Milan l'è un gran Milan!

Pubblicato da flag-it CHIARA GARBAGNATI — 6 anni fa

Blog: House of memories
Tags: flag-it Blog Erasmus Milano, Milano, Italia

Molto spesso, ultimamente, mi è capitato di dover fare da guida a Milano, solo per una giornata a svariate persone, dai più scettici fomentati da assurdissimi pregiudizi circa il nord, fino a coloro ignari nella maniera più totale della città, se non il solito Duomo e saper della settimana della moda. 

Ovviamente Milano la si ama o la si odia, a seconda dei propri gusti personali. Se siete più per le città tranquille o per la campagna, non siete nella città che fa per voi dati i suoi ritmi frenetici e la sua costante fiumana di gente che si riversa nelle strade, piazze e nei mezzi di trasporto.

Ci sono vari percorsi che potete intraprendere in una sola giornata, che sia una full immersion di shopping o arte. In questo caso però dovete accontentarvi delle opere più importanti o di una determinata categoria (arte cristiana, oppure moderna o contemporanea), visto che a primo impatto, da fuori, Milano è vista come il cuore pulsante economico della nazione, che ha voluto accantonare la cultura per la tecnologia, ma vi sbagliate di grosso, se la pensate in questo modo. Senza ombra di dubbio la parola è innovazione, che ha investito anche il versante artistico, concedendole premi per architettura e in generale estetica, oltre a darle la possibilità di ospitare gradi fiere ed esposizioni rinomati in tutto il mondo. Ad ogni modo parlerò di ciò che ho vissuto io in questi giri o nelle mie semplici giornate trascorse in pieno relax, senza dare un vero e proprio filo conduttore, se non il motto: “Milano è da vivere!”. Insomma, ciò che è compatibile con il mio gusto prettamente personale, per quanto riguarda il versante culturale, ne parlerò in un successivo articolo. 

Duomo:

E’ un cliché, ma è decisamente immancabile. Considerata la quarta cattedrale più grande d’Europa, sorge nel centro della città e ogni anno attira milioni di turisti, ma molti meno sono coloro che la visitano, se sono della zona. Considerando di esserci entrata solo una volta in vita mia, quest’anno ho avuto modo di entrarci nuovamente e visitarne i sotterranei e il tetto, solo perchè mi sono offerta di accompagnare dei miei amici stranieri in scambio. E’ davvero maestosa ed imponente come chiesa, da togliere il fiato, specie quando si può vedere la piazza e tutta la città dall’altro. Il pass completo che dura 3 giorni, qualora sia difficile vedere tutto in una sola occasione, costa 12 euro in genere e avete incluso l’ingresso alla cattedrale, il museo attinente, i sotterranei e il tetto, che dovrete raggiungere facendo scale su scale. Se siete meno energici e disposti a spendere qualche euro in più, con 16€ avete lo stesso pacchetto, ma con l’opzione di prendere l’ascensore per salire. Se siete superstiziosi evitate l’ultima tappa, poiché si dice che se si visita il Duomo nella parte soprastante prima di non aver finito l’università, si rischia di andare fuori corso. Io non ci ho dato importanza e aspetto imminente il mio disastro accademico.

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Galleria Vittorio Emanuele:

Architettura targata Mengoni, è uno dei luoghi della vostra lista di “cose da postare su Instagram” con tutta la sua beltà. Un tempo questa atmosfera raffinata, fino a dieci anni fa circa, era rovinata da un McDonald che sorgeva di fronte a un negozio di Prada, ma ora solo posti per ricchi. 

Castello Sforzesco:

Facilmente raggiungibile a piedi dal Duomo o con la metro, fermata Cairoli della linea rossa, si presenta in tutto il suo splendore con tanto di fontana che ospita una marea di turisti in preda a una  voglia irrefrenabile di fare foto e ricordo ancora di esser stata protagonista di molti scatti fatti da turisti orientali quando ero in terza elementare per visitare i musei del castello. Devo dire che passeggiare all’interno o rilassarsi al bar ha il suo perchè, per il resto se vi interessa un giro culturale, i musei son ben forniti e molto variegati, e spiccano l’area dedicata alla cultura egizia, quella medievale e quella dedicata agli strumenti musicali. Se proseguirete fino alla fine vi ritroverete a..

Parco Sempione:

Meraviglioso ritrovo di gente in qualunque stagione dell’anno, ma pullula di persone soprattutto d’estate, tra picnic frugali, partite a pallone, bambini che corrono ovunque, individui disinteressati che passeggiano, portano a spasso il cane o che fanno jogging e così via discorrendo. La parola d’ordine è “people watching”, in parole povere in italiano, farsi gli affari degli altri spiandoli. Dicono che a Milano non ci siano spazi verdi, tutto smog e grattacieli, ma questa è la risposta grintosa della città con flora e fauna. Ovviamente, non aspettatevi dei dodo o delle palme, quelle per ora sono in piazza Duomo.

Attraversandolo tutto e allontanandovi dal centro per avvicinarvi a viale Certosa, troverete l’arco della Pace.

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Navigli:

Se ci andate durante l’ultima domenica del mese, troverete il rifornissimo mercatino dell’antiquariato lungo le strade che costeggiano il naviglio, per il resto questa meta è rinomata per i suoi locali, specie se volete mangiare qualcosa di particolare o volete fare aperitivo in compagnia. Stando sui 10 euro troverete ogni sorta di soluzione rimanendo in un ambiente accogliente, però sofisticato, con dei camerieri esteticamente molto apprezzabili a parer mio. Oltre a ciò, ci sono molte libreria, che sia il Libraccio, per quanto riguarda l’usato, oppure le fumetterie, se siete amanti del genere. Raggiungibile con la metro scendendo a Porta Genova.

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Corso Buenos Aires:

La via dello shopping abbordabile. Si estende per chilometri e chilometri e ospita i più famosi marchi del globo per quanto riguarda acquisti a basso budget, dall’abbigliamento alla cosmesi. Esternamente alla via principale, nelle traverse o nelle varie parallele troverete un sacco di ristoranti etnici, se avete intenzione di sbizzarrirvi facendo provar qualcosa di nuovo alle vostre papille gustative. Le fermate della metro che vi consiglio sono Loreto o Porta Venezia. Le controparti ultra costose di questa via sono Via Montenapoleone e Via della Spiga, qualora siate interessati.

Via Torino:

La Mecca dei negozi vintage e dell’usato o dei marchi particolari, specie andando oltre la biforcazione, imboccando porta Ticinese. La parte iniziale partendo dal Duomo non si scosta tanto dal gusto comune presente nei posti già citati o in Corso Vittorio Emanuele II, solo che certi punti vendita di un dato marchio sono più grandi e altri più piccoli e alternati da locali in cui è possibile mangiare qualcosa al volo. Consiglio particolarmente “Amsterdam Chips” per le sue patatine fritte paradisiache e la “Gelateria del Corso”, molto in fondo, quasi raggiungendo la zona dei navigli, dove potete assaporare dei dessert squisiti. Raccomando di fare attenzione a questa zona nelle ore di buio, specie le colonne di San Lorenzo e il parco lì vicino, onde evitare di incappare in soggetti loschi. 

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Piazza Gae Aulenti:

Sorge di fronte alla stazione di Porta Garibaldi ed è stata rifatta da pochi anni. All’interno del complesso di grattacieli dell’Unicredit, offre svariati negozi e nel periodo natalizio le bancarelle. Un'atmosfera rilassante con la tipica nota visionaria che caratterizza Milano. Non è tanto grande, ma vale comunque la pena visitarla.

Corso Como:

Troverete proposte adatte a tutte le tasche, ma mi sento in dovere di definirlo come la versione per spendaccioni dei Navigli. Aperitivi in locali molto chic alternati da negozi di grandi marchi della moda italiana e non.

Chinatown:

Raggiungibile da fermate come Moscova o Porta Garibaldi, oppure il tram, questa zona di Milano non si caratterizza per un ingresso pomposo e caratteristico come le altre metropoli europee, però ospita svariate attività gestite da cinesi, abbigliamento (vendita al pubblico o all’ingrosso), bar, ristoranti, gelaterie, centri estetici e via dicendo. Se avete una passione per la cucina asiatica e vi piace cimentarvi nei fornelli a casa, le drogherie sono molto rifornite, lasciando perdere l’insulsa sezione dei supermercati comuni di “prodotti dal mondo”. Se volete rifarvi il guardaroba, puntate su qualche boutique carina presente in qualche traversa di via Paolo Sarpi oppure inoltrandovi nella via stessa.  L’atmosfera è piuttosto tranquilla, anche se purtroppo capita che qualcuno non sappia parlare in italiano in determinati negozi.

(Le foto sono state prese dal mio profilo Insagram)


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