Wiesbaden, la mia città.
Ciao a tutti, di nuovo!
Come stavo dicendo nel mio articolo precedente Sopravvivendo a Wiesbaden, sono stata malissimo un paio di volte durante il mio soggiorno in Germania. Ma a parte questo, il resto è andato molto bene.
In questo articolo vi farò un piccolo "tour" della città, dimodoché vi possiate fare un'idea di com'è.
Bene, prima di tutto una piccola introduzione della città di Wiesbaden.
La parola Wiesbaden significa letteralmente "bagni in campagna", e questo è dovuto al fatto che sotto la città è pieno di acque termali. Per questo Wiesbaden è conosciuta come la "Nizza del nord" (Nizza o Nice in francese, si trova nel sud della Francia), grazie ai suoi bagni termali che troverete in tutta la città.
Grazie a queste acque termali, Wiesbaden era (ed è ancora) una città molto costosa, per i resort spa esclusivi che possiede. Andare alla spa per un fine settimana di relax è una cosa diventata molto popolare negli ultimi anni.
Inoltre, Wiesbaden è la capitale dello stato federale di Hessen.
Una cosa che mi ha sorpreso molto è stata che in una delle piazze della città, la Kranzplatz, si trova una fontana di acqua calda, che si può addirittura bere, anche se non vi consiglio di berla direttamente dal punto in cui esce, perché brucia, parecchio.
Si dice che questa acqua possa curare vari tipi di infezioni respiratorie, anche se, nel caso doveste berne troppa, avrà un effetto lassativo, quindi possiamo dire che questa acqua può aiutare anche contro la gastroenterite.
Accanto a questa fontana si trova la Kochbrunnen, una specie di fontana a forma di vulcano dalla quale esce acqua a più di 66°.
Un aspetto negativo dell'essere una città con acque termali sotto il terreno, è che a volte il vapore sale dalle fognature, e dalle fontane, e ha un odore piuttosto sgradevole, come di uovo marcio, è abbastanza disgustoso. Ma allo stesso tempo è uno spettacolo.
Queste due fontane si trovano nella parte antica della città. Qui potremo anche trovare una delle strutture più antiche della città, il muro dei pagani Heidenmauer. È una specie di muraglia/ponte nel centro della città, vicino alla Kranzplatz.
Un fatto curioso è che io sono sempre dovuta passare sotto a questo ponte per andare a lavoro, ma non avevo mai pensato a ciò che rappresentasse fino a che non ho visto una targa con su scritto cosa fosse.
Credo che sia molto bello e che dia molto stile e carattere alla città.
In una strada di quella zona, troveremo qualcosa di molto peculiare e unico, l'orologio a cucù più grande di tutto il mondo, che suona ogni mezz'ora, dalle 8 della mattina fino alle 21:00.
Un evento molto interessante, ogni volta che gli passo davanti e suona rimango imbambolata. O addirittura se passo e mancano ancora 10 minuti prima che suoni, rimango ad aspettare che esca il cucù. Finisce sempre per formarsi un gruppo di persone davanti all'orologio che si ferma a godersi lo spettacolo.
Dentro il negozio, ovviamente, è pieno di orologi a cucù di tutte le forme e colori possibili.
Dall'altra parte della città si trova la piazza del mercato, Marktplatz.
Nella piazza tutti i sabati c'è un mercato con frutta, verdura e carne degli agricoltori e contadini della zona di Hessen. È piuttosto famoso, perché tutto è 100% naturale e raccolto a mano.
La cosa brutta è che è piuttosto caro, e io sfortunatamente non mi potevo permettere il lusso di fare la spesa lì, anche se alcune volte ho finito per comprare qualche frutto, erano deliziosi, davvero gustosi.
In questa piazza possiamo trovare la chiesa principale e più conosciuta di Wiesbaden, la Marktkirche, letteralmente la chiesa del mercato. È una chiesa luterana o protestante.
C'è un'altra chiesa molto simile vicino alla stazione dei treni, tuttavia è più piccola. La somiglianza tra le due sta nel materiale utilizzato, mattoni rossi, e le torre a punta; anche se la Marktkirche è più alta e grande.
Dalla prima volta che ho visto la chiesa me ne sono innamorata. L'architettura è neo gotica, e non avevo mai visto prima una chiesa di mattoni rossi. E a dire il vero, questa chiesa è anche conosciuta come la chiesa rossa.
In questa stessa piazza troveremo anche il Nuovo Municipio, è proprio di fianco.
Una cosa che mi piace di questo luogo è che quando finiscono i matrimoni, la gente va in questa piazza a celebrarle, ballando e cantando, anche se mi sono accorta che la maggior parte di quei matrimoni erano gitani o italiani (per la lingua che parlavano. ) Ad ogni modo mi piaceva quando uscivo dal lavoro e passeggiavo per questa zona trovando spettacoli come questo.
Devo ammettere che il mio tratto casa-lavoro era davvero divertente. Normalmente sono solita camminar guardando per terra, per fare attenzione a dove metto i piedi, ma dal primo giorno in questa città non sono mai riuscita ad abbassare lo sguardo e non guardare gli edifici, le strade e la gente che mi circondava.
Proprio dietro alla chiesa, troviamo la Wilhelmstrasse, uno dei viali più grandi ed eleganti di Wiesbaden. Qui possiamo trovare i negozi e hotel più lussuosi.
Attraversando questa strada troviamo il museo della città, e accanto ad un bel parco con un piccolo lago, il Warmer Damm.
Qualche volta, soprattutto durante i giorni in cui c'era bel tempo, mi piaceva andare con il mio coinquilino a comprare un gelato in una gelateria artigianale che si trovava nella Marktplatz.
Io ero solita prenderlo alla menta con scaglie di cioccolato, era piuttosto buono, e il mio coinquilino quello che gli andava, a seconda della giornata. Per quanto riguarda il prezzo, potrei dire che è un prezzo medio per un gelato artigianale, ma conosco posti dove è molto più buono e costa molto meno; anche se suppongo che il prezzo fosse alto per la posizione tanto centrale nella quale si trovava la gelateria.
Era il mio momento di relax, nel quale mi godevo tutto ciò che succedeva in quegli istanti.
Devo ammettere che durante questo Erasmus a Wiesbaden ho passato quasi tutto il tempo da sola, sia nella mia stanza che quando uscivo fuori a passeggiare.
A causa del mio carattere un po' asociale, ci ho messo moltissimo a farmi degli amici, ma a volte mi vergognavo troppo a chiedere loro se volessero rimanere per fare un giro, perché credo che preferissero andare in un bar o una caffetteria a bere qualcosa più che fare due passi.
Quindi sì, molte volte sono uscita a fare delle passeggiate da sola, anche con la neve, la pioggia o il sole.
Superato il museo, attraversiamo la strada e ci troviamo il Casinò e il Kurhaus, che è un teatro dove realizzano varie spettacoli durante tutto l'anno. Inoltre hanno anche un grande salone dove organizzano eventi.
Questo in particolare mi piace. La sera solitamente è tutto illuminato, addirittura la fontana, è veramente bello.
Una volta non riuscivo a prendere sonno, quindi sono andare a passare un po' di tempo seduta sulla panchina guardando l'acqua cadere dalla fontana.
Non so perché, ma il suono che producono le fontane mi tranquillizza abbastanza, e questa in particolare faceva sì che mi sentissi bene con me stessa.
Vicino alla fontana ed al Casinò e Kurhaus, c'è un immenso spazio verde dove la gente è solita sedersi a prendere il sole o semplicemente passare del tempo con gli amici o la famiglia quando c'è bel tempo.
A volte mi provavo invidia, perché quando uscivo dal lavoro e vedevo quella gente sdraiata così rilassata, pensavo davvero di non andare a lavorare il giorno dopo per poter approfittare di un giorno di sole sdraiata sul prato.
La cosa brutta di lavorare 9 ore in un ufficio è che, una volta finito, ero molto stanca, e l'unica cosa che volevo fare era andare a casa e dormire fino al giorno dopo (ma invece di fare ciò passavo tutta la notte a guardare anime, ops).
Dopo aver superato il Kurhaus, passiamo a uno dei miei luoghi preferiti di Wiesbaden, il Kurpark.
È un parco enorme, con un lago altrettanto grande. Non è grande quanto il Parco del Retiro di Madrid, tuttavia è più che accettabile, c'è un bel prato.
Proprio dietro al Kurhaus, verso il lato del parco e prima di arrivare al lago, si trova un pezzo di terra nella quale di sono le terrazze del ristorante del Kurhaus, ma anche un edificio a forma di semi-cupola, nel quale sono soliti organizzare concerti nei festival.
Intorno al parco c'è un percorso dove poter passeggiare o correre tranquillamente.
La cosa brutta di questo percorso è che è di terra, e quando piove diventa fango, dà veramente fastidio, perché dovevo passare da qui per andare a lavoro, nel caso avessi scelto un'altra strada avrei allungato di 10 minuti, arrivando quindi in ritardo.
Ha nevicato una sola volta a Wiesbaden, e quando è successo, ha fatto sul serio. Ricordo che il giorno dopo, quando sono andata a fare colazione, ho visto dalla finestra della cucina che era tutto bianco, bellissimo, mi ha rallegrato un sacco.
Mi piace la neve, anche se odio il freddo. Tutto molto logico, vero.
La cosa curiosa è che non faceva per niente freddo, e dire che stava nevicando. Credo che fosse dovuto alle acque termali sotto la città, che fanno sì che ci sia una temperatura mite a Wiesbaden. E non me ne lamento assolutamente, a me il freddo non piace affatto.
Sia il Kurhaus che il Kupark erano splendidi con la neve.
Per non parlare della chiesa rossa e del municipio!
Tutta la città sembrava come nelle fiabe, e durante la mia camminata per arrivare a lavoro (ci ho messo un bel po' ad arrivare), mi sarebbe piaciuto rimanere per poter andare a giocare con la neve.
Ma ad ogni modo in quei mesi mi toccava lavorare.
La cosa brutta è che ha nevicato un solo giorno, e la neve "buona", con la quale si può giocare e fare foto, si è sciolta rapidamente, e alla fine, tutto ciò che è rimasto è stata molta terra bagnata e scivolosa che mi ha fato inzuppare tutti i giorni.
Proseguo: Wiesbaden, mi ciudad II (in spagnolo).
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