Bosco Verticale - La prima foresta verticale del mondo nasce a Milano!
Milano è una città che non vive solo di passato! Dopo innumerevoli visite ai castelli, chiese e musei, ho deciso di cambiare contesto e passare ad uno più contemporaneo. Essendo questa città in continuo movimento, mi piacerebbe mostrare un po' di ciò che è stato fatto a riguardo la sostenibilità, una questione per molto tempo dibattuta dai media e nelle aule.
In realtà, vorrei parlare di un progetto in particolare. Conosciuto come "La Prima Foresta Verticale del Mondo", il Bosco Verticale, composto da un paio di edifici residenziali in costruzione nel quartiere di Porta Nuova, Milano. Questi edifici fanno parte del Progetto Porta Nuova che ha come obiettivo la ricomposizione di un’area di più di 290 mila metri quadrati (area di Garibaldi, Varesine e Isola) attraverso la costruzione di parchi, parcheggi pubblici e privati, aree verdi e grandi edifici. Le soluzioni adottate per il progetto hanno garantito la certificazione LEED (Leadership of Energy and Environmental Design), tra cui: l'utilizzo di fonti di energia rinnovabile, pannelli fotovoltaici, isolamento ad alte prestazioni, materiale riciclato per la costruzione e non inquinanti e raccolta dell'acqua piovana per l'irrigazione di giardini.
Modello che rappresenta l'area d'intervento del Progetto di Porta Nuova.
Potete trovare altri dettagli sul progetto di Porta nuova cliccando su questo link:
http://www.porta-nuova.com/it/home/
Il Bosco Verticale, cosa ha di tanto speciale?
L'obiettivo principale è la realizzazione della riforestazione metropolitana senza che questo implichi un grande utilizzo del suolo. Partendo da questo principio, sono state progettate due torri che contengono nella struttura circa 900 alberi ( da 3, 6 o 9 metri di altezza) e altre migliaia di piante e arbusti. Gli edifici hanno un altezza di 110 e 78 metri e contengono l'equivalente di 10. 000 metri quadrati di foresta. Mentre in termini di densità urbana, gli edifici saranno equivalenti a 50. 000 metri quadrati di case unifamiliari.
Immagine illustrativa dell'opera conclusa.
Il progetto è dell'architetto Stefano Boeri, Boeri Studio, che aveva, come punto di partenza, il desiderio di unire lo sviluppo urbano con il verde della natura. L'idea, che inizialmente è stata considerata una follia, ha permesso la creazione di una struttura con le seguenti caratteristiche:
- Riduzione del consumo energetico di circa il 30%;
- La creazione di un microclima interno all'edificio;
- Filtro per particelle di polvere;
- Stimolo all'aumento dell'umidità;
- Produzione di energia;
- L’assorbimento di anidride carbonica e produzione di ossigeno;
- Protezione contro le radiazioni solari;
- Maggior comfort acustico.
Schema rappresentativo del sistema idrico e della vegetazione.
Schema che rappresenta l'azione degli alberi nel creare ottime condizioni ambientali all'interno dell'edificio.
Fonte degli schemi e delle immagini illustrative:http://www.stefanoboeriarchitetti.net/?p=207
Il progetto e la costruzione del Bosco Verticale ha richiesto molta ricerca per la progettazione. Professionisti provenienti da diversi settori sono stati reclutati per indagare tutti gli aspetti rilevanti della struttura e le procedure per renderlo possibile.
Per l' ingegnere strutturale, questo fu una grande sfida perché oltre a progettare la solita struttura convenzionale, era necessario considerare i carichi dovuti al peso degli alberi. Bisognava unificare la sicurezza strutturale con la posizione più favorevole per la crescita delle piante (solitamente le posizioni erano le più sfavorevoli per i tecnici, dal momento che provocano grandi sforzi). Ma grazie all'azione del vento, gli alberi che producono grande carico sulla struttura, garantiscono la sicurezza dell'edificio, e così per verificare la loro stabilità, le piante, sono state collocate in una galleria del vento (al Politecnico di Milano e anche Florida International University of Miami). Per gli alberi più grandi, sono stati utilizzati meccanismi che mantengono la base della pianta annodata all'edificio, fornendo una maggiore sicurezza in caso di temporali.
Opera in fase di costruzione.
Per garantire una buona conservazione dell'edificio, la struttura è stata sottoposta ad un rigoroso processo di impermeabilizzazione.
Altra fase di estrema importanza fu la scelta del tipo di vegetazione da utilizzare. Furono valutate secondo la proprietà del legno, la sua dimensione e forma, con il proposito di incontrare la specie con maggiore condizione di adattamento del nuovo habitat. Dopo la scelta, con due anni di antecedenza gli alberi sono stati tenuti in un luogo dove potevano essere monitorati e crescere sani e al sicuro.
Dettaglio della facciata.
Una delle fasi più critiche della costruzione fu il trasporto degli alberi sulla sommità dell'edificio, una procedura che richiede molta attenzione a causa della fragilità della pianta. Una volta allocato, la base dell'albero veniva riempita con una terra speciale, che contiene tutti i nutrienti e le condizioni necessarie per la sua crescita. Inoltre, un gruppo specializzato di giardinieri saranno responsabili della loro manutenzione tre volte l'anno.
L'acqua utilizzata per l'edificio sarà filtrata e riutilizzata per l'irrigazione delle piante, che devono essere effettuate tramite un sistema automatizzato. Insieme a questo, le torri avranno sistemi eolici e dell'energia fotovoltaica al fine di aumentare il grado di efficienza energetica dell'edificio.
Il completamento della costruzione dei 110 appartamenti è previsto per la fine dell'anno 2013 e ha già il 60% delle unità vendute. Le opzioni offrono diverse soluzioni abitative, dagli appartamenti compatti e funzionali di 60 metri quadrati, fino alla copertura e duplex da 495 metri quadrati. Questa novità, come c'era da aspettarsi, non è molto accessibile alla maggior parte della popolazione, visto che il prezzo più basso è di 7000 euro al metro quadro (la media è di 9. 000 euro a metro quadro).
Bosco Verticale e Torre Unicredit, entrambi del Progetto di Porta Nuova.
Area in prossimità dell'edificio.
"Credo che il Bosco Verticale incarni l'idea di sostenibilità integrata con la tecnologia, ma fornisca anche un contributo estetico, grazie a una facciata che cambia nel corso delle stagioni", dice l'architetto Stefano Boeri.
"Un riferimento unico dell'architettura sostenibile nel mondo delle costruzioni. La sostenibilità è il tema centrale di tutto il progetto", Manfredi Catella, Hines - immobiliare che sta lavorando per sviluppare l'intera operazione.
"La presenza degli alberi non è, di per sé, garanzia di sostenibilità. Nella migliore delle ipotesi, possono servire ad assorbire le emissioni per poi agire come protezione contro l'inquinamento, ma questo aspetto non ha nulla a che fare con il risparmio energetico", Dante Benini, architetto milanese a livello internazionale.
Le opinioni sul progetto sono divise. Questioni riguardante il suo costo-vantaggio, di difficoltà e di spese di manutenzione, e la sua reale efficacia, devono essere risolte nel corso dei prossimi anni. Indipendentemente da ciò, si può considerare che questo è un grande passo verso un futuro più equilibrato.
Dati del progetto:
- Località: Milano, Italia;
- Anno: 2007 (in corso);
- Cliente: Hines Italia;
- Area costruita: 40. 000 metri quadrati;
- Budget: 65 milioni di euro.
Opera in fase di costruzione.
Parte del cantiere dell'opera.
Per maggiori dettagli sull'edificio, consulta anche i video linkati:
http://www.youtube.com/watch?v=zy2hn8PizwI
http://www.youtube.com/watch?v=jElwdo9x2xw
Galleria foto
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