Aprile a Ioannina - Welcome back, Spring!

aprile-ioannina-welcome-back-spring-0de5Campus universitario di Ioannina, vista dal balcone delle stanze nella residenza ΣT

Che magia che è la primavera a Ioannina! Due settimane di assenza, e il clima uggioso e imbronciato della cittadina sul lago aveva lasciato il posto a temperature più miti e sorridenti e cieli tersi. Sapeste com’è bello svegliarsi la mattina e, come prima cosa, gettare uno sguardo dalla finestra verso le montagne sul retro delle residenze degli erasmus!

Al ritorno da Atene, ci prendemmo qualche giorno per organizzare i viaggi futuri, da conciliare con le consegne dei saggi per gli esami, il corso di greco e altri impegni di cui poi vi parlerò nei post successivi. La lista di mete da visitare si faceva sempre più lunga, quindi programmammo per l’ultima settimana del mese un viaggio molto particolare. Il nostro più caro amico greco, Sotiris, infatti, ci aveva fatto una proposta fantastica: andare a passare le due settimane della Pasqua ortodossa in un’adorabile casetta vacanze della sua famiglia, in un piccolo villaggio del Pelion, per assistere un po' alle tradizioni religiose, conoscere la sua famiglia e visitare la Magnesia, piccola area della più vasta regione della Tessaglia. Da lì ci avrebbe scarrozzato in giro per i vari paesini del Pelion e altre mete della Tessaglia, tra cui la città dove Sotiris abita con la famiglia, Vòlos. Da lì avevamo poi intenzione di prendere un autobus e passare qualche giorno in più ad Atene, da usare stavolta soprattutto come “base” per visitare alcune mete più vicine e meglio collegate rispetto a Vòlos. Ma di questo bel viaggio vi parlerò meglio nei post successivi. 

Onde evitare di trovarci a dover trascorrere l’ultimo periodo di Erasmus chiuse tra le stanze delle residenze e i tavoli della biblioteca, e considerando il fatto che la politica sulla permanenza degli erasmus a Ioannina era molto diversa dagli accordi presi prima di partire, abbiamo deciso, quindi, di restare in città per le tre settimane successive, a lavorare su vari progetti che avevamo in cantiere e a goderci la rilassante e piacevole vita universitaria primaverile di Ioannina.

La città

Sebbene la vita notturna della città sia vivissima anche in pieno inverno, in primavera le cose da fare e i posti dove andare, ovviamente, cambiano. A mano a mano che arriva il caldo, alcune delle discoteche cominciano a chiudere. Con la fine del semestre e l’estate, infatti, la città tende a svuotarsi perché tutti gli studenti, la maggior parte fuori sede, tornano a casa. A sostituire le discoteche arrivano, però, delle fantastiche feste organizzate all’aperto, soprattutto al theatraki, lungo il paralimnio (il lungolago), oppure alle vecchie residenze universitarie, collocate in una zona tra il campus e il centro della città.

Per la maggior parte degli adorabili localini notturni in cui si va a bere tsipouro e mangiare mezes, la situazione cambia poco e niente, visto che i tavolini fuori sono presenti anche in pieno inverno, grazie ovviamente alla presenza degli impianti di riscaldamento. Idem per i posti dove si compra il souvlaki o la pita gyros. 

aprile-ioannina-welcome-back-spring-57e6Νησί Ιωαννίνων, l'isoletta senza nome al centro del lago di Ioannina

Un giro sull’isola è ovviamente d’obbligo. A volte organizzano partite di calcio nel campetto dell’isola, e potreste andare a fare il tifo oppure andare a giocare, se siete tipi sportivi. Visti i prezzi turistici dei locali, però, vi consiglio ovviamente di tenere d’occhio gli orari dei traghetti, che con l’arrivo del caldo aggiungono nuove corse prolungando l’orario serale, per tornare in città a bere e mangiare. Se poi volete proprio provare qualcosa di tipico, pare che una specialità siano le rane, pescate nel lago dai pescatori dell’isola con una tecnica di pesca particolare.

Fate più passeggiate possibili lungo il paralimnio. La domenica pomeriggio, andare a prendere un caffè e un gelato in quei bellissimi bar affacciati sul lago diventerà una piacevole abitudine, anche se potrebbe richiedere un po’ di caparbia, in quanto le distese immense di tavolini saranno brulicanti di ragazzi a ogni ora. Tra lo shopping nei negozi del centro e le chiacchiere sedute a guardare il tramonto sul lago, i weekend passeranno in un attimo.

Il campus

Se poi non avete voglia di prendere l’autobus per scendere in città, con il bel tempo la voglia di allenarsi o semplicemente passeggiare un po’ allo stadio, prendendo finalmente un po’ di sole, sarà automatica. Ci sono tantissimi ragazzi che vengono ad allenarsi nello stadio e nella palestra del campus, vengono organizzate quasi ogni giorni partite di basket e, anche nei piccoli ambienti sotto la scalinata dello stadio, ci sono vari attrezzi e addirittura lezioni settimanali di vari sport a cui poter prendere parte. Se poi preferite il tennis o il calcio, ci sono campi appositi anche per quello, a due passi dalle residenze.

Dopo l’allenamento o la passeggiata, un gelato o un caffè freddo da prendere sulla terrazza del kylikeio (ognuno dei vari kylikeia sparsi per il campus ne ha una) è d’obbligo.

L’ESN, che nell’ultimo anno, grazie al mio caro amico Sotiris che ne è ora il responsabile locale, è diventata ancora più viva e attenta alle esigenze degli erasmus e a iniziative volte al divertimento, ma anche al volontariato e alla conoscenza del territorio, ogni primavera organizza gite fuori porta di un giorno, in genere a Perama e/o Dodona, party e giornate dedicate ai tanti sport che si possono praticare nella zona di Zagori. Noi, ad esempio, siamo andate a fare rafting, ed abbiamo passato una giornata fantastica! Ve ne parlerò meglio in un post a parte. Se non dovessero organizzare niente del genere nel periodo in cui sarete lì, anche se non credo, basta chiedere e vedere se ci sono abbastanza adesioni per far partire l’iniziativa.

Il menù della mensa, purtroppo, non subisce grandi cambiamenti con l’arrivo del caldo. Ho impresso in mente il ricordo degli ultimi giorni estivi prima della partenza, con l’afa incredibile che rende l’aria del campus un deserto irrespirabile, in cui ci trascinavamo sotto il sole per giungere alla leschi (la mensa) e trangugiare la stessa zuppa bollente di sempre. Che incubo. 

Presa da un’euforia creativa creata dalla noia pre-partenza e dall’arrivo borsa di studio, ho fatto acquisti folli da Junbo, comprando, oltre a cose più utili, specchi, bandiere, stickers e altro per decorare la stanza, infrangendo il divieto di affiggere cose alle pareti delle stanze universitarie. Le signore delle pulizie, per fortuna, sono state sempre adorabili, e non mi hanno mai dato problemi al riguardo, anzi. Ovviamente, alla partenza non ho lasciato nulla in stanza. Ok, forse c’è una piccolissima incisione nascosta da qualche parte, ma dubito che qualcuno la troverà mai… Se vi dovesse capitare di finire nella mia stanza, la mitica n. 111 del ΣΤ, provate a cercarla, e fatemi sapere se riuscite a individuarla! 

aprile-ioannina-welcome-back-spring-c1d9Alcune foto della mia stanza, la n. 111 della residenza universitaria ΣΤ

Non mi ero preoccupata più di tanto, anche considerando l’urban style un po’ da ghetto che pervade tutto il campus. Lungi dal darmi fastidio, questo elemento mi ha affascinato tantissimo, e con la scusa del caldo ho anche passato qualche pomeriggio a sviluppare una piccola ricerca personale, raccogliendo in un video alcune fotografie estermporanee scattate con il cellulare, una “tecnica” che credevo più affine ed idonea a catturare la natura e la bellezza un po’ ruvida e decadente di tutti gli ambienti del campus. Se volete dargli un’occhiata, trovate il link qui.

aprile-ioannina-welcome-back-spring-7e36Campus universitario di Ioannina, bagni del dipartimento di storia e archeologia

aprile-ioannina-welcome-back-spring-006cCampus universitario di Ioannina, residenze nei pressi della mensa

 


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