Verona in un giorno!

Pubblicato da flag-it CHIARA GARBAGNATI — 6 anni fa

Blog: House of memories
Tags: flag-it Blog Erasmus Verona, Verona, Italia

Verona, la meravigliosa città di Romeo&Giulietta, o come la vorrei commemorare io la città del pandoro, perchè il panettone, benché sia buonissimo e soprattutto di Milano, ha la sfortuna di avere i tanto famigerati canditi. Saranno una bella invenzione per alcuni, li mangio se proprio si deve, ma non li metterei nel mio carrello della spesa manco fossero gratis.

Ammetto con tanta vergogna di esserci andata dopo un lungo anno e mezzo dopo il mio trasferimento in Veneto, tradendo la Serenissima (per chi non lo sapesse, senza perdersi in troppi discorsi, altro modo per riferirsi alla magnifica Venezia), con la seconda città più numerosa della regione. Sia chiaro, non per i censimenti, ma solo perchè Venezia straripa di turisti e studenti tutti i giorni.

Devo confessare che si tratta di una città piacevole, che si gira tranquillamente in giornata e che dista dalla mia attuale città un’ora di treno, col regionale veloce, oppure due ore e qualcosa con quello normale, se proprio avete delle ore da buttare via, pagando lo stesso prezzo, ovvero circa 8€ a viaggio.

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Se volete girarvela con tutte le agevolazioni riguardanti i numerosi luoghi di attrazioni, potete fare un pass turistico, che viene a costare più o meno 18€, avendo l’ingresso all’Arena, ai musei e a tutto il complesso inerente Romeo&Giulietta. Oppure fare come me e accontentarvi di ammirare tali luoghi senza dare mezza lira bucata, ma facendovi meravigliosamente fregare dai molesti centurioni fuori dall’Arena che vorranno una foto con voi, attaccandovi con modo da marpione e elemosinandovi un’offerta. Ancora penso a quanto questa mia opera caritatevole sia stata miserabilmente sprecata. Meglio accendere una candela in chiesa e sperare in un miracolo in questi giorni di sessione esami. Ad ogni modo dalla stazione potete proseguire dritto senza neanche troppi intoppi verso il centro e posso definirmi fortunata, pensando al frangente in cui sono andata, considerando che mi sono rifatta gli occhi con un sacco di bancarelle dell’iniziativa “Verona in Fiore”. Non saprei se paragonarlo a un festival dei fiori, non avendone mai frequentato uno in vita mia, ma in tale occasione si possono trovare in vendita, davvero tante specie, anche qualcosa di abbastanza ricercato, ma non del calibro di palme tropicali e via discorrendo. Mi sembra doveroso marcare tale limite. Ad ogni modo tutto questo belvedere a colto nel segno, della serie: quanto ti trema il dito per pigiare l’applicazione di Instagram e assillare i tuoi followers rinfacciandogli un post molto più figo dei loro pubblicati in 5 anni di attività sul social.

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Una cosa che sicuramente non dimenticherò mai è l’architettura delle vie, perchè l’Arena è troppo mainstream da nominare, con tutto rispetto, per la sua meravigliosa estetica, che guarderesti ore ed ore accendendoti una sigaretta e contemplando il vuoto cosmico. Ad ogni modo prima di avventurarvi per la città, che è tranquillamente praticabile a piedi, vi consiglio di fare una meravigliosa tappa gelato e sappiate che la città offre la più vasta scelta per quanto riguarda gelaterie a dir poco sublimi, specie la “Gelateria Savoia”, che straripa di gente sin da fuori e con un’attesa che vale assolutamente la pena. 

Al di là di ciò, a livello di posti da vedere, senza versare un centesimo, c’è l’esterno della casa di Giulietta, che vi consiglio di vedere in un momento della vostra vita in cui avete superato una rottura/siate stabili mentalmente da single/fidanzati felicemente, perchè in caso contrario evitate. Se siete come me nel bellissimo frangente di inizio aprile 2017, felicemente single, ma con l’astio per le cose sdolcinate, sentirete un conato di vomito accompagnato da un retrogusto di cena del giorno prima. All’ingresso troverete una meravigliosa parete imbrattata da coppette felici che hanno scritto il loro nome, la loro data di fidanzamento, quella del loro primo bacio, quando hanno deciso di donare assieme i loro cervelli in nome della scienza, quando hanno debellato un alveare di calabroni dalla tapparella di casa loro (non ve lo auguro), e via discorrendo. Non solo hanno la non decenza di scambiarsi effusioni quasi in braccio a te, quel muro rappresenta la loro spudoratezza. Finchè parliamo di scritte, come le date d'inizio relazione, i nomi dei piccioncini, e cuori disegnati in modo molto aleatorio, posso mostrare un minimo di empatia. Ma la maleducazione della gente non ha mai un limite, perciò, come potete osservare nel mio scatto da fotografa professionista pluripremiata, non scioccatevi nel vedere dei cerotti e persino degli assorbenti. Mi scuso per avervi arrecato qualche conato, oppure avervi rovinato la giornata (o persino la vita), ma mi sembra doveroso avvertirvi. Rimanendo nel cortiletto, preparatevi ad avventurarvi nella calca per palpare Giulietta, giusto perchè un po’ di fortuna in più non guasta mai, anche se 0+0 da comunque come risultato zero.

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Uscendo da lì e dirigendovi verso le sponde del fiume Adige incontrerete varie chiese e una volta costeggiato tutto, giungerete al ponte di Castelvecchio (o Scaligero), fenomenale per il suo aspetto, un po’ meno per i soliti fidanzatini molesti. Prima di attraversare il ponte, ci sono delle scale per poter arrivare alla riva del fiume ed è lì che questi sventurati si appostano. Voi, seguendo il mio esempio, potreste commentare la scena ad alta voce mostrando sdegno, ma comunque vi amalgamerete con tutta la ressa nei dintorni, ergo date sfogo alla vostra frustrazione. Vi voglio bene, l’amore è un sentimento bellissimo, ma siete ovunque. Chiusa parentesi, vi potete arrampicare sul ponte, andando sempre più su, godendovi il panorama da qualunque altezza, e anche qui, set fotografico come se fosse la somma del vostro matrimonio, il battesimo di vostro cugino e la comunione di vostra sorella. Se non fate attenzione, e cadete,  rischiate di passare a miglior vita, perciò se già sapete di essere maldestri o di soffrire di vertigini, evitate da principio, chiedete a qualcun altro piuttosto.

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Ma la tappa aperitivo? Fattibile, il centro ospita una miriade di locali con un che di chic e sofisticato, con dei prezzi un po’ più alti rispetto la norma, malgrado ciò, sono decisamente degni di nota. Se siete interessati ad un ambiente meno impegnativo, cercando in zone poco lontane dal centro, troverete ciò che fa per voi, anche se vi consiglio di spendere qualche euro in più per una volta che andate.

Per chiunque fosse interessato a raggiungerla dalla mia città natale, ovvero da Milano, c’è sia il treno regionale che Frecciarossa, viaggi comodi e veloci, ma per i quali vi conviene ipotecare la casa di questi ultimi tempi. In alternativa c'è il Flixbus, però non ho mai provato ad usarlo per tratte così corte, perciò non posso dispensare chissà che consigli utili.


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