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Maastricht


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Ponti, storia e colori

Tradotto da flag-it Noemi Conditi — 3 anni fa

Testo originale di flag-ro Dănilă Adriana

Ogni viaggio deve avere qualcosa di memorabile, altrimenti non è un viaggio che valga la pena ricordare. Uno davvero interessante, l'ho avuto mentre ero in Olanda, più precisamente nella città chiamata Maastricht.

Dove si trova e cosa c'è di diverso?

Bene, se avrete il tempo di leggere quello che sto per dire, non ve ne pentirete. Vi dirò quali cose interessanti ho visto lì, come mi sono sentita, come sono le persone, il cibo e come arrivarci.

Ponti, storia e colori

Prima di tutto, dovete sapere che sono andata in Olanda attraverso il Belgio. Il che significa che sono andata nella terra delle tre lingue e da lì poi in Olanda. Il Belgio è abbastanza vicino a Maastricht, basta prendere il treno, fare un viaggio di 40 minuti e si arriva nella parte meridionale della provincia chiamata Limburg. In questo modo avrete la possibilità di vedere più di un paese e, naturalmente, di godere di tutti i vantaggi che offrono.

Come tutti voi potete supporre, una delle cose che rende Maastricht così attraente per i turisti è ovviamente "Il Trattato di Maastricht" firmato dal Consiglio Europeo il 7 febbraio 1992, che è considerato il documento di nascita dell'Unione Europea, quello che ha parlato per la prima volta di cittadini europei e di cittadinanza europea ed è stato il mezzo attraverso il quale l'UE ha creato l'euro, una moneta internazionale.

Ponti, storia e colori

La città è anche vicina al confine con la Germania, quindi se si ha il tempo necessario per farlo, si potrebbe effettivamente passare per tre paesi in un colpo solo. Io, per esempio, non l'ho fatto; ma se tornerò in Belgio, mi assicurerò di andare anche in Germania (infatti, vi rivelo un segreto: Andrò in Germania a dicembre). Ma, tornando alla mia storia.

Maastricht è considerata dalla gente del posto, come ho scoperto, la città più antica dei Paesi Bassi, ma c'è molto mistero su questo tema, perché ci sono due lati della storia e altre persone dicono che, invece, Nijmegen, un'altra città, occupa questa posizione. Quale sia la verità, non so dirvelo!

Il nome della città è legato all'epoca romana, si dice che derivi da una parola latina che potrebbe essere tradotta in "attraversamento della Mosa", essendo la Mosa uno dei fiumi di questa zona. I Romani costruirono un ponte su questo fiume, mettendo così, per la prima volta, questa terra sulle mappe e nei documenti medievali.

Ok, quindi immaginate di arrivare alla stazione ferroviaria. Il treno ha raggiunto la sua destinazione e dovete scendere. Dove andare dopo? Semplice, basta seguire le scritte sulle pareti, quelle esistenti e si arriva esattamente davanti all'ingresso della stazione. Lì vedrete questo cartello davvero grande, fatto di metallo che dice "Maastricht": da quel punto, proprio di fronte a voi, si trova la città. Quando ero lì ho visto una fiera di oggetti antichi, vecchi specchi, vecchie cartoline con l'immagine dell'antica versione della città, bracciali e collane di legno, quadri, macchine fotografiche di seconda mano, spille antiche (come quelle con la "Camely Lady" - una spilla speciale che rappresenta una bella donna: è il simbolo dell'eleganza francese), camicette fatte a mano, monete dal passato a quelle attuali, anelli e persino argenteria incisa nei minimi dettagli.

La lingua mi è sembrata molto diversa, per il fatto che sono più abituata alle lingue latine o slave e posso capirle/impararle più velocemente. Un mio amico che studia in Olanda mi ha detto che l'olandese è molto simile al tedesco e, dato che ho fatto un po' di tedesco, mi ha rassicurata dicendo che non avrei dovuto incontrare grandi difficoltà a capire il "meraviglioso" olandese. Devo ammettere che mi ha sopravvalutato: ho capito una parola o due, ma il resto era totalmente incomprensibile. Non parlerò o imparerò presto nessuna delle parole in olandese (l'unica frase che ricordo di tutte quelle che il mio amico ha cercato di insegnarmi è "Dui! Dui! "che, se l'ho scritta correttamente, significa "Bye! Bye! "e si suppone che tu debba dire solo alle ragazze).

Un'altra cosa che ha reso famosa Maastricht, questa volta un evento negativo, è stata la Seconda guerra mondiale. La città fu occupata dalla Germania nazista all'inizio di maggio. Questo fu un punto nero nella lunga storia della città: tutti gli ebrei di qui furono uccisi secondo le regole antisemite di Hitler. I documenti ufficiali di Maastricht confermano che la maggior parte degli ebrei che popolavano questa parte di terra nel 1940 furono "sterminati" nei campi di concentramento nazisti. Questo periodo oscuro durò fino al 14 settembre 1944, quando la città fu liberata e il suo progresso ricominciò.

La città fiorì, sia economicamente che socialmente, l'istruzione prosperò e nell'anno 1976 l'"Università di Maastricht" emerse come un pilastro e punto di riferimento nel futuro sviluppo della città. Questa strada ha portato al successo, anche più di quanto desiderato, trasformando le bellezze e le ricchezze nazionali in beni internazionali. Maastricht è rinomata per la libertà di pensiero e per la sua individualità. Il che mi porta al mio prossimo punto: qui come in tutte le città dell'invidiata Olanda si possono fumare "erbe che portano magia". Fino a qualche tempo fa bisognava essere residenti della città per avere accesso ai bar/luoghi dove si vende questo tipo di merce, ma da quanto ho letto sulla stampa internazionale, oggi si può comprare senza dover essere residenti. (Non so se questa affermazione sia vera: io non ho comprato niente di questo tipo, vi sto solo dicendo quello che ho sentito da amici che avevano un approccio più pratico rispetto a me).

Ponti, storia e colori

A differenza delle altre città olandesi che prosperano grazie a questo tipo di business, Maastricht ha lanciato una campagna di consapevolezza sull'uso delle droghe. Il municipio ha persino approvato un piano per trasferire i luoghi in cui sono vendute droghe leggere, dal centro alla periferia, così se avete bisogno di cannabis, saprete dove andare.

Ora rivolgiamo la nostra attenzione a cosa c'è di bello da vedere in questa piccola città!

Vale la pena ricordare che Maastricht fa parte della "Most Ancient European Town Network", una sorta di organizzazione che si occupa della conservazione delle città antiche, considerate di grande importanza storica. Questo riconoscimento di valore insieme a molte altre qualità fa di Maastricht una delle città più visitate dall'Olanda.

Si possono visitare moltissimi castelli, musei, parchi e ponti. Mi sono piaciuti, in particolare i ponti, bellissime costruzioni in cemento appese su specchi d'acqua, e che impediscono a questa forza immortale della natura di inondare le case e facilitano il trasporto, sia per i veicoli che per gli esseri umani. Tracce del significato storico della città sono visibili ovunque, dato che le vecchie fortificazioni esistono ancora. Ho visto quella chiamata "Onze Lieve Vrouweplein", fatta di quello che mi sembrava un mattone rosso o marrone: davanti a questa fortificazione c'era un'esposizione di cannoni, cinque o sei cannoni erano allineati per la battaglia come ai vecchi tempi. Sulla destra di questo luogo, si vedeva un lago disposto in modo moderno, con l'acqua che saltava nell'aria grazie a speciali dispositivi. Il lago è circondato da un grande giardino ancora verde, alberi colorati di tutte le sfumature dello smeraldo e del giallo, anatre che nuotano nell'acqua, piccoli uccelli che nuotano e canti tranquilli provenienti da Dio solo sa dove, fanno di questo luogo un posto davvero piacevole. Si pensa che sia più bello d'estate o in primavera di quanto non lo sia ora, in inverno, perché allora si può effettivamente vedere tutta la natura che avvolge la città, ma va bene anche in autunno. Abbiamo avuto modo di giocare con un tappeto infinito di foglie cadute, sotto gli occhi curiosi delle persone che passavano e che vedevano tre ragazze pazze giocare come dei bambini di quattro anni. Credo che la bellezza faccia sentire la gente bella e che le persone provino una certa emozione di armonia nel guardare qualcosa di bello.

Ponti, storia e colori

Dopo tutta la camminata che avevamo fatto, volevamo qualcosa da mangiare: la varietà di posti dove si può mangiare un boccone è impressionante. Devo aggiungere che, mentre passeggiavamo per il centro della città, proprio davanti alla stazione ferroviaria, c'è un ristorante italiano, dove servono piatti italiani e pizza: inoltre, quello che mi è piaciuto è stato il fatto che i camerieri parlavano il latino.

Ho conservato la parte migliore per il finale. Mi sono innamorata di Maastricht immediatamente. Perché? Una parola per te, bicicletta.

Centinaia di biciclette erano allineate all'uscita della stazione ferroviaria, per quanto i tuoi occhi potessero vedere, c'erano biciclette su biciclette all'infinito, di diversi colori e marche. L'apprezzamento degli abitanti per l'ambiente naturale mi ha impressionata. Ho anche sentito da uno studente, che a Maastricht, se c'è un incidente che coinvolge un'auto e una bicicletta, cioè un autista e un ciclista, la colpa dell'evento è più spesso attribuita all'autista. Non si può fare a meno di provare rispetto per la loro passione e dedizione.

La seconda parola, fiiume.

Abbiamo trovato questo bellissimo albero vicino a un fiume e a una vecchia fortezza. Aveva grandi rami e radici potenti: teneva insieme la riva. Era come un'immagine di una fiaba. Il colore delle foglie era stupefacente e in perfetto contrasto con il rumore dell'acqua che passava. Abbiamo visto che l'albero era stato marchiato da tutte le persone che erano state lì prima di noi: aveva nomi di persone scolpiti profondamente nella corteccia. Abbiamo fatto la stessa cosa: abbiamo lasciato una traccia del nostro viaggio sulla storia dell'antico elemento naturale. Magia! Non dimenticate di controllare le foto per vedere l'albero!

Ponti, storia e colori

Se volete saperne di più su questa città interessante, ho trovato un ottimo link: qui. Contiene molte informazioni sulla città e sui personaggi di spicco che hanno origini di Maastricht. Questo è tutto da parte mia, il resto dipende da voi! Buon divertimento!

(Immagini della mia cara amica Giorgiana Astefanei)

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