Racconti di Salamanca - frammenti di letteratura spagnola

Salamanca è senza dubbio una città storica e, grazie a questo, ci sono migliaia di storie nascoste tra le sue mura. In questo post, vorrei presentarne due che mi sono state raccontate dai miei amici spagnoli e che ho trovato molto interessanti. Queste storie sono di fantasia, ma comunque importanti rappresentazioni della letteratura spagnola che negli anni si sono inserite anche nella sua cultura.

"La vida de Lazarillo de Tormes y de sus fortunas y adversidades"

("Lazarillo de Tormes")

La prima storia fu pubblicata nel XV secolo in forma anonima per i suoi contenuti eretici. Racconta la storia di un ragazzo chiamato Lazaro, nato sulla riva del Tormes (fiume di Salamanca). A causa del suo patrigno problematico, la madre chiese a un mendicante cieco di diventare il protettore di Lazaro. Tuttavia, il bambino sviluppò grandi doti e astuzia e diventò un "pícaro" (furfante, canaglia), rendendo difficile la vita del suo signore. Ogni capitolo del libro è dedicato agli atti disonesti di Lazarillo al servizio dell'uomo cieco e di altri signori come un prete, un cappellano, uno scudiero, ecc...

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Il romanzo è nato nell'epoca d'oro della letteratura spagnola. Al tempo, molti scrittori spagnoli cercavano di denunciare il fatto che l'intera Spagna fosse caratterizzata da furfanti e di sottolineare l'importanza di onore e lealtà. L'aspetto più importante, però, è che quest'opera ha dato vita a un nuovo genere letterario, definito "picaresco" e che ha avuto influenza nei secoli successivi.

"La Celestina" di Fernando de Rojas

("La Tragicomedia de Calisto y Melibea")

La prossima storia è quella di un amore tragico, che è allo stesso tempo una rappresentazione della lotta tra le diverse classi sociali nella Salamanca medievale. All'epoca, la segregazione non si manifestava solo nel comportamento delle persone, ma si trattava anche di una separazione fisica nella città. La parte vecchia di Salamanca era occupata dalle classi sociali più alte, mentre quelle più basse vivevano sotto le mura. Queste circostanze fanno da sfondo al romanzo.

I protagonisti sono Celestina, un'ex prostituta che gestisce un bordello, Melibea, una giovane e bella donna di estrazione sociale medio-alta, e Calisto, un uomo che, nonostante appartenga a una classe sociale bassa, si innamora perdutamente di Melibea. Altri personaggi importanti sono i servitori di Calisto e due prostitute del bordello di Celestina.

All'inizio della storia, Melibea respinge la dichiarazione d'amore di Calisto perché di classe sociale inferiore e per onorare il nome della sua famiglia, il che addolora Calisto. È così che Celestina, famosa a Salamanca per essere una mezzana manipolatrice, entra in scena. I servitori leali suggeriscono a Calisto di entrare in contatto con Celestina, che avrebbe convinto Melibea a incontrarlo di nuovo. Lui decide di fare così, ma non vuole andarci di persona e quindi manda i suoi servitori. Loro obbediscono e vanno dalla mezzana, ma si scopre che non sono poi così leali perché fanno un accordo con la donna per avere dei vantaggi reciproci. Così che la storia si sviluppa, Calisto e Melibea iniziano a vedersi e mentre lei si innamora, l'amore di lui inizia a trasformarsi in mera attrazione fisica.

Allo stesso tempo, Celestina rompe l'accordo con i servitori, i due si arrabbiano e la uccidono. Il problema è che Celestina era molto vicina a due delle prostitute del suo bordello, le quali vogliono vendicarsi. Esse decidono quindi di ingannare i servitori e farli arrestare dalle guardie. All'arresto segue la loro esecuzione. Calisto sembra ignorare l'accaduto e assume nuovi servitori, ma le prostitute si offendono e decidono di liberarsi anche di Calisto. Siccome non poteva esserci molto contatto fisico tra persone appartenenti a diverse classi sociali, assumono degli assassini che diano la caccia a Calisto. Una sera, mentre Calisto si trova in centro, nota delle persone che lo stanno inseguendo e pensa che siano le guardie della famiglia di Melibea. Nel momento in cui capisce la verità, prova a scappare, cade dal muro di Salamanca e muore all'istante. Quando Melibea viene a sapere della morte del suo amato, non riesce ad accettare la perdita e si suicida saltando dalla cima di un palazzo.

Sì, come ho detto prima si tratta di una storia alquanto tragica, ma anche molto famosa. Ne hanno fatto un adattamento cinematografico. La cosa più importante è che il nome di Celestina è diventato una parola per descrivere persone che hanno caratteristiche simili a quelle del personaggio del libro. Come si dice ora in Spagna: "ser una celestina" o "estar hecho una celestina". Si riferisce a chi interferisce in una relazione o a chi prova a mettere insieme due persone. È inoltre interessante che, secondo le voci che girano, de Rojas abbia basato la sua storia su una pagina già esistente che aveva trovato per caso. Che uomo fortunato!

"La Celestina" è una delle opere più antiche e importanti della letteratura spagnola che non potrebbe essere meglio rappresentata che da queste foto che ho fatto l'altro giorno a Salamanca. C'è un giardino chiamato "El Huerto de Calisto y Melebea".

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(Questa è Celestina)

Spero che abbiate trovato le mie storie interessanti e che siate riusciti a farvi un'idea della letteratura spagnola.


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