Come me ne sono andata di casa e ho deciso di non lasciare più la valigia
Sono appena tornata a casa per Natale dopo aver passato i 3 mesi più incredibili e intensi della mia vita, di loro è testimone Lovanio (Lovaina in spagnolo o Louvain in francese), questa piccola città belga è senza dubbio la miglior decisione che ho preso poco più di un anno fa.
Da quando ho iniziato l'università avevo chiaro che sarei andata in Erasmus, non sapevo dove, però sapevo che questa esperienza dovevo viverla. Io sono di Santader, una bella città nel nord della Spagna, dove praticamente tutti sanno di tutti e quelli che hanno voglia di vedere il mondo la troviamo piccola. Così, arrivata al quinto anno del liceo, senza sapere quello che volevo studiare (vedete già che di solito non ho le cose chiare) ho deciso di fare l'università in un'altra città.
Bilbao, a 100 Km dalla mia amata Santander è stata la mia destinazione, era la distanza giusta per qualcuno che non aveva mai lasciato casa a parte per i viaggi studio per tornare a casa il fine settimana in casi di crisi, mammite, tristezza...chiamala come vuoi, d'altra parte una città completamente diversa che supponeva un gran cambio nella mia vita.
Anche se la popolazione non lo dà a vedere, Bilbao è una città grande, come diceva una amica italiana quando l'ho portata a vederla: "Bilbao sembra più città" (la comparava con Santander). Effettivamente, ha offerte culturali, di intrattenimento, sociali e l'università che cercavo io, e sopratutto tutta un'altra mentalità politica e culturale della quale tutti parlano senza sapere, per ignoranza, però risulta interessante e ti apporta ricchezza conoscere in persona.
Uscire dalla protezione delle ali di papà e mamma dovrebbe essere una materia obbligatoria, c'è una Monica prima e una Monica dopo quel 12 settembre 2012 che arrivò a vivere al Colegio Mayor de Deusto, non penso di essere una persona diversa però sì più ricca, più aperta, più grande di mente, di esperienza, con voglia di vivere, di imparare e sperimentare, di conoscere e di relazionarmi.
A Bilbao ho imparato non solo 3 anni di Diritto Economico, ho imparato a vivere e a scoprire che sono capace di sopravvivere senza avere i miei genitori 24 ore su 24, che se ho bisogno di una penna per un esame non dirò a mio padre che vada a comprarla, dovrò vestirmi e anche se ci sono tuoni e piove scenderò a comprarla o se ho bisogno di stampare, non lo manderò a mia madre al lavoro, dovrò aspettare nella fila della cartolibreria. Ho perso la paura della vetroceramica e dell'aspirapolvere, mi sono abituata a prendere la metro da sola e a camminare 30 minuti alle 7 del mattino per andare all'università. Definitivamente sono diventata una donna indipendente senza paura di nulla e non ho nessun limite, perché per questo già ci sono gli altri.
Però ho capito anche, come no, a mischiare kalimotxo (non ti fidare di chi non lo scrive senza K y TX, Vino con Coca-Cola), e nelle migliori feste acqua di Valencia e kendal, perché mentirmi, i settembre di festa a Bilbao sono stati epici tanto come novellina, come veterana, come super veterana (tutto questa festa nel Colegio Mayor, non vi spaventate).
Sempre dirò che Bilbao non ha un gran ambiente universitario, qualcosa doveva mancare, non si può comparare con l'ambiente universitario di Castiglia e León, sono di un altro livello, però se hai la fortuna di rimanere nel Colegio Mayor e che sia quello del Deusto, non avrai nessuna invidia.
Con un'esperienza tanto bella fuori di casa come potevo non ripetere e andare in Erasmus. Il primo anno come buona sognatrice fantasticavo su Parigi, oh la cité de l'amour (la città dell'amore), sapevo francese però non il sufficiente quindi quell'anno mi sono iscritta a un corso annuale e ho preso il B1, il secondo anno ho lasciato il francese e con lui l'idea di Parigi. La vita è molto cara e, essendo una città cosi grande e poco gestibile (tutte influenze di mia madre, io continuavo a sognare). E ho preso in considerazione Strasburgo, città tra la Francia e la Germania e sede del Tribunale Europeo dei Diritti Umani. Però all'inizio del terzo anno, anche se avevo passato un mese dell'estate in Francia, non mi sentivo sicura di fare materie come Diritto in francese, in più l'offerta non era molto attrattiva, quindi con tutto il dolore del mio cuore ho scartato il paese gallico.
La mia successiva opzione e già definitiva è stata Lovanio, città del centro del Belgio, a 20 minuti scarsi dalla capitale europea, Bruxelles, di lingua flamenca però con un'offerta educativa che cercavo (sopratutto materie di diritto europeo) e in inglese, in più l'ambiente universitario sembrava spettacolare.
Come potevo non ndare in una città che si conosce come "la Salamanca europea"?
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