Il quartiere di Friedrichshain

Friedrichshain

Ci dirigemmo verso il muro di Berlino la mattina del nostro secondo giorno. Faceva ancora più freddo del primo giorno, ed era chiaro che di lì a poco avrebbe iniziato a nevicare, e così fu.

Nonostante questo decidemmo di raggiungere il muro a piedi dall’ostello, che distava circa tre chilometri, tra l’altro attraverso una parte di Berlino in cui non c’è assolutamente nulla di interessante da vedere. Ma ovviamente non ci bastavano, quindi decidemmo di compiere una piccola deviazione verso il quartiere di Friedrichshain.

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In realtà, trovandosi nel centro di Berlino e vicinissimo alla East Side Gallery (alla quale ho dedicato un altro post), Friedrichshain è ben collegato anche da autobus, metro e tram.

Friedrichshain è un quartiere fondato nel 1920, che prima della caduta del muro apparteneva alla Berlino est, rimasto distretto indipendente fino al 2001.

Negli anni il quartiere di Fredrichshain, abitato prevalentemente dagli appartenenti alla classe operaia, fu teatro di numerosi scontri, disordini e violenze a sfondo politico.

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Dopo la seconda Guerra Mondiale e la riunificazione della Germania nel 1990, Friedrichshain fu interessato da una profonda opera di risanamento, che portò gli affitti a salire vertiginosamente, costringendo gli operai ad abbandonare le loro vecchie abitazioni, spesso sostituiti da studenti benestanti. A partire da quel momento si iniziò a vedere un profondo cambiamento, non solo economico nel quartiere, che divenne molto più dinamico e giovanile.

Dall’altra parte però, molti edifici rimasero abbandonati furono occupati abusivamente dagli abitanti della vecchia Berlino Est, generando per anni una situazione di tensione fra sfrattati e polizia locale, risolta solo quando gli occupanti hanno pagato il valore dell’immobile all’amministrazione locale.

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Oggi è invece una delle zone più vivaci e alla moda del centro della città, pieno di pub, ristoranti, bar e gallerie d’arte. La Simon Dach Strasse è la via più animata del quartiere, dove si trovano tutti i locali underground e i negozi di design low cost, ed è frequentata quasi esclusivamente da giovani fra i 20 ed i 30 anni. Molti dei vecchi edifici occupati sono diventati sedi di progetti sociali e culturali, le cui facciate sono spesso interamente decorate a graffiti. L’esempio più lampante di questo tipo di rimaneggiamento sono le case di Rigaer Strasse, fantasiose e colorate, spesso dipinte con soggetti a tema politico.

Ad una delle stremità del quartiere sorge il parco dal quale prende il nome, Volkspark Friedrichshain, il più antico parco di Berlino. Il parco, ideale per rilassarsi, ospita una splendida fontana neobarocca raffigurante 106 personaggi tratti dalle fiabe tedesche.

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Dal momento che questa zona ha davvero molto da offrire, sia dal punto di vista delle "cose da vedere" che dal punto di viste delle "cose da fare", io e Mariana trascorremmo un bel po' di tempo nel quartiere di Friedrichshain. In particolare, impiegammo un po' di tempo per trovare le già citate facciate colorate di Rigaer Strasse. Una volta arrivate però ci trattenemmo a lungo, approfittado del fatto che la strada fosse quasi completamente deserta, proprio perchè non è molto conosciuta ai turisti.

Per questo, quando vi dirigete alla East Side Gallery, non dimenticatevi di fare una piccola sosta nel coloratissimo quartiere di Friedrichshain, che è un po' come un'altra città nel cuore di Berlino.


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