Málaga, la ciudad amarilla.
Fin da piccola ho sempre avuto l'abitudine di associare un colore ad ogni città che visitassi, alcune di queste erano difficilmente classificabili, altre estremamente intuitive; per Malaga non è stato semplice, forse ero troppo distratta dai miei sentimenti da primo giorno di Erasmus, quel misto di eccitazione e paura che ti rimbalza nello stomaco quando stai per intraprendere una nuova avventura, consapevole del fatto che nel momento in cui ne uscirai non sarai più la stessa persona; ma ora ne sono certa: Malaga è decisamente gialla.
E' gialla l'aria, l'architettura, la gente, il cibo, la musica, anche in quei quindici giorni all'anno in cui potrai trovare un cielo nuvoloso, la città ti trasmetterà il suo calore da ogni direzione.
Arrivando in centro dall'aereoporto ci si ritrova en la Alameda Principal, uno stradone trafficato ma luminoso in cui i marciapiedi sono tapezzati dai tavolini dei bar, sempre pieni di gente che sorseggia cerveza ghiacciata a partire dalle 10 del mattino per rinfrescarsi (non ho mai capito come l'alcool, per quanto fresco, possa farti sentire meno caldo, però noto che molta gente ci crede); arrivati in Plaza Marina arriva quell'aria salata che manca tanto a chi, come me, vive lontano dal mare, ed è così che solitamente Malaga ti dà il suo personale benvenuto.
La migliore cosa che si possa fare in una tipica giornata di sole a Malaga è andare al Mirador di Gibralfaro, appena sopra il teatro romano, da quel punto si trova una vista spettacolare: da un lato la spiaggia, il porto, il mare, dall'altra il centro città e l'Alcazaba, la fortezza araba appena sottostante.
No, forse la migliore cosa fare è uscire dal centro, seguendo la passeggiata marittima verso est, arrivando a El Palo, una spiaggia che dista circa 30 minuti a piedi dalla Malagueta; El Palo in realtà è un quartiere, ma che si sviluppa a non più di 300 metri dalla costa. Questa spiaggia non è così turistica come la Malagueta, qui si può davvero vedere un pezzo di cultura andalusa: la spiaggia è costeggiata da piccole casette bianche piene di fiori e rampicanti (in cui probabilmente andrò a vivere una volta andata in pensione) e dai magici chiringuitos, tipici ristoranti di pesce freschissimo, ovviamente all'aperto, in cui a prezzi bassissimi si posso provare specialità andaluse e seguite da un tuffo in acqua per smaltire tutte le calorie prese. Il miglior chiringuito della spiaggia è sicuramente El Zagal., con ottime recensioni su ogni guida.
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