Museu do Fado
Ovviamente se parliamo di Lisbona non possiamo non citare il fado, un genere di musica popolare diventato addirittura Patrimonio dell'Unesco nel 2011.
A Lisbona, nel quartiere Alfama, dove questo genere musicale nacque, è possibile soddisfare tutte le curiosità riguardanti il fado presso il Museu do Fado, facilmente riconoscibile grazie alla facciata rosa confetto ;)
Per raggiungerlo basta scendere alla fermata metropolitana Santa Apolónia e proseguire a piedi in direzione centro. L'ingresso costa 5 euro e comprende l'audioguida.
I più antichi riferimenti al fado di Lisbona si datano alla seconda metà del XIX secolo, un periodo di grande turbamento politico. Il fado nacque nel contesto popolare della Lisbona del XIX secolo ed è presente in strade ampie e strette, all'esterno e all'interno di corride, ristoranti, pub, bar e bordelli. Il fado canta la vita in città ed è, per la prima volta, strettamente connesso con il contesto sociale segnato da delinquenza e trasgressione. Quando nel 1860 la classe operaia inizia ad essere organizzata, il fado diventa un importante mezzo di comunicazione. Inizia ad essere associato ad eventi di beneficenza e diventa gradualmente parte delle festività di Lisbona.
Nell'opera "História do Fado" (1903), Pinto de Carvalho descrive il cantante di fado, come un uomo con tatuaggi o disegni stampati sulla pelle, creati da lui stesso o da un antropografo, sulle mani, tra l'indice e il pollice, sulle braccia e sul petto. Questi disegni generalmente erano dipinti in rosso e rappresentavano ancore, imbarcazioni, chitarre, fiori, animali, diverse iscrizioni, cuori perforati, croci e segni d'amore, religiosi, metaforici e di fantasia.
O Fado (1910) di José Malhoa.
Dalla fine del XIX secolo il fado si espande nei teatri. I primi documenti storici sul fado vennero pubblicati all'inizio del XX secolo e, dopo il 1910, un gruppo di pubblicazioni periodiche devote a questo soggetto confermarono la consacrazione popolare si questa arte. Allo stesso tempo, diversi luoghi di ritrovo includono il fado nei loro eventi e ingaggiano cast permanenti.
Nel 1927, la legge del 6 maggio porta grandi cambiamenti nei contesti in cui il fado è presente. Tra i tanti cambiamenti troviamo la censura dei tesi, la definizione dei luoghi adeguati per le performance, le licenze professionali obbligatorie per gli artisti e la graduale implementazione di costumi adatti alle performance. Piano piano l'ascolto del fado diventa un rituale nelle casas de fado che, dopo il 1930, rimangono relegate ai quartieri più antichi della città. Questi cambiamenti allontanano il fado dall'improvvisazione e consolidano la professionalità degli interpreti, autori e musicisti che si esibiscono per un ampio pubblico. Registrazioni, stazioni radio, cinema e televisioni diedero un grande contributo al processo di espansione del fado.
Queste e molte altre informazioni si scoprono all'interno del museo, dove è anche possibile ascoltare canzoni e osservare i costumi indossati durante le performance.
Un luogo ottimo per chi vuole approfondire questo argomento :)
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