Breslavia, questa sconosciuta

Probabilmente, quando noterete questo nome fra tutte le mete Erasmus, penserete che vi sia un errore di trascrizione (ma aspettate di vedere il resto delle parole polacche! ).

Breslavia è stata la mia meta Erasmus durante l'anno accademico 2015/2016 ed è stata una delle migliori esperienze della mia vita. Quando dovevo decidere la mia destinazione e ho cominciato a rifletterci su, avevo un sacco di dubbi, ma alla fine ho deciso di andare lì... ho scelto Breslavia e non ci ho più pensato. In effetti, ormai era deciso, non c'era più possibilità di tornare indietro. Sarei andata a vivere in Polonia per 6 mesi. Una nuova lingua mai sentita prima e che sembra molto più facile di quello che è veramente; una nuova vita da sola, lontana da casa, famiglia e amici... e la cosa più importante: con più di 1000 (già, hai letto giusto, più di 1000 studenti Erasmus) che sarebbero stati nella mia stessa situazione. Appena sono entrata in contatto con i coordinatori della mia università in Polonia (Politechnika Wroclawska) ho capito che l'inglese non era un problema per loro, il che mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo.

E poi la burocrazia si è intromessa nella mia vita pacifica.

BUROCRAZIA: il Learning Agreement, un accordo tra università per l'approvazione del piano di studi che vi farà diventare matti. E indovinate un po' in quale lingua? Tutto era in polacco. Non c'erano corrispondenze tra materie, crediti, orari, esami... una gran confusione. Ma se vuoi veramente vivere l'atmosfera Erasmus, sarai in grado di fare l'impossibile e di sicuro avrai successo. Nel mio caso era il mio ultimo anno di università, quindi in Spagna avevo solo poche materie opzionali da scegliere, ed è stato più facile per me, perché sono riuscita ad adattare il mio piano studi con le materie che mi interessavano maggiormente. Ma comunque, non pensate sia così semplice!

Una volta fatto questo, le trafile burocratiche furono accettate da entrambe le università, o perlomeno così credevo.

Alla fine il gran giorno arrivò, era il 13 settembre e dovetti prendere l'aereo. Circa tre ore di volo piene di nervosismo, sudori e insicurezze: cosa mi succederà? Riuscirò ad adattarmi subito alla mia nuova vita? Incontrerò nuovi amici? Andrà tutto per il verso giusto? Sarà tutto come in Spagna? Cosa farò quando arriverò là? Un sacco di domande senza risposte in quel momento.

L'ultima cosa di cui preoccuparsi è fare nuove amicizie. Vi dirò una cosa: persino la meno socievole delle persone sarà in grado di farsi nuovi amici (parlo per esperienza personale). Dovete pensare che gli altri studenti sono tutti nella stessa tua situazione, tutto è nuovo anche per loro, e all'inizio tutti sono molto gentili. Passo dopo passo troverai i tuoi compagni e il tuo gruppo di amici, ti sentirai più a tuo agio e diventerai parte integrante dell'atmosfera Erasmus.

Nel mio caso, avevo un buddy, una specie di compagno che mi avrebbe mostrato tutto e mi avrebbe aiutato con ogni cosa durante il mio Erasmus. Il mio consiglio è che se avete l'opportunità di scegliere un buddy, sceglietelo. Alan è venuto a prendermi all'aeroporto e mi ha spiegato tutto sulla città, i trasporti pubblici, le leggi pedonali (possono cambiare da paese a paese), mi ha dato consigli su dove mangiare, sull'università... ero spaventatissima e il mio inglese era terribile al tempo. Ero davvero timida e non sapevo come scappare. Il mio buddy Alan era davvero sempre gentile e l'abbiamo invitato a cena con noi, per conoscere qualcosa di più sul paese e i polacchi.

Il sole stava nascendo e un nuovo giorno stava per cominciare. C'era il sole (un sole di cui sentirai la mancanza d'inverno, ma che odierai d'estate) e avevamo una nuova città da scoprire.

Breslavia è veramente bella, meravigliosa. Fin dal momento in cui uscimmo dall'ostello (Pasaz Niepolda, lo scoprirai) il fascino della città riempì i nostri corpi e ci permise di connetterci con l'estate, le strade soleggiate piene di persone, lo spirito giovane e i colori della vita.

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Attorno alla piazza di Rynek (la piazza principale della città) puoi vedere un sacco di diverse case colorate che ti sorprenderanno e dopodiché vorrai solamente sederti là per colazione ogni giorno della tua vita, con il sole, la musica delle strade, semplicemente osservando le persone attorno a te. Siamo andati a cercare l'università e i dormitori, e ci siamo persi. Molto cortesemente, tutti coloro cui chiedevamo informazioni in inglese, provavano a risponderci in inglese oppure provavano a comunicare con noi in modo che potessimo capire cosa stavano dicendo. Posso dire che riuscimmo a comprendere anche un paio di signore polacche anziane: il linguaggio dei segni è universale. Devo anche dirvi che c'è una sorta di leggenda riguardo gli gnomi, li vedrai tutt'intorno la città, persino all'università o nei centri commerciali. Ti verrà voglia di contarli e scoprirne sempre di più.

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Bene, arrivammo all'università e fu amore a prima vista; arrivammo ai dormitori, e non fu proprio così. Cinque o sei edifici socialisti di cemento, che (veramente) avrebbero bisogno di un rinnovamento completo, posizionati a caso su una specie di spiazzo verde nella periferia della città. NON lasciatevi ingannare dalle apparenze, all'inizio pensavo non avrei mai potuto vivere lì, e alla fine ci ho trascorso l'anno migliore della mia vita. Nei ben conosciuti Tx ci sono un sacco di studenti non solo da tutta Europa, ma anche da tutto il mondo. Le mie compagne di stanza erano una ragazza spagnola e una cinese nel primo semestre e due ragazze indiane nel secondo. Non aver paura di vivere con persone provenienti di diverse culture.

Per quanto riguarda l'università, se avete la possibilità di diventare parte della comunità ESN, non esitate. È una specie di rete di studenti che organizza viaggi, uscite, attività... e di solito è molto più economico rispetto a quanto spendereste se vi organizzaste da soli o con un gruppo di amici. Per esempio, per noi hanno organizzato moltissime attività per i weekend, come partite di calcio, pattinaggio sul ghiaccio, campionati di calcio... e l'entrata era meno costosa che se fossi andata da sola.

Scostandoci dalle mie prime esperienze all'università e nel dormitorio, parlerò ora di cibo: non smettete di provare nuovi cibi anche se siete un po' schizzinosi. I polacchi sono patiti di cavolfiori, barbabietole e broccoli cucinati in tutti i modi possibili, e li cucinano veramente bene. Amano i formaggi e la carne accompagnati da salse diverse. I piatti di pesce sono più difficili da trovare, e anche più costosi. Devo dirvi che non ho mai sentito di nessuno morire di fame. Il piatto più tradizionale è lo Zurek, e anche se vi può sembrare un po' strano, il mio consiglio è di provarlo comunque.

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Ok, ora parlerò di questo, lo so che lo state aspettando. Vi parlerò di come fare festa! Andate a Breslavia. Pensate che è una grande città, piena di giovani, in più è una della città della Polonia con più studenti, come Salamanca o Santiago di Compostela in Spagna (Sfortunatamente non posso fare paragoni con altri paesi). Ed ancora, ci sono più di mille studenti Erasmus che scelgono questa città come loro destinazione. Ci state ancora pensando? Ci sono feste a disposizione 24/7. Veramente? Ancora? Le bevande sono stra economiche, e la bevanda più popolare è la vodka (Vi consiglio la Zubruwka, se siete un vero amante della vodka, oppure la Soplica se non lo siete, perché contiene moltissimi aromi, non come quella semplice "bianca"), assieme alla birra (quasi tutte le birre sono piuttosto buone, ma state attenti alla percentuale d'alcool, perché ci sono alcune birre per i senzatetto che arrivano al 14-15%). Non dovete preoccuparvi di questo.

Parliamo di viaggi. Tutti vogliono fare alcune gite durante la loro esperienza Erasmus. La Polonia è abbastanza vicina a tutto, e i trasporti pubblici sono economici e sicuri. Avete anche la possibilità di noleggiare una macchina, che non è una brutta idea. Come compagnia di di bus vi suggerisco la Polskibus, a volte ci sono corse per meno di 0. 25 euro (1 pln). Nel mio caso ho viaggiato in Germania, insieme all'intera Polonia, Bielorussia e Repubblica Ceca. Avrei voluto andare in più posti, ma non ne ho avuto il tempo. Per spostarvi in città, non troverete alcun problema a camminare, andare in bicicletta, tram o bus, c'è un sacco di tutto durante l'intera giornata e Breslavia è una città pianeggiante, dunque non dovrete preoccuparvi.

Un altro argomento importante è il tempo. Conoscerete due diverse stagioni, non quattro: caldo infernale e freddo. Con caldo infernale intendo che dovreste mettere in valigia almeno un paio di pantaloncini corti e molte magliette, perché quando inizia la primavera ve ne accorgerete, e se non portate questi indumenti con voi, dovrete acquistarli là e poi portarli indietro nel tuo paese (pensateci, io non l'ho fatto hahaha). Riguardo al freddo, siate preoccupati per la pioggia: Breslavia è una città nel sud della Polonia, e la temperatura media in inverno è intorno agli 0 gradi, ma ci sono anche giorni di vero gelo. Durante il mio soggiorno solo 3-4 giorni all'inizio di gennaio: la temperatura oscillava tra i -17 e i -23ºC. Bello. Non dimenticate di portare con voi un buon piumino.

Le serrande. I polacchi non hanno idea di cosa sia una serranda. Se state andando in Polonia per il primo semestre, non preoccupatevi di leggere questa sezione, continuate pure, ma se andate per il secondo, sarete piuttosto incazzati se non siete abituati al sole che vi entra in stanza alle 4 del mattino. Il sole rimane coperto dalle nubi durante il primo mattino e per il resto della giornata. Perfetto. Ma vi ci abituerete, non disperate.

Una parola importante: JUWENALIA.

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Juwenalia è una specie di festival gratuito per gli studenti che si celebra nei dormitori Tx in maggio. Il dormitorio si riempie di persone, parate, palchi, attività, BBQ... È fantastico, e se andrete a Breslavia solo per il primo semestre vorrete tornare indietro solo per godervi Juwenalia con i vostri compagni che ancora vivono lì. In più, quando il caldo arriva l'umore della città intera cambia: feste, concerti, le terrazze della città... e l'isola (Wyspa Slodowa). Ne sentirete parlare.

La moneta. Sono contenta di presentarvi lo Zloty; il cambio con l'euro è abbastanza semplice: 1 euro = 4 zloty. Quasi tutto costa meno che in Spagna (penso sia lo stesso anche per il resto dei paesi), tranne la frutta. State attenti alla frutta: a volta si vende per unità, non per kilo. Me ne sono accorta dopo quattro mesi che abitavo là (Complimenti Ana! ).

Penso vi siate accorti che all'inizio dell'articolo ho scritto che sarei rimasta a vivere in Polonia per sei mesi, ma poi ho scritto di essere rimasta lì per un anno. Perché? Non vi dirò bugie, appena due mesi dopo il mio arrivo, ho capito che non volevo rimanere per solo sei mesi, ma per l'intero anno, e a quel tempo, i momenti più belli dovevano ancora arrivare.

I polacchi, generalmente sono molto socievoli e gentili, ma come dappertutto, ci sono delle eccezioni. Devo avvisarvi che ci sono due giorni all'anno in cui probabilmente i vostri coordinatori Erasmus vi manderanno una mail, dove scriveranno di non uscire perché potrebbe essere "pericoloso". Uno di questi giorni è il "giorno della Polonia", e l'altro può variare, non ricordo la data. Ci sono delle persone, in Polonia come dappertutto, che sono "un po' radicali" e in questi giorni impazziscono. Anche durante il mio soggiorno, il "problema" con i rifugiati siriani si manifestò quando i rifugiati dovettero attraversare la Polonia per arrivare in Germania, e molte persone non volevano permettere ciò, così uscirono nelle strade per dimostrare il loro dissenso. Non ho MAI avuto problemi con nessuno, e nemmeno ho conosciuto nessuno che ne abbia avuti.

Ragazzi, spero che quest'ultima nota non vi faccia tirare indietro, vivrete l'esperienza migliore della vostra vita, porterete con voi persone e vibrazioni indimenticabili (ho ancora la pelle d'oca), conoscerete nuove culture, aprirete e libererete la vostra mente, e sopratutto arricchirete voi stessi, personalmente e spiritualmente. Uscite dalla vostra bolla, e vivete l'avventura, perché l'Erasmus si vive una volta sola.

Se avete qualche domanda, potete scrivermi a questo indirizzo e-mail [email protected]. Spero di poter esservi d'aiuto, e di aver incoraggiato qualcuno a partire ed andare a Breslavia!


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