Parc Güell, casinò e Opium: vi racconto il mio fine settimana

È da giorni che non scrivo qualcosa qui. Anzi, a pensarci bene è da giorni che non entro proprio nel sito. Casualmente oggi ho effettuato l'accesso e mi sono resa conto che avevo iniziato a scrivere un blog.

La mia vita qui a Barcellona procede alla grande. Non si smette mai di conoscere nuove persone, provenienti da tutto il mondo ed è incredibile la diversità che può esistere da un Paese all'altro.

Sono di Valencia e ho sempre pensato che la mia fosse una grande città. In realtà, Barcellona e Madrid sono di un altro livello, non ci sono paragoni, o almeno io la penso così.

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Questo weekend sono andata per la prima volta al Parc Güell. Sì, non ci ero ancora stata, mea culpa. Chi come me è un "guiri" (nomignolo che gli spagnoli danno ai turisti) nazionale non vuole essere etichettato come un qualunque "guiri" internazionale. Pazzia allo stato puro. Il parco è molto carino, ma a differenza di qualche anno fa, oggi si paga l'ingresso: è stata una grossa pugnalata. Ne ho parlato con la persona che mi ha accompagnata e, capisco che debbano ammortizzare le grosse spese che esso comporta, però allo stesso tempo penso ci siano altri mille modi con cui fare soldi.

Poi, anche se gioco solo online, abbiamo fatto una sosta al casinò di Barcellona. Se non ti trovi in città e non ti puoi spostare facilmente, dai un'occhiata al sito ufficiale del casinò per vedere come raggiungerlo.

C'erano tavoli da poker e roulette in ogni angolo e i soldi giravano alla velocità della luce. È molto facile uscire da lì con le tasche piene... o vuote.

Alla fine della serata le mie tasche erano...

Beh, posso dire che ho concluso la giornata all'Opium, una discoteca di Barcellona, per cui potete capire che non mi è andata poi così male.

Ma dell'Opium ve ne parlerò un altro giorno, che ne dite?

Se non ti si sono ancora scaricate le batterie e vuoi visitare qualche altro posticino di Barcellona, dai un'occhiata a questo post.

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