5 cose da vedere a Budapest
Ciao a tutti!!
Oggi vorrei parlarvi di un’altra città. Si tratta di Budapest, la meravigliosa capitale Ungherese che ho visitato lo scorso Inverno in un viaggio di tre giorni insieme a mio fratello. Vi assicuro che, nonostante il freddo, vale assolutamente la pena visitare questo luogo almeno una volta. Le cose da visitare sono tantissime, e l’ho capito a seguito di un lungo Walking Tour durato circa due ore e mezza, in cui mi sono resa conto che, nonostante stessi acquisendo un maggior numero di nozioni storiche sulla città e le mie idee in riferimento alla natura dei vari luoghi stessero diventando più chiare, avrei avuto la necessità di tornarvi per scoprirne i dettagli. In particolare, il simpatico ragazzo ungherese che ci ha fatto da guida durante l’intero tragitto, ci ha spiegato che la parola Budapest è in realtà il risultato della fusione dei nomi di due antiche città separate dal Danubio: Buda (sulla riva occidentale) e Pest (su quella orientale), oltre a darci altre importanti informazioni sulla storia della città, fino a come essa appare ai giorni nostri.
Mi piacerebbe, in questo post, focalizzare l’attenzione su cinque luoghi che mi hanno particolarmente colpita e in cui, a mio avviso, dovreste assolutamente recarvi se decidete di visitare questa bellissima capitale europea.
1. Palazzo del Parlamento
Non potevo non mettere al primo punto il punto di interesse che più mi ha colpita in tutta la Città. Sto parlando, ovviamente, del Palazzo del Parlamento di Budapest, il quale sorge sulla sponda del Danubio ed è sicuramente una delle mete più turistiche della città. Premetto che il periodo della mia visita coincide con il mese di Gennaio e, il giorno in cui avevo prenotato la visita al Parlamento, l’intera città era coperta di neve. Appena scesi dal Tram, ci troviamo nell’immensa piazza antistante alla struttura. Tutto era bianco e il palazzo mostrava tutta la sua maestosità. Entriamo nell’edificio con qualche minuto di anticipo rispetto all’ora in cui la nostra visita era fissata, come indicato sul biglietto. Ci forniscono poco dopo degli auricolari tramite i quali saremo in grado di ascoltare la guida in italiano. Una volta iniziato il tour, la guida ci spiega che i lavori di costruzione dell’edificio sono iniziati alla fine Ottocento, per rappresentare con vigore l’indipendenza raggiunta degli ungheresi, e sono terminati all’inizio del 900, circa vent’anni dopo. Ci dice poi che, prima della costruzione del Parlamento di Bucarest (in Romania), questo era il più grande d’Europa con i suoi 268 mt di lunghezza e una superficie complessiva di 18.000 metri quadrati! Effettivamente, la struttura sembrava enorme già dall’esterno, ricordando un po’ quella di Westminister a Londra ma, camminando all’interno, avevamo quasi l’impressione di poterci e perdere tra tutti quei corridoio e quelle stanze decorate in ogni centimetro. Una delle sale più belle e sicuramente più affascinanti è la sala della cupola, nella quale due soldati (anche loro enormi), facevano da guardia alla “Corona di Santo Stefano”, considerata dagli Ungheresi come un oggetto sacro e un simbolo del loro regno di cui vanno molto orgogliosi (pensate che è rappresentata anche sul loro stemma). Un'altra sala che ha catturato la mia attenzione è “la sala di seduta”, la quale è a forma di cavallo e sembra per la maggior parte coperta d’oro. Una simpatica curiosità è che al di fuori di essa vi sono numerosi poggia-sigari che i parlamentari fumavano comodamente anche durante le sedute. L’espressione “vali più di un sigaro d’Havana” è stata infatti coniata proprio in quei tempi quando, se una parlamentare decideva di “sacrificare” il proprio sigaro già acceso per poter assistere ad un intervento in Parlamento, allora colui che interveniva poteva sentirsi davvero onorato.
2. Bastioni del Pescatore
Un altro luogo che non potete perdervi sono i “Bastioni del pescatore”. Questo luogo è stato l’ultima tappa del nostro Walking Tour e si affaccia sulle acque del Danubio Grande, dominando la collina di Buda. Quando siamo arrivati in cima alla collina, non ho potuto fare a meno di notare le torri dei Bastioni illuminate, allora ho chiesto subito alla guida di cosa si trattasse. Mi ha spiegato che quelli erano i bastioni dai quali una corporazione di pescatori sorvegliava e proteggeva la collina (il nome deriva proprio da questo). Si tratta di un imponente struttura in marmo bianco che si trova vicino la Chiesa di Mattia ( anch’essa bellissima e molto colorata), e le due strutture insieme creano un accostamento davvero bellissimo. La guida mi ha spiegato poi che la grande statua di un re su un cavallo simboleggiava Santo Stefano, a cui si attribuisce la fondazione vera e propria dello Stato ungherese e per questo è considerato un vero e proprio eroe nazionale. Una volta saliti sul camminamento dei bastioni, la vista su Budapest illuminata ci ha tolto il fiato. Se questa città di giorno è bellissima, illuminata dalle luci calde durante la notte, sembra quasi magica.
3. Piazza degli Eroi
Al numero tre del mio elenco vi è la Piazza degli Eroi. Dopo una lunga passeggiata sotto il viale alberato di Andrassy ùt, siamo arrivati alla famosa Piazza degli Eroi, dedicata agli eroi della nazione ungherese e ai suoi fondatori. Aveva già smesso di nevicare, ma la piazza era ancora un enorme tappeto bianco, sovrastato soltanto dall’altissima colonna con la statua dell’Arcangelo Gabriele al centro della piazza, insieme al monumento al milite ignoto. Ci sono poi numerose altre statue che ci osservano dall’alto. Documentandoci, scopriamo che esse raffigurano un tempo i principali sovrani asburgici, ma le statue originali sono poi state sostituite dopo la seconda guerra mondiale. A colpirci sono anche i maestosi edifici che fanno da cornice alla piazza e, dopo esserci avvicinati, realizziamo che si tratta del Museo delle belle Arti e della Galleria d’Arte di Műcsarnok.
4. Castello di Buda
Un altro dei luoghi più gettonati della capitale unghere è senz’altro il Castello di Buda. Questo, insieme al palazzo del Parlamento, rappresentano gli edifici più imponenti della città. Arriviamo in cima fino al castello dopo una lunga camminata sulla collina e, la prima cosa che notiamo, sono le due guardie in pompa magna che fanno la guardia all’ingresso. La guida ci fa riprendere fiato in quanto vede che siamo tutti abbastanza affaticati dalla salita e dal freddo. Dopo qualche minuto, in cui facciamo in tempo anche a notare il panorama mozzafiato sulla città, comincia a spiegarci che in passato l’edificio fu la residenza dei reali d’Ungheria. La versione attuale del palazzo, però, è il risultato di varie ricostruzioni a seguito delle molteplici invasioni ottomane nel corso di più secoli e anche a causa dei danni riportati a durante la Seconda Guerra Mondiale. Oggi al suo interno vi sono il Museo Storico di Budapest, che raccoglie reperti di varo genere legati alla storia della città e la Galleria Nazionale Ungherese, il principale museo d’arte del paese. Vorremmo visitarli, ma preferiamo assistere al cambio della guardia prima di proseguire con il tour, quindi decidiamo di rimandare alla prossima volta. Mentre scendiamo, notiamo inoltre l’antica funicolare che sale su fino al castello. È molto caratteristica e, quando torneremo, ci ripromettiamo di salire con quella fino in cima, così che potremo anche goderci la vista mozzafiato sul Danubio e sul Ponte delle Catene.
5. Ruins Bar
Non potevo non parlarvi in questo posto di una delle caratteristiche di Budapest che più ha attirato la mia attenzione per la sua stravaganza mista ad originalità. Mi riferisco ai cosiddetti “Ruins Bar”, o bar in rovina, i quali sono obbligatori per chi, come me, visita la città per la prima volta. Anche se, credetemi, avrete voglia di tornarci anche nelle visite successive. Si tratta di Pub e locali che dominano la vita notturna della parte più moderna della città (Pest), e sono presenti soprattutto nel quartiere ebraico. Avevo già sentito parlare della “tendenza” successiva alla Seconda Guerra Mondiale di creare, a Budapest, dei bar a partire da edifici dismessi e decadenti, ma di certo non mi aspettavo dei luoghi così originali e curati nel dettaglio. L’intenzione è quella di rimettere in sicurezza i vari palazzi, ma di lasciare l’aspetto esteriore del locale “rovinato” e “decadente” come se non fossero stati toccati da anni, seppur decorati con ogni tipo di oggetto. Nella lista dei vari Ruins Bar che avevamo avuto modo di leggere in rete, Il Szimpla Kert era quello più quotato, quindi decidiamo che sarà proprio quella la nostra meta. Una volta raggiunto l’indirizzo indicato da Google Maps, rimaniamo un po’ delusi perché dall’esterno non ci sembra di notare nulla di speciale. Una volta entrati, però, siamo rimasti letteralmente a bocca aperta. Il pub era enorme e si sviluppava su più piani, tutto sembrava arredato con cianfrusaglie di ogni genere e tipo, misto a graffiti, monitor e biciclette appese nel labirinto di piccole stanze di cui è composto il locale. Usciamo in terrazza e anche lì lo stile non cambia, potremmo stare ore ed ore ad osservare ogni particolare, avendo la certezza di non riuscire a trovarli tutti. Decidiamo di farlo, però, seduti all’interno di fronte ad un buona birra Ungherese.
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