Un giorno in Serra da Estrela

Pubblicato da flag-it Chiara M. — 4 anni fa

Blog: Chiara's blog
Tags: flag-pt Blog Erasmus Portogallo, Portogallo, Portogallo

Uno dei viaggi che più mi rimarrà per sempre nel cuore è quello in Serra da Estrela, grande catena montuosa del Portogallo centrale. Questa, ha un’altitudine di quasi 2000 metri ed è la catena montuosa più alta del Portogallo; offre scenari paesaggistici mozzafiato e, per l’estensione e l’altitudine, dei paesaggi davvero diversificati e particolari.

D’estate o in primavera, il parco della Serra da Estrela è ottimo per escursioni sia a piedi sia in bicicletta. Potete scegliere tra tantissimi percorsi differenti e tutti vi offriranno la possibilità di godere del silenzio della montagna e di immergervi nella natura completamente incontaminata, per osservarla ed apprezzarla. D’inverno, invece, è uno dei posti più belli del Portogallo dove poter sciare. Dal pullman notai, infatti, diversi impianti per la risalita, molto probabilmente delle piste da sci. Il ragazzo che ci accompagnò in pullman disse che le piste da sci più lunghe di tutto il Portogallo si trovano proprio in Serra da Estrela.

Sono andata in Serra de Estrela durante un viaggio organizzato dall’associazione Erasmusland, con un gruppo di ragazzi di ogni nazionalità, guidato da un ragazzo simpaticissimo, a capo dell’associazione. 

Questo è quello che vi conviene indossare per stare quanto più comodi possibile e che personalmente vi consiglio di portare, sia che andiate nei mesi più caldi sia che andiate in quelli più freddi.

  •  Scarpe da trekking impermeabili e non semplici scarpe da ginnastica o sneakers, perché potreste scivolare. Infatti, lungo il viale roccioso da percorrere scorrono quasi 10 centimetri di acqua e questo rende le pietre scivolose.
  • Cappellino ed occhiali da sole: il sole picchia forte e lungo il percorso non ci sono alberi e, di conseguenza, nemmeno posti ombreggiati.
  • Crema solare alta: anche se siete di carnagione scura o già abbronzati, essendo ad un’altezza di 2000 metri, i raggi solari sono molto potenti.
  • Guanti: nel punto più alto,cin primavera - estate e sicuramente in autunno-inverno, potreste trovare della neve.

Vi consiglio, inoltre, di vestirvi a strati: in primavera ed in estate, man mano che si sale in cima, fa sempre più caldo, ma potrebbe anche esserci vento freddo; per cui meglio vestirsi "a cipolla". Potrete, inoltre, anche portarvi il pranzo al sacco dal momento che non vi è alcun divieto, tuttavia dovrete stare ben attenti a non lasciare alcun rifiuto in giro.

Ci recammo lì in pullman e da Coimbra impiegammo all’incirca 2 ore e mezza, considerando anche la sosta in autogrill. Arrivati al paesino di Seia, cominciammo la risalita in pullman. Ogni tanto, durante la salita, nella parte più bassa della catena montuosa, si vedevano ampi pascoli verdi con numerosi greggi di pecore guidati dai cani della Serra da Estrela: grandi cagnoloni marroni e neri, la cui razza prende nome proprio dal luogo. Arrivammo alla Lagoa Comprida, nei pressi della centrale idroelettrica, visibile nella foto in basso.

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Da lì sarebbe iniziato il nostro percorso, diretti fino alla Lagoa da Serra da Estrela, per ammirare il Covao Dos Conchos. 

Volendo godermi una giornata di trekking tranquilla, rilassante ed in silenzio, per poter ascoltare la natura e per non perdermi neanche un singolo scorcio di quel paesaggio, aspettai che tutti gli altri si avviassero e si allontanassero e nel mentre scattai alcune foto alla Lagoa Comprida.

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Le acque erano limpide e pulite e di un azzurro intenso. Emozionata pensai che se quello era solo l’inizio, nemmeno immaginavo cosa avrei trovato più avanti. Durante la giornata di escursione mi sentii totalmente in contatto con la natura: ero circondata dalla natura incontaminata ed intorno a me c’era un silenzio mai sentito in vita mia. Era un girono di giugno e faceva davvero molto caldo, il cielo era limpido ed il sole picchiava forte, ma un lieve venticello rinfrescante soffiava leggero, non rendendo per niente faticoso il lungo cammino. Camminai a lungo su un sentiero completamente ricoperto di rocce, sassi e ghiaia, come quella che vedete in foto.

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Il percorso non è tutto in pianura: generalmente all’andata è quasi tutto in discesa, viceversa al ritorno. Tuttavia, ad un tratto, si arriva al punto più alto del percorso, quasi completamente pianeggiante e con vegetazione più bassa e rada.

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Qui ci sono meravigliosi laghetti abitati da una miriade di ranocchiette e coperti da piccoli fiorellini bianchi.

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Dopo un’ora e mezza arrivai finalmente al Lago da Serra da Estrela

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Costeggiai il lago sino ad arrivare al Covao Dos Conchos.

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Si tratta, in realtà, di un lago artificiale con questa buca, anch’essa artificiale, in cui però è cresciuta comunque della vegetazione. Diffidate da chi vi dice che è tutto naturale: basterà vedere che il lago, piccolino, presenta una diga e che la stessa buca è circondata da una struttura ormai arrugginita. Qui potrete sedervi ed ammirare il paesaggio. Il laghetto è abitato da tantissime rane, ahimè, molte delle quali, vedrete finire nel grande canale di scarico. Questo laghetto è completamente circondato da alture e le sue acque sono talmente limpide da riflettere benissimo le montagne circostanti, il cielo e le nuvole.

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Per tornare al punto di partenza, il percorso ed il tempo di percorrenza sono esattamente gli stessi. Andando ad una andatura media e considerando anche qualche pausa per scattare foto, impiegai all’incirca 2 ore.

Vi consiglio di andarci in gruppo. Andare da soli mi sembra un po' pericoloso. In caso di infortunio, attorno a voi avrete il nulla più assoluto ed in alcuni punti il cellulare non funziona. Prima di recarvici, semmai dobbiate andarci da soli, vi consiglio di informarvi bene sull’esistenza di un possibile centralino di aiuto o di una stazione di sorveglianza. Nel mio caso, percorsi il tragitto da sola, ma intorno a me avevo comunque persone del gruppo sempre visibili.

Al termine dell’escursione, ritornammo esattamente nello stesso punto di partenza, che osservato da una prospettiva differente, ci offrì una veduta meravigliosa.

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Ci dirigemmo verso la Torre, punto più alto della Serra ad un'altitudine di quasi 2000 metri. Qui, nonostante fosse il mese di giugno, trovammo la neve

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Buona parte della zona, infatti era ricoperta di neve, in alcuni tratti addirittura ghiacciata. La cosa che più mi colpì fu che se da una parte avevamo un paesaggio completaemnte innevato, dall'altro non vi era nemmeno un po' di neve, da come potete vedere nella seguente foto.

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Avemmo modo di trascorrere del tempo a giocare con la neve abbastanza profonda e compatta.

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Tuttavia, quello che più ci sorprese fu il paesaggio intorno a noi. Dalla torre è possibile osservare il paesaggio intorno a 360 gradi ed osservare tutta la valle e le catene montuose circostanti.

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Qui è pieno di ometti, piccole torri di sassi che i turisti si divertono a costruire e che io stessa ho costruito.

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Nei pressi della Torre, ci sono diversi negozi di artigianato locale e, soprattutto, di formaggi e prodotti tipici locali. Vi consiglio assolutamente di assaggiare e acquistare il queijo da Serra, formaggio dal sapore molto forte, ma decisamente unico.

Arrivata a casa scoprì che avevo portato con me un po’ di Serra da Estrela con me. Le mie scarpe erano infatti completamente ricoperte da una polverina che, alla luce della camera, luccicava. Non potevo credere ai miei occhi, sembravano brillantini, ma nella realtà non lo erano. Ci sono tante leggende e storie che spiegherebbero l’origine del nome “Serra da Estrela”, ma la ragione scientifica che ha fatto sì che la Serra fosse così chiamata, è che gran parte delle rocce presenti lì, sono ricche di minerali che, di notte, al chiarore della luna, donano una certa brillantezza alle superfici rocciose.


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