Distrutta e rinata: Colonia oggi

Pubblicato da flag-it Melissa Siciliano — 8 anni fa

Blog: Wanderlust
Tags: flag-de Blog Erasmus Colonia, Colonia, Germania

Colonia è una di quelle città in cui ci si rende davvero conto degli orrori della seconda guerra mondiale.

Come se l'idea di un'operazione militare non fosse già di per sé abbastanza raccapricciante, il suo nome mostra un programma ancora più macabro: Millennium, come i mille aerei che vennero impiegati per bombardare a tappeto tre diverse città della Renania Settentrionale-Westfalia. E mentre gli inglesi si vantarono per aver "superato il maestro", oggi, oltre settantanni anni dopo queli tragici eventi, è l'amarezza a prendere il posto dell'orgoglio in questa classifica di disumanità.

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Duecentosessantadue attacchi spensero la vita di migliaia di persone e distrussero un patrimonio artistico, naturale, storico ed architettonico di millenovecento anni in soli settantasette minuti. Ė impossibile dimenticarsi di questi numeri quando si visita Colonia.

Il suo piccolo centro storico è dominato dalla maestosità della Cattedrale, patrimonio dell'UNESCO e più grande chiesa gotica del Nord Europa. Colorata, vivace e all'apparenza tradizionale per poi diventare grigia e fredda a pochi chilometri di distanza. Il contrasto è netto e deciso: da un lato la vecchia Germania, quella affascinante, medievale ed imperiale, dall'altro la nuova, moderna e consumista del ventunesimo secolo.

Oggi Colonia si presenta come una città internazionale, che ha da offrire divertimento ed opportunità soprattutto alle nuove generazioni.

Eppure mi piace pensare che, se avesse potuto conservare tutto il suo enorme patrimonio, oggi sarebbe stata una città decisamente diversa, anche dal punto di vista culturale.

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Perciò, passeggiando senza meta, mi sono chiesta: alla luce dell'alba di quel 2 Settembre del 1945, da dove è ripartita tutta quella gente a cui sono state rase al suolo le radici? Come hanno ricostruito la propria identità quelle persone? E qual è l'identità del giovane tedesco di oggi?

Non solo mi appare impossibile pensare alla mia Napoli senza i suoi vicoli chiassosi, le piazze colorate, i castelli e le chiese antiche, ma come riuscirei poi a identificare me stessa con la mia città natale se non avessi visto coi miei occhi tali bellezze? E chi sarei se la mia infanzia ed adolescenza non fosse stata accompagnata dai suoi profumi e splendori?

Non siamo forse il risultato della nostra storia e l'ennesima sutura tra il passato e il futuro?

Allora penso che sia da apprezzare la forza con cui questa città ha deciso di rinascere, così come hanno fatto tante altre e faranno un domani tutte le popolazioni che vivono il dramma della guerra.


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