Università di Salamanca

L'Università di Salamanca (o Universitas Studii Salmanticensis) è uno degli edifici più emblematici della città. Si trova nella città vecchia, non molto lontano dalla cattedrale, ed è stata fondamentale nella decisione di rendere la parte antica di Salamanca patrimonio mondiale dell'UNESCO (1988). Fu fondata nel 1218 ed è pertanto la più antica università di Spagna e la quarta più antica d'Europa.

Per queste ragioni, ha avuto un ruolo culturale e demografico importantissimo nella vita della città, che ha sempre attirato una moltitudine di studenti da altre città e ora anche da altri Stati, che conferiscono a Salamanca il suo carattere tanto speciale e festaiolo. Infatti, come ho imparato durante la mia visita alle torri della cattedrale, nel 1520 Salamanca contava 15 000 abitanti, di cui 7 000 erano studenti, pensate, quasi la metà!

Questa scuola si chiama «mayor» perché vi si insegnavano le quattro discipline considerate all'epoca le più importanti, ossia Diritto Canonico, Diritto Civile, Teologia e Medicina. Anche il motto dell'Università riflette questa concezione, prendendo le distanze dalle discipline umanistiche: «Omnium scientiarum princeps Salmantica docet» = «L'Università di Salamanca è prima nell'insegnamento di tutte le scienze».

La sola facciata dell'Università vale una visita. Infatti è molto, molto, molto decorata, come quasi tutto in questa città (nella città vecchia è impossibile percorrere cinque mesi senza fermarsi ad ammirare qualcosa). Ci sono figure scolpite nella pietra, tra le quali risalta la rana (e il teschio): tradizionalmente gli studenti di Salamanca cercavano la rana nella facciata dell'Università e, se la trovavano, avevano fortuna agli esami. Oggi questa rana è diventata uno dei simboli di Salamanca, il simbolo intellettuale, insieme al gallo (simbolo spirituale- dalla banderuola sulla "Torre del Gallo" nella Cattedrale) e il toro (popolare- nel palazzo comunale). Anche questo ce lo ha spiegato la guida della visita alla Cattedrale.

Bene, vi può bastare vedere l'Università da fuori, mettendo in conto che sono 10€ per entrare (5 se non dimenticate la tessera universitaria; p).

Da sapere:

• Sì, la visita è cara, ma ne vale la pena e con il biglietto potete entrare anche nel collegio dell'Arcivescovo Fonsecas (vicino a Palacio de Monterrey e Parque San Francisco).
• Se pagate 2€ in più, avrete l'autoguida. Io non l'ho presa e penso ci fossero abbastanza informazioni nei cartelli sulle pareti, all'entrata delle sale e nei vari video che è possibile vedere.
• La biblioteca attuale, al contrario di quella antica, non si può visitare, anche se è sul primo piano (occupa un'ala intera).
• Se cercate il «Cielo de Salamanca», che anticamente era nella biblioteca vecchia (alla quale potete dare un'occhiata), non è in Università. Ve lo dico perché noi ci siamo sbagliate e dato che era il ponte della Costituzione, quindi un fine settimana e un giorno festivo, quando ci hanno indicato il luogo esatto era ormai troppo tardi e il posto era già chiuso... Sarà per la prossima! Comunque, trovate "Il Cielo" nel Patio delle Escuelas Menores de Salamanca e la visita è gratis.

Possiamo cominciare ora la nostra visita all'interno dell'Università. È anche questo molto decorato. Presenta una forma quadrata abbastanza classica e dà su un patio, dal quale si vedono le campane.

Non dimenticate di guardare il tetto, anch'esso molto elaborato.

Visitando l'Università vedrete:

• Varie aule dove si faceva lezione: ognuna dedicata a grandi personaggi importanti per l'Università. Per esempio, c'è un'aula dedicata a Miguel de Unamuno, un'altra a Fray Luis de León, un poeta, umanista, religioso del Rinascimento che apparteneva alla scuola di Salamanca e studiò Teologia in questa Università. In particolare, in questa aula potete vedere una cattedra di legno.
• Il Paraninfo: quest'aula è senza alcun dubbio una delle più decorate nell'Università di Salamanca. Qui avevano luogo le cerimonie di laurea degli studenti, uno dei riti più importanti e cerimoniosi della facoltà (processioni, costumi tradizionali... ). Vicino alla porta c'è un video con più dettagli sul tema, nel quale potete vedere gli alunni sfilare in processione con i vestiti di laurea. Si celebravano qui anche altri eventi importanti per l'Università, come l'inizio delle lezioni o le cerimonie di investitura.
• La scala della Conoscenza: internamente ed esternamente è decorata con sculture rappresentanti in breve una progressione verso la conoscenza, un'elezione manichea tra bene e male, ragione e passioni, umano e animale, come spiega il video (o almeno la parte che ho ascoltato io! ). Essendo molto simbolica, mi sembra una buona idea mettere un video esplicativo per rendere le immagini più comprensibili. Se posso permettermi una critica, anche se interessanti alcuni video della visita mi parevano veramente troppo lunghi.





• I santoni: due quadri alle pareti, con una candela in mano, per impedire che i fidanzati si baciassero agli angoli dell'Università.
• La gemma dell'Università, a mio parere ♥:

  la Biblioteca Antica!

"Antica" perché non è più in uso, a fine XIX secolo decisero che era necessario ampliarla e approvarono l'ampliamento delle ali superiori della facoltà per creare la biblioteca nuova (che non si può visitare). E "biblioteca" perché ospita 2795 manoscritti dei secoli XI e XX, oltre a numerosi incunaboli e stampe. A causa del suo valore e antichità non si può entrare, è protetta da una parete di vetro, ma si vede bene e si possono fare le foto.

Come già detto, manca il Cielo di Salamanca, che anticamente rivestiva il tetto e rappresentava le stelle e le costellazioni. Anche senza l'affresco la biblioteca è una meraviglia. In primis ci si può fermare all'entrata e osservare la porta con le sue numerose sculture, veramente bellissimo. Se poi ci si addentra un po', si scopre veramente un tesoro...



Centinaia di libri, molte sculture, antichi mappamondi, strumenti scientifici, incisioni nelle librerie di legno... Mi hanno sorpresa soprattutto le grandi dimensioni della stanza e la sua luminosità. Inoltre è da notare che a lato di ogni libreria c'è un simbolo e il nome della materia scritto a mano. Insomma, dire che mi ha lasciato a bocca aperta è dir poco.



• Oggetti diversi e vari di epoche remote, antichi manoscritti, mappe del secolo d'oro della cartografia, schede di scienze naturali e anatomia (in francese ahah! ), modelli di animali dissezionati (rana, seppia) e manichini per esercitarsi in medicina...

Bene, penso che abbiate già un mucchio di buone ragioni per visitare questo posto speciale. Il mio articolo non è esaustivo e nonostante abbia descritto i luoghi in maniera abbastanza soggettiva i luoghi di cui volevo parlare e mostrare foto, spero che vi sia piaciuto. Scusate se mi sono dilungata, ma questo luogo è così bello che meriterebbe un libro intero.

P. S. Date un occhio alla galleria, c'è qualche foto in più! :)