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Mamallapuram


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Il complesso del tempio di roccia dei Pallavas

Tradotto da flag-it Noemi Conditi — 4 anni fa

Testo originale di flag-in Manoj Pradeep

Ciao a tutti, spero che stiate bene!

Vorrei condividere con voi tutto quello che so su un luogo chiamato Mamallapuram, un'antica città dall'importante valore storico: vi parlerò di alcuni monumenti interessanti e molto affascinanti, che ancora oggi sono considerati un capolavoro dell'architettura antica.

Sono nato a Chennai, la capitale del Tamil Nadu, uno stato dell'India meridionale: è un luogo non molto lontano dal posto di cui sto per parlarvi. Come ogni altro grande Paese, l'India è divisa in 28 Stati e 7 Territori dell'Unione: tuttavia di recente vi sono state ulteriori divisioni e il numero totale degli Stati è ancora più elevato. Come dicevo, io provengo dallo Stato del Tamil Nadu, che si trova all'estremità più distale dell'India, la punta della penisola indiana.

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La Regione di Tamil Nadu di Filpro

Nella regione di Tamil Nadu, come ho già detto in uno dei miei precedenti articoli, si sono susseguiti tre grandi re, che hanno governato diverse parti del Tamil Nadu in epoche storiche diverse: i loro nomi sono Cholas, Cheras e Pandiyas. Costoro erano conosciuti per il loro coraggio, la loro saggezza e il modo in cui riuscivano a governare il popolo. Fu sotto il loro comando che fiorì l'India meridionale, in particolare l'attuale Tamil Nadu.

Mamallapuram, chiamata anche Mahabalipuram, è un'antica città, utilizzata come porto durante il VII secolo. Fu costruita durante il periodo della grande dinastia dei Pallavas, quando re Narashimavarman I era sul trono. Approfondendo la storia del luogo, si scoprono molti fatti interessanti. Il re Pallava è considerato come la persona che ha iniziato a sviluppare la città di Mamallapuram, in cui si ritrovano diversi monumenti scavati nella roccia. Vari santuari mandapa, alcuni dei quali scolpiti a forma di carri, sono fatti di rocce di granito. Nel Tempio della Spiaggia a Mamallapuram, famoso in tutto il mondo, anch'esso scolpito nella pietra, vi sono molti bassorilievi, tra cui uno nella roccia di granito. Quest'ultimo è enorme: è lungo 30 m ed è alto 13 m. Alcuni dei ratha (cioè dei carri) assomigliano all'architettura buddista che si ritrova nel Vihara o nel Chaitanya Hall. Alcuni storici affermano anche che vi sono somiglianze anche con le incisioni rupestri delle grotte di Ajanta ed Ellora, conclusione avvalorata dal fatto che il re Pallava invase proprio la regione dove si trovano queste grotte, allora governata dal re Pulakesin. Vittorioso nella battaglia, si pensa che il re Pallava abbia pagato alcuni architetti nella regione di Mamallapuram per progettare il luogo conquistato. Si dice anche che una parte di quest'area fosse utilizzata come scuola per insegnare ai giovani scultori come padroneggiare diverse forme di architettura. Ciò si evince anche osservando il Pancha Rathas, che significa Cinque Carri: ognuno di questi è scolpito con uno stile diverso, ma il tutto è ricavato da un singolo blocco di granito. Questo posto è stato riconosciuto come patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.

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Foto dei Pancha Rathas di Arupparia

Arrivare a Mamallapuram non è difficile, ma richiede un po' di tempo. Dalla città di Chennai ci sono autobus urbani che viaggiano di frequente verso Mamallapuram: quelli diretti partono dalla stazione centrale degli autobus Moffusil, (abbreviato: CMBT) che è la più grande di tutta l'Asia. Oltre a questi, tutti gli autobus contrassegnati con la dicitura ECR vi porteranno a destinazione, anche se non proprio nel punto esatto. Ci vuole circa un'ora, al massimo due, per raggiungere Mamallapuram, a seconda del traffico di Chennai, che è davvero difficile da superare. Gli autobus partono anche da altri luoghi importanti della città e da Pondicherry.

Ci sono diversi monumenti turistici da visitare a Mamallapuram: circa nove grotte scavate nella roccia nei templi, tra cui degna di nota è quella chiamata Mahishashura Mardhini, che raffigura una dea che combatte contro un demone insieme a Lord Vishnu, il quale dorme in un sonno cosmico.

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Foto del rilievo della Dea Durga nella grotta Mahishashura Mardhini

I Pancha Rathas (o Cinque Carri) sono stati costruiti nel VII secolo dal famoso re Pallava Narashimavarman I. Tuttavia, sono incompiuti e quindi non sono mai stati usati. Il nome gli è stato dato in onore di Draupadi e Pandava, personaggi importanti nella storia antica degli Indù, anche se di fatto non ha alcuna attinenza con la struttura. I cinque Rathas sono chiamati Draupadi Ratha, Arjuna Ratha, Bhima Ratha, Dharmaraja Ratha, Nakula Sahadeva Ratha. La caratteristica principale di questo monumento, in cui risiede la sua bellezza, è che ogni carro è unico e il modello utilizzato in ciascuno si può ritrovare nei templi costruiti nei mille anni successivi, anche se con piccole variazioni.

Il Draupadi Ratha è quello più piccolo e più semplice tra tutti: è stato dedicato alla Dea Durga, a cui sono ispirate le incisioni all'esterno. All'interno del tempio, la Dea è circondata dai suoi devoti, uno dei quali è raffigurato, in una delle sculture, mentre si taglia la testa da solo per farle un'offerta. Si ritiene che atti di questo genere abbiano effettivamente avuto luogo nei templi di Durga nell'antichità, anche se non così spesso.

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Foto del Draupadi Ratha di Av. kumar 85

L ' Arjuna ratha è stato costruito con le sembianze di un luogo in miniatura con intagli sulle pareti. La cupola ha forma ottagonale, la quale in seguito divenne il tetto classico per la maggior parte dei templi della regione. All'interno del carro si ritrova Lord Shiva con la gamba incrociata appoggiata contro Nandhi, il suo destriero. C'è anche una scultura di Nandhi da seduto, nella parte posteriore del Ratha.

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Foto dell'Arjuna Ratha di IM3847

Il Nakula Sahadeva Ratha è l'unico tra tutti e 5 che ha una faccia rivolta a sud, mentre tutte le altre sono rivolte ad ovest. Ha tetto a botte e forma absidale. La parte posteriore è allineata con la parte posteriore di una scultura di elefante che vi si trova lì vicino.

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Foto del Nakula Sahadeva Ratha di IM3847

Invece, il Bhima Ratha è più lungo degli altri ed ha una struttura simile ad un palazzo, con 4 colonne sul davanti. I pilastri hanno intagli che raffigurano frontalmente dei leoni.

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Foto del Bhima Ratha di Zuhebkhan94

Il Dharmaraja Ratha è incompleto e ricorda l'Arjuna Ratha, ma è più grande di quest'ultimo. La cupola è di forma ottagonale ed è rimasta come un modello in miniatura per templi successivi per le sue finte finestre, gli archi a forma di ferro di cavallo, i piccoli tetti, ecc.

Il Dharmaraja Ratha ospita una scultura di Lord Vishnu incisa in una delle pareti, visibile dal chakra e dal club. Ci sono anche alcune controversie sul fatto che lo scultore possa essere stato lo stesso Lord Shiva. Proprio sopra l'iscrizione, c'è n'è un'altra incisa nel muro. Il Dharmaraja Ratha contiene anche una scultura del re Mamallan con delle divinità ai quattro angoli, che sembra maestosa, ma dal momento che viene raffigurato anche Yama o il dio della morte è considerata una scultura funeraria di questo grande re.

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Foto del Dharmaraja Ratha di Leduardo

Vicino al Pancha Ratha c'è una pietra in cui si era iniziato a scolpire un fastigio, rimasto incompiuto. Si ritiene che il momento della sua realizzazione coincida con quello in cui i lavori del complesso del tempio di Mamallapuram si fermarono. Tuttavia, senza un fastigio nella parte superiore, un tempio non può essere consacrato: ecco perché la Panca Ratha non è mai stata venerata dal popolo.

Il prossimo importante monumento è il Tempio di Shore a Mamallapuram. Fu costruito da un re chiamato Rajasimha, anch'esso della dinastia Pallava. Il tempio è dedicato a Lord Vishnu e Lord Shiva. Osservandolo spicca una delle sue pareti, su cui è scolpito Nandhi alla sommità, presumibilmente il destriero di Shiva secondo l'induismo.

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Foto del Tempio della Spiaggia di Kavita Modi

Poi ci sono due torri che hanno la forma di una piramide con cupole ottagonali. Al mare è stato dato il nome in onore del Tempio della Spiaggia, perché è situato sulle rive del possente Golfo del Bengala. Per la sua vicinanza al mare, purtroppo alcune delle sue meraviglie architettoniche sono state erose. La regione di Mamallapuram, come ho detto prima, era un'importante città portuale durante il dominio dei Pallavas a Kanchipuram. Le torri del tempio assomigliano al Pancha Ratha, tranne per il fatto che questo tempio possiede i fastigi, il che significa che è stato consacrato e adorato dal popolo. Anche qui, i pilastri ritraggono leoni incisi. C'è una scultura della Dea Durga seduta sul suo destriero, un leone, che ha un piccolo foro nel petto.

Un altro monumento importante a Mamallapuram è il bassorilievo dell'Arjuna. E' lungo 30 m ed è alto 13 m. Si ritiene che raffiguri la penitenza di Arjuna o la Discesa del Gange. In realtà, probabilmente, entrambe le risposte sono corrette. La penitenza di Arjuna descrive la storia di come Arjuna, uno dei cinque fratelli Pandua, abbia fatto delle imprese straordinarie per ricevere la benedizione da Dio e ottenere un'arma potente da Lord Shiva. Anche la Discesa del Gange tratta una storia simile: descrive le cose incredibile fatte da Bhagiratha per portare il sacro fiume Gange sulla Terra. Questo fiume è stato poi bloccato dai capelli di Lord Shiva, perchè altrimenti la Terra non sarebbe stata in grado di sopportarlo.

Il rilievo è costituito dagli elementi importanti della storia a sinistra e da altre scene a destra. Le due scene sono separate da una linea intagliata a forma serpente. Nella parte destra ci sono elefanti scolpiti nella roccia, che proteggono i loro piccoli dagli altri animali della foresta. La bellezza artistica di questo luogo non può essere spiegata a parole o con fotografie: stando con i piedi appoggiati al suolo, non si riesce nemmeno a toccare i piedi degli elefanti. Le sculture sono veramente realistiche, vivide e naturali. Arjuna è raffigurato in una posizione yoga che è troppo difficile da eseguire veramente, poiché prevede che si stia su una gamba sola senza muoversi: secondo la leggenda, lui rimase così finché Dio gli apparve di fronte per esaudire il suo desiderio. C'è poi una scultura di Lord Shiva nel bassorilievo che realizza il desiderio si Arjuna e proprio sotto di esso c'è n'è un'altra del santuario di Vishnu, mentre viene adorato dal popolo. Si possono poi vedere molte sculture di figure celestiali sul lato destro, senza umani: è così che viene rappresentato il mondo celeste.

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Foto della discesa del Gange (o la penitenza di Arjuna) di Bernard Gagnon

L'altro monumento importante a Mamallapuram è il Tempio della Grotta Varaha, che si stima sia stato costruito nel VII secolo: è costituito da pilastri con un tetto che ha lo stile dei templi. Sui pilastri sono rappresentate anche sculture di leoni simili a quelle di Pancha Ratha. C'è poi la rappresentazione della storia di Varaha che salva la Dea della Terra Bhuma Devi dal Re Naga, che l'ha rapita e la tiene in ​​profondità sotto gli oceani. Una scena simile si trova anche in un'altra scultura in India chiamata Scultura di Udayagiri, realizzata sotto l'Impero Gupta. Confrontando l'aspetto vivido di Varaha a Mamallapuram con la scultura di Udayagiri si nota chiaramente che i Pallava erano molto più esperti nell'arte rispetto ai Gupta. Qui si trova inoltre un'altra raffigurazione di un devoto che offre la sua testa alla Dea Durga, come sacrificio, scena molto simile a quella che si può vedere nel Pancha Ratha.

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Foto della scultura di Varaha Vishnu mentre salva la Dea della Terra Bhudevi dal Mare di Sengai Podhuvan

Un'altra bellissima scultura nella roccia a Mamallapuram è Krishna Mandapam, che ospita un bassorilievo che rappresenta Krishna mentre scala una montagna chiamata Govardhanagiri al fine di proteggere il popolo da una tempesta. Sono anche state scolpite alcune colonne.

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Foto del Krishna Mandapam di Samrajclicks

Un'altra parte del Mandapa o Mandapam rappresenta una scena in cui una donna munge una mucca con davanti un vitello per migliorare la produzione di latte: ciò simboleggia il fatto che in questo religione le mucche sono considerate Divinità.

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Foto della rappresentazione della mungitura di G41rn8

A Mamallapuram si trova anche un famoso masso chiamato la palla di burro di Krishna : posizionato in un piccolo antro roccioso ed è dal tempo dei Pallava che nessuno riesce a muoverlo nemmeno di un millimetro. Persino i giganteschi Elefanti non sono stati in grado di farlo.

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Foto della palla di burro di Krishna di Dey

Spostandosi un po' più in là dal complesso del tempio, si può trovare un altro monumento chiamato la grotta della Tigre. E' considerata il luogo dove avvenivano le celebrazioni culturali al tempo della dinastia Pallava.

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Foto della grotta della Tigre di Ksaravanakumar

Il complesso monumentale di Mamallapuram è un vero capolavoro di opere d'arte antiche e anche oggi rappresenta il coraggio, la spiritualità e il patrimonio culturale della dinastia Pallava. E' un posto da visitare assolutamente se ci si trova nella parte meridionale dell'India, per la sua bellezza paesaggistica: è semplicemente fantastico.

Grazie per aver letto!:)

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