Hue - La Pagoda della Signora Celestiale e l'Auto-Immolazione di Thich Quang Duc
Un giorno, leggendo i tesori delle storie vietnamite di Nguyen Dong Chi, mi sono imbattuto nella storia della Pagoda di Thien Mu. (La Pagoda della Signora Celestiale)
1 - Le Leggende della Pagoda
Si dice che quando Lord Nguyen Hoang era alla ricerca della terra per fondare la capitale del Vietnam, sul versante del Fiume dei Profumi incontrò una donna anziana dai capelli bianchi.
Il Lord si rivolse alla vecchia donna, quando lei gli diede un mestolo e gli disse:
"Hai preso questo profumo giù dal fiume, dove esso bruciò, dove si trova il luogo di cui tu hai bisogno".
Nguyen Hoang credette alla vecchia signora; lui aveva spazzato via l'ondata di Profumo della città imperiale di Hue, adesso compressa nei bruciatori d'incenso. Dio si fermò li, aprì la terra, costruì la dinastia Nguyen sopravvissuta per 200 anni in 13 dinastie successive. Grazie alla vecchia donna che diede consiglio a Nguyen Hoang, lui costruì un tempio nel luogo in cui incontrò il vecchio uomo in preghiera e lo chiamò "Thien Mu Pagoda".
Se traduci Thien Mu, significa che lei-la signora era stata mandata da Dio. Infatti, per quanto ne sappia, sempre lì esisteva un tempio Cham - persone leggendarie che hanno vissuto ad Hue, tuttavia, per decisione del Lord Nguyen Hoang, fu costruito un nuovo tempio.
Inoltre, so che la costruzione del tempio del Lord Nguyen Hoang è legata anche ad un'altra leggenda. La leggenda nasce dall'idea che Ha Khe fosse una collina sacra. Nella dinastia Tang c'è il generale Cao Bien che ha viaggiato per mari e monti alla ricerca del sacro cammino (il cammino per diventare re) così da distruggerlo. Cao Bien individuò la collina sacra in Ha Khe e scavò nelle colline lungo la via così da impedire l'insediamento sulla collina sacra. Quella notte gli apparve pero' una bellissima donna dall'aspetto giovane, ma con i capelli grigi, il cui vestito rosso giaceva ai piedi della collina; lei disse ad alta voce:
"Arriverà colui che traccerà il suo percorso sulla montagna, per costruire il circuito per la marea, sarà colui che porrà le fondamenta del tempio buddista, sotto richiesta dello spirito tornato su questa montagna per aiutare il Paese, non c'è nulla di cui temere".
La donna finì di parlare e scomparve all'improvviso. Da allora, il monte viene chiamato Thien Mu (la donna mandata dal dio della montagna). Tuttavia, visitando la Pagoda Thien Mu, mi rendo conto del perchè questo tempio sia ritenuto il più bello di tutto il Vietnam; la Pagoda si trova su una collina nell'antico comune Ha Khe che si affaccia sul fiume Huong, come se la testa del dragone si fosse voltata 5km ad ovest dalla città di Hue.
Immagino che questa fosse una collina deserta nel villaggio An Ninh, del distretto Huong Tra, ora circoscrizione di Huong Long, città di Hue. Sotto gli occhi dei nostri antenati, la collocazione della Pagoda Thien Mu è assai rara ma in armonia con la natura. La Pagoda si trova su una collina con molti alberi verdi e rigogliosi, dietro le lunghe catene montuose, di fronte al Fiume dei Profumi, come vele di seta che abbracciano i colli creando armonia tra un'architettura romantica e la natura. Il tempio ha un ampio campo di circa 4 ettari, circondato lungo il perimetro da un ampio muro di mattoni, di fronte alla torre della famiglia dietro il tempio; tutto ciò appare solenne ed eccentrico allo stesso tempo.
La torre Phuoc Duyen - la torre più alta della Pagoda di Hue
La mia famiglia ha visitato la Pagoda durante la loro gita ad Hue! Quel giorno, la nostra famiglia ebbe la fortuna di visitare la torre Phuoc Duyen, che è il simbolo più famoso della Pagoda Thien Mu.
La torre è alta 21 metri, è composta da 7 piani, fu costruita di fronte al tempio. Ogni piano ha una statua di Budda. Dentro c'è una scala a chiocciola che porta al terrazzo dove c'è una statua di Budda dorata. Di fronte alla torre c'è il tempio Huong Nguyen. La Pagoda Thien Mu adesso ha due campane. Una di esse fu costruita nel 1710 in una casa ottagonale alla destra della torre Phuoc Duyen, su cui c'è l'iscrizione di Lord Nguyen Phuc Chu. Questa campana è adesso solo parte del tempio, non è più attiva.
Quando la campana aveva il compito di mantenere il ritmo della campana di Thien Mu, era il 14esimo anno dell'imperatore Gia Long. Mi sono appena ricordato una strofa folkloristica!
Il vento soffia, le foglie cadono
La campana Thien Mu suona, il codardo Tho Xuong se la canta
Inoltre, so che alla Pagoda Thien Mu è legata anche una tragica storia d'amore, viene ancora tramandato che sia quindi una zona maledetta. Gli abitanti di Hue usano la leggenda per spiegare perchè le coppie vi si rechino raramente a pregare insieme. Io ho viaggiato da solo ad Hue, ma non visitato la Pagoda Thien Mu con la mia ragazza per lo stesso motivo.
2 - La tragica storia d'amore della Pagoda Thien Mu!
La leggenda dice che, nella dinastia Nguyen, c'era un'adorabile coppia. La ragazza aveva origini nobili, piena d'onore, matura, gentile, piena di sensibilità, virtù e purezza. Il ragazzo era orfano e povero. Perciò la loro relazione riceveva dure opposizioni dalla famiglia della ragazza. Per 5 anni, si sono visti di nascosto e lui cercava di convincere la ragazza, invano, a lavorare sulla costa. Insieme si recarono alla Pagoda Thien Mu per chiedere una benedizione dall'alto, per poter vivere insieme per tutta la vita. Purtroppo, nel corso di quei 5 anni, la famiglia della ragazza non solo non aveva cambiato idea, ma l'aveva anche costretta a sposarsi con un giovane nobile della corte. Oppressi fino alla fine, il ragazzo e la ragazza si incontrarono di nascosto per 6 anni. Decisero di suicidarsi insieme sulle sponde del Fiume dei Profumi. Speravano che morendo insieme, sarebbero finalmente stati in grado di vivere per sempre insieme.
Stranamente, le acque del Fiume dei Profumi fecero annegare il ragazzo, ma la ragazza andò alla deriva e fu soccorsa da un pescatore. Da allora, la ragazza fu prigioniera nella sua famiglia. Cercò sempre di suicidarsi per seguire il suo amato, ma fallendo.
Passò del tempo, il dolore di aver perso il suo amato pian piano si attenuò, e la ragazza seguì le direttive della sua famiglia: sposò il ricco uomo e visse una vita piena di comfort. L'anima insoddisfatta del ragazzo giace sul fondo del Fiume dei Profumi, aspettando per sempre, senza poter rivedere la sua amata. Odiando il suo destino, "entrò" nella Pagoda Thien Mu diffondendo la sua maledizione da una costa all'altra. I single, che si recano qui e fanno voti sinceri, incontreranno i loro amati in sogno. Ma se una coppia va insieme al tempio, si lascerà presto.
Per la cronaca, io penso che sia solo l'ennesimo clichè di una storia d'amore tragica - ma siccome ci credono in molti, preferisco non visitare la Pagoda Thien Mu con la mia ragazza. L'amo e non voglio perderla.
3- Torniamo alla mia gita!
Abbiamo continuato ad addentrarci, finchè non ci siamo imbattuti nel tempio Dai Hung Grand.
Il tempio Dai Hung grand all'interno della Pagoda Thien Mu
Il tempio Dai Hung è quello principale di tutto il complesso, nonchè un esemplare d'architettura magnifico. Mi accorgo che le colonne del tempio Dai Hung sono fatte di cemento, materiale del XX secolo.
Chiedo subito alla nostra guida; mi risponde che, negli ultimi tempi, per porre rimedio ai tifoni, ci hanno versato il cemento e ricoperto poi di una pseudo-pittura.
Oltre alle statue di bronzo di Budda, c'è anche un'enorme statua di bronzo le cui incisioni sono state scolpite dal governante della dinastia Quang Dinh: Tran Dinh Grace che affittò il tempio nel 1677 per le sue preghiere. C'è anche un piatto di legno laccato in oro ad opera del Lord Nguyen Phuc Chu.
Dopodichè mi guardai alla sinistra, vedendo Huong Nguyen: una delle architetture in legno, molto particolare, di cui attualmente sono rimaste intatte solo le centine. Dinh Huong Nguyen lo costruì di fronte alla torre Phuoc Duyen.
Come scritto nel pannello informativo, durante la tempesta dell'anno del dragone (1904), l'intera costruzione crollò.
Mi dispiace davvero molto per questo, ma purtroppo la capitale Hue era al centro del Vietnam ed a soli 50km dal mare, ed è quindi costretta a subire molte tempeste tropicali nel corso dell'anno. Questo è il motivo per cui la vecchia costruzione è stata ricostruita nel retro della Pagoda per le celebrazioni del Buddismo Tibetano. Questo è il prototipo del quadrangolo unico di 150 anni fa. Alzandomi in piedi, guardando in alto, ho visto la bizzarra figura posizionata sapientemente sul tetto.
Comunque, una delle cose che mi piace di più della Pagoda Thien Mu, è il giardino di fiori che viene curato giornalmente al centro del capanno. In questo punto, la roccia dell'opera dell'insegnante vietnamita Dao Tan è stata posta vicino alla macchina - reliquia del monaco Thich Quang Duc , lasciata dopo l'incendio della sua auto-immolazione in segno di protesta alla polizia per la repressione del Buddismo da parte del regime del presidente Ngo Dinh Diem nel 1963.
La macchina è stata usata da Thich Quang Duc per andare a Sai Gon, per poi bruciarsi. Tale evento è noto in tutto il mondo come l'Auto-Immolazione di Thich Quang Duc.
4- L'Auto-Immolazione di Thich Quang Duc
Thich Quang Duc è stato un monaco famoso non solo nel Vietnam ma in tutto il mondo negli anni '60, in quanto è stato il primo tra i suoi a bruciarsi vivo per mostrare la sua opposizione alla questione politico-religiosa durante la guerra del Vietnam.
Non so se tu ne sapessi già qualcosa, ma la foto del suo corpo in fiamme è stata usata da molti media, persino in un video musicale dei Linkin Park.
Foto del giornalista Malcolm Browne. La foto ha vinto il premio Pulitzer nel 1964.
Anche se all'epoca non ero ancora nato, questo avvenimento fa parte delle lezioni di storia che ci insegnano a scuola. Il Buddismo, se ricordo bene, in Vietnam è esistito per più di duemila anni, ed è sempre stata la religione della maggior parte dei vietnamiti. Tuttavia, quando il mio Paese fu colonizzato dai francesi, loro provarono in tutti i modi a convincere la popolazione a convertirsi al Cristianesimo, in aggiunta al governo burattino statunitense fondato da Ngo Dinh Diem - un parroco influente che aveva molti mezzi per limitare il Buddismo. Lo trovo inaccettabile: basta dire che il Vietnam non ha mai dovuto affrontare serie minacce e difficoltà come negli ultimi quarant'anni del XX secolo. Il Buddismo è stato toccato da tre grandi crisi.
In primo luogo, va detto che la forza interna del Buddismo si è estinta dopo quasi 100 anni a causa "dell'attività d'apertura" dei colonialisti francesi volta a rendere il Vietnam più cattolico, e così il Buddismo fu costretto a lasciare il suo posto nella tradizione culturale del Paese.
In secondo luogo, durante il periodo anti-Francia in Vietnam, molti monaci e suore buddiste hanno assistito il popolo nell'invasione anti-stranieri, sacrificando le loro risorse intellettuali, fisiche e materiali in tutte le tre regioni del Paese.
In terzo luogo, dopo che il Paese fu diviso nel 1954, mentre nel nord il Buddismo era ormai quasi completamente andato in conseguenza della guerra, nel sud ci fu uno sforzo di rinascita, ma il Buddismo fece nuovamente i conti con quasi una decade d'oppressione e massacri sistematici del governo di Ngo Dinh Diem.
Il governo di Ngo Dinh Diem, con l'ambizioso "patriarca" del patrarcato "santo patrono paterno", fu uno strumento d'eredità ed ostinazione per quasi 600 anni della politica francese.
Quindi, è facile intuire che il Buddismo vietnamita divenne il primo e perenne bersaglio degli otto anni del regime di Ngo Dinh Diem, il cui dovere politico non gli lasciò scelta che distruggere il Buddismo. Cosi durante quel periodo il Buddismo fu stigmatizzato, oppresso, controllato e persino distrutto in quasi ogni area della vita pubblica e governativa del sud. Dalle leggi alla politica, dall'educazione alla sicurezza, dall'economia al commercio, dall'agricoltura alla società, dall'esercito all'amministrazione, e soprattutto nella sfera religiosa, Ngo Dinh Diem adottò una politica pressochè uguale a quella del periodo coloniale francese.
Ed ecco cosa ne penso: la sopportazione umana ha un limite! E così, i monaci buddisti sentirono il bisogno di un incendio! Il 6 maggio 1963 il governo di Ngo Dinh Diem vietò la parata buddista durante il compleanno di Budda del 1963. Se sei asiatico, non puoi non sapere quand'è il compleanno di Budda...! E' una festività importante quanto il Natale in Europa. In quella giornata, tutti si comportano allo stesso modo nei confronti di Budda. Sebbene non abbia vissuto ciò in prima persona, penso anch'io che sia stato inaccettabile.
Ed è qui che l'eroe del Vietnam apparve in tutte le principali riviste del mondo! In TV, su tutte le stazioni radio! Era una mattina dell'estate 1963, il presidente Kennedy stava parlando al ministro della giustizia, tenendo in mano la rivista. Esclamò all'improvviso: "Oh mio dio!". Aveva appena visto la foto di un monaco seduto in auto-immolazione in una foresta in fiamme. Kennedy, più tardi, commentò: "Nessuna rivista fotografica, nella storia, ha mai suscitato emozioni cosi forti nel mondo come questa. " Il monaco della foto era Thich Quang Duc, colui che scelse di morire per proteggere il Buddismo dalla repressione del governo sud vietnamita dell'epoca.
La foto resa a colori con la tecnologia moderna! Fonte
Il fotografo è Malcolm Browne, inviato 32enne, l'unico occidentale che abbia tenuto traccia del processo di auto-immolazione di Thich Quang Duc. La foto vinse il premio Pulitzer nel 1964. Anni dopo, Browne raccontò la storia di come colse quel momento. Nella mattina dell'11 giugno 1963, il monaco Thich Quang Duc, accompagnato da due monaci, uscì dalla macchina all'incrocio di due vie principali a Saigon. Uno dei due giovani monaci posizionò il cuscino su cui si sedette. E poi lui si bruciò vivo e ritornò da Budda!
Oggi sono stato qui, a vedere la sua macchina, ma il suo corpo non è qui. Per un grande monaco come Thich Quang Duc io avrò sempre grande rispetto ed ammirazione. E' stato il numero due tra i più grandi uomini della storia del Buddismo in Vietnam, preceduto solo dal re Buddista Tran Thai Tong nel monastero Yen Tu a nord del Vietnam. Anche se il suo corpo non è qui, ho capito appieno il suo messaggio: giacchè per lui, il corpo è nulla, la sua anima è tornata ad essere al fianco di Budda. Grazie infinite, Thich Quang Duc!
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