Spalato. Sono stati molto contenti di aver conosciuto Madoka e anche lei è stata molto felice, sicuramente non si è affatto annoiata. Ora, di nuovo da soli, abbiamo visitato "Bačvice".

"Bačivce": la spiaggia più famosa di Spalato

Ci abbiamo messo circa 10 minuti per oltrepassare il parco e raggiungere la spiaggia. Da lontano sentivamo della musica alta, non a caso arrivati lì c'era un concerto.

Bačvice si trova ad un chilometro di distanza dalla stazione dei treni e degli autobus, quindi non è per niente lontana. Stavamo cercando un modo per raggiungere la riva passando dal parco. Nessuno di noi voleva andare di nuovo in acqua. Io ero indeciso ma poi ho deciso che lo avrei fatto un'altra volta. C'erano molte persone quindi abbiamo deciso di girovagare e cercare un posto nuovo un po' più distante. Avevamo trovato delle scale ma percorrendole ci siamo ritrovati di nuovo in strada. Da lì abbiamo proseguito fino a che non abbiamo trovato altre scale. Siamo scesi in una nuova zona più calma, ma sempre molto affollata. Ci siamo quindi seduti ad un bar e abbiamo trascorso lì un'oretta bevendo una Cedevita (una bevanda molto popolare in Croazia). Erano più o meno le 18. Avevamo ancora due ore a disposizione, quindi abbiamo cercato di fermarci nel bar il più possibile per parlare. Tutto si stava pian piano trasformando in arancione. Questo fenomeno è visibile solo ad agosto, sembrava che ci fosse un filtro.

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Con un'ora e mezza di anticipo, avevamo deciso di incamminarci lentamente alla stazione degli autobus. Volevamo anche fermarci in un negozio per comprare delle cartoline. Avevamo percorso una strada diversa, lasciandoci alle spalle "Bačvice" e il palco. Dopo aver scattato altre foto, abbiamo proseguito verso la stazione. Avendo 40 minuti di tempo libero, avevamo deciso di fare un'altra passeggiata per comprare le cartoline. Ora il tramonto era meno visibile all'orizzonte e la notte stava per arrivare. Stavamo aspettando al binario ma, dopo aver visto il nostro autobus, siamo saliti. Mentre stavamo aspettando l'autobus, tra la folla avevo visto l'autista che aveva guidato l'autobus da Zagabria fino a Vienna a giugno, quando sono andato in Austria per visitare il mio studio. Ovviamente non si poteva ricordare di me e, in pochi istanti, lo avevo perso di vista.

Ci siamo divertiti molto a Spalato. Alla prossima! Ma l'avventura non era ancora finita.

Guida pazza per il nostro viaggio di ritorno a Vodizze

Come sempre, quando uno pensa di potersi rilassare in autobus nelle 3 ore di viaggio verso casa si sta sbagliando. Soprattutto se una persona parla della Dalmazia e della Croazia in generale.

Per prima cosa, una volta saliti sull'autobus ci siamo accorti che i nostri posti erano già stati occupati. Però è anche vero che qui questa è la normalità, quindi fai finta di niente e ti siedi da un'altra parte. Non ci sarebbe stato nessun problema, se non fosse che una ragazza si era avvicinata a me dicendomi che il posto su cui ero seduto lo aveva prenotato lei. Le avevamo cercato di spiegare che anche i nostri posti erano stati occupati quindi non ci siamo mossi. Tuttavia, la ragazza era molto cocciuta e, dopo pochi minuti, era ritornata con l'autista che aveva controllato i nostri posti. Dopo aver visto che erano stati occupati, aveva gentilmente chiesto alla ragazza di sedersi in un altro sedile, così come avevamo fatto noi. Tuttavia, la ragazza stava talmente annoiando l'autista che, gentilmente, non sapendo più cosa fare aveva chiesto a mia sorella se le andava di lasciarle il posto. Mia sorella era arrabbiata ma alla fine abbiamo accettato. Questa ragazza si era quindi seduta di fronte a me, vicino a Madoka. Io invece ero capitato vicino ad una signora strana che ogni tanto sniffava.

Credo di essermi addormentato durante il viaggio, perdendomi alcune cose divertenti che erano successe. Questo è quello che mia sorella mi aveva raccontato. Quando avevamo cambiato i posti tutti quelli che erano seduti davanti erano contenti perché si erano liberati di quella studentessa noiosa che continuava a lamentarsi. Mia sorella aveva riso un sacco con quei signori, compreso l'autista che non era della Dalmazia ma dell'Istria. Si tratta di persone con una mentalità ben diversa, e sicuramente si tratta di persone molto più piacevoli. A quanto pare la ragazza era in viaggio da Spalato a Pula, in Istria e sarebbe rimasta in viaggio per circa 6-8 ore in autobus. L'autista ha detto: "avrei pagato un aereo 150-200 kuna, piuttosto che stare in questo stupido autobus". E un altro ragazzo, che ci aveva risposto, aveva detto che la ragazza era molto arrogante e maleducata e erano contenti che alla fine non si fosse seduta vicino a loro.

Un'altra storia divertente (non così divertente in realtà) è successa mentre stavamo per partire da Spalato. Avevamo notato una luce rossa, qualcosa simile a del fumo o a una fiamma ma non avevamo detto nulla all'inizio. Pensavo fosse una festa o qualcosa di simile. Però poi ho sentito un colpo al nostro finestrino che proveniva da quelle luci rosse. Erano i Torcida (i tifosi dell'Hajduk) che avevano lanciato delle fiaccole al nostro autobus . Fortunatamente il vetro non si era rotto. Mi chiedevo quale potesse essere il motivo di tale casino (anche se non esiste una motivazione per un gesto così stupido) e ho scoperto che la Croazia aveva perso contro la Serbia in una partita di pallanuoto e quindi i tifosi erano arrabbiati. Madoka mi aveva chiesto che cosa stesse succedendo e io le avevo risposto di non preoccuparsi perché i ragazzi si stavano solo divertendo. Spero mi abbia creduto!

Un altro momento memorabile è successo quando un ragazzo ha cercato di aprire il baule dell'autobus senza il permesso dell'autista. L'autista era sceso dall'autobus e, arrabbiato, aveva iniziato ad urlare contro il ragazzo. La conversazione era andata avanti per alcuni minuti.

Ma il vincitore della serata che ha fatto morire dal ridere l'intero autobus (stavo dormendo all'inizio ma mi ero svegliato per la parte finale) è stata una vecchia turista asiatica. Da quanto l'autobus era partito, lei continuava a chiedere ad ogni stop se fossimo già arrivati a Sebenico (che però era a due ore di viaggio da Spalato). Un ragazzo ha dovuto bloccarla dal scendere e calmarla ogni volta. L'autista era molto educato e le ha ripetuto: "non si preoccupi signora, la avviso io quando arriviamo a Sebenico. Lei si rilassi". Tuttavia, lei cercava comunque di scendere ad ogni fermata. La parte più divertente però è stata quando, nel mezzo del nulla, l'autobus si è fermato per far scendere una persona. La signora ha cercato di scappare e scendere. Quindi, l'autista ha iniziato un "che cavol... aspetti! " e ha dovuto bloccarla mentre era sulle scale. Le ha detto qualcosa di divertente in croato, a tal punto che tutti i croati sull'autobus hanno riso e poi le ha riferito che l'avrebbe fatta scendere personalmente una volta raggiunta la sua destinazione. Rideva anche lei. Dopo circa un'ora avevamo raggiunto Sebenico e, come promesso, l'autista l'aveva accompagnata personalmente fuori dall'autobus dopo aver detto dal megafono il nome della fermata. "Siamo arrivati a Sebenico, benvenuti! Buona giornata! " La cosa strana è che lei c'era già stata molte volte a Sebenico quindi non so come avesse fatto a confondere una città con quasi 50. 000 abitanti con una stradina dispersa nel nulla. Comunque, dopo altri 20 minuti eravamo arrivati a Vodizze.

Dopo la cena e dopo aver sentito altre storie sul viaggio, siamo andati a dormire. Il giorno successivo avevamo deciso di fare una pausa ma quello dopo ancora volevamo visitare Zagabria.

Grazie mille per aver letto l'articolo! "Zadar"... Prossimamente!


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