Il Museo archeologico Athanassakeion di Volos

Volendo lasciare al nostro amico la possibilità di passare del tempo con la sua famiglia, e volendo sfruttare l’occasione del viaggio per visitare qualche museo, durante i primi giorni della nostra permanenza a Volos decidemmo di dedicare qualche ora alla visita dell’Athanassakeio, il Museo archeologico di Volos, situato in una zona centrale, nei pressi di un bellissimo parco sul mare.

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Ingresso del museo archeologico Athanassakeion di Volos, con il busto del donatore Alexios Athanassakis. Fonte: http://volostaxiservice.com/it/VolosMuseum.html

Questo Museo non è molto conosciuto, ma la sua scoperta si è rivelata una piacevole sorpresa, tant’è che pur non essendo grandissimo, abbiamo prolungato la visita gustandoci ogni sala con calma e uscendo di lì dopo un’intera mattinata trascorsa tra veri e propri gioielli archeologici e soluzioni allestitive moderne e interessanti. C’è da dire, comunque, che raramente i musei che ho visitato in Grecia si sono rivelati “brutti” o antiquati; in generale, anche nelle località meno conosciute e nei musei di provincia ho sempre trovato allestimenti bene o male al passo con le moderne norme museologiche, e qualche reperto degno di particolare attenzione.

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Museo archeologico Athanassakeion di Volos, galleria otto

Il palazzo che accoglie le collezioni risale ai primi anni dello scorso secolo, e prende il nome dal benefattore che decise di donarlo allo stato greco per individuare un luogo adatto in cui esporre le bellissime stele funerarie dipinte provenienti da Demetriade, la città voluta da Demetrio il Poliorcete, e riutilizzate come materiali da costruzione nelle torri murarie della città. Questo ricco commerciante si chiamava Alexios Athanassakis, e, pensate un po’, veniva proprio da Portarià del Pelion, il paesino dove avevamo alloggio in quel periodo.

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Museo archeologico Athanassakeion di Volos, stele funerarie dipinte provenienti da Demetriade, galleria cinque

Il Museo ha subito rinnovamenti e ampliamenti nello scorso decennio, per poter creare nuovi spazi da dedicare ai reperti ritrovati durante gli scavi dello scorso secolo effettuati in tutta la Tessaglia, ed oggi espone, su un unico piano suddiviso in otto gallerie, le diverse collezioni presentate attraverso una suddivisione tematica.

Visitandolo sono rimasta particolarmente colpita da due elementi: uno, i reperti di età neolitica che, nonostante non abbia mai studiato archeologia preistorica, mi sono sembrati superiori in quantità e in qualità rispetto alle collezioni che avevo avuto modo di visitare in precedenza; due, le testimonianze pittoriche preservatesi su alcuni reperti, soprattutto stele funerarie, che sono un'eccezione davvero sorprendente, in quanto, come saprà chi studia arte greca, gli esemplari preservatisi di questo tipo sono davvero rari.

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Museo archeologico Athanassakeion di Volos, vari reperti di età neolitica, galleria uno

Le otto gallerie sono le seguenti:

  • Galleria uno, che accoglie la biglietteria, l’info point con il materiale espositivo e un piccolo gift shop;
  • Galleria due, dedicata ai reperti provenienti da diversi scavi condotti durante i maggiori progetti di opere pubbliche;
  • Galleria tre, che ospita la collezione Angelos Bastis, donata alla fine dello scorso secolo al Museo e costituita principalmente da materiale di età neolitica proveniente da diverse aree della Tessaglia;
  • Galleria quattro: intitolata a G.H. Chourmouziadis e alla cultura neolitica della Tessaglia, espone i reperti provenienti dai siti archeologici di Dimini e Sesklo, di cui ho parlato in un post precedente, oltre che da Prodromo e altre località di età neolitica. I reperti sono suddivisi in tre aree tematiche: strutture abitative (con la ricostruzione della stratigrafia di Sesklo, modellini di case e resti di strutture), economia (reperti legati all’allevamento, strumenti in pietra ed ossa, ceramica),e ideologia (figurine votive, gioielli, sigilli);
  • Galleria cinque: quest’area espone i “fiori all’occhiello” del museo, ovvero la collezione di stele funerarie dipinte provenienti da Demetriade, esempi splendidi e rari di arte pittorica di età ellenistica;
  • Galleria sei: strettamente connessa alla galleria successiva, ne costituisce un’introduzione, con l’esibizione di reperti che testimoniano il culto di divinità ctonie, insieme a resti di offerte funerarie provenienti da varie parti della Tessaglia;
  • Galleria sette: i reperti e le ricostruzioni delineano un quadro dell’evoluzione delle usanze funerarie in Tessaglia, dal secondo millennio a.C. fino al I secolo a.C.;
  • Galleria otto: l’ultima galleria, situata nell’ala nuova realizzata nel 2009, è intitolata a D.R. Theocharis ed è dedicata allo sviluppo delle città tessale intorno al golfo Pagaseo, su cui Volos affaccia, dall’età micenea fino all’età romana, con una speciale attenzione a Iolco, Fere e Demetriade.

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Museo archeologico Athanassakeion di Volos, galleria otto

Nel grazioso e curato giardino del Museo, inoltre, sono esposti svariati reperti databile all’età paleocristiana e bizantina.

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Museo archeologico Athanassakeion di Volos, stele di età bizantina

Dopo aver visitato il Museo, una passeggiata nel parco vicino, che affaccia sul mare ed è costellato da varie opere d’arte moderna e alberi, è d’obbligo, per rilassarsi e godersi il clima mite di Volos.


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