Come ho deciso di andare fare volontariato a Bali

Sono sempre stata una grande appassionata di viaggi, di quella tipologia di viaggi in cui non ti rinchiudi un hotel extra lusso e sorseggi cocktails tutto il giorno, ma hai la possibilità di vivere con i locali e come i locali.

Stavo per concludere la triennale ed avrei iniziato il master sei mesi dopo, quindi verso l'inizio dell'estate dell'anno scorso mi misi alla ricerca di qualcosa di utile e che mi attirasse, per riempire quei sei mesi. Iniziai questa ricerca senza un'idea precisa, e tenendo i miei genitori completamente all'oscuro dei miei piani. Non avevo in mente una meta ideale ma ero convinta di dover scegliere una località sicura, dove avrei avuto la possibilità di muovermi in sicurezza e senza preoccupazioni.

Non avevo assolutamente intenzione di rimanere a casa a girarmi i pollici, volevo davvero approfittare di quel periodo ma sentivo che un semplice viaggio non sarebbe stato abbastanza, né per me né per chi, alla fine, avrebbe dovuto pagare.

Verso la fine di Giugno, curiosando da vari siti web, incappai in un'associazione chiamata Bali Internships, che proponeva esperienze di volontariato in vari settori. C'era la possibilità di lavorare presso delle aziende locali, di supportare la fauna marina, di aiutare i bambini negli orfanotrofi, o di insegnare l'inglese nelle scuole. L'ultimo programma mi parve il più adatto a me: avrei trascorso tanto tempo con i bambini, avrei parlato una lingua che adoro, ma avrei avuto comunque tempo a sufficienza per esplorare Bali e magari altre zone dell'Indonesia.

Iniziarono subito a brillarmi gli occhi, ma immaginavo che prima di poter partire avrei avuto bisogno di una lunga e faticosa opera di convincimento sui miei genitori. Quindi mi informai, cercai tutti i lati positivi di questi programmi, di questa associazione e di Bali in generale e preparai un discorso a prova di genitori apprensivi.

Incredibilmente, non batterono ciglio. Gli sembrò un'idea bellissima, il costo non li sconvolse, la durata ed il luogo neanche.

E fu così che, pochi giorni prima di laurearmi, prenotai il mio volo per Denpasar.

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