Il Giardino della Montagnola è un’altra delle mie zone preferite di Bologna, ma solo il venerdì ed il sabato mattina. Si tratta del più antico giardino pubblico della città, essendo stato destinato all’uso pubblico a partire dal 1662, e costituisce il più importante e vasto polmone verde del centro storico. La sua posizione è un altro fattore che rende il Parco della Montagnola molto frequentato, sia di giorno che di notte, quando però è meno prudente addentrarcisi. Infatti si trova tra la grande stazione delle corriere e la trafficatissima Via Irnerio, il che rende il parco della Montagnola uno dei lughi di passaggio (quindi anche di aggregazione), più importanti della città.
Dal lato dell’autostazione vi si accede attraverso la monumentale scalinata ottocentesca, alla cui base è collocata una spettacolare fontana. E’ in poche parole la prima cosa che colpisce di Bologna quando vi si giunge, viste sia le dimensioni che l’effettiva bellezza, data anche dall’eleganza della sua forma e del suo colore (la scalinata è quasi completamente bianca). Dall’altro lato invece, si trova il monumento ai caduti dell’VIII agosto, affacciato sulla piazza che prende il nome dalla stessa data. All’interno del parco si trovano numerosi platani secolari, ippocastani e filari di tigli. In questa aerea è possibile e piacevole (soprattutto nelle giornate primaverili), passeggiare con il cane o anche con i bambini, dal momento che nella parte centrale del parco sono state collocate delle giostrine. Purtroppo però, come accennato in precedenza, è prudente addentrarsi nel parco della Montagnola solo finchè dura la luce diurna, perché dopo si riempie di persone decisamente poco raccomandabili.
Ciò che più amo del parco, che mi spinge a recarmici con cadenza settimanale ogni venerdì o sabato, è il famosissimo mercato. Mentre su piazza VIII agosto si svolge il cosiddetto “mercato della piazzola”, dove si trovano soprattutto bancarelle di cianfrusaglie o di vestiti tutti molto simili, andando verso la Montagnola c’è un originalissimo mercatino vintage e dell'usato. E' aperto tutti i venerdì e i sabati dalle sette di mattina fino al tardo pomeriggio, in base alla stagione.
Nella parte bassa si possono trovare prevalentemente jeans usati, cappotti e giacche militari, cappelli e camicie a prezzi letteralmente stracciati, mentre nella parte alta ci sono soprattutto gioielli a poco prezzo, t-shirt di gruppi musicali punk e rock, e banchini di incensi e tappeti. Dove finisce il mercato ci sono spesso ragazze africane che fanno treccine colorate tutto l’anno.
Personalmente l’area che preferisco è quella in basso, quella dei jeans usati e delle giacche oversize. Non nego che quando si decide di andare alla Montagnola bisogna farlo con la disposizione d’animo giusta: se siete infastiditi dalla polvere, se vi disturba sgomitare fra altre dieci persone o se frugare in ceste immense di abiti di ogni taglia, colore e forma vi annoia, allora la montagnola non è il posto per voi.
Se invece vi piace prendervi il vostro tempo per spostarvi di bancarella in bancarella, curiosando fra i vestiti esposti e quelli ammassati nelle ceste, allora alla Montagnola vi divertirete. Fra l’altro, anche se non si compra, per me alla Montagnola si finisce per divertirsi sempre, e per passare un’oretta perlomeno originale. Infatti i proprietari di queste bancarelle sono quasi sempre tipi un po’ strani (nel senso buono del termine), chiacchieroni, pittoreschi ed insistenti quanto basta. Essendo poi sempre gli stessi che di settimana in settimana allestiscono le stesse bancarelle negli stessi posti, se si frequenta regolarmente la Montagnola si finisce per farseli amici.
Dato che andare al Parco della Montagnola per il mercato è un’esperienza a tutto tondo, vi consiglio di non farvela mancare se passate da Bologna!
