La Feria de Abril - Siviglia

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Per iniziare, la Feria è senza dubbio la festa per cui la città di Siviglia è conosciuta al di fuori della Spagna, nel mondo in generale.

Qual è l'immagine tipica della Spagna all'estero? Ovviamente, il toro e la donna con il vestito di flamenco che, in realtà, rappresentano più l'Andalusia che la Spagna in generale. In ogni caso, sono qui oggi per raccontarvi tutto ciò che volete sapere riguardo la Feria e le tradizioni spagnole.

La famosa "Feria de Abril" di Siviglia, chiamata così sebbene non venga celebrata sempre in aprile (com'è capitato due anni fa che è stata celebrata a maggio), dura circa una settimana, o meglio, sei giorni. Inizia il lunedì sera con il così chiamato "pescaito". È la serata nella quale viene acceso l'"alumbrado", la porta d'ingresso della Feria, che indica che la festa è finalmente iniziata. Normalmente le persone si riuniscono nelle loro "casetas" (simbolo della festa, sono casette in legno per cui si fa richiesta presso il comune e, se si ha fortuna, nei giorni di festa sarà una vera e propria casa privata dove invitare famigliari e amici per bere e mangiare) e mangiano "pescaito frito" (pesciolini da frittura) accompagnato da un buon "rebujito". Per chi non lo sapesse, il rebujito è la bevanda andalusa simbolo delle Feria che viene dall'unione di Sherry (o vino de manzanilla) e Sprite o 7up e va servito con molto ghiaccio (più è fresco più è buono).

I veri sivigliani amanti della Feria sono soliti vestirsi con giacca e cravatta, mentre le ragazze ovviamente indossano il vestito di flamenco. Se, invece, montano a cavallo, i ragazzi indossano il costume tradizionale di flamenco, mentre le ragazze quello da amazzone.

La Feria viene celebrata nel barrio de los Remedios e possiamo raggiungerla da qualsiasi punto di Siviglia in autobus o in metro.

Appositamente per queste giornate, infatti, il comune amplia il servizio degli autobus, aggiungendo per l'occasione una linea in più, la famosa "lanzadera" (una sorta di navetta). Basta prendere un qualsiasi autobus che arrivi al Prado e da lì si prende la lanzadera, che costa solo un euro, e che si ferma proprio davanti all'ingresso della Feria.

Un altro modo per arrivare alla Feria è la metro che si ferma in tre punti differenti, a seconda di quale sia la parte della Feria in cui vogliamo recarci. La fermata del Parque de los Principes ci lascerà davanti all'ingresso, la seguente in mezzo alla zona delle casetas e l'ultima nella calle del Infierno.

Per chi non sa assolutamente nulla riguardo la Feria è formata dalla zona delle casetas, di cui alcune sono pubbliche, ma la maggior parte sono private e dalla calle del Infierno, la via delle attrazioni o "cachorritos", come li chiamiamo a Siviglia.

Le casetas sono delle strutture formate da tubi coperti da un telone e addobbati con lanterne verdi, bianche e arancioni. Normalmente hanno un piccolo ingresso o una terrazzina e dentro ci sono i tipici tavolini e le tipiche sedie sivigliane dipinte a mano ed una specie di bar, dove possiamo mangiare cibo tipico della regione o del Paese, come la "tortilla de patatas" (frittata di patate), i peperoni fritti, un buon piatto di prosciutto, di "caña de lomo" (salume tipico) e formaggio (penso si sia capito che mi manca la mia terra e il suo cibo), delle seppioline, un "adobo" (preparazione sugosa a base di carne), dei calamari, qualche "serranitos" (panini farciti). Insomma, non si mangia per niente male! E tutto questo, ovviamente, accompagnato da un buon rebujito fresco.

Quello che si fa praticamente tutto il giorno è mangiare, bere ed ovviamente ballare la sevillana, ballo tipico della Feria e di Siviglia.

C'è anche la possibilità di fare una passeggiata in carrozza, attività che durante la Feria può arrivare a costare anche 100 euro. Normalmente, una carrozza può contenere dalle 5 alle 8 persone, dipende da quanto è grande. Se siete un bel gruppo, vi consiglio di dividere il prezzo tra di voi: dovreste riuscire a risparmiare qualche soldo.

Si può anche fare un giro in carrozza al di fuori della Feria, tra le strade di Siviglia. Io credo sia anche più bello.

Verso sera consiglio di fare un salto alla calle del Infierno e divertirsi sulle varie attrazioni tra cui gli autoscontro, i seggiolini volanti, la casa degli spettri, la torre a caduta libera e tante altre.

Un'alternativa è fare una passeggiata godendosi l'atmosfera delle strade della città, ognuna delle quali porta il nome di un famoso torero sivigliano come Jose Gomez Ortega ("Joselito el Gallo").

Il vestito tipico di flamenco o di gitano, come viene comunemente chiamato, può essere corto o lungo, può avere o meno dei volant, può essere smanicato, a maniche corte o a manica lunga, con pois, con fiori, con scialle o senza: dipende dalla moda dell'anno. Inoltre, il costume tradizionale delle ragazze viene accompagnato da un fiore tra i capelli, che può essere posizionato al lato vicino all'orecchio o sopra la testa, come si è usato portarlo in questi ultimi anni, e poi bracciali e collane, a seconda del gusto di ognuna. Se la ragazza indossa lo scialle, può cucirlo al vestito, con un nodo o con una spilla. Ci sono anche scialli più lunghi e ampi oppure di lana, usati per non patire il freddo durante la serata.

Se qualcuno di voi si sta chiedendo dove mettono gli oggetti personali come il cellulare o il portafoglio, ovviamente i vestiti hanno una tasca con cerniera o con velcro nascosta sotto un voulant o tra la gonna e la sottogonna. Per coloro che si fanno cucire l'abito su misura, si può chiedere alla sarta di cucire una tasca della stessa stoffa del vestito.

La settimana passa in questo modo fino al giovedì o al venerdì, che sono i giorni più movimentati. Arriva, infine, la domenica, giorno in cui solitamente noi sivigliani non andiamo alla Feria, per dare modo a chi si reca qui da altri posti della Spagna o dall'estero di visitare.

Per ulteriori informazioni, date un'occhiata a questo sito.

Un saluto!


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