Grenoble, la metropoli alpina

Buongiorno a tutti!!

La città di cui vorrei parlarvi oggi si trova nel cuore della regione francese Rodano-Alpi, si trova a circa un’ora e mezza da Lione ed una località piena di vita, d’arte e di cultura, oltre ad essere un importante polo universitario e scientifico. Per chi non lo avesse ancora capito, sto parlando di Grenoble, la metropoli tra le Alpi. Decido di visitare questa città con la mia amica Daniela. Ci troviamo in Erasmus a Lione  , quindi, pensiamo che non possiamo lasciarci sfuggire una meta così vicina a noi. È giovedì mattina e, come d’abitudine ormai per ogni viaggio, c’è un famoso pullman verde che ci aspetta alla fermata della stazione di Lyon Perrache. Siamo ancora un po’ assonnate ma è difficile dormire durante il viaggio, e allora cominciamo a programmare cosa fare e dove andare durante il giorno. Abbiamo fatto una lista di quelli che sono i maggiori punti di interesse della città ma, una volta arrivate e dopo aver pranzato al volo in un ristorante di noodles (le priorità prima di tutto), decidiamo comunque di andare presso l’ufficio del turismo per maggiori informazioni e per farci dare una mappa della città. Cominciamo allora a passeggiare nel centro storico e tutto è molto caratteristico, ma la cosa che ci colpisce di più sono le altissime montagne che fanno da cornice alla città e che sono visibili praticamente da ogni luogo. Daniela non smette un attimo di scattare foto, e mi spiega che per lei è una vera e propria novità, in quanto nel suo Paese (la Repubblica Ceca) non è possibile trovare una città tra le montagne come Grenoble, e in ogni caso non è un panorama a cui lei è abituata. Passiamo poi per le stradine della città vecchia, in cui si alternano piazzette e palazzi signorili. La città è animata e piena di vita, e ci sono sia giovani che meno giovani seduti nei numerosissimi baretti nel centro storico, altri intenti a fare shopping tra i vari negozi della strada commerciale e turisti che esplorano le bellezze di questo magnifico luogo.

 

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Decidiamo di camminare poi verso la Bastille, che è il punto di attrazione più importante della città. Essa è una grande fortezza che domina la città da’alto di una montagna, a cui si può accedere a piedi o mediante un teleferico. Optiamo per la seconda scelta, in quanto per il percorso pedonale ci vorrebbero circa un’ora, e quindi ci mettiamo in fila per comprare i biglietti. La funivia è molto particolare, in quanto consiste in vere e proprie bolle o sfere, le quali possono ospitare 5 persone al massimo e che salgono fino in cima tramite un cavo ad essa collegato.

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Saliamo e, dopo aver superato la prima sensazione di vertigine dovuta all’altezza, rimaniamo sempre più stupite dal panorama. Sulla Bastiglia di sono numerosi turisti che fanno dei picnic, visitano la struttura o rimangono semplicemente seduti a godersi il sole e il panorama. Decidiamo di unirci a questi ultimi, e allora ci sediamo su una terrazza panoramica per guardarci un po’ intorno. Lo spettacolo è bellissimo. La città si allarga a macchia d’olio a i nostri piedi e tutto intorno regna la maestosità della alpi. Molte di loro sono ancora bianche, in quanto il sole di marzo non è ancora riuscito a sciogliere tutta la neve.

 

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Nell’ufficio del turismo ci hanno spiegato che Grenoble è una città dove lo sport fa da padrone, proprio in conseguenza dei numerosissimi impianti sciistici facilmente accessibili. Ci dicono inoltre che la città è in continua espansione, e infatti notiamo che essa cambia completamente volto nella sua zona più moderna, in cui si trovano tutti gli edifici costruiti più di recente.

Dopo aver osservato il panorama per parecchi minuti, decidiamo di fare un giro per l’edificio e scopriamo che vi è il CAB (Centre d’Art Bastille) e il Museo delle Truppe di Montagna. Dopo aver scattato qualche foto, torniamo di nuovo al teleferico per scendere nella città vecchia.

 

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Cominciamo a passeggiare e ci dirigiamo verso la cattedrale di Notre-Dame del XIII secolo (per chi non lo sapesse, tutte le città francesi hanno una “cattedrale di Notre-Dame”, così come un Hotel de Ville (Municipio)). Visitata la Chiesa, vorremmo visitare dei musei come il Museo di Grenoble, il Museo archeologico, il Centro nazionale d'Arte contemporanea o il Museo Stendhal, ma poi pensiamo che la giornata è troppo soleggiata (considerando che siamo a marzo) per trascorrerla in un luogo al chiuso, e  quindi decidiamo andare a rilassarci al parco Paul Mistral. Lì vi sono molti giovani impegnati in varie attività, c’è chi suona la chitarra e chi legge un libro, c’è chi dorme e chi scambia quattro chiacchiere. Noi ci godiamo il momento come se fossimo delle persone del posto, cosa che amiamo fare ogni volta in cui andiamo in un luogo che non conosciamo. Pensiamo ci sia molta differenza tra l’essere un turista oppure un viaggiatore, e facciamo di tutto per assomigliare quanto più possibile ai secondi. Amiamo visitare posti nuovi ma, allo stesso modo, amiamo sentirci parte di quel posto, della sua gente e delle sue tradizioni, cercando di ricevere tutte le vibrazioni che esso può regalarci. Trascorse lì un paio d’ore parlando del più e del meno, notiamo che il sole sta sparendo dietro le montagne e decidiamo che sia ormai ora di andare. Ci incamminiamo allora verso la stazione centrale, felici di aver potuto esplorare questa piccola e incantevole metropoli nascosta tra le Alpi francesi.

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