Huesca, un sorprendente incanto

Sempre al nord della Spagna, a qualche oretta da San Sebastian (circa 4 ore e mezzo), si trova Huesca, una piccola città di circa 50 mila abitanti, capitale della provincia che porta lo stesso nome, nella comunità autonoma di Aragona

Come arrivare a Huesca?

Prendendo l’aereo si può scegliere di arrivare all’aeroporto di Barcellona (El Prat) o all’aeroporto di Saragozza

Da Barcellona

L’aeroporto di Barcellona è abbastanza ben collegato. L’ideale per arrivare a Huesca è prendere la metro dall’aeroporto con linea diretta fino a Sants (stazione di Barcellona). Da lì, bisogna prendere un bus (meglio comprare il biglietto in anticipo su internet) che ti porta fino alla stazione di Huesca, che si trova vicino il centro. Il tragitto in bus ha una durata media di 4 ore ed un costo medio di 30€, a seconda dell’ora scelta. 

Da Saragozza

È assolutamente la prima opzione alla quale dovete pensare! Saragozza è localizzata a solamente 40 minuti circa in macchina da Huesca. Una volta arrivati a Saragozza potete prendere un BlaBlaCar fino a Huesca (tantissime persone fanno questo tragitto tutti i giorni a qualsiasi ora) o prendere il bus dall’aeroporto che vi porta direttamente a Huesca. 

Consiglio per gli studenti Erasmus: mettetevi in contatto con i tutors ESN non appena arrivati in Spagna, ovunque voi siate, in modo da comprare la carta ESN con solo 10€. Quest’ultima offre tantissimi vantaggi come: entrate gratuite nei club di Saragozza e consumazioni a prezzi ridotte, 10 viaggi in aereo con 15% di sconto (i biglietti includono pure un bagaglio di 20kg), e molto altro ancora, dipendendo dagli accordi annuali in vigore.

Huesca, città sicura a qualsiasi ora

Si dice che Huesca sia una delle città più sicure della Spagna, e questo posso certamente confermarlo. Sono stata a Huesca perché mia sorella ha studiato lì grazie al programma Erasmus+, presso l’“Universidad de Zaragoza” nel Campus di Huesca. 

Uscivamo sempre a piedi, anche di notte, a qualsiasi ora, e non abbiamo mai corso nessun rischio. Mia sorella mi ripeteva spesso questa caratteristica di Huesca già prima che andassi a trovarla e ne ero incredula fino a quando vi ho messo piede, perché, d’altro conto, io non mi sentivo affatto in sicurezza à Middlesbrough (città britannica in cui ho vissuto durante l’intero anno del mio programma Erasmus+).

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L'università di Saragozza

L’ “Universidad de Zaragoza” è un’università pubblica distribuita geograficamente tra i campus di Saragozza, Huesca, Jaca, Teruel e La Almunia de Doña Godina, tutti nella comunità autonoma di Aragona. Fondata nel 1542, nel 2014 riunisce più di 30.000 studenti e 3.000 insegnanti nei suoi 22 centri e 74 proprie lauree e studi. La Universidad de Empresa y Gestión Publica di Huesca offre lezioni gratuite di spagnolo agli studenti Erasmus, 4 ore alla settimana. I professori della Facoltà, oltre all'insegnamento, dedicano gran parte del loro tempo a progetti di ricerca, pratiche scritte e presentazioni orali, per una migliore comprensione della teoria. I professori, la segretaria e gli altri collaboratori della Facoltà sono molto disponibili ed empatici nell'offrire aiuto nella documentazione amministrativa (iscrizione all'università, immatricolazione e la scelta delle materie). É inoltre disponibile un ufficio di Relazioni Internazionali, ad intera disposizione degli studenti stranieri.

La Facoltà di Economia e Gestione Pubblica di Huesca offre diversi servizi: caffetteria/mensa a prezzi davvero interessanti (5,80€ il menu per gli studenti con un piatto a scelta, bevande e dessert), dormitorio universitario, biblioteca, riprografia, sale computer, e tanto altro ancora. Un vantaggio delle università in Spagna sono le "ore di tutoría" durante le quali gli insegnanti mettono a disposizione 2-3 ore al giorno (2 giorni stabiliti alla settimana) per chiarire i dubbi degli studenti su determinate lezioni / esercizi pratici / consigli / capitoli.

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I vantaggi Erasmus

A Huesca, gli studenti Erasmus sono accolti con entusiasmo sin dal primo giorno tanto dai docenti universitari che dai tutors (solitamente "Ex - Erasmus"). Quest’ultimi si mettono in contatto con i futuri studenti Erasmus che saranno in città durante il semestre o tutto l'anno già prima del loro arrivo, creando un gruppo WhatsApp comune. I tutors appartengono all'ESN (Erasmus Student Network), un'organizzazione no-profit presente in tutta Europa che aiuta gli studenti in scambio durante il loro soggiorno nel paese ospitante, aiutandoli nella loro integrazione nella città e nell'università.

Coordinati con l'organizzazione ESN di Saragozza, organizzano attività di benvenuto facendo visitare Huesca e dintorni, organizzando viaggi, feste e tanti altri eventi. Molti di loro hanno studiato all’estero grazie al Programma Erasmus e vogliono restituire l'aiuto ricevuto. È importante dire che sono volontari, e che, pertanto, non ricevono denaro in cambio. Offrono il loro aiuto per passione, in modo da poter incontrare persone internazionali. Assistono gli studenti Erasmus durante tutto il periodo della loro permanenza nella città, aiutandoli nella ricerca di un appartamento o nel raggiungere la città da diversi aeroporti, dando consigli e organizzando incontri favorendo/spronando l’integrazione. 

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Alloggiare a Huesca : la ricerca di un "piso"

Trovare una stanza in un appartamento condiviso con altri inquilini non è per nulla difficile. Il modo più semplice per trovarla è pubblicando un annuncio sulla pagina Facebook “De piso en piso – Pisos estudiantes Huesca”, la quale permette di mettersi in contatto con tantissimi altri studenti che cercano coinquilini. Per gli studenti Erasmus il primo passo da fare è chiedere direttamente ai tutors ESN, nel caso in cui voleste condividere la casa con altri studenti stranieri.

Un’altra forma efficace è la pagina web “Easypiso.com”, nella quale si possono trovare stanze in appartamenti da condividere. Questa soluzione è meno conveniente della prima in quanto presenta delle limitazioni. Iscrivendosi gratuitamente non si possono contattare tutti i proprietari delle stanze proposte. Sarà possibile solo pagando il pacchetto Premium che varia dai 9,99€ (per una settimana) ai 39,99€ (per un mese).

Coloro che frequentano l’Università di “Empresa y Gestión Pública” hanno a disposizione degli annunci proposti dall’università stessa per un prezzo medio per stanza che va dai 200 ai 250€ al mese (con o senza tasse comprese, dipendendo dalla casa).   

Consiglio: è importante condividere la casa con nativi spagnoli in modo da poter raggiungere gli obiettivi dello scambio, come l’apprendimento o il miglioramento della lingua o la comprensione della cultura e delle abitudini spagnole.  

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Quartieri da escludere

Come già detto prima, Huesca è una città piccola e sicura, pertanto non ci sono quartieri da escludere. Solamente l’Avenida Ramón y Cajal è conosciuta per essere un pò più “pericolosa” per via dei tanti immigrati che vi vivono, anche se, personalmente, non ho mai trovato nessun tipo di pericolo. D’altronde è una via vicinissima al centro della città, per cui non si corre alcun rischio. 

Essendo piccola tutto è vicino. In circa 15 minuti a piedi si arriva a qualsiasi punto della città si svoglia. 

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L’approccio con gli spagnoli 

Anche se la Spagna è un Paese molto aperto alle culture straniere, a Huesca gli studenti sono molto chiusi. Non è solito che gli studenti facciano il primo passo. È importante, quindi, che siate voi a farlo per primi. Perché? 

Huesca è una piccola città dove gli studenti non sono abituati a parlare con gente proveniente da paesi diversi. Questa loro limitazione è provocata soprattutto dalla mancanza di comunicazione in lingua straniera. Non rimanere sbalordito! Il livello in lingue straniere degli spagnoli non è elevato, ecco perché hanno timore a fare il primo passo verso gli stranieri, proprio perché hanno paura di non capire o di non essere compresi. Sono pochissimi coloro che parlano l’inglese, per esempio, non parlando poi dell’italiano.

D’altra parte, dal momento in cui si rendono conto dell’interesse che mostri nel volerti integrare, cambiano atteggiamento, aiutandoti nelle difficoltà che potresti riscontrare e integrandoti nel loro gruppo, mostrando le persone di cuore che, in realtà, sono. 

I professori, invece, cercano molto di aiutare gli studenti stranieri. Per esempio, nel caso in cui si debba realizzare un lavoro o pratica in gruppo, obbligano i gruppi di studenti spagnoli a integrare almeno uno studente Erasmus, in modo de creare omogeneità e integrazione. 

Buon Erasmus e in bocca al lupo a tutti miei cari viaggiatori!


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