17 cose che non mi piacciono di Lima

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Ciao a tutti! Spero che stiate tutti bene. Il mio primo articolo di questa nuova stagione lo voglio dedicare alla mia città natale, la mia tanto amata Lima.

Lima è la città che mi ha visto nascere e proprio per questo le voglio dedicare il mio primo articolo di questa nuova avventura. La mia relazione con Lima è di amore ed odio, non esiste infatti altra città al mondo capace di farmi provare queste due emozioni contemporaneamente.

Lima è la capitale del Perù e, con i suoi 9 milioni di abitanti, è famosa per essere "la città dei Re Magi" sin dai tempi coloniali. Tuttavia, ha una storia molto più antica ed una cultura millenaria come, ad esempio, quella dei "Caral". Tuttavia, è impossibile da nascondere che Lima, oltre ad avere numerose meraviglie, ha anche cose che non mi piacciono.

Stavo pensando di scrivere le 17 cose che odio di Lima e dei limegni, per questo motivo oggi voglio condividere con voi una lista (senza ordine di importanza) di tutte quelle cose che mi fanno odiare tanto la mia ineguagliabile città peruviana.

Allora iniziamo! Allacciatevi le cinture e preparatevi, stiamo per scoprire alcune delle cose che più non sopporto:

Il traffico di Lima nell'ora di punta

Chi non ha mai dovuto sopportare il traffico di Lima dalle 7 fino alle 10 del mattino? Ma non è finita qua! Infatti, quando si pensa che ormai sia tutto finito e che le cose stiano andando nel migliore dei modi, il traffico ritorna più forte che mai dalle 17 fino alle 22 circa. A lima il traffico è una costante fissa della quotidianità cittadina. Nonostante l'implemento di mezzi di trasporto pubblici come il treno o la metropolitana (oltre agli autobus azzurri), questi - purtroppo - non hanno portato a grossi cambiamenti. La città ha 9 milioni di abitanti e, come tale, per risolvere il problema bisogna partire dalla sua radice. Il traffico è una di quelle cose che mi fa perdere la pazienza.

A causa di questo problema molte persone trascorrono molto più tempo sui mezzi pubblici e al lavoro che nelle loro case, diminuendo così il tempo da dedicare alla propria famiglia. Questo è capitato spesso a me, non solo per la grande quantità di automobili, ma soprattutto perché il codice della strada non viene rispettato.

Un esempio: durante l'ora di punta non c'è spazio che si salvi dal traffico, anche le vie meno trafficate vengono letteralmente invase.

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Se siete alle strisce pedonali per attraversare la strada, difficilmente troverete qualcuno che vi farà passare

Mi ha scioccato molto quando, durante la mia prima volta negli Stati Uniti, avevo provato ad attraversare la strada. Il conducente dell'auto aveva addirittura aspettato che attraversassi la strada. Una cosa simile non mi era mai successa a Lima, e non sto esagerando, è la verità! Vi direi di provare ad attraversare la strada nel viale Javier Prado durante l'ora di punta, solo così potrete rendervi conto di quanto è difficile attraversare la strada, soprattutto negli incroci in cui ci sono le strisce pedonali ma non c'è un semaforo. Attraversare la strada a Lima è una vera e propria avventura, dato che bisogna fare molta attenzione all'umore dei conducenti per riuscire a capire se vi faranno passare tranquillamente oppure no.

Tuttavia, l'educazione stradale in Perù è ancora molto arretrata e di conseguenza ci sono ancora molte cose da fare per poter cambiare questa situazione. Soprattutto perché stressa non solo i conducenti, ma anche i pedoni, i quali non si sentono affatto protetti. Questa cosa mi rattrista parecchio, per questo motivo ho deciso di inserire questo aspetto nelle cose che non mi piacciono di Lima. Se volete sopravvivere nella giungla di cemento che caratterizza la città dei Re Magi, dovrete fare molta attenzione quando attraversate la strada!

L'abuso dei clacson

Se qui a Rimini l'unico "rumore" che sento al mattino sono i canti degli uccellini o, addirittura, il silenzio più assoluto, a Lima ogni mattina mi svegliavo in una situazione surreale. Pensate che non vivevo nemmeno in una strada principale e la mia stanza era lontana dalla strada! Tuttavia, ogni mattina mi risvegliavo con il forte rumore dei clacson delle auto all'ora di punta. Tutto qui, direte voi? No, perché in realtà gli autisti utilizzano il clacson ogni secondo, sembra quasi che si divertano!

La cosa più particolare di questa situazione è che gli autisti utilizzano il clacson in ogni momento: quando devono attraversare un incrocio, per insultare un altro conducente che a detta loro non sa guidare bene (come se loro fossero bravi). Questo si trasforma in un vero e proprio labirinto nelle nostre strade. Tuttavia, la cosa più fastidiosa di tutte è quando il semaforo è rosso ed è il turno per i pedoni di attraversare la strada. Se vi trovate in uno di questi momenti in una delle tante strade di Lima, troverete tutte le persone nelle auto pronte con la mano sul clacson e il piede sull'acceleratore, per riuscire a guadagnare quei secondi necessari per poter arrivare in orario al lavoro o a casa. Se solo riuscissimo a fargli capire che il clacson si utilizza solamente in casi rari ed eccezionali l'inquinamento acustico della città sarebbe ben diverso. Tuttavia, molte persone questa cosa non l'hanno ancora capita.

Io, ad esempio, ogni volta che prendo un taxi e vedo l'autista che si lamenta e abusa del clacson per nessun motivo cerco sempre di farglielo notare perché queste cose non le accetto, mi fanno imbestialire! I cambiamenti iniziano sempre da piccoli gesti, portati avanti da ogni individuo all'interno di una comunità. Solo in questo modo le cose possono cambiare. È questo che mi auguro per Lima, e spero che i suoi cittadini lo possano capire il prima possibile. Stiamo parlando di una città con quasi 9 milioni di abitanti dove il problema del traffico è una tematica molto difficile da dirimere per ognuno di noi. Oltre ai cittadini, anche le autorità sono in grosse difficoltà dato che non sono riuscite ad ottenere i risultati sperati. Sembra quasi di dover combattere un mostro gigante temuto da tutti, per questo motivo si preferisce convivere con il problema ma... Io non sono assolutamente d'accordo! La mia città ha bisogno di una forte rivoluzione del codice della strada in modo da poter risolvere il problema. Lima non si merita una situazione simile e, se non facciamo qualcosa ora, non riusciremo più a risolvere il problema!

La criminalità è all'ordine del giorno

Questo è uno dei problemi più complicati e difficili da risolvere nella mia tanto amata città. Il livello di criminalità è alle stelle. Non a caso tutti gli abitanti sono d'accordo nel dire che la delinquenza è il problema principale. Infatti, camminare per strada è pericoloso. Le persone non si sentono sicure e hanno sempre paura che qualcuno si possa avvicinare per derubarli.

Non ci sono zone della città che si salvano da questa situazione, infatti tutti i giorni ci sono casi di rapine in ogni lato della capitale. I ladri riescono ad operare sia tra i passanti, che tra i conducenti di auto. E non importa che sia giorno o sera, i crimini avvengono in continuazione e i controlli da parte della polizia sono praticamente assenti. Inoltre, le scarse misure di sicurezza che sono state adottate hanno fatto in modo che il problema aumentasse sempre di più. Non vi voglio spaventare, ma se leggete le notizie ogni mattina sui casi di furto resterete scioccati. Numerosi sono infatti gli attacchi nei confronti dei cittadini che, se oppongono resistenza, vengono addirittura uccisi. Il tutto per soldi o un telefonino.

La cosa peggiore non è solo questa. Se i ladri non trovano cose di valore si rischia addirittura di venire feriti o, nei casi peggiori, di morire. Questa situazione è inaccettabile ma è solo uno dei tanti "mostri" che non sono ancora stati risolti in questa città. Ora al governo c'è l'esecutivo PPK e si spera che in un modo o nell'altro i livelli di criminalità possano scendere. Questo per il bene di tutti i cittadini di Lima ma non solo, in una visione più amplia si può dire per il bene di tutti i Peruviani.

Personalmente, sono stata derubata diverse volte quindi ho molte storie da raccontare a riguardo. La prima volta mi avevano rubato il mio primo cellulare che mi aveva regalato mia zia e lo possedevo da meno di una settimana. Ero alla fermata dell'autobus e stavo andando all'università. Salita sull'autobus avevo messo il cellulare in borsa e, arrivata a destinazione, mi ero accorta di non averlo più. Quando ripenso a quel cellulare mi viene da sorridere, era così antico! Dalle dimensioni assomigliava ad un telefono fisso!

Ho imparato la lezione infatti, dopo quella volta metto sempre il cellulare nello zaino e, nei casi in cui non ce l'ho, evito di utilizzarlo. Tuttavia, con un altro cellulare sono stata molto sfortunata. Mi ero seduta in fondo all'autobus e stavo per vedermi con dei miei colleghi. Dato che ero quasi arrivata a destinazione avevo preso il cellulare per avvisare i miei amici. Indovinate che cosa era successo proprio in quel momento!? Un ragazzo aveva prenotato la fermata successiva e quando le porte si erano aperte aveva afferrato il mio cellulare ed era scappato via. Nessuno era riuscito a fermarlo ma è anche vero che nessuno cerca di aiutarti quando succedono queste cose. Alcune volte capita ma è davvero raro.

Un'altra volta invece sono stata derubata mentre andavo al lavoro. Avevo finito la colazione e mi stavo precipitando al lavoro quando mi sono accorta che qualcuno si stava avvicinando dietro di me. Pensavo fosse una persona che conoscevo ma quando mi sono girata ho visto che si trattava di quattro ragazzi. In una frazione di secondo hanno iniziato a rovistare tra le mie cose e spingendomi a terra, sono riusciti a portarmi via anche quel cellulare.

Se pensate che queste siano state le mie uniche esperienze vi sbagliate... Ce ne sono molte altre! Un'altra volta, invece, il furto era successo per una mia disattenzione. Non conoscevo la zona e, in poche parole, me l'ero cercata. Ero in taxi e mi ricordo di essere scesa nel viale Caqueta all'alba con un'amica per poi andare a casa mia. In realtà tutt'ora non so perché l'ho fatto. Sarebbe stato molto meglio farmi portare a casa direttamente dal tassista. Comunque, appena scesa dal taxi si sono avvicinate cinque persone e mi hanno derubata. Quella volta si sono presi il mio cellulare ma, in aggiunta, anche il borsellino. In realtà non conteneva soldi ma evidentemente per loro era abbastanza.

Quante volte invece sono stata testimone di un furto sui messi pubblici. Il problema della criminalità è molto delicato e non si può scherzare su queste cose. Ci sono state molte persone che hanno perso la vita a causa di questi furti e dobbiamo fare qualcosa affinché la situazione possa cambiare definitivamente. Pensare che mio fratello minore tra pochi anni dovrà vivere le esperienze che ho vissuto io mi spaventa. Quando un figlio inizia ad uscire di casa da solo, oltre alla sua paura, c'è anche quella di due genitori che sperano di veder tornare i casa i propri figli sani e salvi.

Oggi le zone con un tasso di delinquenza maggiore sono evidenziate in una mappa creata appositamente dalle autorità ma questo non è abbastanza. Chi di competenza deve mettersi una mano sul cuore e iniziare a cambiare questa situazione poco alla volta. Si tratta di un compito molto difficile ma so che prima o poi le cose cambieranno. Sono consapevole del fatto che la criminalità non scomparirà mai, ma è anche vero che i livelli possono diminuire. Quello che non tollero è che una persona possa perdere la vita per uno stupido cellulare. Queste cose non devono più succedere, mai più. Questo è quello che pensano la maggior parte degli abitanti di Lima che si sono riuniti in associazioni per cercare di contrastare il problema e rendere la città un posto più sicuro.

In realtà il problema è molto più complesso di quanto possa sembrare. Basti pensare che il carcere è una sorta di "scuola" per i ladri, i quali possono imparare come compiere nuovi crimini mentre sono reclusi. In questo modo una volta fuori continuano a macchiarsi di nuovi reati. Un altro tema che spaventa molto gli abitanti di Lima è quello dei sicari. Un giorno ho visto alla tele una notizia che raccontava che su internet si possono facilmente trovare i numeri dei sicari che, con meno di 300 €, possono uccidere una persona. Guardate come siamo ridotti noi "umani", che con pochi soldi decidiamo la morte di una persona.

Secondo me, questo è un problema psicologico che attanaglia la società peruviana. Se si vuole cambiare e rendere Lima una città più vivibile bisogna iniziare dando il buon esempio nelle scuole e offrire opportunità diverse alle persone più povere per evitare che possano effettuare cose così orribili per sopravvivere.

I termini “Manyas” (capito) e “Que paja” (che figata/che palle, a seconda del contesto):

Sì, ora ce l'ho anche con chi utilizza queste due espressioni. Non potete immaginare quanto siano insopportabili, mi fanno proprio impazzire! Solo gli abitanti di Lima utilizzano queste espressioni e non c'è cosa più fastidiosa. Io questi termini non li ho mai utilizzati! Anche se, ad essere sincera, alcuni dei miei amici li utilizzano spesso... Non a caso li odio! Amici, se state leggendo queste righe sappiate che sto scherzando, vi voglio bene! )

Il centralismo di Lima

Questo tema in particolare è per le province del Perù. Molti peruviani che non sono di Lima spesso si trovano esclusi dal boom economico che ha avuto il paese negli ultimi anni. In effetti, le grandi opere e costruzioni sono state svolte solo a Lima. Proprio su questo argomento, cari lettori, voglio mettervi in guardia perché non tutta la città di Lima è stata ricostruita. Ci sono molte zone, come ad esempio quella di Chuquitanta (ci sono stato di persona a votare), dove nemmeno ci sono strade asfaltate o marciapiedi. Il problema dell'accentramento è una questione difficile da affrontare, forse anche perché la vita in provincia è molto più tranquilla rispetto a quella in città. Infatti, la qualità della vita è decisamente molto più alta fuori da Lima. È anche vero che negli ultimi anni si sono sviluppate nuove città come, ad esempio, Trujillo e Arequipa; tuttavia, nessuna è paragonabile a Lima in quanto al numero di abitanti. Il tema del cetralismo è molto sentito da tutti i peruviani da molto anni orami. Infatti, sin dai tempi del presidente Alejandro Toledo si era cercato di dare più libertà alle autorità provinciali attraverso la creazione delle regioni e, di conseguenza, dei governi regionali. Tuttavia, questo ha portato ad aspetti negativi come i vari casi di corruzione avvenuti nel governo della regione di Ancash.

La discriminazione degli abitanti di Lima in tutte le sue sfumature e, in particolare, nel maschilismo

Di recente c'è stata la manifestazione "non una di meno", una dimostrazione pubblica famosa in tutto il mondo e che a Lima è stata in grado di riunire l'intera società. Tuttavia, io credo che il problema non si risolva dicendo no alla violenza sulle le donne ma vada combattuto alla radice. Bisogna insegnare sin da piccoli ai bambini che sia gli uomini che le donne hanno diritti e responsabilità. Immaginate che Perù sarebbe se da oggi e per 50 anni si insegnasse il rispetto di genere.

La discriminazione non colpisce solamente il tema della parità dei sessi ma anche le diverse classi sociali. Questo ultimo caso è molto evidente nella città, basti pensare al fatto che esiste un vero e proprio "muro della vergogna" per dividere le case dei ricchi da quelle dei poveri (in legno).

La discriminazione si manifesta in diversi modi, uno dei questi in particolare mi colpisce maggiormente: possiamo accettare che nel XXI secolo ci siano ancora persone convinte che il Perù non sia una nazione multietnica? Prendete Lima, ad esempio, è una città multiculturale con svariate etnie provenienti da ogni lato del Perù! Forse questo argomento si potrebbe ricollegare a quello del centralismo ma resta comunque il fatto che si tratta di qualcosa di inaccettabile. Lima, per me, è motivo di orgoglio. È una città che ha accolto chiunque, senza distinzione alcuna, ed i cittadini in cambio, per realizzare i loro sogni, sono riusciti a trasformarla in una città viva ed in costante crescita.

La discriminazione a Lima si può riscontrare anche nelle minoranze. Ad esempio, al giorno d'oggi, gli omosessuali non hanno il diritto civile di matrimonio con la persona amata. Spesso gli adulti preferiscono evitare queste tematiche ma per fortuna noto che i giovani (soprattutto a Lima) hanno opinioni diverse a riguardo. In questo modo la città sta diventando più tollerante a queste situazioni anche perché, come mai dovrebbe essere un problema dare diritti alle minoranze?

Per concludere con questo punto, vorrei dire che tutti abbiamo gli stessi diritti e, se non vengono lesi diritti altrui, la discriminazione di queste minoranze non ha motivazione. Anzi, si tratta di qualcosa di stupido che non dovrebbe esistere nella società di Lima.

I numerosi ritardi dei limegni alle riunioni

Questo argomento mi fa pensare a quando, ancora in università, mi mettevo d'accordo con i miei amici per svolgere dei lavori di gruppo. Ad esempio, alcune volte ci organizzavamo per vederci alle 9:00 ma, ora che arrivavano tutti, si erano già fatte le 11:30... Vi sembra normale? Ogni volta non si riusciva mai ad incontrarsi per l'ora che avevamo organizzato.

In Italia ho trovato una realtà diversa. Ovviamente esistono anche qui i ritardatari, ma in genere il ritardo è di pochi minuti e non ha niente a che vedere con quello dei limegni. Infatti, a Lima le persone arrivano tardi ovunque, sia che si tratti di un impegno lavorativo oppure personale.

Ormai, arrivati a questo punto dell'articolo, conoscete già la scusa che i limegni utilizzano per ogni loro ritardo... Il traffico ovviamente! Non li giustifico ma è vero che con un sistema di mezzi pubblici così arretrato, arrivare tardi è veramente una costante. Non a caso durante le riunioni di lavoro è normale arrivare in ritardo, infatti aspettare per molti non è più un problema. Devo essere sincera con voi, a me è successo molte volte ed in entrambi i casi: ho fatto aspettare ma ho anche aspettato tanto. Tra le due situazioni preferisco aspettare dato che mi vergogno molto all'idea di arrivare tardi ad una riunione!

Le persone che gettano piccoli rifiuti dai finestrini degli autobus

Ci sono molte persone che non rispettano la città; rispettarla significa amarla, curarla e proteggerla in ogni suo spazio, sia privato che pubblico. Tuttavia, questo non è contemplato da tutti gli abitanti di Lima. Spesso sui mezzi pubblici vedo molte persone che, a qualsiasi ora del giorno, non rispettano la città. Uomini e donne si comportano allo stesso modo, a partire dall'uomo in giacca e cravatta fino alla donna che si prepara per andare al lavoro. Seduti sull'autobus osservano il loro riflesso sui finestrini e, presi dalla fame, decidono di fare merenda con una banana o un mandarino che avevano comprato il fine settimana al mercato.

Specialmente la mattina quando le persone vanno al lavoro, si trovano molti esempi di cittadini che mangiano sui mezzi e, al posto di gettare i loro rifiuti nella spazzatura, li lanciano fuori dal finestrino dell'autobus senza nessun motivo. Credono di avere il diritto di poter sporcare la città in questo modo, è pazzesco. C'è da dire che non siamo tutti così e soprattutto dipende dal posto in cui ti trovi e dall'ora.

Purtroppo questa situazione è difficile da risolvere dato che le persone si comportano in questo modo di continuo e, spesso, senza nemmeno rendersene conto. Mi è capitato spesso di assistere ad una mamma o ad un papà che, senza problemi, prendevano i rifiuti del figlio e li buttavano fuori del finestrino. Questo non è l'unico esempio, quante volte, appena scesi dall'autobus, si vedono persone gettare i biglietti che non devono più utilizzare per terra.

Questo problema mi fa odiare la mia città. Odio come si comportano le persone che non hanno rispetto della città che li sta ospitando e dando l'opportunità di crescere nella vita. Immaginate come sarebbe Lima se tutti iniziassero a rispettarla e a trattarla in un modo più responsabile. Cambierebbe tutto e la città sarebbe totalmente diversa, con strade più pulite ed ordinate. Questo tipo di azioni sono una specie di "catena", mi ricordo ancora quando, per strada con il mio fratellino, avevo notato che aveva buttato per terra il suo biglietto dell'autobus. Che cosa avrei dovuto fare in quel momento? Bloccarlo e spiegargli che quelle cose non si fanno. In effetti, dopo quella volta non l'ha più fatto, aveva imparato la lezione. Questo dimostra che i bambini hanno tutte le possibilità per cambiare la città! Per questo motivo è importante che i limegni diano il buon esempio in modo che gli spazi pubblici siano ordinati e la città più pulita.

Sarà difficile e complicato? Forse sì, o forse no. Tutto dipende da noi. la nostra generazione ha un compito importante, educare i più piccoli per fare in modo che la città venga vista con occhi diversi e rispettata.

La corsa delle "combis" assassine

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Sono quasi le sette del mattino e molti limegni si apprestano ad andare al lavoro, escono di casa e cercano il bus più vicino per poter raggiungere la loro destinazione finale. In particolare, vi posso fare alcuni esempi. All'incrocio tra i viali Perú e Nicolas Dueñas, tra i distretti di San Martín de Porres e il Cercado de Lima si trovano i mezzi pubblici della linea "B". Questa tratta arriva fino alla fermata "Las Malvinas" dove le persone iniziano a prendere l'autobus. Tuttavia, i posti non bastano mai ma nonostante ciò il bigliettaio avvisa che in fondo ci sono ancora posti liberi. In questo modo nelle "combis", piccoli autobus tipici di Lima dove possono entrare al massimo 13 persone, arrivano a starci addirittura 20 persone. Il bigliettaio inizia quindi a scrutare la strada la zona per vedere se c'è ancora posto per altri passeggeri, per loro c'è sempre posto per un passeggero in più!

Lì nella linea "B" ci sono molte di queste persone con l'obiettivo di riuscire a guadagnare più passeggeri possibili. Questi, "ignari" del fatto che la "combi" sia pienissima, iniziano a guidare alla velocità della luce, quasi come se stessero gareggiando in una pista.

Mentre schiacciano l'acceleratore e vanno ad una velocità inaudita (sì, le gare automobilistiche dei film di Hollywood a confronto non sono niente), iniziano a competere tra di loro. Si superano, si osservano e si scambiano delle smorfie, non riescono ad accettare un sorpasso. Di conseguenza, creano uno dei problemi più delicati della mia città, ovvero quello della sicurezza sui mezzi di trasporto. Per capire quanto grande sia questo problema, vi dico solo che la polizia non è in grado di contrastarlo. Quindi, oltre al malcontento dei passeggeri che ogni mattina devono andare al lavoro, ci sono anche le tragiche morti dei pedoni che non possono più passeggiare per strada tranquillamente.

Questa situazione è uno dei tanti motivi per cui non sopporto Lima. In più molti cittadini appoggiano queste pratiche e, pur di arrivare in orario alla loro destinazione finale, non pensano ai risvolti negativi e tragici che queste possono avere.

Le persone che guidano ubriache la sera

Sono quasi le 7 di sera e molti limegni iniziano ad uscire dal lavoro, dalle università e, soprattutto, sono molto felici perché finalmente è arrivato venerdì. Se il traffico non è dei peggiori, in un'ora riescono ad arrivare a casa. Si preparano e poi escono con gli amici, per svagarsi un po'. Fino a qui niente di male.

Ma è ora che iniziano i problemi. Il limegno medio esce e per svagarsi inizia a bere con gli amici. Niente di male, penserete voi, certo se non fosse che il più delle volte chi beve guida anche. Non un bicchiere e nemmeno due ma molti di più. La serata passa e la percentuale di alcool nel sangue aumenta a dismisura. Finché non decidono che è giunta l'ora di andare a casa.

Senza un minimo di buon senso, ubriachi salgono sulla loro auto ed iniziano a guidare verso casa. Ed è qui che commettono un grosso errore che, spesso li porta fuori strada o a commettere incidenti. Nei casi "fortunati" finiscono contro a un palo ma purtroppo, ci sono anche casi in cui si schiantano e uccidono persone innocenti che, sfortunatamente, si trovavano proprio in quel posto.

Come vi ho detto più volte in questo post, il tema dei trasporti a Lima è un problema costante. Infatti, non c'è giorno in cui in città non si verifichi un incidente e, la cosa peggiore di tutte, è che le pene per chi commette questi reati non sono così severe. Infatti, nel peggiore dei casi si ritrovano subito in libertà per continuare a commettere gli stessi errori. Questo problema è talmente comune che si può notare anche in molte persone dello spettacolo che, al posto di dare il buon esempio, commettono gravi azioni e non vengono quasi mai puniti.

I limegni che attraversano la strada quando la precedenza è delle macchine

Fino ad ora abbiamo parlato dei conducenti, quasi come se fossero solo loro il vero problema. Tuttavia, sebbene possano compiere azioni gravi, questi non sono soli dato che ci sono numerose persone con altre colpe. Andiamo quindi a scoprire di cosa sto parlando.

Possiamo dare la colpa allo stress o alla mancanza di educazione civica dei limegni, ma molti di loro sfidano l'ordine pubblico, sia che si tratti di un semplice semaforo o addirittura della polizia. Facciamo un viaggio immaginario nella movimentata via Javier Prado. Spesso ad ogni incrocio del viale c'è un vigile urbano che dirigere il traffico. Tuttavia, ci sono persone che iniziano ad inveire contro il vigile per poter attraversare più velocemente la strada. Altre invece attraversano quando vedono che la strada è libera ma attenzione, è proprio qui che succedono gli incidenti peggiori e tanto comuni a Lima.

Ora spostiamoci nel centro della città, nella zona molto amata dai limegni, vale a dire il "jirón de la unión". Il centro cittadino è composto da strade strette, le quali creano un grosso problema dato che molti pedoni attraversano la strada anche se il semaforo è rosso e quindi sono senza la precedenza. In questo modo incorrono in grossi pericoli, anche se il traffico rende difficile il verificarsi di incidenti mortali nella zona.

Ricordo che alcuni anni fa era stata introdotta una legge per multare i pedoni irresponsabili e, se non ricordo male, la multa si aggirava intorno ai 20 €. Tuttavia, le persone non si sentivano affatto preoccupate di dover pagare una multa anzi, spesso si prendevano gioco della legge e ci scherzavano su. Cosa deve succedere per fare in modo che questa situazione possa cambiare? Quello dobbiamo fare per cambiare drasticamente questa situazione è educare le persone. Educarle in un modo molto più severo, in modo che possano capire che così facendo mettono in pericolo la loro vita.

La mancanza del rispetto per i ciclisti nella città

Nella gestione municipale dell'ex sindaco Susana Villarán si era cercato di riorganizzare le piste ciclabili nella città. Tuttavia, diversi mezzi di comunicazione, al posto di valorizzare quella gestione, l'hanno criticata fortemente dicendo che si trattava di una cosa che non avrebbe mai risolto il problema dei trasporti nella città. Ad essere sinceri, avevano ragione ma criticare in quel modo tutto quello che si stava cercando di svolgere non avrebbe aiutato la situazione.

Ora che vivo a Rimini mi rendo conto dell'importanza dell'usare le biciclette come mezzi di trasporto per raggiungere ogni lato della città. Per questo motivo bisognerebbe aumentare la sensibilità su questo argomento.

A Lima quasi nessuno rispetta i ciclisti. Mi ricordo di quando vivevo a Surquillo ed avevo un coinquilino argentino che utilizzava la bici quotidianamente per muoversi nella città e per andare al lavoro. In quel momento anche io avevo deciso di comprare una bici e utilizzarla per i miei spostamenti in città. Sinceramente, avevo notato che con la bicicletta riuscivo a risparmiare molto tempo e soldi. Ad esempio, se in autobus impiegavo 40 minuti per andare alle lezioni di inglese, in bici ci volevano solo 20 minuti dato che passavo per le piste ciclabili.

La bicicletta non ha benefici solo per il ciclista, ma anche per la città. Se più persone iniziassero ad utilizzare la bici ci sarebbero meno passeggeri sui mezzi di trasporto e quindi i rischi si diminuirebbero. Per non parlare dei livelli di inquinamento che subirebbero un forte calo.

I limegni che si bevono la birra in casa con la musica a tutto volume

Con l'arrivo del fine settimana, i limegni non perdono occasione per fare festa. Le persone comprano infatti casse di birra e iniziano a bere senza un limite: una, due, tre, quattro bottiglie. Bevono a dismisura e, una volta ubriachi, iniziano a mettere la musica a tutto volume disturbando così tutto il vicinato. E poco importa se rischiano di prendersi una multa per disturbo della quiete pubblica, è un momento di relax e queste persone vogliono solo divertirsi.

Le persone che ubriache fanno i loro bisogni per strada

Il contesto è sempre lo stesso, le persone vogliono fare festa e bevono fino ad ubriacarsi. Finché poi non devono andare in bagno, ed è qui che inizia il problema. Molte persone infatti, invece di cercare un bagno pubblico, fanno i loro bisogni per strada. Questa pratica è comune alle persone di tutte le età, dai giovani agli anziani. Ma nessuno dice niente a riguardo perché la cosa viene vista come qualcosa di naturale.

Le persone che abbandonano i loro animali per strada

Ci sono persone senza cuore che sono in grado di abbandonare i propri animali domestici. Di conseguenza, per strada si vedono spesso molti cani e gatti che vagano in cerca di cibo e amore. In questa categoria rientrano i gatti del Parco Kennedy, i quali sono stati abbandonati proprio in quella zona. Numerosi sono gli animali che, indifesi, vagano nel parco.

Tuttavia questa non è la unica zona in cui si possono trovare animali randagi infatti anche nel centro città e nella zona universitaria ci sono molti abbandoni. Sembra quasi che nessuno abbia più rispetto degli animali che un tempo aveva cresciuto con amore.

La mancanza di cura dei limegni nei confronti del fiume Rimac

Il fiume Rimac passa per il centro della città ed è proprio il suo nome da cui deriva il toponimo della città stessa. Infatti, si narra che siano stati gli spagnoli che arrivati in Perù, non riuscendo a pronunciare la parola "rimac", hanno cambiato la parola in Lima.

Il fiume Rimac è al giorno d'oggi uno dei fiumi più inquinati del Perù e le cause sono molteplici. I tubi di scarico immettono nell'acqua sostante nocive, senza parlare delle persone che aspettano la notte per gettare al suo interno i loro rifiuti. Questo mi ricorda una delle novelle dell'autore peruviano Julio Ramón Ribeiro intitolata "Los gallinazos sin plumas". Questo problema si deve principalmente alla mancata valorizzazione della zona, anche se non tutto è perduto dato che nella zona alta del fiume ci sono zone verdi dove l'inquinamento non è ancora iniziato.

Pensate che in epoca coloniale nel fiume si potevano trovare i calamari! Al giorno d'oggi questo ci fa sorridere dato che sarebbe impensabile mangiare qualcosa che provenga da quelle acque dal colore marrone torbido. Tutto questo ovviamente impedisce che ci possano essere esseri viventi nell'acqua!

Molto bene. Ora che ho dato l'anima per poter scrivere tutte queste cose negative su Lima, vi prometto che il prossimo post sarà sulle 17 cose che amo della città perché, come ha detto il grande poeta peruviano Cesar Vallejo, "Hay hermanos, muchísimo que hacer” (Fratelli, c'è molto da fare). Alla prossima!

Vi saluto con questo video su Youtube .


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