23/10/17
Mi sono svegliata per andare a lezione e quando sono arrivata in facoltà ho cercato dappertutto, ma non c'era traccia della professoressa o degli altri studenti. Più tardi, ho scoperto che non c'era lezione e nessuno mi aveva avvisata. Sarei potuta restare a letto a dormire, mi sono svegliata per niente.
Nel pomeriggio, sono andata a lezione di karate e, di nuovo, nessuna traccia dell'insegnante. Ho poi scoperto che le lezioni di karate hanno luogo lunedì una settimana e martedì quella dopo, quindi ero di nuovo uscita per niente. Insomma, non ho avuto nessuna lezione quel giorno. Non fraintendetemi, è bello non avere lezione, ma saperlo sarebbe stato ancora meglio, così avrei evitato di arrivare in facoltà e fare la figura dell'idiota in cerca della professoressa.
Ho quindi deciso di andare in palestra. Ho notato che alla popolazione femminile di Iasi piacciono molto i capelli rossi e mentre camminavo con la mia amica Carolina ho iniziato a contare le "teste" rosse che vedevo. Ho perso il conto a metà strada.
In palestra, mentre mi stavo riscaldando sulla cyclette, è arrivato un uomo di fianco a me che ha impostato l'intensità a 8, ma si è dimenticato di premere "start". Pedalava molto veloce, sembrava un pazzo, immagino che si sentisse molto forte. Poi, però, ha capito che doveva premere il pulsante per avviare la cyclette e quando l'ha fatto, il poveretto si è lasciato sfuggire un gemito e non riusciva a pedalare, quindi è sceso al livello 6 di intensità, ma ancora non riusciva. Ha controllato la mia cyclette e quella di Carolina e ha visto che le avevamo impostate al livello 3, quindi ha messo la sua al 4. Siccome ancora non bastava, è sceso a 3, ma era ancora in difficoltà. Non capisco come non avesse fatto a notare subito che era impossibile pedalare a quella velocità con il livello 8. Era lì che pedalava e si sentiva il più forte, mentre alla fine il campione è riuscito a pedalare solo con l'intensità a 2.
Dopo la palestra, siamo tornate in residenza e quando sono entrata in cucina, mi sono ritrovata davanti a un porcile. Al mio piano ci siamo solo io, Carolina, i portoghesi e alcuni spagnoli. I portoghesi vanno sempre in mensa a mangiare, quindi siamo solo noi due e gli spagnoli a usare la cucina. Io e Carolina laviamo sempre i piatti che sporchiamo, perciò restano solo gli spagnoli da incolpare. Un altro mistero risolto in modo eccellente... a meno che non ci sia qualcuno che venga a sporcare le nostre pentole, il che mi sembra molto improbabile.
Le stoviglie sono sempre tutte sporche da fare schifo, ho dovuto comprare delle pentole che uso solo io perché gli spagnoli al nostro piano devono essere allergici alla spugna o al detersivo. Sono davvero disgustosi. C'è un foglio appeso in cucina che dice: "Le vostre abitudini riflettono chi siete, quindi lavate i piatti e rimetteteli a posto". La prossima volta che li vedo gli indicherò quel foglio e gli dirò che sono sporchi.
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- Português: 23/10/17
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