Amiens: storia della città.
Amiens si trova nel nord della Francia ed è la capitale del Dipartimento della Somme, nella regione Piccardia o Picardie, in francese. Nonostante sia una città piccolina è molto conosciuta per la famosa cattedrale: Notre Dame d'Amiens, o Cattedrale di Nostra Signora. È la cattedrale gotica più grande di Francia, ed è alta 40 metri.
La città è attraversata dal fiume La Somme. Possiamo osservarlo scorrere nel quartiere di Saint Leu. Non c'è da preoccuparsi perché è calmo e ci sono poche inondazioni.
Non dimentichiamoci dei famosi "hortillonnages" (insieme di canali e giardini), dai quali si sviluppa la città grazie alla collina di Saint Pierre. È tuttora visibile. La città è stata costruita sulla collina e la famosa strada di Saint Pierre era un po' inclinata. Era l'uscita settentrionale della città.
Nel Medioevo sono stati creati una serie di canali che hanno reso possibile la costruzione di ponti ed edifici.
Il canale del fiume La Somme è stato realizzato all'inizio del XIX secolo. Il ponte ai piedi della città, invece, è stato costruito dopo la Seconda Guerra Mondiale. Per questo motivo, la parte più moderna della città è sempre stata quella intorno al quartiere di Sain Lue.
È importante parlare anche della sua posizione geografica all'interno della Francia. Si trova in un punto strategico perché collega Parigi con Lille, la Normandia con Benelux e la Francia con l'Inghilterra, con la Germania o con il Belgio.
In passato la città era chiamata Samarobriva, che significa "ponte sopra il fiume la Somme". Questo nome compare per la prima volta nel 54 a. C. in un libro sulle guerre della Gallia.
Il libro racconta che Giulio Cesare si trovava lì tra il 54 e il 53 a. C. per una battaglia contro i belgi.
La sua posizione geografica ha reso la città un punto strategico militare per sconfiggere gli avversari. È anche servita da passaggio verso il Nord della Francia e per questo è diventata il centro dell'accampamento romano.
Non sappiamo di preciso dove si fossero insediate le colonie celtiche, ma sappiamo dove lo hanno fatto quelle romane a causa delle caratteristiche fisiche del luogo: era geograficamente perfetto, con strade che si intersecavano ad angolo retto in ogni punto.
Possiamo distinguere due fasi della costruzione della città. La prima, riguarda la parte settentrionale della città che è formata da venti blocchi di case lungo 160 metri e largo 125 metri, su uno spazio di 40 ettari. Come in tutti gli accampamenti romani c'è un anfiteatro, che si trova nella zona occidentale della città.
La seconda fase è cominciata nel II secolo d. C. e non è altro che un ampliamento dei blocchi di case già presenti. Si tratta di 160 metri di lunghezza e 160 metri di larghezza su uno spazio totale di 100 ettari.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, sono stati trovati i resti dell'anfiteatro, delle terme e del foro. Oggi però non è rimasto nulla. Con l'invasione germanica del 256 la città è stata rasa al suolo, visto che all'epoca non aveva nessun tipo di difesa o protezione. Da quel momento, si è cominciato a ricostruire la città, a partire dal muro di cinta intorno ad essa. Per ridurre i costi le mura sono state costruite con quello che era rimasto dalla distruzione degli edifici, delle sculture e delle lapidi di cemento abbandonate.
Oggi sappiamo qual è il giorno preciso della costruzione delle mura grazie alle monete dell'imperatore Probus coniate negli anni tra il 277 e il 278 e ritrovate nel 1951.
C'erano tre porte.
La porta "clippianaque", al sud. La conosciamo grazie al vescovo San Fermín de Amiens, primo vescovo di Amiens decapitato nel 303. È stato lui ad incaricarsi di convertire gli abitanti di Amiens al cristianesimo.
L'altra porta si trovava ad est, nell'antica chiesa di San Martín. Era un ufficiale delle truppe romane e la leggenda racconta che una notte dell'inverno del 338 diede la sua cappa ad un povero infreddolito.
La terza porta affacciava sul fiume la Somme, usata nel caso in cui dovessero fuggire attraverso il fiume.
Ammiano Marcellino descrive Amiens come una delle città più importanti della Gallia Belgica, con una forte attività economica, amministrativa e militare. Non è rimasto nulla per comprovarlo, ma ci sono libri che parlano di una fabbrica di armi, caserme militari e laboratori in cui producevano le uniformi.
Dopo la morte del vescovo San Fermín, Amiens è diventato un vescovato permanente. Il primo vescovo della città, di cui si ha una testimonianza storica è stato Eulogio.
La guerra tra Francia e Gran Bretagna terminò con il «Trattato di Amiens» il 25 marzo 1802. Purtroppo, il Trattato non era molto chiaro e per questo, un anno dopo, le due potenze tornarono in guerra.
Nella sua storia Amiens ha visto molti personaggi importanti: pittori, filosofi e scrittori. Ora vi dico i più famosi:
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Clovis Trouille (1889-1975). Pittore nato a Parigi, le cui principali opere sono esposte nel Museo di Piccardia di Amiens.
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Pietro l'Eremita (? -1115), noto come Pietro di Amiens, è stato un prete e un leader religioso della famosa "Crociata dei poveri", un gruppo di pellegrini che cercarono di raggiungere la Terra Santa.
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Charles de Bovelles (1450-1567). È stato un filosofo e matematico e l'autore di "Géométrie en françoys" (1511), il primo testo scientifico stampato in Francia.
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Pierre Choderlos de Laclos (1741-1803). Militare e scrittore, è l'autore de "Le relazioni pericolose". È stato considerato per anni uno scrittore scandaloso.
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Jules Vernes (1825-1905). Famosissimo scrittore morto ad Amiens. Autore di famosi racconti di avventura e fantascienza come "Viaggio al centro della terra" o "Ventimila leghe sotto il mare".
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Édouard Branly (1844-1940). Fisico, professore e inventore, ha partecipato all'invenzione del telegrafo senza fili.
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Roland Dorgelès (1885-1973). Giornalista e scrittore nato ad Amiens e autore di romanzi come "La macchina per terminare la guerra".
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Auguste Perret (1874-1954). Famoso architetto francese, il cui nome rimane impresso ad Amiens grazie alla "Torre Perret".
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Maurice Boitel (1919-2007). Pittore francese, studente della Scuola di Belle Arti di Parigi. Ha ricevuto quasi tutti i premi francesi per la pittura.
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Nicolas Barré (1621-1686). Nato ad Amiens, è stato un uomo religioso dichiarato beato.
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Bruno Lebel, nato nel 1933. È uno sculture molto famoso che ha ricevuto innumerevoli premi per il suo lavoro.
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