La magica atmosfera della John Rylands Library

"To be, or not to be?", "Manchester City or Manchester United?" Quando si parla di calcio, per un vero tifoso, qualsiasi riferimento poetico credo sia lecito e forse dovuto. A Manchester l'aria calcistica si respira di continuo e la passione per questo sport e' molto forte. L'Old Trafford, il rinomato stadio del Manchester United, costituisce il luogo in cui la poesia si esplica e si concretizza in modo sublime. Non a caso e' stato definito "Il Teatro dei Sogni". Lo stesso vale per l'Etihad Stadium, prestigiosa sede del Manchester City. Andare ad ammirare l'Old Trafford, fare la ola nell'Etihad Stadium o rimanere col fiato sospeso durante un Derby, sono solo alcuni dei tanti esempi che il fascino del calcio e Manchester possono regalare. Ma cio' che mi ha spinto ad andare a Manchester e' stato altro rispetto a questo.

Se dovessi trovare un'espressione breve e concisa per descrivere questa citta', probabilmente, sceglierei la seguente: "Un'ipnotica miscela". Camminare per le strade di Manchester significa mescolarsi di continuo tra il vecchio e il nuovo, tra architetture gotiche e moderne. Si fa un tuffo nel passato e poi, quando la testa emerge per prendere una boccata d'aria, ci si ritrova davanti una visuale opposta. E' come se il passato e il presente dialogassero costantemente.

Sono andata a Manchester quando la citta' era immersa in una deliziosa atmosfera natalizia. In questo periodo tutto e' reso piu' luminoso dalle lucine e dai mercatini sparsi qua e la'.

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Tra i principali monumenti, mi hanno colpito soprattutto la Cattedrale e la Town Hall (sede del municipio), con la sua caratteristica torre dell'orologio che si staglia dritta contro il cielo. Di quest'ultima conservo un ricordo particolare. Verso sera, quando ormai la luce del sole era quasi scomparsa, l'orologio si illumino' di rosa. Trovandomi in un punto lontano rispetto alla torre, in un primo momento pensavo si trattasse della luna tinta di rosa. Solo dopo mi resi conto che era l'orologio della Town Hall e di quanto questo potesse regalare piacevoli sorprese!

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Ma la potente calamita che mi attira a questa citta' e' una biblioteca, una delle piu' belle che abbia mai visto. Per questa perla tornerei a Manchester mille altre volte.

La John Rylands Library, con la sua straordinaria architettura neo-gotica, rappresenta uno dei cuori culturali pulsanti della citta'. Fa parte dell'Universita' di Manchester e, oltre ad essere sempre aperta, l'ingresso e' totalmente gratuito. Fu fatta costruire (intorno alla fine del 1800) da Enriqueta Rylands in onore del marito, un famoso industriale, e ogni dettaglio e' stato da lei curato personalmente. La mente di una donna, si sa, e' in grado di creare vere e proprie meraviglie e quando di mezzo c'e' anche il cuore, le meraviglie sono doppie!

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Una volta entrati, oltrepassati la Reception e un piccolo negozietto, verrete subito catturati dalla magia di questo posto. Vi sembrera' di camminare in un vero e proprio paradiso fatto di pagine: centinaia e centinaia di libri accompagneranno i vostri passi e vi circonderanno dalla testa ai piedi!

La biblioteca, infatti, racchiude un enorme tesoro fatto di libri rari e antichissimi, manoscritti e pregiati documenti. Per fare alcuni esempi, potrete trovare la prima copia dell'Ulisse di Joyce, una copia della Bibbia di Gutenberg, il Papiro di Rylands (P52). Quest'ultimo si ritiene rappresenti un frammento del Vangelo di Giovanni, uno dei piu' antichi del Nuovo Testamento ad essersi conservati. Si trova nella Rylands Gallery, la sala espositiva che contiene altrettante preziosissime opere di grandi personaggi storici.

Incuriosita, chiedo se i libri, anche tra quelli piu' antichi, possano essere utilizzati per studiare o anche solo per il diletto di una breve lettura. Con mio grande stupore, mi rispondono che e' possibile a patto che la prenotazione venga fatta 24h prima.

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Tra le sale piu' belle, vi e' la Reading Room, letteralmente 'Sala della lettura'. Ai lati opposti della stanza vi sono le statue dei due coniugi, separate da diversi tavoli. Essendo poste una difronte all'altra, sembra che le due statue si osservino, come perse in uno sguardo eterno. Lungo i due lati della sala, si aprono delle nicchie, contorniate da splendidi lampadari, in cui e' possibile fermarsi a leggere e a studiare. Una particolarita' della John Rylands Library, infatti, e' che i visitatori si mescolano agli studenti; questo potente e melodioso mix fatto di continui stupori (da parte di chi e' 'nuovo') e di pagine che vengono sfogliate (da parte di chi e' piu' di 'casa'), rende l'atmosfera ancora piu' unica.

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Paradossalmente, la John Rylands Library e' uno di quei posti dove non si sa se tenere lo sguardo in basso, per osservare le librerie e seguire la mano che accarezza le pagine dei libri, oppure, se tenere il naso all'insu', per ammirare la bellezza dei soffitti e delle vetrate. Queste ultime sono davvero incantevoli e, quando si riflettono sui vetri delle librerie, creano dei giochi di luce fantastici. In diversi punti della biblioteca e' facile trovare dei piccoli specchi appoggiati su dei tavoli; in questo modo si puo' godere appieno della bellezza delle volte senza fare troppi sforzi con il collo.

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Credo sia impossibile passeggiare per la biblioteca senza avere nelle orecchie le melodie della musica di Harry Potter. Come avvolti nel mantello dell'Invisibilita', ci si perde letteralmente in quei corridoi e in quell'atmosfera in perfetto stile Hogwarts. Questa sensazione la si prova soprattutto quando si sale verso il secondo piano e si percorre uno degli scaloni piu' belli e maestosi che abbia mai visto!

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Mentre passo da una stanza all'altra, mi imbatto in una piccola teca con dentro delle sculture in legno raffiguranti la signora Rylands e un drago che prendono insieme il te'. L'opera e' di Keith Newstead, un grande costruttore di automata (ossia sculture in movimento).

Nella teca, costruita per le donazioni alla biblioteca, Enriqueta poggia la mano su un libro, quasi volesse proteggere, simbolicamente, la cultura dal possibile fuoco del drago. Decido di dar vita a questa meraviglia in legno e metto una moneta. La signora Rylands inizia a muoversi, si porta la tazzina di te' sulle labbra e il drago si china lentamente verso di lei. Ad un certo punto, succede una cosa inaspettata e si sente "Oh no!" provenire in coro dagli altri visitatori, rimasti incantati davanti alla scenetta. Il drago apre le sue enormi falangi, tira fuori la sua lingua biforcuta e...lascio a voi scoprire il finale! Fate viaggiare l'immaginazione finche' non avrete l'occasione di infilare la vostra monetina e far rivivere questa affascinante scultura in legno.

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Nella John Rylands Library vengono spesso organizzate mostre ed esibizioni. Io ho avuto la fortuna di assistere ad una mostra dedicata alle donne che hanno valorizzato Manchester. Dietro diverse teche, erano racchiusi testi bellissimi che raccontavano le lotte, la forza e la determinazione di grandi donne della storia. Non potendo fotografare quei testi immacolati, mi appunto dei nomi e qualche informazione con la speranza di poterli trovare e rileggere altrove. Martha Clagett e' uno dei nomi che ho ritrovato nei miei appunti. Nella sua bellissima lettera a Charles Wesley, risalente al 1738, vi sono profonde riflessioni sul significato della vita e su Dio.

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Prima di uscire decido di lasciare una mia 'traccia'. In un angolo trovo un tavolino con dei fogli bianchi da appendere su di una parete. Sfilo un foglietto, ci scrivo sopra una frase e lascio che si perda in mezzo agli altri pensieri provenienti da tutto il mondo. Poi, respiro a pieni polmoni il profumo e la magia di questo posto ed esco.

Si dice che i libri abbiano il potere di farti viaggiare e di portarti in posti lontani. Vi assicuro che immergersi nell'atmosfera della John Rylands Library e lasciarsi ipnotizzare da questo piccolo mondo fatto di libri, e' come prendere il treno dal binario 9 ¾ ed essere portati in posti magici dove solo la fantasia degli scrittori puo' arrivare.


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