Un giorno a Varsavia
Ciao a tutti!!
Vorrei parlarvi oggi di un’ altra capitale europea che ho avuto l’ occasione di visitare recentemente. Si tratta della capitale della Polonia: la Bellissima Varsavia. Se vi ricordate, vi avevo gia’ parlato qualche mese fa di un’altra delle citta’ piu’ importante di questo grande Paese: Cracovia. Rispetto a quest’ultima, considerata di fatto la capitale della cultura polacca, Varsavia e’ immensamente piu’ grande ed e’ il cuore economico del Paese, con I suoi altissimi grattacieli sede di grande imprese e il centro di importanti affair. Nonostante questo suo lato, e nonostante essa sia stata quasi completamente rasa al suolo nel corso della seconda Guerra mondiale, Varsavia conserva ancora nel suo centro storico il carattere estremamente caratteristico di uno dei Paesi piu’ grandi dell’ Europa Centrale.
Provero’ in questo post a tracciare un itinerario che potreste seguire se vi trovaste a visitare questa citta’ in un giorno solo. Questo e’ esattamente quello che e’ successo a me, in quanto non avevo programmato di fare tappa in questa Bellissima citta’ ma, a causa di un ritardo del mio aereo che avrebbe fatto tappa a Varsavia, con conseguente Perdita della connessione per la mia destinazione finale, mi sono ritrovata a dover trascorrere la notte a Varsavia e, vi dico la verita’, e’ stata una delle cose piu’ belle che potesse capitarmi. Dopo il trambusto inziale per cercare di capire quale sarebbe stata la mia sistemazione per la notte, sono finalmente arrivata nell’hotel in cui la compagnia aerea mi aveva riservato una stanza. Una volta li’, nonostante la forte stanchezza a seguito di una giornata trascorsa a camminare per le vie di Vilnius, ho deciso di uscire per poter avere la possibilita’ di osservare le bellezze della citta’ anche durante la notte. Poiche’ l’hotel era abbastanza vicino all’aereoporto, ho impiegato circa 40 minuti di autobus per arrivare in centro, e mi stavo quasi pentendo della mia scelta quando finalmente si e’ concretizzato proprio di fronte ai miei occhi l’ enorme palazzo del municipio. Quando sono scesa dall’autobus ho sentito tutto il freddo di una sera d’ottobre in una citta’ in cui l’inverno non sara’ poi cosi’ mite, ma ero talmente stupita dalla bellezza dei palazzi che mi circondano che me ne sono subito dimenticata. Mi trovavo in una piazza a dir poco Bellissima, in cui su un lato si stagliava il grande municipio di cui vi parlavo poco fa illuminato da luci calde che ne sottolineavano ogni particolare. Non c’era nessun altro, a parte i miei amici, I quali anche loro hanno avuto lo stesso problema con le coincidenze aeree, e allora abbiamo cominciato a camminare per le strade silenziose della citta’, fino ad arrivare nel bellissimo centro storico per esplorarne i vicoletti cosi’ tipici e caratteristici, illuminati solo dalla luce di qualche lampione, e per goderci la tranquillita’ della Domenica sera che regnava tutt’intorno.
Il giorno dopo abbiamo deciso di svegliarci presto per avere la possibilita’ di conoscere un po’ meglio la parte della citta’ vecchia, la quale ci aveva stregato gia’ la sera prima. Avevamo tutti l’aereo nel pomeriggio, quindi alle 8 e 30 eravamo gia’ sull’autobus diretti ancora una volta verso il centro. Abbiamo deciso di scendere qualche fermata prima rispetto alla sera prima, per avere la possibilita’ di camminare anche in altre zone della citta’. Abbiamo cosi’ iniziato a camminare lungo l’elegante “ Strada Reale ”, e subito siamo stati colpiti dall’estrema cura del dettaglio, con piante e fiori ad addobbare praticamente ogni lampione, e dai bellissimi palazzi che si susseguono durante tutto il percorso. Si tratta di una strada luminosa e davvero “regale” (il suo nome non e’ casuale) lunga circa quattro chilometri, la quale costituisce il punto di connessione tra la residenza di reale di Wilanów fino alla bellissima Piazza del Castello.
La nostra destinazione era proprio quest’ultima. In realta’, avevamo avuto modo di poterla vedere anche la sera prima, ma volevamo oggi vedere tutti I colori che la compongono alla luce del giorno. Quando siamo arrivati, infatti, di fronte ai nostri occhi si e’ concretizzato il bellissimo Castello reale di Varsavia, il quale e’ stato interamente ricostruito dopo essere stato bombardato e raso completamente al suolo durante la Seconda Guerra Mondiale, ma non temete, perche’ assicurano che sia praticamente uguale all’originale! Purtroppo, dato il breve tempo a disposizione, abbiamo avuto la possibilita’ di entrare solo nel grande atrio all’ingresso ma, se voi invece aveste piu’ tempo, avrete la possibilita’ di visitare I primi due piani del grande edificio. Proprio antistante al castello si trova piazza Zamkowy, la quale e’ circondata da edifice pieni di colori che la rendono, a mio aviso, un luogo molto “ felice ”. Al centro della Piazza, invece, e’ possibile vedere la Colonna di Sigismondo, che e’ stata posta al centro della piazza proprio quando c’e’ stato il passaggio della capitale polacca da Cracovia a Varsavia. In ogni caso, e’ proprio questa piazza il punto di connessione tra la citta’ vecchia e la citta’ nuova, ed e’ infatti proprio da li’ che ci siamo addentrati nei caratteristici vicoletti del centro storico.
Dopo quanche minuto, ci siamo ritrovati in un’ altra tra le piazza in assoluto piu’ belle della citta’: Piazza Mercato. Questa costituisce il vero e proprio cuore della citta’ vecchia di Varsavia, ed e’ una piazza rettangolare circondata anch’ essa da originali palazzi di differenti colori, che le conferiscono un aspetto decisamente originale e molto particolare al tempo stesso. Si chiama in questo modo poprio per il fatto che, anticamente, in questa piazza prendevano luogo tutti i mercati,le fiere, gli eventi piu’ importanti e purtroppo anche le esecuzioni. Al centro della piazza c’e’ la statua di una sirenetta la quale, secondo la leggenda, sarebbe proprio la sorella della famosa sirenetta di Copenaghen. L’ intera piazza e’ molto suggestive e, se sarete fortunate nell’essere li’ in una giornata di sole e non troppo fredda, come lo siamo statin oi, vi consiglio di sedervi per qualche secondo su una delle numerose panchine al centro della stessa o in uno dei numerosi locali e ristorante tutt’intorno, e dedicare qualche minuto ad osservare un po’ piu’ attentamente tutto cio’ che vi circonda, potreste rimanere stupiti da quanti dettagli scoprirete e che non avevate notato al primo al primo colpo d’occhio.
Da Piazza Mercato, abbiamo poi continuato a camminare fino ad arrivare alle mura che delimitano la citta’ vecchia, uscendo da una grande torre in mattoncini rossi, la quale segnava uno degli ingress principali della citta’. Da li’ abbiamo proseguito verso la Vistola, il fiume che attraversa la citta’ e, senza davvero aspettarcelo, abbiamo trovato intenta a fissure il fiume, ormai da lungo tempo, una Bellissima statua della famosissima chimica e fisica di origine polacca, nonche’ vincitrice del premio Nobel, Marie Curie. Dopo aver osservato per un po’ il panorama insieme a lei, ci siamo di nuovo diretti verso il centro citta’, per arrivare fino al luogo in cui avremmo dovuto di nuovo prendere l’autobus per tornare in albergo a prendere le nostre valigie. Nel corso del tragitto, pero’ abbiamo notato un’ originale struttura con un monument che ha catturato la nostra attenzione. Dopo qualche breve ricerca, abbiamo scoperto che si trattava niente di meno che del “ Monumento all’insurrezione ”, e il particolare edificio che le fa da sfondo e’ la corte suprema di Varsavia. Il monument silmboleggia un evento di estrema importanza per la Capitale polacca, e cioe’ quello dell’insurrezione verso il nemico nel 1944, in cui moltissimi combattenti polacchi persero la vita. Si tratta di una scultura di un dinamismo estremo che, per questo motivo sembra quasi reale, e raffigura dei Soldati che corrono verso la stessa direzione uscendo da alcune macerie.
Dopo aver ammirato per qualche minute questa notevole opera artistica, il nostro tempo nel centro di Varsavia volgeva davvero al termine, e allora abbiamo reggiunto la fermata del nostro autobus mentre cercavamo di catturare gli ultimi particolari di questa citta’ che, nonostante il poco tempo trascorso, ci aveva regalato delle bellezze che difficilmente avremmo dimenticato.
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