Parigi: come scegliere il distretto dove vivere
Appena arrivato a Parigi non conoscevo assolutamente nulla. Chiaramente tutti abbiamo presente le attrazioni turistiche più famose: il Louvre, la Torre Eiffel e gli altri millemila siti storici questa città. Quello che però non sapevo è che ogni “arrondissement” - i venti distretti numerati di Parigi – ha qualcosa di unico. Alla domanda “dove vivi?”, spesso qui si risponde semplicemente “dans le 15ème” (o anche con la stazione di metro più vicina).
Gli arrondissement si sviluppano a spirale a partire dal centro – ovvero il primo arrondissement – e avvolgono la città fino al ventesimo. Bisogna però fare anche una distinzione per punti cardinali.
Chiaramente il centro è dove si concentrano le maggiori attrazioni turistiche. L’architettura è la tipica cartolina con i balconcini alla francese, i tetti blu e le grandi porte. Si può ancora vedere la Parigi originale, e, ovviamente, è senza dubbio tra le zone più care per vivere.
La zona nord ha varie attrazioni turistiche, come il quartiere artigiano dove si trovano la Basilica del Sacro Cuore ed altri luoghi emblematici come il Moulin Rouge. Però uscendo un po’ dall’area turistica la zona nord è bohèmien, colorata, vivace, in costante movimento grazie alla sua commistione di nazionalità e alle centinaia di bar sparsi per le sue strade.
Nel nord si trova anche Canal Saint-Martin, un posto perfetto per bere qualcosa e passare un po’ di tempo con gli amici. Gli affitti sono solitamente più economici e anche fare il bucato può costare qualche centesimo in meno che in centro o nel sud della città.
Metro Lamarck nel diciottesimo arrondissement.
Dirigendosi a sud-est di Parigi, nei dintorni del Canale, si trovano zone un po’ meno glamour. Le grandi stazioni come Gare de l’Est, Gare du Nord, Stalingrad, Porte de la Chapelle, Barbès Rochechouart, Porte de la Villete sono zone più popolari della città, una volta considerate pericolose, che però hanno un fascino unico. Oggigiorno la città è cambiata e anche queste zone si sono rese attrattive. Nonostante rimangano senza dubbio una cartolina meno incantevole di Parigi, se si sa cercare, si posso trovare delle perle nascoste.
Parc Belleville nel nord di Parigi.
L’ovest della città, nelle zone dell’Arco di Trionfo e della Torre Eiffel, ci mostra una parigi più adulta e residenziale. Gli affitti tendono ad essere più cari e il “16ème” è solitamente il distretto dei parigini abbienti, ma non è una regola fissa. Secondo me, questa è una delle zone di Parigi peggio collegate. Nonostante abbia varie linee di metropolitana e stazioni del treno, arrivare in centro – con la linea 9 del metrò – impiega un mezz’oretta, mentre da nord o da sud ci vuole meno.
Alle soglie del “16ème” si trova uno dei parchi più grandi e belli di Parigi: il Bois de Boulogne. Quindi chi scelga di vivere qui dovrà valutare se vivere in una zona residenziale nei pressi di un parco sia meglio o peggio di un accesso pratico alle altre zone della città.
Nel sud-est, si trova il “15ème”, dove vivo io. Un distretto per lo più familiare, che però mantiene bar e ristoranti e che ospita il Parc des Expositions, dove si tengono eventi regolarmente. È un arrondissement molto tranquillo, per nulla turistico, dal quale si giunge rapidamente al centro di Parigi. Con la linea 8, dal capolinea (Balard) al centro, dove si trova la Ópera de Paris, ci si impiega un quarto d’ora.
Il quidicesimo arrondissement.
Rimandendo nel sud, però più verso il centro, ci imbattiamo in una zona ricca di parchi come il Montsouris e la Città Universitaria, che ospita un grande spazio verde dove fare picnic o trovarsi a bere qualcosa nei bar dei dintorni. Queste zone, grazie alle case studenti, sono molto giovani e sono relativamente ben collegate con il centro. Un’altra cosa bella del sud è che il tram si muove circondando la città cosicché sia pratico muoversi.
Tutto dipende da che prezzo si cerca, se si preferiscono zone più movimentate, più turistiche o più residenziali. Nella mia missione di ricerca di uno studio in questa città, ho avuto l’opportunità di vivere in vari distretti: il 10, l’11, il 20 e il 15. Sta di fatto che quando si incontra il proprio distretto ideale non si cambia più. Ci si converte in parigini, legati all’arrondissement di appartenza e al suo fascino.
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