Come affrontare un colloquio di lavoro senza esperienza

Come ci si prepara per un colloquio di lavoro senza esperienza?

Ancora una volta, ciao a tutti!

Come vi ho promesso in uno dei miei articoli precedenti su come ho trovato lavoro da tirocinante in Germania, condivido con voi un articolo con i miei consigli affinché possiate affrontare un colloquio di lavoro al meglio e avere più possibilità di essere assunti.

Come vedete nel titolo, mi concentrerò soprattutto su come preparare il colloquio per un tirocinio se non avete mai lavorato prima. In pratica su come affrontarlo se non avete nessun tipo di esperienza ed è la prima volta che entrate nel mondo del lavoro, come me, più o meno.

A dire il vero, ho lavorato per un mese d'estate in un'azienda di gestione della tesoreria. Il mio compito era quello di aggiornare la banca dati dell'impresa per inviare ai clienti un invito a partecipare ad un evento che si sarebbe svolto ad ottobre.

Tuttavia, in quel caso non ho dovuto fare nessun colloquio di lavoro. Il direttore dell'impresa è stato l'assistente del mio professore di francese delle scuole superiori ed andava abbastanza d'accordo con i miei genitori. Siccome aveva bisogno di un po' di aiuto per diffondere l'evento, ha chiesto a me se avrei potuto aiutarlo. Io ho accettato, anche se non ne avevo molta voglia perché d'estate avrei preferito essere libera. Al tempo stesso, però, ho pensato che fosse una buona opportunità per acquisire esperienza e poterla aggiungere al mio curriculum.

Tuttavia ad essere sincera, questo lavoretto estivo non mi ha fatto imparare molto.

Per 6 ore al giorno dovevo cercare su internet gli indirizzi email dei direttori del dipartimento di finanza delle imprese. Successivamente dovevo chiamare le stesse imprese e verificare che la mail fosse corretta. L'aspetto peggiore è che la maggior parte delle volte chi mi rispondeva diceva che non poteva aiutarmi perché l'informazione era confidenziale, per tagliare corto: è stato abbastanza deludente.

Però arriviamo al nocciolo del discorso. Il fatto di essere "raccomandata" in qualche modo e di poter lavorare nell'azienda ha fatto sì che io saltassi il primo step e il più importante di tutti nel momento in cui si cerca un lavoro: il colloquio.

I (dannati) colloqui di cui si parla tanto, anche se non sembra, sono molto importanti perché è quando ci mostriamo per la prima volta, e la prima impressione che diamo di noi stessi è fondamentale. Alcuni pensano che siano semplicemente una facciata e che è solo successivamente, quando si entra a far parte dell'impresa, che dobbiamo dare il meglio di noi stessi. È vero, certo, ma solo a metà. Bisogna sempre dare il massimo. Anche nella sala d'attesa mentre attendiamo di essere chiamati per fare il colloquio.

La maggior parte delle persone consigliano: "Vendetevi! ". Ciò significa che dovete far sapere a chi vi sta facendo il colloquio che valete tanto e che siete dei lavoratori più che validi. Ciononostante, secondo me questo consiglio è troppo narcisista e poco utile perché si sa che nessuno è perfetto. Per questo non dovremmo dare un'immagine di noi che ci faccia sembrare impeccabili. Sicuramente, infatti, arriverà il giorno in cui commetteremo degli errori e a quel punto ci sentiremo imbarazzati.

Il mio consiglio è: siate voi stessi. Ciò che voglio dire con questo è che, ovviamente, dobbiamo mostrare i nostri pregi, le nostre abilità, i nostri punti di forza ma dobbiamo anche lasciare intendere che non siamo perfetti e che commettiamo errori, ma che in quel caso facciamo di tutto per correggerli e fare in modo che non si ripetano. Così facendo mostriamo alle imprese che siamo capaci di superare degli ostacoli e anche che sappiamo imparare dai nostri sbagli.

Probabilmente avrete inviato il vostro curriculum vitae all'impresa nel momento in cui avete fatto la richiesta del posto di lavoro, tuttavia è sempre consigliabile portarne una copia cartacea nel caso in cui ve lo chiedano durante il colloquio.

Se la richiesta è per un'impresa estera, vi suggerisco di portare il curriculum anche in inglese o nella lingua del paese in cui volete andare. In questo link potete trovare il modello di curriculum europeo in ogni lingua.

Troverete delle spiegazioni chiare su come inserire le informazioni in ogni spazio e sull'ordine che dovete seguire. Dategli un'occhiata.

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Le domande tipiche di un colloquio:

Parlami di te

Questa domanda sembra scontata eppure molte persone si fanno trovare impreparate e non sanno veramente come rispondere. Non mi stupisce affatto, perché ovviamente con questa domanda non vogliono sapere che cosa vi piace fare nel vostro tempo libero, né quanti gatti avete.

Al contrario, il loro obiettivo è quello di capire le vostre abilità, le vostre virtù, le vostre forze e debolezze e cos'è che vi distingue dagli altri (e dai migliori).

Prima di tutto, potete iniziare parlando di ciò che studiate o che avete studiato, in quale università, per quanti anni e in quale città. Non cominciate con i discorsi sui motivi per cui avete scelto un corso di studi rispetto ad un altro. Continuate piuttosto raccontando di qualche vostra abilità relazionata con il vostro percorso accademico.

Ad esempio potreste dire che siete persone organizzate e creative e che siete considerati dagli altri dei lavoratori e dei leader. Infatti nei lavori di gruppo fanno sempre affidamento su di voi per organizzarsi e per la definizione dei ruoli di ognuno.

In questo modo vi dimostrate persone responsabili e in grado di assumere responsabilità.

In seguito aggiungete che lavorando in gruppo avete imparato ad ascoltare, a tenere in considerazione il punto di vista delle altre persone e ad essere più empatici.

Suona bene, vero?

Con questo tipo di risposte direte molto di voi stessi ma al tempo stesso lascerete intendere che tipo di lavoratori siete.

Perché dovremmo assumerti?

"Perché sono molto organizzato, attento ai dettagli e cerco sempre di fare il mio lavoro al meglio".

No.

Non pensateci neanche a rispondere così. Fa comodo ogni tanto elogiarsi ed esaltare le proprie qualità, però non dimenticatevi che avete anche dei difetti (anche se sono pochi) quindi non esagerate.

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Fonte

Per rispondere a questa domanda sarebbe più corretto dire qualcosa rispetto all'impresa per cui state facendo il colloquio. Cosa vi piace dell'azienda e perché potreste essere un valore aggiunto se dovessero assumervi. Già che ci siete aggiungete anche cosa potreste ottenere voi in cambio grazie all'occupazione, sia a livello personale che lavorativo.

Così potrete dimostrare il vostro interesse e il vostro coinvolgimento nell'impresa.

Perché vorresti questo impiego?

Bene, a questa domanda bisogna rispondere con cautela. È questo il momento in cui dovete dimostrare di aver letto l'annuncio dell'offerta di lavoro. Normalmente le aziende nel momento in cui pubblicano l'annuncio elencano le attività che dovrete svolgere, le responsabilità che dovrete assumere e le abilità che dovrete possedere per poter accedere al posto vacante.

Quindi, se leggete che ci sono molti compiti e responsabilità potreste dire che siete interessati proprio a questi e che siete sicuri che potreste soddisfare i punti elencati nell'annuncio.

È importante ricordare di usare la parola "efficiente" tutte le volte che si ha l'occasione. Questo perché il termine è sinonimo di riuscire a risolvere un problema o un lavoro in maniera veloce ottenendo però dei buoni risultati. In questo modo se direte che siete in grado di svolgere tali compiti nella maniera più efficiente possibile, l'impresa non potrà fare altro che apprezzarvi.

Devo fare una precisazione. Non confondete assolutamente il termine efficienza con efficacia. Entrambe sono parole positive, ma si applicano a contesti lavorativi diversi.

Efficacia significa realizzare un'attività in maniera veloce, indipendentemente dai costi generati o dalle risorse utilizzate, ciò che importa è portarla a termine nel minor tempo possibile. Mentre l'efficienza comporta che un lavoratore ottenga ottimi risultati usando il minor numero di risorse possibili.

Ecco un grafico che vi permette di capire meglio.

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Fonte.

Ricapitolando, cercate sempre di essere "efficienti efficacemente".

Come lavori sotto pressione?

Siete quel tipo di persone che perdono la calma facilmente? Se è così, ditelo. Non date una falsa immagine di voi. È sufficiente che vi assumano e che vi troviate in una situazione di stress, in cui siete sommersi dal lavoro e non sappiate come reagire perché si rendano conto se avete mentito o meno.

D'altra parte vi consiglio di non dire nemmeno che non siete in grado di lavorare sotto pressione perché non sapete organizzarvi o perché avete assolutamente bisogno di stare in un ambiente tranquillo per poter lavorare in modo efficiente. Non serve fare sapere all'impresa che siete dei rammolliti, dai. In alternativa, dite ad esempio che pensate che sia difficile per tutti lavorare sotto pressione e che alcuni lo gestiscono meglio di altri. Potete confermare che essendo voi organizzati e responsabili alla fine riuscite sempre a trovare una soluzione e che prima di tutto bisogna mantenere la calma.

Anche qui potreste aggiungere che nessuno è perfetto e che se commettete qualche errore siete sicuri che non succederà una seconda volta. Dopo aver capito i vostri sbagli, infatti, li correggete e imparate da ogni situazione.

Potete anche dire che fate pilates o yoga e che queste discipline vi aiutano a rilassarvi e a gestire meglio le situazioni difficili (ditelo solo se è la verità, ricordate di non mentire mai).

Cosa sai della nostra impresa?

Ecco un'altra domanda chiave. Dovete dimostrare di aver studiato e di aver effettuato una ricerca intensiva sull'impresa, a tal punto da conoscere anche il nome del portinaio dell'edificio.

Quali sono le tue passioni?

Questa è un'altra domanda trabocchetto, come la prima.

Ovviamente dovete dire quali sono le vostre vere passioni, però cercate di mettere in risalto le abilità che queste vi hanno conferito.

Ad esempio se vi piace fare l'uncinetto, dite che richiede pazienza e precisione, e che con velocità e senza concentrazione non fareste un buon lavoro.

Se vi piace suonare uno strumento, dite che vi aiuta a dare libero sfogo alla vostra creatività e a liberarvi dallo stress.

Se una delle vostre passioni è il basket, o uno sport di squadra, potreste dire che vi aiuta a migliorare la vostra capacità di relazionarvi con gli altri e a lavorare in gruppo.

Sicuramente qualcosa che non dovete fare è riferirvi costantemente al lavoro di squadra. È, sì, un aspetto importante, ma lo è allo stesso modo anche dimostrare di avere una propria iniziativa e di saper prendere decisioni autonomamente quando è necessario.

Hai qualche dubbio o qualche domanda?

Non pensateci neanche a risponde di no.

È questo il momento in cui chi vi fa il colloquio capisce se davvero siete interessati all'impresa e alla posizione lavorativa o se è solo uno dei tanti colloqui che state facendo.

Ecco una lista di ciò che potreste chiedere:

  • Chiedete ulteriori informazioni e dettagli riguardo all'impiego e se prevede più responsabilità rispetto a quelle dell'annuncio;
  • Domandate se l'impresa offre formazione a chi assumerà;
  • Informatevi riguardo ai vostri colleghi;
  • Così facendo vi dimostrerete interessati nel conoscere le persone con cui dovreste iniziare a lavorare, e non avrete future sorprese. Chiedete se l'ambiente di lavoro è giovane, se i colleghi hanno esperienza o sono alle prime armi, come voi; se provengono da città diverse e se avrete relazioni con persone di altri dipartimenti dell'impresa, ecc;

  • Infine, fate domande riguardo i vostri orari di lavoro: quante ore lavorerete, quali giorni della settimana, se avrete vacanze, se ci sono giorni festivi, ecc;
  • Nel caso in cui stiate per iniziare un tirocinio piuttosto che un lavoro vero e proprio all'estero, informatevi per la ricerca dell'alloggio e per come raggiungere l'ufficio: se dovrete prendere l'autobus, la metro, entrambi o se potrete andare a piedi, ecc;

Non dimenticate che tutte queste domande - risposte funzionano semplicemente come una sorta di guida. Di solito fanno tutte queste domande, o almeno il 70 % di esse, oppure le formuleranno in maniera diversa ma le risposte saranno sempre le stesse.

Nel caso ipotetico in cui vi chiedano qualcosa a cui non sapete rispondere, chiedete un momento per pensare meglio a cosa potreste dire. È molto meglio rispetto a dire qualche stupidaggine, credetemi.

Questo è tutto per il momento. Se mi vengono in mente altre cose le aggiungo! :)

Grazie per aver letto il mio articolo!


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