Bilancio dopo i primi due mesi:

Day - 18:

Pronti, partenza, via! Il mio coinquilino ha preso la febbre. Anzi, qualche giorno dopo, al pronto soccorso, scopriremo che è bronchite. Testare se la sanità funziona in Portogallo, fatto. A fine settimana, come da copione, mi ritrovo anche io a letto, con un pò di febbre. Pronti, partenza, via!

Il Meglio Deve Ancora Venire.

Day - 27:

Da un paio di settimane circa ho iniziato un corso di Portoghese. La professoressa è alquanto folle, ma altrettanto divertente e preparata. Con i colleghi del corso decidiamo di organizzare una cena, a casa mia. 
Menù: Come primo "pennette con sugo e salsiccia". Come secondo, da buon Meridionale, non poteva mancare la "frittata". Ci sono cose che non si possono comprare. E insegnare, tra una portata e l'altra, a delle ragazze Polacche, Ungheresi, Tedesche e Cilene, prima a fare la "scarpetta", poi, a mangiare pane e frittata, è una di queste.

Italian Food.

Day - 39:

Giornata Internazionale della Poesia. Andiamo, io e il mio collega, a scoprire la casa di Fernando Pessoa. Tra dubbi e quesiti sul significato di quella o di quell'altra parola, una donna - avrà avuto circa 35 anni - incuriosita, si avvicina con i suoi due bambini. Ci chiede conferma della nostra Nazionalità. Poi ci racconta che anche suo marito è Italiano, che l'ha conosciuto qui a Lisbona, quando anche lui faceva l'erasmus, e che alla fine è rimasto a viverci. D'altronde, non è tanto il percorso in sé che fa il viaggio, quanto le persone che incontri durante quel percorso.

GenerazionErasmus.

Day - 45:

Pasqua. Insolita, anomala, diversa.
La mia Pasqua si può sintetizzare in un'ora e mezza di chiacchiere e risate, su Skype, con la mia famiglia. A proposito: L'uovo di cioccolata l'ho mangiato anche quest'anno.

Non Si è Mai Troppo Grandi.

Day - 58:

Vedo per la prima volta dei ragazzi Portoghesi mangiare gli spaghetti. Ecco, avranno tanti pregi, ma mangiare gli spaghetti non è uno di questi. Mai avrei immaginato che li tagliassero con il coltello. Ogni volta che un Portoghese mangia gli spaghetti, il cuoco che vive in ogni Italiano muore. Tra le altre cose, vengo a conoscenza solo ora che pronuncio "Pão", cioè "pane", nella maniera errata. Adesso è tutto chiaro. È logico che la ragazza al banco del pane abbia riso ininterrottamente, per circa due mesi, al mio arrivo. Le ho sempre detto "pene" e non "pane".

Questione Di Vocale.

Day - 60:

Sessanta giorni. Sessanta avventure diverse. Dopo due mesi, tra le tante note positive, una spicca. Il mio Inglese è passato dal livello "Luca Giurato" - inventare, creare, cambiare le parole e sbagliare i verbi - al livello "Lapo Elkann" - sbagliare solo i verbi - .

Teniamo Botta.

To Be Continued. . .


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