Il quartiere di Canggu, che in lingua bahasa (la lingua che si parla in Indonesia), significa scimmia, è probabilmente il luogo che ho frequentato di più in assoluto mentre mi trovavo a Bali.
Si trova nella regione sud orientale dell’isola, a circa mezz’ora (in base al traffico) da Seminyak e a poco meno di un’ora da Kuta.
E’ a parer mio l’area di Bali che offre più possibilità di svago, è ricchissima di ristoranti, bar, caffè, locali, pub e discoteche sulla spiaggia, ed è per questo sempre molto affollato. Nonostante questo, è un tipo di “folla” ben diversa da quella che si può trovare a Kuta, o in altre aree nella zona sud di Bali. Infatti Canggu è frequentato quasi esclusivamente da giovani viaggiatori, soprattutto australiani o tedeschi, che hanno voglia di rilassarsi di giorno e fare festa di notte.
Anche dal punto di vista estetico ed architettonico, Canggu è decisamente più “carino” rispetto alle aree che sono state edificate e che si sono sviluppate trenta anni fa, come Kuta appunto.
Gli edifici sono tutti bassi, colorati, graziosi, e la strada a doppio senso è costeggiata da piante di jepun (il fiore sacro di Bali, anche detto “fiore dei templi”) ed alberi più alti. Lungo la strada che conduce al mare, Pantai Batu Bolong (che è anche il nome della spiaggia), si incontrano numerosi ostelli e tattoo shop, oltre a particolari boutique di costumi da bagno, gioielli minimal e abbigliamento estivo. L’ambiente e pulito e ben tenuto, a differenza della stragrande maggioranza delle aree cittadine di Bali.
Subito dietro alla spiaggia di Batu Bolong si trova il locale più famoso di Canggu, l’Old Man’s. Ogni settimana, il giovedì si riempie di giovani, e la discoteca si sposta sulla spiaggia, dove spesso vengono allestiti falò e venditori di strada cuociono pannocchie sulle griglie.
Per maggiori informazioni sulla spiaggia di Batu Bolong vi rimando all’altro post nella sezione “luoghi” che la riguarda (“Batu Bolong”).
Di fronte al parcheggio lungo la strada, a meno di un chilometro dalla strada, si trova un delizioso mercatino di gioielli, accessori da spiaggia, borse e manufatti balinesi. Il mercato, che si chiama Love Anchor, è aperto ogni giorno ma durante i fine settimana si aggiungono alle normali bancarelle ulteriori stand, che espongono una grande quantità di prodotti di ogni genere.
I prezzi a Love Anchor sono decisamente più alti rispetto ai quelli di altri mercati di Bali (in particolare faccio riferimento al più famoso, quello di Ubud), ma comunque molto inferiori rispetto a quelli dei negozi. Inoltre, la qualità dei prodotti è paragonabile più a quella dei negozi, piuttosto che a quella degli altri mercati.
Questo ha fatto di Love Anchor uno dei miei luoghi preferiti per lo shopping (io ho soprattutto una passione per i gioielli, orecchini ed anelli in primis), ed anche il luogo ideale per acquistare souvenir da potare a casa o regalare, originali e ben fatti.
A Canggu si trovano anche quasi tutti i miei locali preferiti in fatto di cibo. Ovviamente, tutto dipende dai propri gusti, o al limite dalle voglie del momento. A Canggu si trova davvero di tutto, dal sushi (buonissimo Tygr sushi), agli warung indonesiani (Bu-Mi è il mio preferito, e gli ho dedicato un post nella sezione “Luoghi”), ai ristoranti polinesiani (se vi piace il pesce crudo, il più buono in assoluto lo trovate da Moana).
Tuttavia, la zona di Canggu è famosa soprattutto per l’esagerata concentrazione di ristoranti vegani, vegetariani, crudisti e rigorosamente super salutari.E’un tipo di cucina che, se fatta bene e con ingredienti freschi e saporiti, io apprezzo moltissimo, forse più di qualunque altra, soprattutto perché potrei mangiarla ogni giorno senza annoiarmi e senza stare male. Anche Maria, la mia inseparabile compagna di viaggio, amava la cucina vegana e vegetariana, per cui decidemmo di provare ogni ristorante di questo tipo che si trovava nella zona. Nel nostro alloggio non avevamo una cucina, quindi ogni sera andavamo fuori a mangiare e sceglievamo quale ristorante spuntare dalla nostra interminabile lista.
Potrei citare veramente un’esagerazione di caffè e ristoranti di questo tipo, ma mi limiterò ad elencare i miei preferiti: c’è senza dubbio “the avocado factory”, poi il “cafè Vida”, il “cafè Organic”, il “Betelnut cafè”, “Nude”, “Peloton Supershop”, "The Mocca" (a cui ho dedicato un post specifico), “Milu by Nook” o “Cloud 9”, tutti collocati a brevissima distanza l’uno dall’altro.
Secondo me non c’è affatto bisogno di essere vegani o vegetariani per gradire i piatti di questi caffè e ristoranti. In effetti, né io né Maria siamo vegane ma ancora sogno le bowls del Cafè Vida di notte.
Questi luoghi sono normalmente aperti dalla mattina, per colazione, fino alla cena, ma non chiudono mai più tardi delle dieci. Per colazione la mia (in realtà la nostra) fissazione erano le ciotole di frutta congelata e frullata (le famose smoothie bowls), poi decorate e rese ancora più gustose da granola fatta in casa, scaglie di cocco, semini vari e frutta fresca, rigorosamente da accompagnare a frullati dolcissimi e rinfrescanti.
Oltre ad essere per me la tipologia di colazioni (ma talvolta anche di pranzi) mai provata, le smoothie bowls sono sempre realizzate e composte in modo da essere bellissime.
La presentazione è infatti un’altra delle caratteristiche che contraddistinguono tutti i locali di Canggu, e ad essa viene evidentemente dedicato moltissimo tempo. Non a caso, siamo state in grado di scoprire moltissimi localini carini proprio grazie ad Instagram, dove le foto la fanno da padrone.
Se passate da Bali una breve sosta a Canggu sarà inevitabile, ed una volta lì non ci sarà di sicuro da annoiarsi!
