Marrakech II: Jamaa el Fna e Koutoubia
La Jamaa el Fna è uno dei luoghi più importanti della medina di Marrakech, e della città intera.
Questa piazza è stata eletta dall'UNESCO patrimonio dell'umanità da qualche anno, e meno male perché nel XX secolo stava per diventare un grande parcheggio per tutti i tipi di veicoli.
La Jamaa el Fna è uno dei luoghi più conosciuti di Marrakech tanto dai marocchini quanto dagli stranieri, ed è una tappa fondamentale se si visita questa città.
Si hanno varie ipotesi riguardo all'origine del nome della piazza, una più fantasiosa dell'altra.
Una di queste è che, dato il nome Jamaa, che significa moschea, sicuramente ci sarà stata una grande moschea in quella piazza nell'epoca degli almoravidi.
L'altra teoria, un po' macabra ma a parer mio più sensata viste le dimensioni della piazza, è che fosse il luogo in cui venivano compiuti i processi e le decapitazioni dei delinquenti, le cui teste venivano infilzate in una lancia e mostrate a tutta la piazza.
Jamaa el Fna significa anche riunione dell'annichilimento o assemblea, per questo si pensa che vi avvenissero impiccagioni e decapitazioni.
Io preferisco questa teoria perché conferisce alla piazza un aspetto sinistro e inquietante, nettamente in contrasto con l'ambiente allegro e movimentato di adesso.
È lì che si estende la strada pubblica e potrete trovare tutto ciò di cui avete bisogno e desiderate.
Il modo migliore di godersi questa piazza è passare tutto il giorno tra i suoi vicoli, potendo notare così come cambi l'atmosfera durante il corso della giornata.
Un piccolo consiglio prima di cominciare è di andare ben forniti di acqua fredda e scarpe comode, non troppo piatte e sottili.
Ci tengo a sottolineare l'importanza delle scarpe perché io sono andata con dei sandali molto piatti e con una suola sottile, e mi sono scottata i piedi durante il tragitto verso la piazza.
Il terreno arde letteralmente, vi si può friggere un uovo sopra. Per questo anche se fa molto caldo la cosa migliore è indossare delle scarpe sportive (così eviterete anche di sporcarvi i piedi dato che c'è molta sabbia per terra).
Ricordo che quando ci siamo diretti alla piazza ci siamo dovuti riparare in ogni sprazzo d'ombra per non scioglierci durante il cammino.
Suona molto ridicolo, però tutti facevano così perché in pochi riuscivano a stare rotto i forti raggi del sole per più di un minuto. Era come essere all'inferno, ma con le palme intorno.
Tornando alla piazza, durante il giorno la cosa migliore è correre e passeggiare tanto nel centro della piazza, che è piuttosto grande, quanto nei vicoli intorno ad essa.
Nel centro della piazza troverete diverse donne sedute sotto ombrelloni che propongono di fare tatuaggi all'henne ai turisti.
I tatuaggi all'henne sono un mestiere unico e realizzato esclusivamente da donne, non troverete mai un uomo che fa questo tipo di lavoro.
E non solo, gli uomini tecnicamente non posso neanche avere tatuaggi all'henne; al massimo un cerchio sul palmo della mano.
Non capisco bene perché però i miei genitori mi hanno sempre detto che non è usanza che gli uomini si decorino le dita o si tingano i capelli con disegni all'henne. Semplicemente non lo fanno.
Tuttavia ai turisti non importa molto e fanno tutto il contrario di ciò che è normale in Marocco.
Però ragazzi, vi avviso che se decidete di farvi tatuare con l'henne date per certo il fatto che le donne che ve lo faranno rideranno di voi. Scusate se non mi dispiace.
Un consiglio di cui spero terrete conto, non fatevi l'henne nella piazza Jamaa el Fna. È una fregatura, soprattutto se chiedete l'henne nero.
Io sono una grande fan dell'henne, e durante gli anni ogni volta che andavo in Marocco mi facevo vari tatuaggi nelle mani o sulle gambe che duravano più o meno una o due settimane.
Come sempre andavo con i miei genitori, loro sapevano dove trovare donne che lo sapessero fare bene e ad un prezzo onesto.
A Jamaa el Fna vi chiederanno uno sproposito e non lo faranno neanche bene.
In generale un tatuaggio sulle mani costa 10 dirham, 1€, oppure 20 dirham se è un disegno complicato.
Tuttavia ai turisti a Marrakech a Jamaa el Fna fanno pagare 100 dirham, 10 euro!
Sono tanti soldi, e mi sembra una grande truffa che le donne facciano il miscuglio con tanta acqua per risparmiare sull'henne. Il risultato è che il disegno scompare in meno di 3 giorni...
Fatevi tatuare ovunque ma non lì.
Un must di questa piazza, oltre a salire su una terrazza alta di qualche bar per avere una buona vista è bersi un bicchiere di aranciata appena spremuta dai chioschi che troverete nel centro della piazza.
La spremuta è buonissima e molto economica. Il segreto della sua dolcezza è che uniscono arance con mandarini, conferendo al succo un gusto dolce. Oltre all'aranciata, potrete anche trovare succo di pompelmo o mango appena spremuti.
Tra i vicoli attorno alla piazza si trovano i bazar dove vendono i souvenir tipici arabi, da borse e borselli di pelle conciata fatti a mano a piatti di argento e d'oro, passando per scarpe tipiche arabe, foulard e magliette di tutte le marche (prodotti contraffatti), ceramica e anche vari posti con spezie e datteri.
Più vi addentrerete, meno care saranno le cose.
Ovviamente i bazar più accessibili dalla piazza sono i più cari perché si approfittano del fatto che i turisti non amano avventurarsi nelle profondità delle strade di Marrakech e preferiscono rimanere a gironzolare dove le strade sono più larghe e ci sono più turisti.
La cosa che mi piace meno di questi posti è che vendono troppi prodotti falsificati; da borse e scarpe da ginnastica a magliette da calcio. Potrete trovarne di tutte le marche e modelli possibili.
Sono oggetti economici se comparati con i prezzi dei prodotti originali, ma tenete conto che per ridurre il prezzo devono ridurre la qualità, moltissimo.
A dire il vero a prima vista sembrano tutti oggetti originali, però visti da vicino si capisce che sono repliche anche fatte piuttosto male.
I tessuti non sono come dovrebbero essere e lo stesso disegno della marca non coincide con l'originale.
Tuttavia devo ammettere che le falsificazioni delle magliette da calcio sono piuttosto curate e possono trarre in inganno, quindi se volete risparmiare qualcosa potete comprare una maglietta della vostra squadra preferita, perché quasi nessuno penserà che sia falsa.
Uno dei vantaggi di Marrakech è che nei bazar si può pagare in euro, però non ve lo consiglio perché l'euro vale più del dirham e finirete per pagare più di quanto dovreste.
Però nel caso non aveste cambiato abbastanza soldi e vi mancassero dirham, avete l'opzione di pagare in euro, ma anche di ritirare da una cassa automatica che si trova nella piazza. I contanti usciranno in dirham, ma i costi per il cambio sono molto alti.
Tornando ai vicoli, più vi addentrerete, meno caldo farà, e questa d'estate è una ragione molto valida per immergersi nelle strade più recondite della città.
In uno di questi vicoli troverete uno dei ristoranti più famosi di Marrakech e di tutto il Marocco.
È un po' nascosto e non salta troppo all'occhio camminando per le strade, ma noi lo abbiamo trovato grazie a una amica che ha chiesto loro se potessimo entrare perché l'ingresso le era piaciuto. Dopo siamo rimaste sorprese.
Il ristorante sii chiama Dar Essalam, che significa "Casa del Benvenuto", più o meno, e in questo bellissimo e gigantesco ristorante Alfred Hitchcock ha girato uno dei suoi film "L'uomo che sapeva troppo".
Una volta dentro capirete perché Hitchcock ha scelto questo fantastico ristorante per girare una parte del suo film, è spettacolare.
L'entrata sono delle scale decorate con mosaici fino alle pareti che vi porteranno ad un piano sotterraneo dove si trova una fontana attaccata alla parete.
Ci sono due discese ed entrambe portano a grandi sale dove mangiare.
Non ricordo quante sale ci fossero, però tutte erano enormi e decorate con grandi arazzi e mosaici dappertutto.
Oltre a pranzi e cene offrono spettacoli di ballerine di danza del ventre e si può fumare narghilé mentre ci si rilassa su dei cuscini giganti in pieno stile arabo.
È tutto così affascinante e magico. Tutte le decorazioni sono una squisitezza, dalle pareti fino ai tappeti persiani e i candelabri libanesi. Tutto magnifico.
Ed è magico anche il prezzo dei piatti perché avrete bisogno di un qualche tipo di incantesimo per poter pagare una cena o un pranzo in quel super ristorante.
Per una persona europea di reddito intermedio come me, perfino l'acqua è carissima in quel ristorante.
La nostra intenzione era di riuscire a mangiare lì, ma dopo aver visto i prezzi e aver saputo che non avevano posto prima del giorno dopo, ce ne siamo andati.
La lista delle prenotazioni era lunghissima, e non c'era posto se non prima del giorno dopo a cena.
Mi sarebbe piaciuto riuscire a mangiare lì, anche solo per capire se il rapporto qualità-prezzo fosse onesto e ne valesse la pena; il problema è che se avessimo scelto di mangiare in quel ristorante avremmo dovuto spendere tutti i soldi che avevamo portato per il viaggio.
Ad ogni modo se mai dovessi tornare a Marrakech sarà per cenare lì.
Bene, quindi dopo aver fatto due passi tra le differenti sale, siamo tornati in superficie con il resto dei comuni mortali e abbiamo continuato il nostro piccolo giro tra i bazar.
Un consiglio, andate sempre di giorno!
Quando vedrete che comincerà a calare il sole, dirigetevi quanto prima alla piazza per evitare di incontrare malintenzionati e prendervi un bello spavento.
Oltre ai bar della piazza Jamaa el Fna, potrete anche trovare parcheggiate lì le carrozze tipiche di Marrakech trainate da cavalli.
È una cosa turistica al 100%, come a Siviglia però meno caro, e vi consiglio nel caso decidiate di fare un giro su una carrozza, di farlo quando il sole sarà calato un po' e la temperatura scesa di qualche grado, ma non quando il cielo sarà troppo scuro perché in quel caso non potrete godervi i panorami.
A mio parere, il lato migliore della piazza si manifesta di sera.
Man mano che il cielo tramonta il centro della piazza si riempie di carri dove si può prendere una grande tazza di lumache stufate, di dentisti che esibiscono dentiere artificiali di seconda mano a prezzi modici, domatori di scimmie che vi saliranno in testa e infine incantatori di serpenti.
Io non sono una grande fan delle lumache in generale, meno che mai di mangiarle, tuttavia la salsa è deliziosa.
La salsa ha un tocco di piccante che è intensificato dal fatto che viene servita bollente. Mi piace molto (difatti esco adesso a prenderne una tazza eheh).
Il prezzo di una ciotola di lumache è di 3 dirham(circa 0, 30 centesimi di euro), anche se a Jamaa el Fna può aumentare e arrivare a costare 6 dirham o addirittura 10 dirham (0, 94 €).
Non vi lasciate truffare e cercate tra i posti fino a trovarne qualcuno che faccia pagare 3 dirham per una ciotola.
Perché in questo paese bisogna contrattare sempre su tutto.
Alcuni cucinano le lumache meglio di altri, quindi è questione di fortuna trovarne di buone, ma normalmente sono ottime dato che non sono particolarmente difficili da cucinare.
Oltre ai posti che vendono lumache, ce ne sono altri che offrono cene con piatti molto buoni e ad un prezzo onesto.
Il problema di questi ultimi è che i commercianti, quelli del "marketing", proveranno ad acchiapparvi con super offerte per convincervi a mangiare da loro, sono incredibilmente pesanti.
Possono arrivare a darvi fastidio seguendovi e chiamandovi a voce alta di modo che vi fermiate nel loro posto, e si inventano anche offerte per convincervi, come ad esempio che la bevanda è gratis.
Qui assolutamente niente è gratis, quindi non lasciatevi ingannare.
Inoltre, molti di loro sanno parlare qualsiasi lingua, seppur poco, lo spagnolo, il francese, l'inglese, il tedesco e addirittura il cinese!
Per quanto riguarda i dentisti che espongono le dentiere, è uno spettacolo. La gente è solita raggrupparsi vicino alle loro tovaglie con i diversi tipi di dentiere mentre il dentista urla a pieni polmoni la squisita qualità del calco e di quanto poco siano state usate. Davvero, tutto molto divertente.
Per quanto riguarda le scimmie e i serpenti non mi piacciono per niente.
Quegli animali dovrebbero vivere nel loro habitat naturale e non in una piazza sotto 40 gradi con una catena di ferro attaccata al collo.
La cosa che mi piace meno è vedere i turisti che pagano per farsi un foto con quei poveri animali sulla spalla o sulla testa, non sono d'accordo, e quando alcuni tra quei domatori mi si avvicinano e provano a mettermi addosso la scimmia finisco per gridargli che ciò che fanno è una vergogna e che dovrebbero liberare quegli animali.
Se sono così tanto contraria a questi piccoli spettacoli con scimmie e serpenti è perché ho visto molti domatori picchiarli o tirare la corda troppo forte alle scimmie, arrivando anche a strangolarle. E la cosa peggiore di tutte è che dopo si fanno una grassa risata prendendo in giro la scimmia per il verso che emette una volta colpita o strozzata... Una vergogna.
Ad ogni modo, ognuno faccia ciò che vuole, però se ciò che vi interessa è vedere una scimmia, meglio che andiate in un rifugio per animali.
Oltre alle lumache, alle scimmie e ai serpenti, ci sono anche gruppi di uomini vestiti con abiti tradizionali arabi e quei cappellini rossi come Aladdin che cantano e ballano.
Attenti, non lo fanno per piacere, ma per chiedere soldi a chiunque osi guardarli, perché in fin dei conti, quello è il lavoro con cui si mantengono.
Ed è così davvero, non vi sto mentendo, basta guardarli per un solo secondo e qualcuno si avvicinerà per mettervi il cappello in testa ed esigere di essere pagato con qualche moneta.
Però potete comunque allontanarvi e riprenderli con il telefono mettendo lo zoom senza che se ne accorgano.
Intorno alla piazza ci sono alcuni bar con terrazze molto alte da cui si vede la piazza, e come vi ho detto all'inizio, salirci è imprescindibile.
Noi una volta arrivati alla piazza abbiamo fato un giro nei dintorni e per i vicoli fino a che non è arrivata l'ora di fare merenda, a quel punto siamo saliti sulla terrazza di un bar e abbiamo visto da lì il tramonto e come venivano montati i chioschi con le lumache mentre ci bevevamo una bibita.
Una lattina di aranciata costa circa 4-5 dirham, che equivalgono più o meno a 0, 45 centesimi di euro e, sfortunatamente, non è accompagnata dal tipico piatto di frutta secca.
Un'altra cosa da vedere nei dintorni della piazza Jamaa el Fna, è la Moschea Koutoubia, proprio accanto.
La moschea Koutoubia è formata da un grande minareto, o torre, che potrete vedere da lontano da qualsiasi angolo della città.
Questa torre alta quasi 70 metri è l'edificio più alto della città.
Un dato curioso sulla sua altezza è che sarà sempre l'edificio più alto della città perché è proibito costruire un qualunque edificio che sia più alto della torre della moschea di Koutoubia.
Inoltre, è la moschea più grande e importante di Marrakech.
Si trova molto vicino alla piazza Jamaa el Fna, e, come la piazza, è un luogo imprescindibile da visitare.
Se non vi fate una foto con la torre accanto non siete stati a Marrakech.
Si pensa che per entrare si debba essere musulmani, ma in realtà nessuno può sapere se uno sia musulmano o no, per questo ho un piccolo trucco per le donne non musulmane che vogliono entrare nella moschea Koutoubia o in qualsiasi altra.
Basta che vi copriate il volto con un velo, come se indossaste l'hijab (velo), e vi mettiate una jalaba (abito tipico marocchino) per passare totalmente inosservate.
C'è molta gente straniera che si è convertita all'islam, per questo non succede nulla se non avete una faccia "araba", perché l'importante è che vi vestiate in maniera rispettosa.
A mio parere si dovrebbe consentire l'accesso a chiunque voglia vedere l'interno di una moschea, per sapere com'è, sempre vestiti rispettosamente, non con pantaloncini o a torso nudo.
Più che altro perché credo fermamente che la cultura debba essere condivisa e non riservata a pochi eletti.
Però, nel caso doveste scegliere di utilizzare il trucco che vi ho appena detto, per favore, siate rispettosi sempre, non entrate nel momento della preghiera e non vi fermate a fissare la gente perché altrimenti dubiteranno di voi.
Credo che tutte le moschee dovrebbero consentire l'ingresso a chiunque sia rispettoso verso l'Islam, tranne che a la Mecca. Quel luogo mi ispira troppo rispetto e credo che vi si dovrebbe andare solo se si è musulmani. Non adatto ai turisti.
Invece, per quanto riguarda gli uomini, non so se vi faranno passare se indosserete una jalaba da uomo, tuttavia provare non costa nulla.
Nella piazzetta davanti alla moschea vedrete che nel terreno ci sono le rovine della base di un edificio demolito, questo perché prima la moschea era costruita lì, ma dopo averla finita si sono accorti che non era orientata bene verso la Mecca, quindi hanno dovuto buttarla giù e costruirla di nuovo tutta ad eccezione del minareto, che è rimasto dove era.
Un'altra cosa curiosa riguardante la moschea di Koutoubia è che il suo nome, Koutoubia, deriva dalla parola "kutub", che significa "libri" in arabo, e si deve al fatto che i dintorni della moschea erano pieni di negozi di libri, ossia librerie.
Un altro luogo dal quale potrete apprezzare la meravigliosa moschea sono i giardini nei suoi dintorni, nella parte posteriore se non mi sbaglio.
I giardini sono abbastanza semplici, con panchine in ogni incrocio.
Ci sono solo tantissime palme e piante tipiche dei luoghi dal clima caldo. Ma attenzione, il fatto che siano semplici non significa che non siano belli.
Quando sono andata mi sono piaciuti moltissimo e sono riuscita a scattare una foto pazzesca con il sole dietro alle palme.
Ricordo che, quando camminavamo verso la piazza Jamaa el Fna, ci siamo fermati nei giardini a riposare, perché le piante dei piedi mi scottavano e avevo bisogno di fermarmi.
Inoltre gli irrigatori erano accesi, quindi ci siamo rinfrescati un po' prima di ripartire.
Un altro dato curioso sulla Koutoubia, è che ha ispirato la costruzione della Giralda di Siviglia.
Ad ogni modo, se andate alla piazza Jamaa el Fna, passerete sicuramente accanto alla moschea, quindi meglio avvicinarsi un po' per farsi alcuni selfie lì davanti.
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