Il giorno dell'Eid
Ci sono vari giorni di festività nella religione musulmana, tuttavia ritengo che i più importanti siano:
- Eid el Fitr.
- Eid el Adha.
La parola Eid significa festeggiamento o celebrazione, ed entrambi gli eventi si celebrano dopo il mese sacro di Ramadan.
Quando dico mese sacro è perché davvero i musulmani di tutto il mondo celebrano il Ramadan, anche quelli più moderati che commettono "peccati" come fumare, bere alcool o non fare le cinque preghiere giornaliere.
Eid el Fitr
Si celebra al termine del mese di Ramadan, il giorno 31.
Durante il mese di Ramadan (che non è necessario che coincida con i mesi regolari, dato che segue il calendario lunare), i musulmani digiunano dall'alba al tramonto.
Molta gente (ignorante, dal mio punto di vista) pensa che i musulmani stiano tutto il santo giorno senza mangiare e che mangino solo alla fine del mese.
Ma le cose non stanno così.
Per fare un esempio, diciamo che albeggia alle 5 del mattino e tramonta alle 9 di sera.
Il musulmano quindi più mangiare e bere dalle 21 alle 5.
Successivamente, dalle 5:00 alle 21:00 non può mangiare assolutamente niente, e così si ripete per 30 giorni.
A seconda della stagione, le ore di digiuno aumenteranno o diminuiranno.
In inverno, solitamente si digiuna della 5:00-6:00 fino alle 16:00-17:00.
Tuttavia, in estate è più complicato, perché bisogna digiunare dalle 4:00 fino alle 22:00, e per di più fa caldo.
L'obiettivo del Ramadan è insegnare ai musulmani cosa significhino la pazienza ed il sacrificio, oltre a far capire quanto soffrano i più bisognosi che possono arrivare a stare giorni interi senza mangiare niente, o che devono rovistare tra la spazzatura per poter sopravvivere.
Durante questo mese, l'obiettivo del digiuno è, al momento del pasto, imparare la disciplina, il rigore e l'umiltà.
Una cosa che non tutti i musulmani sanno, ma che dovrebbero sapere, è che all'ora del pasto, al tramonto, si dovrebbe mettere sul tavolo solo ciò che si mangia, che solitamente è una scodella di zuppa di harira, datteri, alcuni dolci e salatini, e, ovviamente, tanta acqua!
Tuttavia, disgraziatamente, le persone sono solite fare tavolate piene zeppe di cibo. Dopo aver dato i primi bocconi però, si riempiono la pancia rapidamente e quindi buttano il resto. Questo per me è il peggiore dei peccati, perché in nessun caso si dovrebbe buttare il cibo.
In questo mese è inoltre molto importante l'aiuto ai poveri e ai bisognosi, così come essere gentili con il resto delle persone.
Ho sentito che durante il Ramadan bisogna impegnarsi al massimo per non discutere e non insultare gli altri. Diciamo che bisogna provare ad essere dei santi.
Si suppone che, passato il mese di Ramadan, questo comportamento che si è tenuto durante tutto il mese, continui anche per il resto dell'anno. Si dice infatti che gli esseri umani mantengano le abitudini che hanno rispettato per 21 giorni di seguito. Ovviamente, questa non è che una teoria.
Ci sono cinque pilastri che costituiscono la base dell'Islam:
- La fede. Si dice una frase nella quale si ammette l'esistenza di Dio e del suo profeta Muhammad (Maometto per gli italiani).
- Fare elemosina ai più bisognosi.
- Le cinque preghiere giornaliere.
- Il digiuno durante il mese di Ramadan.
- Il pellegrinaggio a La Mecca.
Il primo ed il terzo pilastro (la fede e le cinque preghiere giornaliere) sono obbligatori per tutti i musulmani (anche se non tutti li seguono rigorosamente).
Tuttavia, l'elemosina, il digiuno e il pellegrinaggio non sono totalmente obbligatori, ma dipendono dalla situazione economica e dalla salute del fedele.
Sia l'elemosina che il pellegrinaggio sono obbligatori solo per i benestanti che hanno più soldi del necessario. In pratica, la gente "ricca".
Infatti, chiunque non possa permettersi di realizzare il pellegrinaggio (che normalmente costa più di 4. 000 euro), o di fare l'elemosina, è esente da questi pilastri.
Ad ogni modo, per quanto uno possa guadagnare poco, deve sempre impegnarsi al massimo per aiutare i più bisognosi, e provare inoltre ad andare a La Mecca, sebbene sia caro.
Per quanto riguarda il digiuno durante il Ramadan, ci sono diversi motivi per i quali si può interrompere o addirittura evitare per tutto il mese.
- Malattia grave che richieda medicinali, o anzianità:
Se un musulmano soffre di una qualche malattia che, in caso di non assunzione di medicinali o di cibo durante determinate ore, può peggiorare o addirittura portare alla morte, è totalmente esente dal digiuno durante il mese di Ramadan.
Sarà un medico musulmano a decidere per lui se potrà digiunare o meno; solitamente questo capita agli anziani che già soffrono di molte malattie e che quindi non dovrebbero assolutamente digiunare per un mese intero.
Ho un'amica piuttosto giovane che ha gravi problemi al fegato e ai reni, ed è obbligata a bere acqua durante quasi tutte le 24 ore del giorno. Perciò, le è categoricamente proibito il digiuno, e quindi non può fare il Ramadan.
Questo vale anche per i diabetici che hanno bisogno dell'insulina e che devono bere tutto il giorno.
Per questo tipo di persone non è necessario il digiuno. In cambio però, dovranno sfamare un bisognoso durante i 30 giorni di Ramadan. Può trattarsi di una o più persone.
Un altro motivo per il quale è possibile rompere il digiuno, è se ci si ammala prendendo una forte influenza o un'infezione che richiedono un trattamento sanitario.
Se il medico musulmano giudica necessario che si rompa il digiuno e che si prendano delle medicine, la persona potrà farlo, ma avrà sempre il diritto di scegliere se continuare il digiuno o meno.
Una volta guarita, dovrà recuperare quei giorni di digiuno persi.
- Mestruazioni:
Le donne, durante i giorni del ciclo mestruale, non potranno digiunare, ma dovranno "recuperare" i giorni persi, una volta finito il Ramadan.
Questo perché durante il ciclo, le difese immunitarie delle donne si riducono e la loro salute può essere messa a rischio se non si nutrono e non si idratano correttamente.
Questo è un tema molto delicato e in continuo dibattito, visto che non è scientificamente dimostrato che le difese delle donne calino durante il ciclo. Tuttavia, tantissime donne soffrono di dolori mestruali insopportabili, che riescono a placare solo grazie all'assunzione di farmaci.
Ci sono comunque donne che stanno benissimo durante il ciclo (questo è ciò che definisco "avere fortuna").
Per me invece, sarebbe impossibile digiunare durante il ciclo perché, se non prendo medicine, svengo dal dolore.
E non solo, se non bevo abbastanza acqua durante quei giorni, mi vengono fortissimi mal di testa con emicrania, e sono sicura che ci siano donne che starebbero anche peggio se non prendessero i farmaci.
Inoltre, qualcuno dice che le donne non dovrebbero digiunare durante il ciclo perché sono impure.
Questa è una cosa inventata da alcune culture, ma purtroppo si è abbastanza radicata.
Mi infastidisce molto perché, molte persone, soprattutto se non conoscono l'Islam, tendono a confondere la religione con la cultura.
- Studi:
Durante il corso dell'anno, tutti gli studenti hanno dei momenti in cui devono impegnarsi di più per superare gli esami.
Questo sforzo extra richiede una buona alimentazione e un'idratazione durante tutto il giorno, altrimenti non si è produttivi.
Per questo, se il Ramadan coincide con questo periodo di studio, l'Islam permette agli studenti di rompere il digiuno durante quei giorni, a patto che li recuperino una volta finito il mese (si, Allah è un pezzo di pane e si preoccupa del benessere di tutti).
Tornando al Eid el Fitr, una volta passati i 30 giorni di Ramadan, il giorno 31 è il giorno di Eid el Fitr, e quel giorno non bisogna digiunare, perché il Ramadan è finito.
La mattina del 31, la maggior parte dei musulmani vanno alla moschea per fare una preghiera (tranne coloro che devono lavorare o che non possono andarci per altri motivi), e poi condividono dolci, cibo e molto tè, nelle moschee, così come tra i vicini di casa.
Questo giorno è importantissimo. Infatti, nei notiziari viene mostrato come milioni di musulmani si riuniscano nello stesso luogo per pregare.
Dopo il giorno dell'Eid, coloro che hanno rotto il digiuno durante il Ramadan, dovranno recuperare i giorni "persi". In realtà hanno tutto l'anno per recuperarli, prima che inizi il Ramadan successivo.
Per spiegare un po' meglio il "recuperare" i giorni persi durante il Ramadan, diciamo che, per esempio, se una donna durante il ciclo non ha digiunato per 5 giorni, una volta passato il Ramadan, dovrà digiunare per altri 5. Come ho detto prima, ha un anno intero, fino al Ramadan successivo, per recuperare quei giorni di digiuno persi.
Tuttavia prima di recuperare i giorni, la maggior parte dei musulmani decide di fare lo Shawal.
È un altro periodo nel quale si deve digiunare per 6 giorni, di seguito o meno, e si ha un mese intero per realizzarlo.
Questi 6 giorni di digiuno, sommati a quelli del mese di Ramadan, fanno sì che davanti ad Allah, si abbia digiunato per tutto l'anno.
Suona un po' inverosimile, ma non sono nessuno per mettere in discussione certe credenze.
Quando sono andata in Marocco, l'anno scorso, ho avuto l'opportunità di vivere il giorno del Eid circondata da musulmani. Tutti, dai bambini agli anziani, escono per strada con gli abiti migliori, comprati il giorno prima, e vanno con tutta la famiglia a celebrare la fine del Ramadan in ristoranti, parchi, bar, o semplicemente restano a casa circondati dai loro familiari.
Per chi volesse andare in un paese musulmano, credo che il momento migliore sia una volta finito il ramadan, perché le strade sono decorate con luci, ci sono molti dolci gratis, e le persone in generale sono molto simpatiche e gentili.
Al contrario, sconsiglio vivamente di andarci durante il mese di Ramadan, più che altro perché non potrete fare quasi niente.
I negozi restano chiusi per tutto il giorno fino al tramonto, e riaprono dopo cena. Inoltre, è mal visto andare in spiaggia dal momento in cui, una volta in mare, l'acqua entra nel naso e nelle orecchie e scende dalla gola, rompendo così il digiuno. Infine, è necessario coprirsi il corpo e provare ad essere il più discreti possibile.
Un aspetto che mi infastidisce molto, è che, durante il mese di Ramadan, alcune spiagge si riempiono di bambini e uomini che vanno a fare il bagno. Infatti, gli uomini possono mostrare il loro corpo senza nessun tipo di problema, ma se una donna si azzarda ad avvicinarsi ad una spiaggia, vestita o, peggio, in costume e prova a fare il bagno, sicuramente verrà insultata o giudicata da più di una persona.
Ad ogni modo, per evitare problemi, la soluzione migliore è non avvicinarsi ai paesi musulmani durante il Ramadan. Meglio quindi andare a Ibiza o alle Maldive a farsi un bagno in tranquillità (in realtà anche le Maldive sono un paese musulmano).
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- Español: El día del Eid
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