Informazioni generali su Maastricht

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Maastricht è una città di circa 120.000 abitanti, si trova nella regione del Limburgo, all’estremo sud dell’Olanda. Il clima è decisamente più mite rispetto alle zone settentrionali e costiere, che sono spesso molto ventose. Ciò non significa affatto che a Maastricht piova poco, semplicemente le temperature sono tutto l’anno leggermente più elevate e il vento soffia di rado. In ogni caso, io ho trascorso tutto l’autunno e parte dell’inverno a Maastricht, e non posso evitare di dire che, all’incirca dall’inizio di novembre fino all’inizio di gennaio, non ho mai visto un raggio di sole o uno spicchio di cielo azzurro. La pioggia è praticamente una costante, ma c’è di buono che è quasi sempre una pioggerella leggera (ma fittissima), che ti dà l’impressione (fittizia) di poter stare all’aperto senza bagnarti troppo. Infatti, almeno dal mio punto di vista, non era tanto la pioggia il problema, quanto piuttosto il grigiore uniforme, noioso, un po’ deprimente. Comunque posso assicurare che dopo un po’ ci si fa davvero l’abitudine, e si può tranquillamente fare qualunque cosa anche se piove e non è proprio caldo. Anche l’ombrello con il tempo diventa solo un accessorio ingombrante e scomodo, oltre che inutile. Inoltre, a Maastricht e in Olanda l’unico mezzo di trasporto ammissibile è la bicicletta, e pedalare con l’ombrello in mano è (almeno per me) più fastidioso che ritrovarsi con jeans e capelli umidi. Ad ogni modo, anche se è vero che ci si abitua a tutto, per me il clima è una variabile fondamentale nella valutazione di qualunque località, e quello di Maastricht non è esattamente da dieci. 

 

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Da ogni altro punto di vista, invece, non sono riuscita a trovare un singolo difetto nella vita a Maastricht: è una città sicurissima, tutto funziona alla perfezione, è pulita, piena di locali, ristoranti, bar, caffe, negozi, musei, insomma non le manca praticamente niente. 

In più, mi pare sia importante sottolineare il fatto che Maastricht sia una bellissima città, e che non è esclusivamente famosa per il trattato. Tra i miei luoghi preferiti non posso non citare la piazza principale, ossia Vrijthof, con la sua iconica torre rossa nella basilica di Sint Servatius (sulla quale è possibile salire gratis, per godere di una vista mozzafiato sulla città) e la già citata piazza del Markt, al cui centro si trova il municipio e dove ogni venerdì si tiene un coloratissimo mercato dove è facile trovare prodotti di qualità a prezzi vantaggiosi. Tra le due piazze si trova la libreria Dominicanen, ricavata all’interno di un’antica chiesa sconsacrata, un luogo particolare e pittoresco, ideale anche per rilassarsi o lavorare al computer sorseggiando un caffe nel bar che si trova all’interno. La parte sudovest della città è circondata da una cinta muraria, oltre la quale si trova il parco Stadspark, in cui è piacevole passeggiare un po’ in tutte le stagioni. Proprio ai margini parco, si trova l’Helpoort, uno de varchi della parte murata della città e probabilmente il più bello. Al di là della Mosa (in olandese Maas), attraversato il Sint Servaasbrug (il ponte San Servazio), si giunge al quartiere di Wyck, dove gli edifici bassi e pieni di fiori ospitano ottimi bar e ristoranti un po’ hipster (a volte molto). 

Un’altra caratteristica che a mio parere rende la città di Maastrcht una meta ideale per l’erasmus è la sua posizione, decisamente strategica. Infatti, è collocata all’estremo sud dell’Olanda, a pochissimi chilometri sia dal co

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nfine con il Belgio, sia dal confine con la Germania; poi, in ogni caso, le città più famose dei Paesi Bassi si trovano a non più di due ore di distanza in treno. Di conseguenza, soprattutto nei fine settimana e quando lezioni ed esami lo consentono, è facile prendere un treno e viaggiare verso città come Amsterdam o l’Aia, ma anche Aquisgrana o Colonia (andando verso la Germania) e Anversa, Bruxelles o Bruges (andando verso il Belgio). Durante la mia permanenza a Maastricht, da appassionata di viaggi e vedendo quel periodo come un’occasione da sfruttare al massimo, ho esplorato tutte le città citate ma anche molte altre, e mi è stato possibile ritagliare tempo a sufficienza per visitare Paesi dove ancora non ero mai stata, come la Polonia e la Repubblica Ceca. 


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