Ubud

Pubblicato da flag-it Chiara Menghetti — 5 anni fa

Blog: volontariato a Bali
Tags: flag-id Blog Erasmus Bali, Bali, Indonesia

Il fine settimana successivo avevamo previsto di andare ad Ubud, una cittadina immersa in palmeti e risaie verdissime, a meno di un’ora di distanza da casa.

Ancora una volta ci avrebbero accompagnato Ester ed Agung, sempre desiderosi di aiutarci e felici di poterci mostrare le zone più belle della loro meravigliosa isola. Tra l’altro, un loro amico possedeva un’immensa villa con piscina a pochi chilometri da Ubud, il luogo ideale per godersi la zona senza essere soffocati dai turisti.

Insieme a noi, oltre a Tereza e Jacquie, questa volta vennero anche altre quattro volontarie tedesche, che vivevano in altre zone di Bali e che quindi non avevamo avuto la possibilità di conoscere prima.

 

Primo giorno ad Ubud

Io e Maria partimmo subito dopo la fine della lezione del venerdì, arrivando ad Ubud intorno alle tre del pomeriggio. Ci dirigemmo immediatamente verso il mercato, una delle mete più famose e celebri del villaggio, famoso soprattutto per le tradizionali borse di paglia ed i gioielli economici. Al mercato ci raggiunsero le altre ragazze, ed insieme trascorremmo alcune ore contrattando per i prezzi migliori. La sera, con Ester ed Agung, andammo in una pizzeria che, a loro dire, doveva essere una delle migliori di Bali. 

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Secondo giorno ad Ubud

Il mattino seguente lo dedicammo alla visita della Monkey Forest, un parco dove si trovano circa settecento scimpanzè, totalmente incuranti della presenza di centinaia di turisti. 

Per informazioni più dettagliate sulla monkey forest, consiglio di visitare il posto dedicato esclusivamente ad essa, nel settore “luoghi”.

Concluso il percorso nella monkey Forest pranzammo poco lontano e ci preparammo psicologicamente per affrontare il pomeriggio, certe che sarebbe stato fisicamente impegnativo. 

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Noleggiammo delle bici e, insieme ad una guida, pedalammo verso le risaie terrazzate di Tegallalang. Prima di giungervi facemmo una breve sosta in uno dei set fotografici più famosi dell’area intorno ad Ubud, ossia un’altalena che ondeggia fra le palme. Inizialmente, la vedevo solo come una mera attrazione turistica, per fare una foto da mostrare con orgoglio su instagram. In realtà si rivelò un’esperienza magnifica, e una volta scesa dalla seduta di legno e tolta l’imbracatura, chiesi se fosse possibile farlo di nuovo. Ovviamente, sia io che tutte le altre ragazze facemmo le nostre foto per instagram. 

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A Tegallalang decidemmo di non entrare nel parco, che avrebbe previsto di pagare un biglietto essenzialmente per farsi altre foto su altre altalene. In ogni caso, pur senza entrare, la vista dalla strada che si affaccia sul parco è spettacolare. 

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Sempre pedalando, tornammo verso Ubud e ci rilassammo in piscina. 

Terzo giorno ad Ubud

L’ultimo giorno decidemmo che era indispensabile approfittare ancora di più dei prezzi stracciati del mercato, e riempimmo le nostre borse di souvenir per amici e parenti. 

Per pranzo andammo in un posticino che avevamo scovato la prima sera, e che merita un post a parte. Si trattava di un piccolo locale che serviva esclusivamente prodotti a base di cocco, dal gelato, allo yogurt, ai frullati.

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Sempre più innamorate di Bali, con lo stomaco pieno, montammo in sella ai nostri motorini e tornammo a casa.


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