Primo giorno
Ciao a tutti!
In questo blog, vi parlerò di Ponta Delgada, il capoluogo dell'isola portoghese di São Miguel, appartenente all'arcipelago delle Azzorre, che è situato nel bel mezzo dell'Oceano Atlantico. La città di Ponta Delgada conta circa 70 mila abitanti, ma ogni anno è popolata da milioni di turisti, sebbene l'isola di São Miguel, così come le altre isole dell'arcipelago, ancora non rientri tra le destinazioni di vacanza più gettonate.
Io ho avuto modo di visitare Ponta Delgada nel novembre del 2015, durante il mio soggiorno di 10 mesi a Coimbra, in qualità di studentessa ERASMUS, insieme a mio figlio Pietro, forse il primo bambino ad aver vissuto la magnifica esperienza del programma Erasmus...per ben due volte (la prima a Coimbra, per dieci mesi, e la seconda a Valencia, per due mesi)!
Fu un viaggio imprevisto. Non programmato. Vi spiego: dovevo rientrare in Italia per far vedere il bambino al padre e per andare in tribunale a fare un'udienza contro di lui. Pensai di fare una vacanzina prima di ritornare a Coimbra, ed acquistai un biglietto da Roma Ciampino a Lisbona e poi da Lisbona a Parigi, senza pensare che avrei potuto acquistare direttamente un biglietto da Roma Ciampino a Parigi, che, tra le altre cose, costava anche meno. Appena mi resi conto di cosa avevo stupidamente combinato, contattai, attraverso la chat online, l'assistenza della Ryanair e chiesi come fare per modificare le tratte del mio viaggio, senza spendere soldi. Insieme, decidemmo che l'unica soluzione possibile era quella di cambiare destinazione, scegliendone una verso la quale sarebbe stato necessario fare scalo a Lisbona, in modo tale da non perdere il biglietto per quel volo. Quindi, l'unica meta disponibile a buon prezzo, era Ponta Delgada. E cambiai itinerario, rimandando Parigi a qualche mese dopo!
Il caso volle che la mia scelta forzata fu giusta, o meglio, fortunata! Infatti, mentre mi trovavo alle Azzorre per puro caso, a Parigi, dove sarei dovuta andare, avveniva una strage terribile! Parlo della serie di attentati terroristici di matrice islamica, del 13 novembre. Gli attacchi vennero sferrati da almeno una decina di persone di sesso misto che facevano parte di un commando armato conosciuto come ISIS ed avvennero il giorno seguente la morte del boia Jihadi John, ucciso da un drone americano.
Si trattò della più cruenta aggressione in territorio francese da dopo la seconda guerra mondiale e del secondo più grave atto terroristico nei confini dell'Europa: tre grosse esplosioni nei dintorni dello stadio e ben sei sparatorie in luoghi pubblici diversi della città, di cui la più grave avvenne all'interno del famoso "Teatro Bataclan", in cui morirono quasi cento anime innocenti. Vennero addirittura chiuse temporaneamente tutte le frontiere.
Insomma...si può dire che scampammo ad un bel pericolo, inconsciamente!
Tornando a Ponta Delgada, ed al nostro viaggio...in questo primo post del blog, oltre a raccontarvi il mio primo giorno sull'isola delle Azzorre, vi parlerò un po' della città in generale, del suo clima e delle sue abitudini culinarie.
Com'è il clima, a Ponta Delgada?
Ponta Delgada gode di un clima sub-tropicale oceanico, con temperature sempre molto miti, con inverni freschi ed estati calde in estate. Quindi non si tratta affatto di un paradiso tropicale!!! Le Azzorre sono situate nel bel mezzo dell'Oceano Atlantico e, nonostante si trovino bene o male alla stessa latitudine della Sicilia e della Calabria, l'influenza oceanica le rende molto più fresche rispetto a queste regioni italiane. Le temperature invernali oscillano tra i 10°C di notte ed i 18°C di giorno; mentre quelle estive, oscillano tra i 21°C di notte ed i 28°C di giorno. Tuttavia, non superano quasi mai i 35°C e scendono raramente sotto i 7°C!
Nonostante l'isola abbia un clima mite, non pensiate che alle Azzorre il tempo sia sempre bello, anzi, il soleggiamento non è per niente abbondante, in particolar modo nei mesi che vanno da ottobre ad aprile, quando i cieli sono spesso pieni di nuvoloni!!! Non mancano le tempeste di vento, soprattutto nei mesi che vanno da novembre a marzo! Inoltre, nei mesi autunnali ed invernali le piogge sono molto frequenti, e in alcune parti, anche molto abbondanti!!! Io, ad esempio, fui molto sfortunata, perchè piovve durante quasi tutto il tempo della mia permanenza lì.
In ogni caso, se i paesaggi sono così belli, è anche grazie all'abbondanza delle piogge, che li rendono verdi e fioriti!
Per quanto riguarda la temperatura dell'acqua del mare, è fredda, freddissima, a mio avviso! Si tratta di Oceano, mare aperto. Restare a mollo per più di due minuti, a mio avviso, è impossibile, ma forse, se non siete tanto freddolosi quanto me, riuscirete a fare un bagnetto un po' più lungo. La temperatura dell'acqua è di 21°C nel mese di luglio, e di 23°C nei mesi di agosto e settembre, che probabilmente sono i mesi migliori per una vacanza sull'isola!
Come si mangia, a Ponta Delgada?
La cucina di Ponta Delgada è leggermente diversa da quella portoghese, perchè risente ancora di più sia delle influenze africane che di quelle sud-americane. Potrete gustare tanta frutta squisita, in particolar modo ottime banane, manghi ed ananas. Inoltre, trattandosi di un'isola, il pesce è uno degli alimenti più consumati. Viene servito insieme a salse molto particolari e spesso è accompagnato con patate al forno cotte con la buccia. Molto buone.
La cucina portoghese è tra le meno conosciute, nonostante sia una delle più gustose! Io direi proprio che si mangia bene in tutto il Portogallo, compreso alle Azzorre, spendendo molto poco, anche nei ristoranti. Vi alzerete da tavola sempre estremamente soddisfatti, sia per il prezzo che pagherete, che per tutto ciò che avrete mangiato. Il pasto tipico portoghese, anche alle Azzorre, consiste in una zuppa di legumi e/o verdure, seguita da un piatto unico composto dal famosissimo "arroz" (riso) in bianco, insalata, patatine fritte, uova ad occhio di bue e carne o pesce. Potrete assaggiare tantissime prelibatezze!
Il "cozido das furnas" è senz'altro la specialità gastronomica più conosciuta di tutto l'arcipelago delle Azzorre. Nella "Furnas Valley", un'area ricca di fumarole naturali, gli allevatori, in passato, cuocevano il loro pranzo grazie al calore del vapore vulcanico delle fumarole, seppellendo i contenitori con il loro cibo in delle buche, mentre loro continuavano a lavorare. Questa antica tradizione viene portata avanti da alcuni ristoranti della zona. Ciascuno di essi ha la sua buca privata, in cui seppellisce per almeno sei ore il suo "cozido", che è composto da vari tagli di carne, come pollo, manzo, salsicce, e costolette di maiale, e verdure, come carote, verza, patate, e manioca. Io l'ho assaggiato al ristorante "Terra Nostra Garden Hotel" e me lo servirono senza condimenti, soltanto con una specie di panino dolce, chiamato "massa sovada". Era davvero squisito ed il servizio fu impeccabile. Pagai 24 euro, perchè ero sola, ma in due paghereste leggermente meno, ovvero 40 euro. E se siete vegetariani, è disponibile anche una versione del cozido senza carne.
Le Azzorre sono produttrici di formaggi, quindi avrete l'imbarazzo della scelta! Qui, esiste davvero un’ottima selezione di formaggi di vario tipo. Il più celebre è sicuramentte il "Queijo de São Jorge", molto rinomato anche all’estero. Molto buono anche il "Queijo da Ilha", preparato esclusivamente con latte fresco di capra.
Tra i piatti a base di pesce, vi consiglio di assaggiare: il "polvo à Lagareiro", che sarebbe polipo arrostito, affogato in tantissimo olio extra-vergine d'oliva, e condito con abbondante prezzemolo e tantissima cipolla, servito con squisite patate al forno; le "sardinhas assadas", che sarebbero semplici sardine grigliate, che però ai portoghesi vengono davvero bene; il "bacalhau com nata", che sarebbe baccalà cotto al forno insime a panna e patate, condito con tantissima cipolla ed abbondante prezzemolo; i "pastéis de bacalhau", che sarebbero delle specie di tortini a base di baccalà, serviti sia freddi, come snack pomeridiano, che caldi, come piatto principale del giorno; "il bacalhau à Gomez de Sà", ovvero baccalà con patale, uova, olive e tante cipolle; la "caldeirada de peixe", ovvero una zuppa a base di pesce e frutti di mare, davvero molto ricca ed appetitosa, condita con pomodoro, peperoni, patate e, come al solito, tantissime cipolle; la "cataplana", che sarebbe un'altra zuppa a base di pesce, con riso, verdure e crostacei.
Tra i piatti a base di carne, invece, vi consiglio di assaggiare: il "caldo verde", che sarebbe una zuppa a base di patate, cavoli, salsiaccia e tanta cipolla; il "cozido à portuguesa", che sarebbe una specie di zuppa con vari tipi di carne tipo salsicce, prosciutto e costolette di maiale, patate, carote, cavoli e tanta cipolla; l'"ensopado de borrego", che sarebbe uno stufato di agnello con tanto aglio, cipolla e coriandolo che si accompagna con pane abbrustolito; la "sopa de galinha", che sarebbe un brodo di gallina, con uova; la "sopa de pedra", che sarebbe una specie di minestrone di verdure con manzo, bacon, salsiccia e carne di maiale.
Tra i dolci tipici di Ponta Delgada, infine, vi consiglio di assaggiare le "queijadas da Vila", le "barrigas-de-freiras", il "bolo de levedo", i "bichos de amendoa", i "suspiros", ed i "biscoitos estalados".
La queijada da Vila è il dolce che mi è piaciuto di più! Si tratta di una sorta di mini-cheesecake, una piccola tortina a base di tuorli d'uova, tanto zucchero, farina e tanto formaggio, le cui origini risalgono al 1700. La leggenda vuole che le monache del "Convento di Santo André" usassero gli albumi delle uova per mantenere rigidi i loro copricapi, ed allora avessero inventato questo dolce, come uso alternativo per i tuorli delle uova che utilizzavano. Se desiderate assaggiare questo dolcino squisito, vi consiglio di andare nella "pasticceria di Adelino Morgado", che pare sia uno degli unici tre locali dell’isola a vendere le queijadas e vende soltanto quelle!!!
Altri dolci squisiti che potrete assaggiare a Ponta Delgada, ma che provengono dalle altre isole delle Azzorre, sono le "rosquilhas", le "vespéras", il "bolo de coalhada", le "capuchas", le "cavacas",il "doce branco", i "filhoses", i "pastéis de arroz" ed infine, i "pastéis de nata", tipici di Belém (Lisbona), ma diffusi ovunque grazie alla loro bontà. Si tratta di pasticcini deliziosi di pasta sfoglia, riempiti di crema e ricoperti da zucchero a velo e/o cannella.
Cosa c'è da vedere a Ponta Delgada? Quanto tempo occorre per visitare tutta l'isola di São Miguel?
L’Isola di São Miguel è la più estesa tra tutte le isole dell’arcipelago delle Azzorre e credo che occorrano almeno cinque giorni per esplorarla tutta! Vi consiglio di soggiornare a Ponta Delgada, dove sono concentrate molte cose da vedere e da dove partono molti tour guidati e molti mezzi di trasporto. Potrete visitare numerose piantagioni di tè, vari "mirador", la stazione termale di Furnas, e potrete fare magnifiche escursioni nell’Oceano Atlantico per ammirare i cetacei.
In questo post, vi racconterò il primo giorno mio e di mio figlio a Ponta Delgada.
Arrivammo in città tardi, in serata, dopo un lungo viaggio con partenza da Roma e scalo di qualche ora a Lisbona. Dall'aeroporto prendemmo una piccolissima navetta che portava in circa mezz'ora, al centro della città. La navetta ci accompagnò a pochi passi dal nostro ostello. Trovarlo da soli, probabilmente, sarebbe stato piuttosto difficile, perchè sarebbe stato impossibile chiedere indicazioni, in quanto le strade erano completamente deserte, come potrete notare dalla foto in basso, che raffigura niente di meno che la piazza principale della città!
Avevo prenotato per un letto ad una piazza e mezzo in una camera condivisa con altre persone, ma la prima notte, c'eravamo soltanto io e Pietro. Ci facemmo una bella doccia, mangiammo un panino che mi ero portata dall'Italia, ci mettemmo i pigiamini, ed andammo a dormire nel nostro lettuccio, tutti abbracciati, stretti stretti...
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