La rilassante città di Porto

Il primo giorno

Ed eccoci qua, altro week-end… altro viaggio!

La vita di noi erasmus barcolla tra i vari libri da studiare e pullman, quindi nel fine settimana un meritato viaggetto è sempre ben accetto!

E se il tuo erasmus è in Portogallo… non puoi non visitare una delle città più importanti: Porto!

Porto è una città a circa 3 ore da Tomar, sede della mia università. Si può arrivare tranquillamente, sia in treno che in pullman, il secondo è molto più economico e comodo, in quanto è diretto (puoi riposarti tranquillamente senza il timore di svegliarti chissà dove!).

La compagnia con la quale ho viaggiato è Rede Expressos al costo è di 27€, andata e ritorno, applicando lo sconto studenti.

Il primo bus giornaliero parte alle 7, e noi ovviamente abbiamo deciso di prenderlo per avere tutta la giornata a nostra disposizione.

Arrivati, ci siamo sistemati nel nostro alloggio (40€ due notti per una casa bellissima e piena di comfort). 

Prima attrazione da non perdere assolutamente, in quanto simbolo della città, è il ponte “Dom Luis I”. L’unica nota negativa è stato il tempo, grandi nubifragi si alternavano costantemente ad un sole splendente.

Porto è attraversata dal fiume “Douro” e, attraversando il ponte, si arriva a Villa Nova de Gaia, città caratteristica per via delle cantine.

Godersi questo panorama fantastico e scattare qualche foto è il minimo che si possa fare.

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Scendendo arriviamo lungo la riva per fare una lunga passeggiata e fare un piccolo spuntino! Qui si possono trovare ristoranti e cantine di ogni tipo!

Porto è nota per il vino prodotto all’interno di cantine che è possibile visitare e degustare un buon calice. Ma di questo ne parleremo dopo.

Per pranzare abbiamo optato per un mercato alimentare molto carino: “Mercado Gaia”.

C’è di tutto per tutti i tipi di palato!

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Dopo pranzo, un buon caffè e siamo carichi per continuare il nostro giretto!

Per il pomeriggio non ci siamo dati mete ben precise. Abbiamo deciso di perderci tra le vie del caratteristico quartiere Ribeira, che degli edifici colorati ne fa una delle maggiori attrazioni… ma ahimè le gambe ne risentono molto, tutte quelle viuzze in salita e in discesa sono un ottimo allenamento!

Abbiamo visto “Torre dei Chierici” e siamo entrati nel “Palàcio da Bolsa”, attratti dalle meravigliose foto che girano sul web della "sala araba".

L’entrata per noi studenti è di 5,50€ e comprende la visita guidata. All’interno si viene catapultati in un’epoca affascinante con grandi stanze e decorazioni spettacolari. L’ultima stanza è quella tanto attesa, la sala araba: una stanza da ballo riccamente adornata con fregi in oro! Ottimo posto per sognare un po’.

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Usciti dal palazzo, con la pioggia nostra nemica, abbiamo deciso di usufruire della cucina della nostra casa per poi uscire a bere un buon drink.

La vita notturna a Porto si fa sentire, sono presenti molti bar particolari, ottimi per trascorrere la serata tra chiacchiere e balli.

Il secondo giorno

Il secondo giorno, abbiamo deciso di visitare come prima tappa la “Livraria Lello”, luogo di culto per gli amanti di Harry Potter. Libreria famosissima denominata addirittura una delle libreria più belle del mondo.

L’ingresso è di 5€, che possono essere scalati se all’interno decidete di acquistare un libro. E’ divisa in due piani collegati tra di loro da una magica scalinata.

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Tappa alla stazione principale “São Bento” (consigliata da tutti ma sinceramente non mi ha colpita particolarmente).

E per mangiare optiamo per un buon ristorante sulla riva del Douro.

Mangiamo un delizioso Bacalhao à Bras e siamo pronti per provare il famoso vino “Porto”!

Le cantine sono da prenotare, per evitare code oppure rischiare di non entrare per la troppa gente.

La nostra scelta è ricaduta sulle tre cantine più importanti: Offley, Santadem e Ferreira. Il pacchetto delle tre cantine comprende il tour guidato e due bicchieri di vino al costo di 25€.

Se non si è amanti del vino una cantina è più che sufficiente per capire come viene prodotto e per assaporarlo. Per quanto mi riguarda la più bella e curata è la cantina Santadem, in cui è possibile richiedere anche la visita in italiano.

Essendo tre cantine, il pomeriggio è trascorso molto velocemente. E così abbiamo deciso di tornare a casa per cenare e riposarci.

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Il terzo giorno

L’ultimo giorno è arrivato e, dopo aver lasciato la casa, una grande colazione ci attendeva. 

Avendo a disposizione solo il mattino, abbiamo visto le ultime cose da visitare: la chiesa “Igreja de Sao Francisco” e la “Cattedral Se”.

Una visita che purtroppo per il tempo non siamo riusciti a fare è stata quella al “Monastero da Serra do Pilar”, consigliata espressamente all’ora del tramonto (un buon motivo per ritornarci… magari in primavera!).

Dopo un pranzetto veloce ci dirigiamo alla stazione dei pullman per tornare nella nostra Tomar.

Termina qui il nostro week-end a Porto... purtroppo il tempo non è stato dei migliori, ottima scusa per ritornarci! 

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