Ottava tappa: A spasso nel tempo a Kreuzberg
Siete mai saliti su una macchina del tempo?
La mia risposta è affermativa e in questo post del blog dedicato alla mia vacanza studio a Berlino dell'estate 2011 vi spiegherò il perché.
Durante la prima delle tre settimane di soggiorno nella capitale tedesca, ho avuto il piacere di visitare Kreuzberg ossia il quartiere più piccolo di Berlino, nonché il simbolo per eccellenza di un mix unico e perfetto tra interculturalità e vivacità artistica.
Infatti in questo quartiere vivono molti artisti anticonformisti e una numerosa comunità turca, tanto che mi è sembrato di essere in una piccola Instabul con le strade dipinte. Persino la linea della metropolitana U1, che lo attraversa, è stata ironicamente ribattezzata Istanbul Express!
Ricordo ancora quel soleggiato martedì pomeriggio di metà agosto quando ho camminato lungo le rive del Maybachufer, il canale che attraversa Kreuzberg partendo dall’angolo tra Prinzenstrasse e il Carl-Herz Ufer fino alla fine del corso d’acqua e ho ascoltato un crogiolo di lingue...
È stato incredibile mescolarsi tra la folla in mezzo alle affollate bancarelle del mercatino turco, dove le urla dei venditori ambulanti e i colori di ortaggi, frutta, formaggi, carne, pesce si alternavano allo scintillio degli abiti per la danza del ventre e alla surreale sfilata di babbucce casalinghe in lana di agnello per l’inverno.
Ho incrociato lo sguardo di alcune donne arabe col capo coperto da colorati hijabs e nel frattempo il mio olfatto percepiva il piacevole odore speziato del gustoso kebab turco.
Dopo questa affascinante full immersion nel mondo orientale, seduta sul prato di un piccolo parco verde, ho assistito all' esibizione di alcuni artisti di strada che animavano Kreuzberg con la loro musica stravagante...
E così le lente melodie arabe lasciavano il posto a potenti melodie punk, suonate da due ragazzi con una cresta di capelli tinta di un fucsia acceso...
A Kreuzberg i parrucchieri non si annoiano mai e i pregiudizi sono fuori moda!
Kreuzberg è piena di facciate di edifici colorate, murales giganti e piccini. Le scritte sui muri in ogni lingua del mondo testimoniano l'accoglienza e il cosmopolitismo di questo quartiere che è proprio dell'intera capitale tedesca.
Non mancano i semplici “Forza Napoli” scritti con un pennarello sul muro. Leggerli a Berlino fa sorridere anche se si tifa un’altra squadra!
Kreuzberg è un quartiere che non si vergogna di mostrare nè la sua bellezza nè i suoi lati più sgradevoli: il suo essere eccentrico non è né motivo di vanto né uno stile di vita.
Kottbusser Tor, per i berlinesi semplicemente Kotti, è una delle zone più suggestive di Kreuzberg. È questo il centro della vivacità culturale, qui il cibo d’ordinanza è il kebab e le strade sono disseminate di locali di svariate etnie. La sensazione, quando si cammina per le vie della zona, è quella di trovarsi a Brooklyn, il quartiere più popoloso e popolare di New York. La folla che attraversa la rotonda dove si trova la stazione della metro è sempre enorme.
Kreuzberg mi ricorda Brooklyn anche perché è stata una terra di mezzo: prima del Muro, infatti, questo quartiere era collocato proprio al centro di Berlino ed è qui che è possibile vedere il Checkpoint Charlie (visibile nelle foto allegate), ossia il punto dove molti Berlinesi persero la vita tentando di scavalcare il Muro.
Kreuzberg è stata davvero una piacevole sorpresa perché qui ho avuto la sensazione di attraversare le barriere del tempo, vivendo contemporaneamente passato, presente e futuro della capitale tedesca, in poche ore e in un unico luogo.
Ecco perché alla domanda iniziale ho risposto di sì!
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