Maggi Ioanninesi - food porn e party hard

Coccole culinarie

In quegli ultimi giorni di maggio ce la vedemmo davvero bene, tra uscite serali, party e coccole culinarie.

La mattina, a volte, quando non avevamo fatto la spesa per la colazione o ci andava di viziarci, prendevamo l’autobus e andavamo da Motley, il mio bar-pasticceria preferito di tutta Ioannina. Gelati, torte e pasticcini fantastici, in un ambiente colorato, accogliente, completo di angolo giardino e gatti.

Tra l’altro, ce ne uscivamo ogni volta rotolando, visto che dimenticavamo puntualmente che oltre alla torta che avevamo ordinato, ci avrebbero portato sempre anche qualche dolce più semplice gratis per accompagnare il succo o il cappuccino.

Maggi Ioanninesi - food porn e party hard

Colazione da Motley, altro che Tiffany.

C’era però qualcosa che non andava. Dopo quattro mesi in Grecia, le cose che mi mancavano dell’Italia erano solo due: il mio gatto e la pizza.

Me la sognavo la notte. Certe volte non avevo semplicemente fame, avevo proprio un bisogno fisiologico di pizza, da brava ragazza campana che la mozzarella ce l’ha nel dna.

E devo dirvi con rammarico di averne provate cinque o sei tipi diversi a Ioannina, tra i locali del campus, i ristoranti e le vere e proprie pizzerie in centro, ma non ho trovato niente di neanche lontanamente comparabile neanche a una pessima pizza fatta in Italia.

L’impasto, gli ingredienti e il modo di cuocerla sono completamente diversi, quindi il prodotto finale non è pizza, o meglio, è “pizza greca”. Compreso ciò, con il tempo ho anche imparato ad apprezzarla, anche se ho continuato a soffrire di astinenza da pizza italiana fino al mio ritorno. 

Maggi Ioanninesi - food porn e party hard

La "pizza greca": il sugo sotto il formaggio è d'obbligo, altrimenti la pizza è troppo asciutta, e sulla margerita mettono le fette di pomodoro crudo e l'origano. Sullo sfondo, l'ameno paesaggio dai balconi del ST.

Nota: la “pizza” ha già ovviamente costi spropositati, soprattutto se comparati a quelli del gyros, ma non pensate neanche di farvela spedire a domicilio dalla città quando vi sentite pigri e non volete camminare fino all’altra parte del campus per cenare, perché la consegna costa un occhio della testa e non ne vale proprio la pena!

Party hard, Ioannina edition

La musica greca che mettono nei club è davvero orribile. Questo, almeno, è il giudizio generale di greci e non. Io durante l’inverno ero stata tre volte contate in discoteca, solo dopo le serate a tsipouro e solo in compagnia delle ragazze erasmus polacche e degli esners greci, quindi non ricordo granchè ma so che non mi era piaciuto per niente.

D’estate invece la situazione era notevolmente migliorata: i club al chiuso chiudono quasi tutti, per lasciare il posto a bellissimi party all’aperto in cui c’è vita dalle prime ore notturne fino ad alba inoltrata. Tutti ci vanno anche perché quelle sono le ultime occasioni per stare tutti insieme prima dell’arrivo dell’estate.

Maggi Ioanninesi - food porn e party hard

Alba post-party al theatraki, con i ragazzi che alle sette del mattino non accennano a voler tornare a casa :p

Il Traffic Light

Prima che chiudesse, al Mavro Provato (letteralmente, la “pecora nera”), una delle più famose discoteche di Ioannina, venne organizzato il Traffic Light: per chi non lo sapesse, è una serata in cui prima di entrare c’è la possiblità di pitturarsi addosso di verde, giallo o rosso per far sapere agli altri partecipanti al party se si è liberi e quindi alla ricerca di nuove conoscenze oppure impegnati.

La verità è che tutti noi, almeno quella sera, ci divertimmo a disegnarci addosso a vicenda sgorbi vari con tutti i colori, passando il resto della serata ad approfittare degli sconti ESN sui drink che il club offre.

Il locale è molto piccolo e quella sera era affollatissimo, ma con un po’ di maestria riuscimmo persino a trovare lo spazio necessario ad accennare qualche movimento di danza sulle note della sempre orrida musica greca e internazionale che veniva messa.

I party al teatraki

Di gran lunga più divertenti furono però i party al theatraki che venivano organizzati ogni finesettimana. Affacciato sul lungolago e a due passi dai locali più chic del centro per i cocktail, questo piccolo teatro all’aperto offre uno spazio perfetto per passare la serata all’aperto a bere, chiacchierare e ballare.

Alcuni ragazzi organizzavano ogni volta un banchetto per comprare cocktail semplici ed economici, mentre in genere a mettere la musica c'erano vari dj che si davano il cambio durante la serata.

Ci è capitato anche di restare lì tutta la notte ad aspettare l’alba, che vista da lì, riflessa sull’acqua del lago, è qualcosa di meraviglioso e impagabile, per riprendere il primo autobus del mattino per il campus, risparmiando, così, anche i soldi per il taxi notturno.

Tassativo il souvlaki delle quattro del mattino!

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Il cielo sul theatraki



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