Convento de Los Decalzos, Rimac (Perù)

Ciao a tutti? Come state?

Oggi voglio continuare il mio racconto sui bellissimi monumenti che si possono trovare a Lima ma in particolare voglio parlarvi meglio di uno dei quartieri della città: Rimac. Per capirci è quello che si trova al di là del Ponte Trujillo, a due passi dal centro storico.

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Come arrivare da Lima a Rimac

Potete raggiungere il quartiere Rimac a piedi, basta attraversare la Plaza de Armas e poi il ponte, al di là del quale troverete la cappella più piccola del mondo.

Se continuate per altri 60 metri, circa, arriverete presso una chiesa nota come San Lazaro e poi alla Alameda de Los Descalzos. Eccovi giunti a Rimac, che oggi è considerato un quartiere un po' vecchio stile ma che, all’inizio del XVII secolo, era il simbolo per eccellenza della modernità. Infatti è una delle zone con maggiore attrazioni turistiche di Lima. Resterete meravigliati da tutto quello che c’è da vedere, senza la necessità di lasciare la nostra amata città!

Non troppo distante dall’Alameda, si trovano il Convento e il Museo de Los Descalzos. Questi due edifici, in tutta la loro imponenza religiosa, vi trasmetteranno quel senso di solennità che riflette, allo stesso tempo, la distanza e la vicinanza tra la Lima che è scomparsa adattandosi allo scorrere del tempo e la religiosità che, nonostante tutto, si è conservata con forza durante il periodo coloniale.

Convento de Los Decalzos, Rimac (Perù)

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Le origini

Dovete sapere che l’atrio del Convento di Nuestra Señora de los Ángeles è stato inaugurato nel 1595, appena 60 anni dopo la costituzione di Lima come città coloniale spagnola.

È qui che sorge il Convento de Los Descalzos. In principio non si trovava al centro della città ma, con il tempo e la crescita spropositata di Lima, è stato inglobato fino a diventarne parte integrante, come si nota dalla confusione che c’è da ogni lato.

Era un centro d'accoglienza chiamato Nuestra Señora de Los Ángeles e solo successivamente è diventato il Convento de Los Descalzos. Aveva lo scopo di accogliere i giovani devoti che volevano assecondare la loro vocazione e diventare frati francescani per dedicarsi poi ad una vita austera fatta di preghiere e penitenze.

Francisco Solano e la rebecca

Oggi, anche solo passeggiando attraverso le opere d’arte del museo, è possibile incontrare frati francescani. Pensate che uno dei personaggi storici che ci hanno vissuto è stato Francisco Solano, il guardiano del Convento. Mi ricordo che, quando ero una guida turistica del Convento di San Francisco de Lima, ho visto un sacco di quadri che lo raffiguravano con una rebecca, uno strumento musicale simile al violino, ma con solo tre corde. La leggenda narra che San Francisco Solano era solito scendere in piazza a suonare questo strumento così da attirare l’attenzione delle persone e, successivamente, predicare la Parola di Dio a tutti quelli che gli si erano avvicinati incuriositi.

Origini del Museo

Nel 1972 il Convento è stato dichiarato Monumento Storico Nazionale e poi nel 1979 è diventato un Museo. A quel punto è stato aperto al pubblico, il quale era diventato sempre di più, data la crescita della città. Questo ha provocato un grande sincretismo religioso, infatti Lima ha accolto tantissimi personaggi religiosi come Santa Rosa da Lima, San Martín de Porres, San Juan Masías e tanti altri ancora.

Sono ormai passati tantissimi anni dalla sua costruzione ma è tuttora un esempio palese dell’importanza nobiliare, con le sue case, chiese e viali. La Alameda de Los Descalzos è stata costruita proprio per abbellire il Convento e resta ancora oggi un luogo meraviglioso e molto attuale.

Sono presenti statue raffiguranti i segni zodiacali, importate direttamente dall’Italia, e vasi dalla Francia. Tutto questo ha reso Lima la città più lussuosa e ricca del Perù del XVII secolo.

Dal XVIII secolo comincia a diffondersi l’usanza di seppellire le persone negli atri delle chiese. Per esempio, stando a quanto dice il suo testamento, Maria Micaela Villegas Hurtado de Mendoza, meglio conosciuta come “Miquita” o “La Perricholi” (nota attrice, cantante e ballerina peruviana), è stata seppellita proprio lì, nel Convento de Los Descalzos.

L’architettura del Convento è semplice e priva di decori, con corridoi lunghi e silenziosi. Si trova ai piedi del Monte San Cristobal per questo, a causa della pendenza, alcune stanze sono state costruite più in alto rispetto ad altre e sono collegate tra loro tramite scale.

Il Museo de Los Descalzos continua la sua lotta contro il tempo e infatti tutte le opere d’arte esposte sono in continua restaurazione. Una di queste è la tela di San Francisco.

Il lavoro di restaurazione è molto complesso. Il restauratore, prima di mettersi all’opera deve conoscere ogni dettaglio della tela in modo da poter portare a termine il suo compito nel migliore dei modi e riportare quindi il quadro al suo antico splendore. La Fondazione Descalzos, attiva da circa quattro secoli, si occupa proprio di questo, cioè del mantenimento del patrimonio artistico del Museo.

Adesso possiamo renderci conto dell’importanza di questa fondazione e di quanta arte è presente all’interno del Museo. Di fatto, se siete degli amanti della religiosità peruviana, questo è il posto giusto per voi!

Il solo entrare all’interno del Convento de Los Descalzos vi farà fare un salto indietro nel tempo. Vi immergerete nella vita dei frati francescani, nelle loro stanze e nelle loro abitudini. Sembra di trovarsi in una città silenziosa e emblematica.

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Nei cortili esterni si percepisce il misticismo dei frati che ci hanno vissuto, come Francisco Solano. Pensate che il Museo è organizzato in sezioni tematiche, prima farete un giro attraverso la vita di tutti i più grandi personaggi che hanno calcato il suolo del Convento, e poi vi immergerete nella bellissima esposizione d’arte.

Il percorso comincia dal portale principale e continua nel vestibolo. A questo punto si passa attraverso i cortili dove si trovano tutte le stanze dei frati. Ogni chiostro ha un nome, per esempio c’è quello di San Francesco d’Assisi, nel quale ci sono la stanza del guardiano, quella dove venivano ospitati i personaggi illustri in visita al Convento e quelle che erano usate dai frati per svolgere qualsiasi tipo di attività volessero.

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La tipografia

Uno degli ambienti che è possibile visitare è la “sala della stampa”, nella quale i frati si dedicavano alla stampa di libri con la tecnica dell’incisione.

La cella degli ammalati

È possibile visitare la cella degli ammalati, quella in cui i francescani si prendevano cura dei più bisognosi, e un’antica farmacia che, per lo stupore di tutti, si mantiene ancora intatta nonostante risalga al XIX- XX secolo. Pensate che ci sono ancora dei vecchi quaderni su cui sono annotate le medicine naturali dell’epoca. Infine, c’è anche una specie di retrobottega, nel quale venivano prodotti i farmaci.

Il coro della cappella

Verso il coro della Chiesa (la parte alle spalle dell’altare) c’è una piccola cappella, dedicata alla Virgen del Carmen, dove gli ammalati sedevano per assistere alla messa. Sulla facciata bianca e azzurra di questa cappella, costruita nel 1733, c’è una nicchia contenente la statua di Nuestra Señora del Carmen che si è conservata intatta fino ai giorni nostri. Inoltre è lì che si trovano i circa 40 famosi libri corali.

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Collezione di tele di lusso

Non c’è ombra di dubbio che la cosa di maggior interesse che offre il Convento de Los Descalzos è la sua pinacoteca. Questa attraversa l’intera struttura e comprende circa 500 tele esposte su ogni lato. Potrete ammirare le opere delle più disparate scuole artistiche, da quella di Lima a quella di Cuzco, di Quito o addirittura il Barocco europeo.

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L’esposizione della pinacoteca è molto importante e questo lo si nota dal fatto che uno dei primi quadri conservati al Convento faceva parte della collezione di Angelino Medoro nel 1600, un pittore italiano le cui opere possono essere ammirate anche nel Convento di San Francisco de Lima.

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Angelino Medoro era un artista italiano trasferitosi a Lima per dipingere su commissione. Nella sala di Nuestra Señora de Los Ángeles, c'è una cappella costruita proprio da lui. La leggenda narra che l’eroe nazionale del Perù, Miguel Grau, ci si sia recato prima di combattere la Guerra del Pacifico. Ah, quante altre storie potrei raccontarvi!

Un altro artista molto importante e che ha lasciato la sua impronta nel Convento de Los Descalzos è Bernardo Bitti. Questi faceva parte dei gesuiti, ordine religioso che fu eliminato dal vicereame del Perù nel XVIII secolo ( infatti non è strano trovare opere appartenenti ad altri ordini religiosi).

Ognuna delle tele presenti è incredibile, il che è meraviglioso perché nonostante il voto di povertà al quale erano soggetti, i frati hanno avuto, allo stesso tempo, il privilegio di conservare una collezione d’arte così ricca e questo ha reso il convento un paradiso in terra… basti pensare al fantastico Chiostro Ayacuchano, di cui vi lascio una foto.

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Nei pressi di questo cortile c’è un bellissimo quadro di un Cristo in croce. Il fatto interessante è che si dice che l’artista, per poterlo dipingere nel modo più realistico possibile, abbia ordinato di crocifiggere una persona per davvero.

Il refettorio

Era la stanza dove i francescani mangiavano. Anche se non sembra, il Museo ha circa 400 anni di storia ed è diventato uno dei simboli della città di Lima.

Vi consiglio di visitare il Museo perché è ricco di opere d’arte che bisogna vedere almeno una volta nella vita. Vi sorprenderanno le cose che vedrete e soprattutto vi innamorerete di ogni corridoio e stanza che percorrerete... tutto resterà impresso per sempre nella vostra mente.

Mille grazie per aver letto il mio articolo! Visitare il Convento de Los Descalzos mi è servito tantissimo e in più mi ha risvegliato i ricordi di quando ero una guida al Museo delle Catacombe di San Francesco.

Venite a Lima e visitate il quartiere di Rimac, un luogo meraviglioso nonostante i mille problemi che lo attanagliano. Il turismo però è l’unico modo che abbiamo perché la situazione possa cambiare, quindi non demordete e venite a trovarci!

A presto!

Indirizzo: Calle Manco Capac 202 (alla fine dell’Alameda de Los Descalzos).

Convento de Los Decalzos, Rimac (Perù)

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