Il mio grosso, grasso Carnevale greco

il-mio-grosso-grasso-carnevale-greco-f68Ioannina, tsamales. Fonte: http://s.nbst.gr/files/1/2013/03/16/image_1363464157477.medium.png

Ai Greci piace da matti festeggiare. Prima ancora di assistere alla lunga, ricca Pasqua ortodossa, mi ero già resa conto di questa cosa quando, settimane prima, a Ioannina, ci trovammo nel periodo del Carnevale.

Questa festa, almeno nella mia città, ormai passa quasi inosservata… È una festività sentita più dai piccoli che dai grandi, che si ormai manifesta appena con i coriandoli lasciati in giro dai bambini vestiti da damine e supereoi la domenica. Forse è per questo motivo che mi ha sorpreso da subito il modo in cui i ragazzi della mia età, e tutta la popolazione del campus e della città di Ioannina in generale, hanno accolto e organizzato con entusiasmo tutti i preparativi per festeggiare come si deve le giornate principali di questo lungo carnevale greco: infatti, il periodo delle Apokries (letteralmente, “togliere la carne”) comincia dieci settimane prima della Pasqua ortodossa e finisce all’inizio della Quaresima, durando, quindi, ben tre settimane.

A differenza della Pasqua ortodossa, che ho potuto vivere a pieno e da vicino grazie all’accoglienza della famiglia di un amico di Vòlos conosciuto a Ioannina, per quanto riguarda il Carnevale greco ho potuto cogliere solo alcuni dei momenti principali di questo periodo, quelli tutto sommato più divertenti e adatti ad intrattenere i ragazzi erasmus, grazie agli eventi organizzati dall’ESN locale.

Ci trovammo così catapultati direttamente nei festeggiamenti dello Tsiknopempti, a metà della seconda settimana di Carnevale. Cosa significa il termine? Beh, pempti è il giovedì, mentre tsikno indica l’odore della carne arrostita. Molto greco, no? Questa festività potrebbe corrispondere grosso modo al nostro martedì grasso, e viene celebrata essenzialmente per aprire l’ultimo finesettimana in cui l’osservante ortodosso può mangiare carne. Considerato l’amore immenso dei greci per questo alimento, l’addio non può che essere dato in grande stile, con barbecue sparsi in tutta la città che riempiono l’aria di una nuvola di fumo e di profumo di carne arrostita, elemento da cui prende il nome, quindi, la giornata di festa.

il-mio-grosso-grasso-carnevale-greco-188Souvlaki conditi e pronti per esseri messi sul barbecue. Fonte, la pagina facebook della ESN Ioannina : https://www.facebook.com/ESN-Ioannina-161771113897697/?fref=ts

I ragazzi della ESN organizzarono per noi una grigliata nei pressi del loro ufficio e della mensa, all’interno del campus, comprando per tutti souvlaki e birra. L’onnipresente pioggia tipica di Ioannina non ci impedì di arrostire e mangiare tutto, proseguendo i festeggiamenti. Un’altra usanza tipica di questa giornata e, in generale, di tutto il periodo del carnevale, è quello di vestirsi e truccarsi nella maniera più buffa e ridicola possibile. All’inizio non prendemmo questo avvertimento sul serio, presentandoci al party con abiti “civili”, ma in breve ci trovammo con corna di plastica in testa, boa di piume e occhiali strambi addosso, a imparare tutti insieme a ballare il sirtò. Nonostante questo ballo sia tra i più semplici, contando solo tre passi, a me manca totalmente il senso del ritmo, e senza un greco “di sostegno” a fianco non mi riusciva proprio di stare al passo con il corteo circolare che si crea quando si ballano le varie danze tradizionali con cui i ragazzi greci festeggiano un po’ di tutto! Per quanto riguarda i “costumi”, da Junbo troverete sicuramente qualcosa che faccia al caso vostro nel vastissimo assortimento di cianfrusaglie a tema, e ad un ottimo prezzo.

il-mio-grosso-grasso-carnevale-greco-564Si balla e si festeggia durante lo Tsiknopempti, al campus di Ioannina. Fonte, la pagina facebook della ESN Ioannina: https://www.facebook.com/ESN-Ioannina-161771113897697/?fref=ts

Esattamente dieci giorni dopo, durante l’ultima domenica delle Apokries, ovunque si festeggia nuovamente in grande stile la chiusura di questo periodo, in maniera diversa a seconda della zona. Uno dei Carnevali più famosi è sicuramente quello di Patra, per cui, inizialmente, saremmo dovute partire insieme ad altri ragazzi, ma alla fine ci lasciammo convincere a restare a Ioannina per assistere alla versione locale di quest’ultimo giorno, ritenuta, a ragione, molto più caratteristica e speciale.

A Patra, infatti, si festeggia in grande stile con sfilate di carri e baldoria tutta la notte, un evento sicuramente divertente e notevole, ma tutto sommato simile a quello che possiamo vedere nelle grandi città italiane del Carnevale, come Viareggio o Venezia. A Ioannina, invece, si festeggia con gli tsamales: grandi falò vengono accessi in varie parti della città, e attorno a questi fuochi si balla, si canta, si mangia e si beve a prezzi irrisori e in alcune parti della città, grazie alla generosità di qualche vecchietto affabile e forse un po' brillo, addirittura gratis

Nonostate la pioggia leggera, è stata un’esperienza incredibile…Tutti erano mascherati, questa volta in maniera più simile al nostro carnevale, quindi non necessariamente con attributi ridicoli o divertenti, e abbiamo passato la notte a girare per la città visitando i vari tsamales e festeggiando. Quello più bello e affollato si trovava, addirittura, dentro le mura del castello, appena dopo l'ingresso principale.

il-mio-grosso-grasso-carnevale-greco-fe2Tsamales, i grandi falò che si accendono nelle piazze principali di Ioannina durante l'ultima domenica delle Apokries. Fonte: http://www.imerisia.gr/article.asp?catid=26510&subid=2&pubid=113463843

il-mio-grosso-grasso-carnevale-greco-332Festeggiamenti mascherati intorno agli Tsamales :)

Come nota finale, mi fa piacere avvisarvi che in questo periodo di festa anche la mensa del campus si adeguò per un paio di giorni, offrendo souvlaki e, al posto del solito pane, il lagana, un pane quaresimale azzimo che, tradizionalmente, si dovrebbe preparare il lunedì dopo il periodo del Carnevale, chiamato “lunedì pulito”, ma che in realtà ho trovato e mangiato anche in altre occasioni.


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