"Il favoloso mondo di Parigi"
Uscito quasi indenne da un party con 6 ragazze francesi,contornato da crepes,il mattino dopo mi sveglio presto e tradendo la compagnia per eccellenza low cost Flixbus ( ad essere onesti io lo odio ma sono povero ) parto dalla magica Strasburgo in direzione di Parigi con Ouibus che a soli 15 euro in 6 ore mi porta nella capitale.
Le scomodità non mancano tra bagno fuori servizio causa freddo e escursioni termiche da clima sahariano.Una coincidenza il basso costo ???
Nonostante questo,il paesaggio completamente innevato mi allieta il viaggio mentre cerco di prepararmi psicologicamente a Parigi perchè io e le città grandi abbiamo relazioni più che complicate di solito:
1- il mio orientamento ne risente moltissimo, in montagna o nei boschi l'istinto mi salva, in città manco con Google maps. Mi trovo sempre a girare su me stesso e usando il cellulare a mò di bussola;
2- "andare a piotte" ( andare a piedi) è il mio motto e cerco di evitare quando posso i mezzi, specie la tentacolare e infida linea della metro;
3- da quest'estate sono abbastanza dipendente dall'utilizzo di Couchsurfing (https://www.couchsurfing.com/dashboard) ma in città come Vienna e Parigi è veramente difficile trovare qualcuno che ti ospiti. Dipende molto dal periodo e se trovi qualcuno, nel mio caso almeno, o è davvero strano o accade solo dopo un centinaio di messaggi.
Se sei una ragazza o se siete una coppia la cosa risulta molto più facile.
Muoversi a Parigi.
Arrivato a Bercy, stazione dei bus, trovare la metro dopo aver gironzolato non è stato difficile e ho optato per un biglietto per due giorni (19,50 Euro) e prima di dirigermi al mio ostello, il cui check-in era previsto per le 16, ho optato per una capatina a place Jean-Paul-II, meglio nota come place de Notre-Dame.
Non l'avessi mai fatto!
Ad un certo punto dovendo cambiare linea della metro mi sono imbattuto in un dedalo intricato ritrovandomi per ben tre volte di seguito nello stesso punto senza trovare l'uscita. Ho cominciato a fischiettare e seguire persone a caso e ha funzionato.
Uscendo dalla metro ci si imbatte subito nella sagoma di Notre Dame e per quanto mi riguarda la delusione fece una piccola capatina in me quando mi trovai davanti la famosa "Dame".
L'impatto visivo per quanto mi riguarda fu deludente e mi chiesi:
" Ma è Notre Dame?" Iniziando a guardandomi intorno in cerca di qualcosa di più monumentale ed impressionante.La Notre Dame di Strasburgo a prima vista mi conquistò a mani basse e mi fece sentire piccolo piccolo, con la cugina Parigina non ebbi questo "colpo di fulmine". Solo il giorno dopo cambiai idea.
Esiste un'app molto utile per muoversi a Parigi, RATP ( https://www.ratp.fr/), ma se sono uscito ad orientarmi io con la mappa della metro potrete farcela anche voi. La mia prossima sfida sarà prendere la metro da solo a Milano senza mappa dopo questa impresa.
Sulle orme di Amèlie.
Causa gente che mi chiedeva cose strane su CS per poter dormire da loro mi sono trovato costretto a prenotare un ostello per sabato sera mentre il giorno dopo mi avrebbe ospitato una ragazza spagnola tramite CS.
Per un periodo ho preferito AIR B&B ma sono un essere umano ergo un animale sociale quindi gli ostelli sono ottimi solitamente per questo. Non quello che dove prenotai io.
Se cercate un ostello ovviamente Booking (https://www.booking.com/index.it.html ) è la scelta migliore e se navigate un po' è anche facile trovare sconti o gente che ve li regala. FB è pieno di gruppi del genere.
Io ovviamente puntai al più economico in una buona posizione, la metro davanti all'entrata e solo 2, 3 km da Montmartre ma ancora desso non ho un ben ricordo.
Generator si trova in 9-11 Place du Colonel Fabien,posizione davvero buona ed edificio imponente con i suoi 8 piani (9 con la terrazza panoramica ) con tanto di bar e ristorante al pian terreno e disco club al piano inferiore.
Figata direte voi no? Ecco a me questo non è piaciuto. Ho trovato il tutto molto impostato, asettico e parlare e fare quattro chiacchiere con qualcuno è stato davvero impossibile.
Per me la cucina condivisa dell'ostello classico è il posto magico dove ci si incontra, si comincia a parlare, ci si scambia cibo, consigli, contatti e inviti a visitare la città assieme.
Se vi piace la comodità Generator fa per voi.
Avendo a disposizione solo una giornata e mezza ho cercato di sfruttare quelloche ormai era tardi pomeriggio e mi sono inoltrato nel cuore di uno dei quartieri più famosi di Parigi: Montrmartre diretto alla Basilica del Sacro Cuore.
La Basilica mi ha salvato dal congelamento in una Parigi che a metà Gennaio è la meta preferita di pinguini e orsi polari in vacanza ed è aperta fino a tardi. Mi sono ripromesso che ci tornerò, d'estate al tramonto e alle prime ore della sera deve essere qualcosa di impressionante. E anche il resto del quartiere.
Ho fatto la cosa che mi viene meglio e ho cominciato a camminare intorno perdendomi tra le le stradine su e giù, facendo avanti e indietro finchè ho iniziato a riconoscere dei posti. Dejavù?
Ero capitato in Rue Lepic e mi stavo avvicinando al "Favoloso mondo di Amelie" , ero vicino ormai. se non avete visto il film guardatelo, io l'ho amato e seguirne le tracce a Parigi ha aiutato Amèlie ancora una volta nella sua missione: aiutare gli altri ad essere felici.
Civico 15. Café des Deux Moulins. Sono entrato senza pensare, senza pensare a quanto potesse costare solo respirare in un posto del genere ma ho deciso che Parigi me la voglio godere.
Pensavo peggio. Venti euro circa per un Hamburger con ingredienti tipici della cucina francese tra cui il sempreverde Foie gras, del sano fritto e una birra francese.
La piccola caffetteria del film è timida, non grida " Ehy sa che qua ..." . Non si dà arie, giusto qualche poster e in una bacheca quasi come una reliquia,sulla strada più gettonata di sempre ( quella del bagno), il famoso gnomo viaggiatore con qualche piccolo souvenir.
La metro di Lamark-Caulaincourt non è troppo distante e mentre cercavo di rievocare la scena del film dove Amèlie aiuta un anziano signore cieco mi arriva una notifica dall'app di CS. Difatti CS offre anche la possibilità di "Hangout-are" altre persone in viaggio o della città da voi visitata. Mi scrive una ragazza turca per bere una birra assieme e ovviamente accetto. Quel sì ha reso il mio breve viaggio a Parigi fantastico.
Damla è turca, amante del buon cibo italiano, delle città ricche di arte e della lingua italiana. Io invece mi diletto con qualche parola in turco e in kurdo . Mi metto subito in mostra e lei si stupisce e cominciamo a parlare di viaggi, di Parigi e del senso della vita. Lei è qua da cinque giorni ormai. Sono fortunato, non ha ancora visitato la Torre Eiffel. Decidiamo di vederci dopo colazione per visitarla assieme.
Fu la scelta giusta.
Mi sveglio presto ma mi rilasso un poco e mi devo muovere come un ninja perchè i miei compagni di stanza dormono ancora, complice il party nelle viscere di Generator.Mi dirigo a Notre Dame. Faccio il duro, l'uomo che non deve chiedere mai e non scrivo a Damla. Il fatto che continuassi a controllare il cellulare era una casualità, lo giuro.
Prima delle 10 il Tour non si fa. Giro le bancarelle di libri usati lungo il fiume e torno vincitore con una copia di " Le avventure di Tintin" martoriata da anni di usura, cattivi propietari e da agenti esogeni ( come la canna da zucchero era un sempreverde nelle interrogazioni). L'eccessiva polvere e l'attesa mi mettono fame e decido di fare la pazzia di fare colazione sotto Notre Dame, davanti all'ingresso per il tour delle torri.
Mi fido dello stomaco ed entro: Aux Tours de Notre Dame.
Piccolo consiglio: andateci solo se avete davvero fame. E magari aspettate prima di fare il tour della torre, prima bisogna smaltire quei kg in più.
Alla modica cifra di 16 euro la colazione comprende:
- cioccolata calda/thè/caffè
- fettona di pane spalmata di burro e marmellata
- cornetto fresco
- spremuta d'arancia
- uovo fritto e pancetta con un cestello di pane
Davanti a Notre Dame.
Dov'è Quasi?
10 euro per il tour delle torri di Notre Dame. Ne è valsa la pena. Il tour che ho fatto io era libero, senza guida a spiegare e sarà durato all'incirca 45 minuti credo. Purtroppo la giornata era molto nuvolosa e la vista non era delle migliori. La Torre Eiffel infatti è visibile solo parzialmente.
Ma se la vista non vi aggrada si possono sempre fare due chiacchiere con i "mostruosi guardiani" che non sono ciarlieri come nel film Disney: i famigerati Gargolla, alias Gargoyle.
Oltrepassati i rigidi abitant della torre si arriva nella stanza delle campane che vi lascerà senza fiato, fidatevi.
E potrete farvi ammaliare da queste illustrazioni che mi hanno rapito per diversi minuti:
Ovviamente non dimenticatevi finito il tour di visitare la Cattedrale vera e propria ( tranquilli è free). Il mio telefono non è stato in grado di fare foto ma mi ritengo fortunato.Una foto non renderebbe giustizia alla maestosità di Notre Dame, specie internamente. Capisco perchè il giudice Claude Frollo ne ebbe timore.
Parigi tutta d'un fiato.
Finalmente Damla mi scrive. Champs elysees è il nostro punto d'incontro. Nel vergere al luogo prestabilito faccio una rapida sosta in Place de la Concorde e poi decido di dare una fugace occhiata al Pont Alexandre III, dedicato allo Zar di Russia Alessandro III.
Guardo l'ora, sono in ritardo. Damla mi scrive. Il ritirovo ora è in un locale tipico, famoso per avere i migliori Macarons ( e i più costosi) di Parigi:Ladurée Il telefono mi muore nel mentre ovviamente, powerbank pronta all'uso e trovo il locale in un angolino dove inizia Rue Lincoln.
Quaranta minut di attesa per assaggiare questi rotondi dolcetti dai colori artificiali a causa di un cameriere che sorridendoci ogni volta diceva : " une minute, une minute." Ho trattenuto Damla da compiere un omicidio, si è limitata ad insultarlo in Curdo, imparato da me la sera prima.
Effetivamente erano buoni e costosi: 8 euro circa per quattro cosini colorati.
" C'est la vie."
Usciti dal locale a pochi passi ci si imbatte in un altro famoso monumento: Arc de Triomphe.
Pochi minuti di metro e arriviamo alla famigerata Torre Eiffel. Ci vuole un attimo a capire dove sia l'ingresso, a superare le misure di sicurezza con tanto di metal detector per entrare nel perimetro della torre, schivare i venditori ambulanti e ce la si fa. Si è davanti a una delle costruzioni più colossali delle Terra. Mi sono sentito davvero piccolo. Ma piccolo piccolo.
Fortunatamente la coda è abbastanza veloce, vengo fermato ad un secondo controllo perchè sono armato di un pericoloso coltello da burro ( di cui avevo completamente rimosso l'esistenza) e probabilmente la mia faccia irsuta viene segnatala come possibile attentatore.
Ma ce la facciamo andiamo sù. Ma c'è la fregatura. L'ultimo piano, il più panoramico ovviamente, è chiuso fino a fine mese, quindi ci dobbiamo accontentare del secondo.
La vista merita comunque ma un po' di delusione, un po' di amaro ci rimane sulle labbra.
Tra set fotografici che devo fare a Damla e selfie assieme il tempo passa e purtroppo devo tornare in ostello a prendere le mie cose e spostarmi da Gala, la ragazza spagnola che mi ospiterà.
Saluto Damla mentre scende dal tram con la promessa che ci rivedremo.
Grazie ancora Damla, Parigi è stata speciale perchè condivisa con te.
P.S.
Istanbul arrivo!
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