Granada, la città Erasmus per eccellenza
Perché ho scelto la città di Granada come meta per l' Erasmus?
Studio Lingue e Letterature francesi e romanze. Non conoscevo neanche una parola di spagnolo, ho iniziato a studiarlo all'università, e in soli 3 mesi di corso intensivo il mio livello mi permetteva già di esprimermi bene. Mi è piaciuto molto imparare questa lingua e anche la cultura spagnola sembrava molto interessante.
Ho deciso di partire perché non c'era molto che mi teneva legata a Bruxelles e perché ho sempre amato viaggiare. Lanciandomi nell'avventura dell'Erasmus mi è anche venuta voglia di fare nuove conoscenze, di analizzare un altro punto di vista sull'approccio all'insegnamento universitario. Volevo cogliere questa bella occasione per vivere delle nuove esperienze.
Il mio obiettivo era quello di migliorare il mio livello di competenza della lingua spagnola approfittando di una città accogliente (dove si vive bene) con studenti di tutto il mondo.
Ho sempre sognato delle destinazioni lontane, come l'America del sud, ma il prezzo complessivo (che comprende biglietto aereo, vivere lì, ecc. ) era troppo caro solo a pensarci. Inoltre, non c'erano molte partnership con le università di questa zona.
Il mio sguardo si è quindi posato sulla destinazione ispanofona più ovvia: la Spagna. L'ho scelta perché ero interessata a una destinazione dove si parlasse spagnolo, dove i viaggi e la vita fossero a buon mercato e dove la vita notturna fosse quotidianamente attiva. Volevo anche una zona soleggiata, (per completare la lista) quindi ho deciso di puntare sulla Spagna meridionale.
Ma come scegliere la città della Spagna del Sud ideale per un Erasmus di 6 mesi? Non è stato affatto facile perché ogni città aveva i suoi vantaggi (e i suoi inconvenienti). Secondo la mia candidatura avevo a disposizione 3 scelte: al terzo posto ho messo Cadice, perché una ragazza che vive lì era stata in Erasmus a Bruxelles e mi aveva parlato positivamente della città e dell'università. In seguito, per il primo e il secondo posto ho esitato circa due mesi, essendo indecisa tra Siviglia e Granada. La mia tutor dell'università è stata in Erasmus a Siviglia e la sua esperienza mi ha fatto innamorare di quella città. Tuttavia, alla fine Granada si è rivelata la destinazione ideale.
Dopo diverse ore di ricerca su internet ho scoperto che Granada era la città Erasmus (in Europa) più scelta dagli studenti. Mi sono informata e tantissimi studenti mi hanno spinta a incontrarli. Era lì, dunque, che avrei potuto vivere e studiare insieme a studenti viaggiatori avidi di scoprire nuove culture e condividere con loro la scelta di vivere una vita diversa (da una quotidianità monotona). Questo mi ha fatto capire che l'Erasmus è un'opportunità che molti giovani colgono. In seguito, a mano a mano che proseguivano le ricerche, ho trovato delle testimonianze e delle opinioni anche sulla città di Granada: si trova in una posizione perfetta, tra il mare e la montagna; non è né troppo grande (in cui si rischia di perdersi), né troppo piccola (da poterla visitare in un giorno). In breve, ho trovato ragioni sufficienti che mi hanno portata a inserire Granadaal primo posto nella mia domanda Erasmus.
In seguito, il mio coordinatore mi ha chiesto di creare i programmi dei corsi per ciascuna delle 3 università che avevo inserito nella mia candidatura. Si trattava di un lavoro difficile e faticoso perché non avevo accesso ai siti che contenevano le informazioni di cui necessitavo, bisognava fare dei calcoli di equivalenza e cercare anche di creare programmi il più simili possibile a quelli dell'università di provenienza. Infatti, li ho dovuti modificare centinaia di volte.
Successivamente, ho dovuto gestire la montagna di scartoffie amministrative di ogni tipo. Fin dall'inizio bisogna bussare a tutte le porte degli uffici di professori, segretari, ecc. In questi casi bisogna aggrapparsi alle proprie idee e non mollare mai finché non si ottengono i documenti di cui si necessita o le informazioni di cui si ha bisogno.
Ho avuto fortuna perché sono stata accettata per svolgere l'Erasmus nella prima città che avevo selezionato (dopo aver dubitato per tanto tempo). Mi hanno annunciato (solo alla fine del 2017) che sarei partita per l'Università di Granada da gennaio a giugno 2018.
Perché ho scelto un Erasmus di 6 mesi?
Dovevo partire durante il terzo anno della triennale, perché il corpo docente dell'università aveva decretato che per noi (studenti della facoltà di Lettere, Traduzione e Comunicazione) gli Erasmus durante la triennale costituivano sicuramente una grande opportunità, ma potevano svolgersi solo nell'arco di 6 mesi (a meno che una eventuale presentazione di un progetto di scambio di un anno non fosse stata davvero stupefacente), perché avevamo anche la possibilità di partire una seconda volta e per più tempo durante la magistrale.
Questa non è stata una vera e propria scelta, quanto piuttosto un adattamento all'offerta che mi era stata fatta dalla facoltà.
A posteriori, penso che partire in Erasmus per un anno arricchisca di più la persona e sia anche più sensato e stimolante. Infatti, arrivare a gennaio significava arrivare nel bel mezzo dell'anno accademico, quando i gruppi di amici si sono già formati e i programmi sono già stati avviati. Inoltre, 6 mesi passano troppo velocemente: appena si arriva già si deve ripartire. C'è talmente tanto da scoprire e da apprendere che sarebbe più opportuno approfittare di questa esperienza per almeno un anno.
Sarei partita senza la borsa di studio Erasmus?
La risposta è ovvia: senza la borsa di studio Erasmus+ proposta dalla mia università non sarei mai riuscita a partire (da un punto di vista finanziario).
Dopo essere stati selezionati per l'Erasmus, l'ULB, L'Université Libre de Bruxelles, concede d'ufficio una borsa chiamata "Erasmus+". Questa viene calcolata in funzione del prezzo medio del costo della vita nella città di destinazione. Ogni destinazione è inserita in una tabella nella quale è possibile vedere anche l'importo mensile che fornirà l'università se si sceglie quella città come meta.
La Spagna si colloca al livello di vita 2, quindi l'ULB concede 300 € al mese come borsa di studio. L' importo complessivo della borsa di studio è calcolato in funzione delle date ufficiali di inizio e fine semestre (comprese lezioni ed esami) dell'università ospitante. Tre quarti della borsa vengono versati prima della nostra partenza, mentre il resto ci viene versato dopo il ritorno e la finalizzazione ufficiale della nostra cartella di scambio (che include le firme, i documenti accademici, ecc. ).
La borsa è calcolata per coprire la totalità delle nostre spese in 6 mesi. Sebbene questo aiuto finanziario sia davvero indispensabile, non copre assolutamente tutte le spese di un Erasmus (anche in una città economica come Granada). Secondo me questo aspetto merita di essere migliorato nei prossimi anni, anche se siamo già fortunati a ricevere un aiuto simile.
In caso di fallimento, la borsa nella sua interezza deve essere restituita.
Possono essere richieste delle borse supplementari alla comunità francese o ad altri organi, ma è davvero difficile riuscire ad ottenerle.
Com'è l'università di Granada?
L'Università di Granada (UGR) è divisa in più campus posizionati in punti diversi della città, e ciascuno di essi ha i suoi punti di forza. Ogni campus possiede un posto tranquillo (una caffetteria, un parco, un patio, ecc. ) in funzione della sua collocazione in città.
La facoltà di Lettere e Filosofia (che si trova nel campus della Cartuja) è molto affascinante. È situata nella parte alta di Granada e permette di godere di una vista splendida della città e delle montagne.
Il metodo d'insegnamento è decisamente diverso in Spagna. Un valore aggiunto dell'Erasmus era infatti quello di scoprire un altro modo di concepire l'insegnamento universitario. Una volta che ci si trova lì, ci si dimentica di ciò che il Belgio ci ha inculcato e si scopre un nuovo modo di concepire le lezioni universitarie. In Spagna i professori conoscono tutti i loro allievi, il loro percorso, e li chiamano per nome. All'inizio di ogni lezione i professori verificano l'effettiva presenza degli studenti facendo l'appello. In altre parole, bisogna frequentare tutte le lezioni. Inoltre, le lezioni sono molto più partecipative, nel senso che gli studenti parlano quasi più degli insegnanti. L'insegnamento è basato sulle riflessioni degli studenti. Generalmente, il livello dell'UGR mi è sembrato molto più facile e accessibile rispetto a quello dell'ULB. Inoltre, da un punto di vista organizzativo, l'UGR è più avanzata rispetto all'ULB, dal momento che la presa in carico delle cartelle Erasmus è gestita meglio, le date e gli orari degli esami sono noti dall'inizio delle lezioni, ecc.
Ma ciò che rende queste due università più diverse è la relazione tra il professore e gli studenti. In Spagna gli studenti possono dare del "tu" ai professori e chiamarli per nome. Mi ha turbato molto questo approccio, soprattutto provenendo dal sistema universitario belga in cui si è sempre stati abituati a rispettare una gerarchia.
Com'è l'ambiente universitario di Granada?
La vita studentesca è fantastica a Granada!
È la città meno cara della Spagna, quindi è ottima per un budget studentesco. È tutto facilmente accessibile: dall'affitto, alle lezioni, alle attività e alle serate.
Ogni serata di un soggiorno Erasmus a Granada è sinonimo di "festa", in quanto tutte le sere non mancano le occasioni per divertirsi. E ce n'è davvero per tutti i gusti (dal lunedì alla domenica, da pazzi)! Ad esempio, il lunedì c'è la serata dedicata alle cene internazionali, che si concludono bevendo qualcosa al bar. Il martedì nessuno si perde la serata alla Chupiterìa 69 per bere un paio di shot a meno di 1 € ciascuno (nel menù ne sono presenti più di 100). Inoltre, nessuno partirebbe da Granada senza aver trascorso l'intera notte del mercoledì alla Mae West, la discoteca più famosa della città, in cui la musica e l'atmosfera ci intrattengono fino all'alba. I giovedì ci si lascerà sempre sedurre dalla splendida cornice della discoteca Boom Boom Room di cui si adorano le serate e lo stile elegante e trendy. Il venerdì si approfitta della vista sull'Alhambra (complesso palaziale andaluso) dalla rinomata discoteca del quartiere Albacin, il Camborio. Durante il weekend, è tutto ancora più divertente.
Ovviamente, la vita studentesca non implica solo le serate, ma anche approfittare delle belle giornate, della cultura, e scoprire il fascino della città. A Granada si può passare dal mare alla montagna in meno di un'ora. Si può passeggiare tra i bei quartieri dell'Albaicín e del Realejo per trascorrervi serate intere. A me piace tanto trascorrere tante ore a girovagare nei pressi del fiume. Adoro passeggiare lungo il Paseo de los Tristes quando ci sono le belle giornate, passando per la Plaza Nueva, animata dalla presenza di cantanti di strada e dal passaggio dei turisti. La curiosità ci guida tra le strade del centro e fa venire voglia di visitare la cattedrale e di trascorrere giornate intere tra le mura della meravigliosa Alhambra per ammirare la bellezza floreale e architettonica che è perdurata nei secoli. Ci si può anche fermare al Mirador de San Miguel Alto per ammirare il tramonto davanti al dolce suono di una chitarra. Si può poi ammirare lo splendore dell'Alhambra illuminata dal Mirador di San Nicolas.
Numerosi piccoli ristoranti e bar che servono tapas diventano i quartieri generali degli studenti; tutti passano almeno 100 volte dalla Calle de Pedro Antonio quando hanno un po' di tempo o quando vogliono prendere un caffè con gli amici. Il ristorante meno caro e più apprezzato (dove bisogna andare quando siete molto affamati, "tinmayao" per gli abitanti di Granada) che è pieno tutte le sere, si chiama El Peruano ed è situato nella Calle Gonzalo Gallas (l'altra grande strada del centro piena di studenti durante le serate). Masae è il miglior ristorante asiatico di Granada, ma non è economico. Se volete risparmiare, vi conviene andare alle mense universitarie, che propongono dei menù completi (antipasto, portata principale e dessert) a soli 3, 50 € se avete il badge studentesco. Potrete gustare il "Pionono de Santa Fe" (pasticcino alla crema tipico del villaggio di Santa Fe) e si cucinerà velocemente la "tortilla" di patate (frittata a base di uova e patate). Al bar, invece, si ordinerà una birra tipica come la "milno" (1925) o la "Alhambra roja" (servite sempre con delle "tapas" gratuite). Si andrà a prendere un tè alla Calle Elvira o si passerà dalla Piazza Bib Rambla per mangiare i churros al cioccolato.
Angoli nascosti da scoprire
I "Cahorros de Monachil" (percorso di trekking) permettono di fare escursioni e approfittare delle cascate vicino Granada. È possibile scegliere tra diversi itinerari (ci si può ritrovare soli in cima ad una montagna con l'intero spazio per sé o tentare di passare sotto le rocce che ostruiscono il cammino).
Ci si tufferà centinaia di volte nel magnifico Lago del club nautico dei Cubillas, dove si può provare il paddle e il kayak con la vista sulla Sierra Nevada. La calma e la tranquillità regnano in questo piccolo angolo di Paradiso.
Si potranno trascorrere ore intere ad ammirare la vista dal centro Manuel di Falla prima di passeggiare tra i giardini della Carmen de los Màrtires.
Gli imprescindibili
La Settimana Santa è un momento importante ovunque in Spagna; in particolare, a Granada vengono organizzare diverse processioni religiose meravigliose. Vi consiglio davvero di andare a vederne almeno una.
Durante la Festa della Croce tutti cantano e ballano per l'intera città.
La "Feria del Corpus Christi" (la festa più grande della città) è immensa e mescola tradizioni e divertimento. Tutti si vestono con abiti tradizionali per andare a ballare durante i giorni della festa. L'atmosfera studentesca è fantastica.
La festa dell'acqua e del fuoco si svolge ad Alpujarra, ed è un evento davvero movimentato al quale bisogna assolutamente partecipare.
Il meteo
Mi avevano detto che a Granada c'era sempre bel tempo e io sono arrivata l'unico anno in cui ha piovuto per più di un mese e le temperature erano più basse della media. Ma alla fine il bel tempo è arrivato e confesso che è sempre piacevole approfittare di un clima così mite. La temperatura non faceva altro che aumentare.
L' alloggio
Ho scelto di vivere con delle persone del posto in una casa non molto cara vicino al mio campus. Ripensandoci, penso che avrei preferito condividere l'alloggio con altri studenti Erasmus, per scoprire insieme a loro questa atmosfera di scambio così particolare.
La lingua
Andare in Erasmus nel sud della Spagna per migliorare il proprio spagnolo non è proprio un'ottima idea, perché a Granada si parla male, nel senso che le persone non pronunciano la parte finale delle parole, ecc.
La "malafollá de Graná" (che indica il fatto che i granadini siano sempre di malumore) è conosciuta in tutta la Spagna. La parole preferite degli "andalusi", e dei "granadini" sono "joder", "hostia" e "Lavín" (che in italiano si traducono con "porca miseria"). Si dirà che si raccontano delle (cavolate) "bocanas" ai propri amici che verranno chiamati per tutto il giorno "tía" o "tío". Quando si vorrà dire qualcosa che permetta di riconoscere che si è dei veri granadini, basterà aggiungere "polla" alla propria frase. Quando si sarà stupiti di qualcosa si dirà "que puto coño es eso" e quando qualcuno o qualcosa romperà le scatole si dirà che è un "coñazo".
All'inizio non si capirà nulla di ciò che diranno e si avrà l'impressione che non articolano mai le parole o che se ne dimenticano una parte perché eliminano tutte le "s" e le "d".
Ma ci si abitua e alla fine si inizierà a parlare come loro senza rendersene conto. Le persone chiederanno se provenite da Granada perché svilupperete il loro accento senza volerlo.
L'Erasmus rappresenta anche un'occasione per incontrare e trascorrere del tempo con ispanofoni che provengono dall'altra parte del mondo. Ed è veramente curioso osservare le differenze d'espressione e saper distinguere gli accenti appartenenti a chi proviene dall'America Latina, che hanno un'intonazione diversa quando pronunciano una frase in spagnolo.
I trasporti
L'aereo, i bus, le metro, noleggiare una macchina, è tutto a buon mercato per spostarsi dentro e fuori dalla città di Granada.
I miei consigli ai futuri studenti Erasmus di Granada
Approfittate al massimo di tutto, ogni istante è prezioso! Il tempo passa troppo velocemente, ogni secondo deve diventare un ricordo! Create una lista delle cose da fare prima della partenza: parlate con la gente del posto, visitate più posti possibili, perdetevi (per ritrovarvi meglio), andate nei luoghi tipici e trovate il vostro posto preferito, uscite, mangiate, bevete, fate festa, testate qualunque cosa nuova che vi venga proposta (che sarà oggetto di momenti unici), fate delle pazzie (dopotutto, si vive una vota sola! ).
Prendete parte alle attività organizzate dalla Best Life Experience (ESN); è indispensabile per farvi degli amici che provengono da tutto il mondo, scoprire gli angoli nascosti della città e trascorrere i momenti migliori del vostro Erasmus (propongono davvero di tutto)!
Galleria foto
Contenuto disponibile in altre lingue
- Français: Grenade, la ville Erasmus par excellence
- Español: Granada, la ciudad Erasmus por excelencia
- English: Granada, the Perfect Erasmus City
- Nederlands: Granada, de Erasmusstad bij uitstek
- Deutsch: Granada, die Erasmus-Stadt schlechthin
- Português: Grananda, a cidade Erasmus por excelência
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